Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt:sogno
Cap.2 Il ritorno dell'eroe
Goku bambino era in piedi davanti al muso del drago, vedeva il proprio riflesso negli occhi di Shenron e avvertiva il respiro caldo della creatura contro la pelle nuda del suo petto. Dimenò la coda e si appoggiò al bastone conficcato per terra.
"Il futuro che abbiamo visitato sarà quello che aspetta le persone che amo?" domandò. Il drago socchiuse gli occhi.
"Devi decidere tu se Goku jr. e Vegeta jr. non conosceranno le origini dei saiyan. Puoi cambiarlo" rispose. Goku abbassò il capo, il vento faceva ondeggiare i suoi capelli neri dalle ciocche larghe quattro dita.
"La mia nipotina era così vecchia, triste e malata, ma voleva bene al nipote" sussurrò. Socchiuse gli occhi e rialzò la testa.
"Come mai?" chiese. Il drago gli mise l'unghia della zampa sul petto, all'altezza del cuore.
-I tuoi cari hanno bisogno di te e se tornerai da loro, potrai cambiare il destino... ma ingenuo come sei non puoi capire- pensò.
"Non te lo posso dire" rispose. Afferrò il Son per la coda con due unghie della zampa e se lo mise sul capo. Goku abbracciò la testa della creatura, strofinando la guancia contro le sue scaglie verdi.
"La mia prigionia è finita? Mi lascerai andare nonostante il patto?" domandò il bambino. Il drago spiccò il volo, dimenando la coda.
"Inaspettatamente il tuo potere depurativo era maggiore rispetto a quanto pensassi. Ci abbiamo messo solo qualche anno" disse il drago. Goku chiuse gli occhi, avvertendo il calore del corpo del drago sotto di lui e le sette sfere uscirono dal suo corpo.
"Non vedo l'ora di rivedere la mia Chichina. Chissà se Goten, Gohan e i miei amici hanno sentito la mia mancanza" biascicò Goku. Strinse più forte gli occhi, regolò il respiro e si addormentò.
Chichi sorrise, accarezzando la testa al marito, passando le dita pallide tra le sue ciocche color ebano.
"Tornerai sempre da me, vero?" domandò. Un paio di capelli candidi risaltavano nella capigliatura a chignon della principessa.
"Sempre" promise il Son. Chichi si sporse in avanti e gli baciò la fronte.
"Se tornerai a far compagnia alle mie vecchie ossa, prometto che non mi arrabbierò mai più con te" promise. Goku socchiuse gli occhi, sorrise a sua volta e strofinò la guancia contro la gamba nuda della donna.
"Tu sei sempre stata l'angelo del focolare. Lo so che ti arrabbi per il mio bene" rispose. Chichi gli accarezzò la guancia.
"Ritorna, io ti amo" lo supplicò la mora.
"Tornerò" farfugliò, nel sonno, il bambino.