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Autore: Lirah    27/02/2015    2 recensioni
L’ultima cosa che Lisanna vide fu il sorriso di Natsu prima che Cana ,urlando , la facesse sobbalzare e voltare. Sul tavolo in cui la giovane maga stava leggendo le carte si era andato a creare un cerchio magico scuro come la pece che in un attimo aveva letteralmente disintegrato una delle carte.
-Cana che cosa è successo?-
-La … la carta del drago rosso ... si è … Polverizzata.- [...]
-Un messaggio per Lucy?-
-Verrai tradita da qualcuno di cui meno sospetti e perirai per mano di fiamme mandate da un cielo stellato. -
Storia basata sulla coppia NaLu
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
Natsu
 
Ormai era passata una settimana e Fairy Tail, una volta ricevuto notizia che Natsu stava male, aveva fatto di tutto pur di riportare i due ragazzi a casa. Si erano fatti dare la medicina, le spiegazioni su come bendarlo e tutto ciò che era necessario, per poi lasciarlo alle cure di Lucy che si era offerta volontaria.
Ora si trovavano a casa del ragazzo, un appartamento spoglio, con il minimo indispensabile per vivere.  Happy se ne stava seduto in  fondo al letto, mentre Lucy cambiava le bende per la prima volta in quel giorno.
-Quando si sveglierà? – Disse il piccolo gatto ormai completamente scoraggiato. Vedere Natsu in quello stato lo aveva distrutto sotto ogni frangente.
-Vedrai che presto aprirà gli occhi. Hai voglia di andare a prendere qualcosa da mangiare mentre io finisco qui? Ho lasciato un foglietto sul  tavolo, così almeno potrai prendere qualcosa di buono anche per quando si sveglierà Natsu.-
-Va bene-
Completamente arrendevole il piccolo svolazzò fino alla cucina, per poi uscire dalla finestra. Quel modo di fare doveva averlo sicuramente preso da Natsu. Lucy capiva come si sentiva Happy. Per lui Natsu era una sottospecie di padre, e sicuramente vederlo così lo faceva soffrire molto, sentimento che andava ad aggiungersi alla paura di poterlo perdere per sempre.
Finì di sistemare le bende e riappoggiò il ragazzo al letto. Ormai sollevarlo e tenerlo su era diventato un gioco da ragazzi, e pensare che tempo prima aveva bisogno di Gray per poterlo fare.
-Igneel aveva detto che ti saresti ripreso, eppure … Che cosa posso fare … persino la magia di Wendy  non è riuscita a far nulla-
Ad un tratto, come se quelle suppliche fossero state ascoltate, il marchio sul braccio sinistro di Lucy iniziò ad illuminarsi. Inutile dire che sulle prime la ragazza si allarmò, ma rimase immobile quando vide quella luce separarsi dal tatuaggio e andare a riversarsi sul corpo svenuto dell’amico.
Quando tutto finì, rimase per un attimo a fissarlo, avvicinandosi di più vedendo il suo petto  alzarsi ed abbassarsi ad un ritmo più elevato.
Bastò un attimo, e improvvisamente Natsu si alzò, afferrandole il braccio.
-LUCY SCAPPA! -
Urlò con tutto  il fiato che aveva in gola, per poi sentire un fortissimo dolore al petto e ritrovarsi a cadere sul cuscino. Strinse i denti e la presa sul polso che aveva afferrato. Chiuse per un attimo gli occhi per evitare di urlare, mentre sentiva il sangue caldo iniziare a bagnare quello che doveva essere un bendaggio.
-Na … Natsu? -
Come per avere conferma di quello che aveva appena visto Lucy chiamò insicura l’amico, che girò il viso verso la direzione da cui aveva sentito provenire la voce e mugugnando come per darle risposta. Solo quando il dolore iniziò a farsi meno forte riaprì gli occhi e lasciò andare la presa. Si sorprese di ritrovarsi nella sua stanza.
-Come stai? Happy? Il mostro? -
La voce tradiva un po’ quel suo atteggiamento sempre spavaldo e non curante delle conseguenze. Lucy trattenne a stento sia le lacrime che l’impulso di abbracciare forte l’amico. Non sapeva che cosa fosse successo, ma sicuramente Igneel era riuscito a salvare suo figlio.
-Sto bene . Stiamo bene. Happy è andato a prendere qualcosa da mangiare, sarà così contento di vederti sveglio-
-Perché?-
-Hai dormito per più di una settimana. Ormai stavamo iniziando a perdere le speranze-
-Più di una settimana! Ma come …-
-Quando il mostro ti ha trafitto , ha iniettato del veleno nel tuo sangue che ti ha causato una fortissima febbre. Marlika ci ha dato un antidoto, ha detto che lo dovrai prendere almeno per una settimana dopo il tuo risveglio, per precauzione. -
-E il mostro che fine ha fatto? -
-Lo abbiamo sconfitto! -
-Come? -
-Sono riuscita ad utilizzare l’Urano Meteora senza l’aiuto di Gemini. Poi sono svenuta. Se non ci fosse stato Happy credo che saremmo morti entrambi-
-Sicura di stare bene ora? -
-Sicura-
-Davvero? Hai gli occhi lucidissimi-
-Sto bene-
Gli occhi della maga si stavano riempiendo di lacrime, ma questa volta di felicità. Il peso sul cuore se n’era andato via nel momento stesso in cui aveva sentito le dita di Natsu stringersi intorno al suo polso. La stretta, anche se forte, non le aveva fatto male. Mai le avrebbe potuto creare danno quel gesto che faceva capire che Natsu era tornato in vita.
A poco servirono i suoi sforzi per poter trattenere le lacrime, che piano piano iniziarono a rigarle il viso.
-Lucy non piangere. –
Per la prima volta, dopo settimane gli occhi nocciola tornarono a specchiarsi in quelli marrone più scuro di lui. Mai si sarebbe aspettata di vedere che, forse, il ragazzo aveva capito il perché del suo pianto. Si sarebbe aspettata che le chiedesse se aveva fame, o sete, oppure se doveva andare in bagno. Invece sembrava che Natsu avesse capito al volo quanto le fosse pesata quella sua situazione.
Lo vide allungare debolmente una mano, dopo essersi scostato verso il bordo del letto, e portarla verso il suo viso.
Sentì la pelle calda delle dita di Natsu toccarle la guancia sinistra e asciugarle le lacrime. La sua mano tremava, molto probabilmente per la fatica che gli impegnava il gesto, ma allo stesso tempo sembrava ferma e sicura di quello che stava facendo.
-Mi /-
-NATSU! -
L’urlo di Happy ruppe il momento come un fulmine a ciel sereno. Lucy si ritrasse, portandosi velocemente le mani agli occhi, e Natsu lasciò cadere il braccio mentre spostava gli occhi verso il piccolo gatto che stava volando a tutta velocità verso di lui. Gli saltò quasi addosso, lasciando cadere la busta della spesa.
-Happy, piano … mi fai … male! -
-Natsuuuuuuuuu, mi sei mancato tanto! Credevo … credevo non ti saresti più svegliato-
Happy continuava a singhiozzare, andandosi a sedere sul letto mentre Natsu aveva iniziato ad accarezzargli la testolina. Rideva, anche se un po’ intontito, e tanto bastava per alleggerire l’aria testa che si era respirata fino a quel momento.
Lucy raccolse la spesa e, senza disturbarli, andò in cucina con l’intento di preparare qualcosa. Prima però, senza pensarci nemmeno due volte, evocò Virgo, chiedendole di andare ad avvisare la Gilda che Natsu si era finalmente risvegliato.
 
Qualche sera dopo vi fu una grande festa alla Gilda e, anche se con un po’ di fatica, Natsu aveva deciso di parteciparvi. A nulla servirono i tentativi degli amici per convincerlo a starsene a letto ancora un altro giorno. Aveva dormito per una settimana, di quanto letto aveva ancora bisogno per riposarsi? Volevano forse che diventasse un tutt’uno con il materasso.
Pian piano, dopo il risveglio, aveva provato a rimettersi in piedi. L’essere rimasto fermo per così tanto tempo e incosciente lo faceva sentire privo di forze.
Il cibo del banchetto, le risa e le chiacchiere lo avevano risvegliato di non poco. A volte ricordava ancora il dolore avvertito nel momento in cui il mostro l’aveva trafitto, quella sensazione di impotenza e di rabbia quando si stata rendendo conto che di li a poco avrebbe perso i sensi.
Poi c’era la paura nel lasciare Lucy da sola, ad affrontare qualcosa che era persino più forte di lui. Sapeva che Happy se la sarebbe cavata, poteva volare via lontano e velocemente, ma lei? Si ritrovò a fissare la partner che stava ridendo allegramente con Levy, appoggiato al bancone e ascoltando distrattamente la musica.
-Ce ne hai messo di tempo-
Con fare spavaldo come al solito Gajil si avvicinò al ragazzo, che gli sorrise, sorseggiando l’ennesima dose di antidoto di quel giorno.
-Deve avere un saporaccio quella cosa. Ne sento l’odore fino a qui-
-Disgustoso-
Disse Natsu continuando ad osservare Lucy in lontananza. Durante quei giorni gli era stata vicina, aiutandolo a riprendere padronanza delle gambe e passando il tempo a casa sua, preparandogli pranzo e cena.
-Lucy era molto preoccupata per te. Passava intere serate a parlare con il Gamberetto-
Il ragazzo mugugnò una risposta affermativa, buttando il vetro della boccetta su di un cestino poco distante. Per lo meno la mira non se ne era andata e nemmeno i suoi poteri sembravano aver risentito di quel periodo di fermo.
Eppure c’era qualcosa che non andava, Natsu poteva ben percepirlo. Ma cosa?
Quando rialzò lo sguardo per tornare ad osservare Lucy, davanti a se trovò solamente Juvia che, ostinata, cercava in tutti i modi di strappare un ballo a Gray. Fece spallucce, tornando a parlare con Gajil.
 
 
-Allora siamo d’accordo-
Lucy era riuscita a sgattaiolare via dalla sala portando con se anche Levy. Aveva notato che Natsu la stava guardando appena in tempo. Era da molto che stava pianificando di andare a fare qualche ricerca nella sua vecchia villa. Aveva tenuto nascosto il tatuaggio e il sogno all’amico, avvolgendo il braccio sinistro con delle bende, utilizzando come scusa le ferite del combattimento.
Se quello che Igneel le aveva detto era vero, e la sua famiglia aveva qualcosa a che fare con il rapimento dei draghi, l’unico modo per scoprirlo era tornare nuovamente a casa. Ormai, ne era sicura, quello che doveva essere rimasto era solamente un’enorme villa abbandonata e polverosa. Ma forse quelle stanze potevano nascondere qualcosa di utile.
-Sicura che non sia il caso di raccontargli tutto? In fondo è suo padre, lo sta cercando da così tanto tempo-
-Nelle condizioni in cui è ora no. Se gli raccontassi tutto vorrebbe sicuramente partire. Deve prima riprendersi-
-Lucy …-
Levy sbuffò, poggiandosi una mano sui capelli, per poi sorridere nuovamente all’amica.
-Domani mattina alle 8 verrò a chiamare Natsu. Tu però mi raccomando, stai attenta. Non fare nulla di avventato-
-Promesso! –
-Ora torniamo, non vorrai perderti il banchetto. Sono sicura che si saranno già divorati i piatti migliori -
-Va avanti, io arrivo subito -
Lucy si ritrovò nuovamente da sola. Durante la settimana in cui era rimasta al fianco di Natsu si era abituata al silenzio e alla solitudine e aveva avuto occasioni di riflettere su molte cose.
Una volta tornati Lisanna le aveva raccontato quello che era successo alla carta del drago rosso, del fatto che fosse andata in fiamme. Se Cana era riuscita ad azzeccare quella predizione, allora anche quella di Marlika avrebbe potuto trovare facili fondamenta.
Uscì nel cortile sul retro, sedendosi ai piedi di un albero e guardando il cielo notturno. Quella sera le stelle si potevano vedere particolarmente bene.
Aveva fatto ipotesi su molti di coloro che conosceva. Qualcuno di cui non avrebbe mai sospettato l’avrebbe tradita, ma nessuno dei membri di Fairy Tail le sembrava un indiziato appropriato. Aveva persino ipotizzato sui membri di altre gilde, ma tutto le sembrava assurdo.
-Dovrò solamente stare attenta-
Senza nemmeno accorgersene, fra un pensiero e l’altro, si addormentò.
 
La festa era ormai finita e quando Natsu uscì alla ricerca di Lucy la trovò addormentata ai piedi di un albero, il viso rilassato e le braccia conserte.
Le si avvicinò, titubante sul da farsi. Sembrava così tranquilla e rilassata, ma probabilmente dormire sotto l’aria notturna le avrebbe sicuramente procurato un raffreddore.
-Lucy? Lucy svegliati-
Provò più e più volte a risvegliare l’amica, ma non ci fu niente da fare, questa continuava a dormire tranquilla e a mugugnare ogni tanto, quando lui le aveva punzecchiato la guancia per avere una risposta.
Si tolse la sciarpa e l’avvolse al collo di Lucy, per poi caricarsela sulle spalle. La ferita alla spalla si era rimarginata abbastanza velocemente e quel carico leggero gli aveva provocato solamente una piccola fitta.
Salutò i membri della gilda, dirigendosi verso casa dell’amica. Sicuramente dovevano essere passate settimane da quanto se n’era tornata a casa. Dormire sul suo letto l’avrebbe sicuramente fatta riposare meglio.
Il tragitto con Happy al seguito fu particolarmente silenzioso e, una volta arrivati davanti alla casa di Lucy, il ragazzo si voltò verso l’amico.
-Arrivo subito, la metto a letto e poi torniamo a casa-
Il piccolo gatto acconsentì con un gesto del capo, andandosi a sedere sugli scalini davanti alla porta d’entrata.
Una volta trovata la chiave di casa Natsu portò Lucy fino alla sua camera, per appoggiarla poi sul letto e avvolgerla nelle coperte.
Tirò le tende in modo tale che il primo sole mattutino non potesse darle fastidio la mattina seguente. Quello era il minimo che potesse fare, dopo tutto quello che lei aveva fatto per lui.
-Buonanotte Lucy-
Bisbigliò appena, ma quando passò vicino al letto della giovane per tornarsene fuori, quest’ultima gli afferrò la tunica nel sonno.
-Natsu-
Pronunciò il suo nome fra un sussurrò e l’altro e, cercando di fare il meno rumore possibile, il ragazzo si sedette di fianco a lei, prendendole la mano e accarezzandole la testa con quella libera.
-Grazie davvero. Mi dispiace di averti fatta preoccupare. -
Le diede un veloce bacio sulla fronte, portandole nuovamente il braccio sotto le coperte e uscendo definitivamente dalla casa.
-Torniamo a casa Happy. Domani devo assolutamente parlare con Cana-
-Con Cana?!-
-Ho bisogno di una piccola predizione-
Con una veloce piroetta Happy si portò all’altezza del braccio sinistro di Natsu. Per tutta la settimana il piccolo gatto aveva mantenuto un sorriso raggiante. Il fatto di riavere il compagno al suo fianco sembrava avergli ridato vita. 
Ad un tratto si voltò verso Natsu per parlare, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
-Natsu il tuo tatuaggio-
-Cosa? -
-Sembra sbiadito-
-Che!?-
Natsu si bloccò sul colpo, guardando il simbolo di Fairy Tail impresso sulla spalla. Rimasero entrambi a fissarlo per alcuni istanti, e fu il giovane ad interrompere il silenzio con una risata.
-Sarà solamente un’impressione. E’ buio, per quello sembra sbiadito-
-Forse hai ragione tu-
-Avanti, torniamo a casa-
-Si! -

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Salve a tutti!
Se siete arrivati fino a qui non posso che ringraziarvi di tutto cuore. La storia si era fermata per i miei troppi impegni e per un'indecisione sul come procedere con questa fan fiction. Due erano le idee che continuavano a ronzarmi in testa, ma ha rivinto quella con cui era nata la storia.
Che dire, sembra che tutto vada bene, o forse no. Spero di avervi incuriosito e spero vivamente di riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana. Ho intenzione di finire questa storia e anche le altre (se mi seguite anche in quelle non basate su fairy tail). Cos'altro dire ... ringrazio coloro che hanno commentato nello scorso capitolo, coloro che l'hanno anche solo letto. Se avete consigli, critiche o altro scrivete pure! Non fatevi problemi a correggermi, mi raccomando.
Un bacione Lirah
  
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