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Autore: OniceViola    24/02/2015    10 recensioni
"Mio padre vuole mantenere i nostri problemi in famiglia. Noi due soffriamo di un rapporto Shakespeariano,
che sconfina con la tragedia greca. "(Lucas)
Utilizzando i pochi personaggi caratterizzati decentemente dagli sceneggiatori di Terra Nova, un seguito della prima e unica stagione. Partecipa al Lucket Valentine Challenge, che potete trovare sul Tumblr "Thank you, Bucket".
Anno 2149, la scoperta di poter raggiungere una nuova Terra, su una diversa linea temporale, ha dato speranza a un mondo morente, senza ossigeno o risorse naturali. Pochi fortunati coloni, sotto una rigida dittatura paramilitare, ricreano una civiltà in una Terra in cui ci sono ancora i dinosauri. Le cose però non sono semplici: una ribellione interna e l'invio di un esercito mercenario, intenzionato a depredare ogni risorsa, fanno precipitare Terra Nova nel caos. Che cosa è successo dopo che Lucas e il suo esercito mercenario, il Gruppo Phoenix, sono stati sconfitti? Come si è ripresa Terra Nova dopo la scia di morte e distruzione conseguenza dell'Occupazione militare di Lucas Taylor? Ecco la mia storia!
NB Non so chi abbia i diritti, ma sicuramente non li posseggo io. Nulla di tutto ciò è a fine di lucro.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elisabeth Shannon, Lucas Taylor, Nathaniel Taylor
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Autore: OniceViola
Titolo: Sick
Prompt: #
8Amore impossibile 
Fandom: Terra Nova
Rating: solo per un pubblico adulto 
Avvertimenti: in questa storia Lucas cita una frase di una tragedia di Sofocle, Edipo Re, che riporto dalla traduzione di Ettore Romagnoli. Per capire meglio i rapporti tra Taylor, padre e figlio, ecco dei fanvideo:

https://vimeo.com/85967330
https://www.youtube.com/watch?v=I8S9P2GZdOk&list=PL78C476F971F78E89
https://www.youtube.com/watch?v=SJhbozAGWQ0
Note dell’autore: partecipa al Challenge in Love indetto da Marlene sul forum di Efp. Partecipa altresì al contest "Secondario a chi?" sul forum di Efp.

 

 

"Love is watching someone die So who’s gonna watch you die? [What Sarah Said – Death Cab for Cutie] (Traduzione: Amore è guardare qualcuno morire Quindi chi guarderà te morire?

Mio padre vuole mantenere i nostri problemi in famiglia. Noi due soffriamo di un rapporto Shakespeariano, che sconfina con la tragedia greca. "(Lucas)


Sick
(Lucas, 2160)

Sta andando al lavoro, molto presto. Come ogni mattina. Se esce da casa poco dopo l'alba, ci sono poche persone in giro. Niente sguardi, niente domande. Gli va bene così.

Attraversa la piazza del mercato e gli si stringe un nodo alla gola.

Stanno legando un ragazzino terrorizzato al palo, sopra la struttura di legno.È un militare, una delle nuove reclute di suo padre. Sono sempre più giovani. Chissà quale inconcepibile delitto avrà commesso? Una rissa da Boylan? Uno sguardo di troppo a un suo superiore?

Al di sotto, a sorvegliare l'operazione, c'è Jim Shannon, la faccia di un uomo che non ne può più, che sta arrivando al limite. Con le braccia incrociate sul petto, sembra voler essere a mille miglia da lì. In fondo, è stato in galera: sa benissimo cosa vuol dire sentirsi impotenti, schiacciati dai regolamenti e da un pugno di ferro.

I due si guardano. Lucas vorrebbe dirgli qualcosa, ma il groppo in gola non gli permette di proferire parola. Si ricorda benissimo quando c'era lui lì sopra, di come le dita di Shannon sembrassero incerte, mentre lo stava legando.

Non abbastanza stretto, come testimoniarono in seguito i suoi polsi slogati.

Shannon lo guarda, si passa una mano sugli occhi, come se non avesse dormito bene. Come se non dormisse bene da anni.

“Insubordinazione,”sputa fuori, come se Lucas l'avesse chiesto.

“Naturalmente. E il buon vecchio Comandante? Ha smesso di occuparsi di persona delle sentenze?”risponde Lucas

“Oggi se ne occupa Wash,”ribatte lo sceriffo, fingendo di non sentire il disprezzo nella voce di Lucas "Ha la mano molto più leggera, è meglio per questo ragazzino”.

“Indubbiamente. Quando finirà, Shannon?” ribatte Lucas

“Cosa?”

“ Tutto questo. Il tribunale militare, il coprifuoco perenne, le perquisizioni nelle case dei coloni per trovare prove di complotti. Tutte balle. Avete vinto, non c'è più nessuna minaccia. Nessuno strapperà la sua preziosa Terra Nova dalle dita avide di mio padre.”

“Un bel discorso, per uno che ha tanto sangue sulle sue mani. Te la ricordi Kara? “gli risponde Shannon.

“Quante volte dovrò dirlo? Non sapevo nulla della bomba che ha ucciso lei e gli altri, l'ha stabilito anche il vostro prezioso tribunale! E'stata un'idea di Weaver!”

Ma se la ricorda benissimo Kara, un mucchietto spezzato di capelli biondi e sangue, afflosciata vicino a un albero. Si ricorda del pezzo di braccio che ha calpestato, quando è uscito dal portale e si è trovato di fronte il fumo, i cadaveri e le macerie. A volte lo sogna ancora. E il cadavere che sta calpestando è quello di sua madre.

“Sicuramente tuo padre sarebbe più clemente con il suo prossimo,” gli grida, sprezzante, Shannon “ se non fosse stato accoltellato dal suo stesso figlio. E' comprensibile che non si fidi più di nessuno...”

“Sono passati anni. Ci sono dei Sixers ancora a marcire in cella. Abbiamo pagato abbastanza. Io ho pagato. Ogni mio peccato, ogni mia colpa, con gli interessi. E soprattutto gli abitanti di questa colonia hanno già sopportato a sufficienza” gli risponde Lucas.

“Non che te ne sia mai fregato qualcosa, di questa colonia!”

Jim Shannon si volta e se ne va, mentre il ragazzino legato comincia a gridare. Lucas fa una smorfia, i ricordi gli piombano addosso. Improvvisamente ha di nuovo 26 anni ed è lui quello appeso lì sopra.

 (2150)

Ovviamente, è suo padre a eseguire la sentenza.

Lucas è stato condannato, tra le altre cose, per aver aggredito due ufficiali con l'intento di ucciderli. Wash e suo padre.

E ha fallito entrambe le volte, una volta intenzionalmente, l'altra per colpa dell'amore della sua vita. Che grazie a Dio, è rinchiusa in casa.

Grazie alla fortunata coincidenza per cui sua madre, Deborah, sta di nuovo male, o forse finge. L'importante è che Skye sia occupata e non lo veda così.

Non hanno potuto provare nulla sulla bomba che ha ucciso i pellegrini e Kara.

Sulle altre morti nella colonia, beh, è risaputo che il gruppo Phoenix non fa prigioneri, sono dei mercenari, non delle mammolette. È stato facile dare la colpa a loro, tanto nessuno poteva smentirlo. I soldati di suo padre li hanno giustiziati come cani, inseguendoli fino alle Badlands.

Lucas sospetta che avrebbero giustiziato volentieri anche lui, ma il suo cervello può essere ancora utile.

Shannon gli lega i polsi. Non granché bene, gli sembra che il nodo sia troppo lento. È bianco in viso, molto pallido. Tutta la faccenda delle condanne e dei tribunali non deve piacergli molto, al nostro caro Sceriffo.

Strano, pensa Lucas, lui era intenzionato a uccidere quello stupido moccioso che Shannon si ritrova per figlio. Dovrebbe quindi volergli fare del male il più a lungo possibile. Al suo posto, Lucas vorrebbe il sangue di chi ha danneggiato la propria famiglia.

Ma forse, il caro Sceriffo di Terra Nova non è poi così un duro come cerca di far credere. E comunque, sta per vederne molto, del sangue di Lucas.

Ieri, Lucas le ha sentite le urla di Carter. Il suono arrivava fin nella sua cella. Sono durate molto a lungo.

Si è fatto silenzio, deve essere arrivato suo padre.

Lucas torce il collo all'indietro per riuscire a vederlo. Le braccia legate in alto gli rendono difficile ogni movimento. Il Grande Comandante si sta arrotolando le maniche, come se stesse per gettare un'esca in acqua. Come se fosse a una battuta di pesca con il suo figlio prediletto.

Sta prendendo in mano quella che sembra essere una grossa canna, ma non servirà affatto per pescare. I soldati sono immobili come statue. Erano convinti che il Comandante Taylor non avrebbe avuto il coraggio, che all'ultimo si sarebbe fatto sostituire, che non avrebbe fustigato il suo unico figlio pubblicamente, nella piazza del mercato di Terra Nova.

Illusi. Se io sono il Mostro, lui è il padre del Mostro. Mi ha creato lui.

Lucas guarda suo padre, poi gli strizza l'occhio, facendogli un mezzo sorriso.

“Eccomi finalmente disvelato: un miserabile, figlio di miserabili. Voi che avete bevuto il sangue di mio padre, versato dalle mie mani, non ricordate i delitti che commisi...” gli dice, dolcemente, Lucas.

Nathaniel Taylor guarda il figlio, sbatte le palpebre, confuso. Non capisce, ovviamente non capisce. È sempre stato ignorante. Non avrebbe mai perso del tempo con la tragedia greca, dato che c'era tutta quella tattica militare da imparare.

Il primo colpo sorprende Lucas sulle spalle, fa appena in tempo a voltare la testa per non essere colpito in viso. Poi ce n'è un secondo, poi un altro ancora. Al quarto, sta già gridando.

Continua a oscillare avanti indietro, i polsi gli si torcono e viene strattonato dalla forza delle frustate.

E ogni volta che la canna impatta sulla sua schiena l'articolazione del polso si torce e gli provoca ulteriori fitte di dolore. Lucas si morde le labbra, troppo forte, per trattenere i gemiti, gli occhi spalancati e vacui. Non vede bene, le lacrime offuscano la visione, ma qualche volto, tra quelli riuniti a vedere lo spettacolo, lo riconosce.

Boylan, con gli occhi sbarrati, che sembra voler scappare e rintanarsi nel suo bar.

Josh Shannon, ancora più pallido di suo padre.

Due coloni che si stanno evidentemente godendo lo spettacolo. Saranno parenti di quelli che sono morti. La vendetta.

Lucas ne capisce perfettamente la dolcezza.

Un altro colpo gli arriva sulle clavicole, sulla pelle già arrossata e violacea.

È troppo forte, il suo sangue comincia a scorrere.

Lucas ne vede qualche piccola gocciolina davanti ai suoi piedi, lo sente colare caldo sulle ferite, facendogli bruciare ancora di più la schiena.

Deve rimanere in piedi. Sa che non deve cadere. Non deve svenire. Suo padre sarebbe capace di rianimarlo e poi continuare un altro giorno.

Questa volta il colpo gli arriva sul fianco e lui barcolla e inciampa. Le braccia gli si torcono in maniera innaturale, una stilettata di dolore arriva al cervello.

Un altro colpo, questa volta scagliato dalla parte opposta gli strappa l'ennesimo grido, i tendini del collo gli si piegano all'indietro, la testa rivolta al cielo, in un urlo che non riesce a soffocare.

Con la coda dell'occhio vede un paio di donne che si allontanano  velocemente dalla piazza, sembrano in lacrime. Per lui, per il nemico numero uno della Colonia? Sarebbe quasi commovente, se non gli stessero strappando la pelle dalla schiena.

Suo padre non accenna a diminuire la forza delle frustate. Il vecchio è ancora in forma, dopo tutto.

Lucas sa che non può sopportare ancora per molto. Le orecchie stanno cominciando a ronzargli, è pelle e ossa dopo essere rimasto in prigione per settimane. E non dimentichiamo il regalo di Bucket, i proiettili che gli hanno dovuto estrarre.

Non è più forte come una volta, il suo corpo lo tradisce, il suo spirito è ormai fiaccato. Deve far smettere suo padre, anche a costo di implorare.

Ma forse, implorare pietà, non sarà necessario.

“Aspetta. Ti prego,” biascica rivolto al padre. Nathaniel Taylor si ferma, un braccio ancora alzato per colpire.

“Lucas, cosa...” chiede al figlio.

“Volevo dirti,” lo interrompe Lucas, ogni parola strappata a fatica dalle labbra sanguinanti “che hanno fatto la stessa cosa alla mamma. Erano bravi, l'hanno tenuta in vita lungo, ma tu, tu non hai proprio niente da invidiargli. Sei un aguzzino eccellente!”

Il comandante Taylor spalanca gli occhi, la faccia terrea, come se qualcuno gli avesse tirato un pugno sullo stomaco.

Ricomincia a colpire il figlio, ma senza convinzione. La canna ricade a casaccio sulle gambe, sul sedere del ragazzo, sulle reni, a volte lo manca proprio.

Poi butta la canna a terra, fa un gesto a Shannon, si gira e se ne va, senza una parola. Lucas non si muove, la testa gli ciondola sul petto. Quando la rialza, il volto rigato di lacrime, vede il padre che scappa via, fendendo la folla.

Il giovane Shannon sta vomitandosi la colazione sulle scarpe.

Poi, per fortuna, Lucas sviene. 

 

  
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