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Autore: black dalia    27/02/2015    3 recensioni
(Storia ad OC, iscrizioni chiuse!)
30 anni fà, Artemisia è stata sconfitta ma ora un nuovo
nemico è apparso ed una nuova squadra è stata formata per fermarlo.
Ma cosa sucederebbe se questo nemico decidesse di tornare indietro
nel tempo per eliminare i genitori di questi nuovi eroi?
E se i futuri genitori fossero proprio Squall e i suoi amici?
Scopritelo leggendo!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Squall Leonheart, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PER SALVARE IL FUTURO

 

Cap.2) Dal futuro

 

“Maledizione! Maledizione! Maledizione!” questo è quello che continuo a pensare mentre colpisco un altro mostro che si accascia a terra, stecchito.
“Questo è l'ultimo” penso, riprendendo fiato; non so da quanto tempo siamo in questo stramaledetto tunnel ma ho come l'impressione che non ci sia una via d'uscita.
-Amarant!- sento due voci, che conosco bene, chiamarmi -Ros! Rinoa! Sono qui!- in un attimo la mia migliore amica e mia sorella minore mi raggiungono: Ros ha il fiatone mentre Rinoa sembra fresca come una rosa.
-Sono stufa di questo posto! Abbiamo perso di vista gli altri e ho la netta impressione che quel maledetto stia giocando con noi! Sai tipo: quanto ci metteranno i topi nel labirinto a trovare una via d'uscita?!-
-Ros, piantala con le tue battute da quattro soldi! Non è davvero il momento!- le risponde acida mia sorella.
Sorrido leggermente e scuoto la testa: Ros è fatta così, riesce a fare dell'ironia anche in situazioni come questa mentre Rinoa ha sempre da ridire sul suo comportamento.
All'improvviso, altri mostri ci circondarono -a già, mi dimenticavo degli intrattenitori che ha assoldato... davvero penosi- dice Ros prima di saltare addosso ad uno di loro e stenderlo con un pugno sul cranio; visto come il mostro si è accasciato subito deve averglielo rotto.
-Su questo sono d'accordo- dice mia sorella tagliandone a metà uno col suo gunblade -ma cerchiamo di stare vicini... non mi va di rimanere da sola ad affrontarli tutti!- annuisco in accordo e mi concentro sui nemici di fronte a me iniziando a far roteare i miei Chakra con le dita; Ros ha ragione... sono deboli ma il problema è che sono tanti... troppi... ed ho la netta impressione che questo sia solo uno stratagemma di Darkar per farci dividere e sfiancare per poi mandarci contro uno dei suoi mostri più potenti; sarebbe davvero un piano degno di lui.
Non ho altro tempo per pensare che uno di quegli esseri mi attacca e sono costretto a difendermi “maledizione! Devo trovare un modo per uscire da questo tunnel!” penso mentre lo colpisco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Garden di Balamb

 

Squall continuava a menare fendenti a destra e a manca; i mostri che stavano attaccando il Garden erano diversi da qualsiasi altro mostro aveva mai visto ed erano di diverso tipo: alcuni erano grandi la metà di lui, si muovevano eretti su due gambe ed avevano un corpo sottile ma erano molto veloci ed attaccavano con gli artigli affilati come lame, altri camminavano a quattro zampe ed erano enormi come camion, molto forti con una spessa corazza, difficili da eliminare ed avevano già ferito qualche Seed che era stato prontamente portato in infermeria.
In più, per quanti ne venissero uccisi, altri continuavano a cadere da quella specie di buco nero che era apparso in cielo.
Il castano tagliò a metà un altro di quelli più piccoli e, facendo un passo indietro, cozzò contro la schiena di qualcun altro e girò la testa solo per fissare le iridi azzurro ghiaccio di Seifer.
-Cosa c'è? Già stanco, Leonheart?- gli chiese il biondo con un tono canzonatorio, Squall sospirò in risposta pensando che, nonostante tutto quello che aveva passato durante la guerra alla strega, Seifer non era poi cambiato molto: arrogante era, arrogante rimaneva.
-Tornando seri...- continuò il biondo -hai qualche idea su come fermare questa fastidiosa pioggia?- gli chiese -neanche una... tu?-
-se ce l'avessi stai tranquillo che non sarei qui a perdere tempo con questi mostriciattoli- rispose Seifer tagliando a metà uno di quegli esseri.
All'improvviso, si udirono delle grida provenire dall'alto, che sovrastarono i versi dei vari mostri -AHHHHHHH!- tutti alzarono lo sguardo solo per vedere tre figure che cadevano dal buco nero.
Sia Seifer che Squall ebbero solo il tempo di capire che quelle figure erano tre persone che furono costretti a lasciar cadere a terra i loro gunblade per prendere al volo due di esse, che stavano per cascargli addosso ed, appena le afferrarono, notarono che erano due ragazze.
-Oh, Hyne... che volo... grazie di avermi presa!- disse la ragazza dai capelli rossi in braccio a Squall, scuotendo leggermente la testa per riprendersi dalla caduta, ma quando si rese conto da chi era stata afferrata sgranò gli occhi, impallidendo leggermente e guardando il ragazzo come se avesse visto un fantasma -oh, merda...- mormorò a denti stretti -santo cielo! Rin, la prossima volta che andiamo in missione ricordami di portarmi dietro un paracadute!- Squall si girò in modo da vedere la ragazza in braccio a Seifer, che aveva appena parlato, ma appena entrò in vista la rossa che teneva in braccio si agitò -ROS! SCENDI IMMEDIATAMENTE!- gli gridò contro, l'altra la guardò con un'espressione confusa, senza capire il perché di quella reazione, almeno fino a quando non si girò verso Seifer, bloccandosi e ampliando gli occhi -oh!- disse scioccata, poi tornò a concentrarsi sulla rossa -guarda che non l'ho fatto apposta!- le disse agitata e l'altra, in risposta, le ringhiò contro mostrandole i denti, quello fu un avvertimento sufficiente per la biondina che scese immediatamente dalle braccia di Seifer e si allontanò da lui di un paio di metri, alzando le mani nel tentativo di calmare l'altra che, però, scese dalle braccia di Squall e tentò di avventarsi contro di lei.
-Aspetta, Rin! Non l'ho mica fatto apposta a cadergli tra le braccia!- esclamò la biondina scappando dalla rossa che sembrava intenzionata a picchiarla mentre i due ragazzi le guardavano confusi -forse... qualcuno le dovrebbe fermare- disse Seifer che non ci stava capendo un tubo -beh... sembra stiano litigando per te, quindi pensaci tu- gli disse Squall con un sopracciglio alzato ma, in quel momento, uno dei mostri più grandi, che erano caduti dal buco, si lanciò all'attacco delle due ragazze, ignare del pericolo che stavano correndo.
-Ehi! Voi due, attente!- gridò il biondo, scattando verso di loro insieme a Squall ma, un momento prima che il mostro le colpisse, l'essere cadde a terra morto.
Tutti e quattro si bloccarono, rimanendo a fissare il corpo del mostro hai loro piedi, scioccati dall'accaduto, almeno fino a quando qualcuno non saltò sulla schiena dell'essere tirando fuori da dietro la sua testa quelli che sembravano due dischi con degli spuntoni.
Squall e Seifer osservarono il nuovo venuto: era alto più o meno 1.85, aveva un fisico allenato, la carnagione rosea, i tratti del viso erano leggermente affilati, gli occhi color azzurro ghiaccio, i capelli rossi lunghi fino a sotto il sedere e legati in una coda di cavallo bassa con due ciuffi che gli incorniciavano il viso, indossava una maglia blu scuro senza maniche che lasciava la schiena scoperta dalla quale uscivano due ali d'angelo color rosso sangue, portava dei pantaloni neri, calzava degli scarponcini neri con delle borchie d'argento ed indossava dei lunghi guanti neri, senza dita.
-Rinoa! Lascia stare Ros e smettila di fare la bambina! Abbiamo del lavoro da fare qui, quindi muovetevi! Questi mostri non muoiono da soli!- disse il ragazzo con una voce autoritaria e con una punta di rimprovero alle due ragazze.
La rossa, che Squall intuì doveva essere quella chiamata Rinoa, sbuffò seccata incrociando le braccia e borbottando sottovoce -non mi comporto da bambina- ma il ragazzo la sentì comunque tanto che gli rispose -davvero? Non si direbbe- quella frase gli valse un'occhiataccia da parte della ragazza ma lui la ignorò -dobbiamo pensare a questi mostri adesso, dopo potrete litigare quanto volete...- poi si rivolse a Seifer e Squall -per quelli più grandi basta un colpo ben piazzato alla base del cranio come ho fatto io con questo, capito?- e senza aspettare una risposta saltò, scendendo dalla schiena del mostro, per avventarsi contro un altro di quegli esseri facendo roteare con le dita i due strani dischi che aveva come armi.
-Amarant ha ragione! Abbiamo del lavoro da fare, quindi diamoci dentro!- esclamò la biondina, che a quanto aveva capito Squall si chiamava Ros, pompando un pugno in aria e corse anche lei verso dei mostri, non molto lontani, iniziando a combatterli a colpi di arti marziali.
-Mph... come sempre- borbottò la rossa contrariata, alzando gli occhi al cielo, ma estrasse comunque la sua arma, che il castano notò essere un gunblade, e partì anche lei all'attacco.
I due ragazzi, rimasti indietro, si scambiarono uno sguardo confuso -tu hai idea di che diavolo stia succedendo?- chiese Seifer all'altro ma i ruggiti dei mostri che si stavano avvicinando a loro gli fecero alzare di nuovo la guardia -no, ma ho la sensazione che dopo lo scopriremo- rispose Squall mentre colpiva con il suo Revolver un mostro che tentava di attaccarlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo un altro paio d'ore di combattimenti, finalmente la “pioggia di mostri” smise anche se lo strano buco nero non si richiuse, rimanendo lì come a ricordare che il problema non era risolto.
Rinoa dette un calcio al corpo del mostro che aveva appena ucciso -finalmente questi cosi sono finiti! Stavo iniziando a credere che quel bastardo ne avesse una scorta infinita!- disse rifoderando il suo gunblade ed avvicinandosi a Ros che si stava pulendo le mani -sono davvero contenta di essere uscita da quel tunnel... stavo iniziando a diventare claustrofobica lì dentro!- disse la biondina con un sorriso -peccato che Leon non sia qui con noi... avrebbe potuto sicuramente chiudere quel portale per evitare che tutti quei mostri uscissero, così ci saremo risparmiate un bel po' di fatica!- disse alzando lo sguardo verso il buco nero, prima di beccarsi un pugno in testa dalla rossa -AHI! Perché l'hai fatto?!- gli chiese, sfregandosi il punto dolente e guardandola con le lacrime agli occhi -questo è per prima!- le rispose arrabbiata Rinoa incrociando le braccia al petto -ma dai, sul serio?! Ti ho già detto che non l'ho fatto apposta, mi ha preso lui! Cosa volevi? Che mi sfracellassi a terra?!- gli chiese Ros e l'espressione dell'altra ragazza rispondeva chiaramente al suo quesito.
Un colpo di tosse richiamò l'attenzione delle due -scusate... ci potreste dire chi siete, cosa ci fate qui e perché siete cadute da quel buco nero?- gli chiese Squall tenendo alto Revolver; non sapeva chi fossero questi tre stranieri ma non si fidava di loro, sopratutto dopo aver visto che sapevano combattere molto bene.
Le due ragazze lo guardarono, poi si scambiarono uno sguardo d'intesa tra di loro e la biondina esclamò ad alta voce -ehi, Amarant! Direi che la nostra intenzione di passare inosservati sia sfumata ancor prima d'iniziare! Che facciamo?- dopo quella domanda, Squall sentì una voce dietro di lui -per prima cosa... deponiamo le armi- il castano si voltò di scatto e si trovò di fronte il ragazzo, che aveva capito chiamarsi Amarant, con quegli strani dischi tra le mani -poi... vorrei parlare col vostro preside- finì guardandolo e, proprio come aveva detto, depose i due dischi a terra, alzando le mani in segno di resa.
-Ma... stai scherzando?!- gli chiese Rinoa guardandolo sorpresa -no...- rispose tranquillamente il rosso alla ragazza, per poi rivolgersi a Squall -noi non siamo vostri nemici ma dato che dubito del fatto che vi fidereste di noi deponiamo le armi per dimostrarvi che non abbiamo cattive intenzioni-. Le due ragazze lo guardarono senza dire nulla finché Ros non fece spallucce, togliendosi i guanti con gli spuntoni e gettandoli a terra -va bene... visto che non possiamo fare altro- disse alzando anche lei le mani, la rossa la guardò, per un attimo, sorpresa ma alla fine, sbuffando seccata, posò a terra il suo gunblade, alzando le mani, unendosi hai suoi compagni -d'accordo... ma vi avverto: se uno di voi graffia il mio Rebelle giuro che ve ne faccio pentire!- esclamò ringhiando leggermente.
Squall rifoderò il suo gunblade, guardando il ragazzo di fronte a se con un sopracciglio alzato; le sue parole sembravano sincere... e poi, non sapeva perché ma, il suo volto gli era familiare.
-Zell... raccogli le armi... Irvine prendi le due ragazze e seguimi...- disse il castano mentre afferrava il rosso per un braccio -tu vieni con me... andiamo dal preside Kramer così ci direte chi siete e cosa ci fate qui- il ragazzo annuì -va bene... non ho intenzione di oppormi- disse, lasciandosi guidare dal comandante dentro al Garden con Irvine e le due ragazze al seguito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Esthar City

 

-Dannazione! Ma è mai possibile che ce li ritroviamo sempre tra i piedi questi cosi?!- gridò infuriato un ragazzo mentre prendeva a pugni un mostro che cercava di morderlo.
-Guarda il lato positivo, Max... almeno siamo usciti da quel tunnel!- esclamò un altro ragazzo mentre infilzava un mostro con una lancia che teneva tra le mani -certo, Ale... come no... è una grande consolazione sapere di essere usciti da quello schifoso tunnel per poi trovarci ad Esthar senza sapere dove diavolo sono finiti gli altri e, sopratutto, circondati da mostri!- gridò Max ancora più adirato mentre stendeva l'ultimo di quegli esseri con un gancio destro.
L'altro ragazzo sospirò pesantemente chiedendosi perché, di tutti i componenti del gruppo, proprio lui si era ritrovato da solo con il moro.
-Ehi! Sta attento!- quell'esclamazione lo risvegliò dai suoi pensieri in tempo per fargli notare che un mostro enorme, dalle sembianze di un drago con due teste, voleva schiacciarlo sotto una delle sue zampe.
Ale lo guardò pietrificato: non avrebbe mai fatto in tempo ad evitarlo ma, per fortuna sua, Max lo spinse via facendolo rotolare sulla strada.
-Lo so che sei abituato a smanettare sui computer, scricciolo... ma ora siamo sul campo e devi stare concentrato sullo scontro... altrimenti qui ci rimetti la pelle!- disse il moro aiutandolo a rialzarsi mentre teneva sott'occhio il mostro; era rimasto l'unico avversario d'affrontare.
-Sì... me lo ricorderò... grazie- disse l'altro ragazzo che dopo essersi pulito i vestiti dalla polvere, raccolse la lancia che gli era caduta e guardò l'enorme drago di fronte a loro, che gli ringhiava contro mostrando due file di denti per bocca.
-Questo sarà un osso duro!- disse Ale deglutendo e stringendo strettamente la sua arma mentre il sudore gli imperlava la fronte -sì... ma possiamo farci dare una mano- disse Max, a quelle parole l'altro ragazzo sgranò gli occhi mentre un brutto presentimento gli fece attorcigliare lo stomaco; aveva la netta impressione di sapere quello che il moro voleva fare.
-Ti prego, Max... dimmi che non vuoi evocare Diablos!- gli chiese con una lieve ansia nella voce, l'altro ragazzo ghignò -è proprio quello a cui stavo pensando, scricciolo-
“ecco... lo sapevo!” pensò il ragazzo disperato -non... non credo che sia una buona idea... fai fatica a controllarti quando lo evochi... e se poi finisce come l'altra volta?- gli chiese con un pizzico di paura nella voce; davvero... lui non voleva che finisse come l'ultima volta.
-Preferisci farti mangiare da lui?- gli chiese indicando il drago con un cenno del capo -non posso sconfiggere quel mostro da solo e tu sei troppo debole ed inesperto nei combattimenti per essermi d'aiuto, quindi come dice il proverbio: quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare!- esclamò Max ed evocò il Guardian Force.
Ale fece diversi passi indietro quando il diavolo comparve alle spalle del moro “prevedo che finiremo in guai grossi!” pensò il ragazzo mentre guardava Max ed il suo Guardian Force ingaggiare una battaglia col mostro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Garden di Galbadia

 

-Attento, Dan! Dietro di te!- esclamò una voce femminile ad un ragazzo, il quale si girò appena in tempo per sparare ad un mostro che stava per colpirlo alle spalle.
Il suono dei ruggiti dei mostri quasi sovrastava quello delle urla dei Seed impegnati nella lotta per difendere il loro Garden.
Una giovane ragazza con i capelli biondi stava combattendo affianco ad un ragazzo dai capelli castani; i due si coprivano le spalle a vicenda in modo che non potessero essere attaccati da dietro.
-Prendete questi!- esclamò la ragazza lanciando dei pugnali verso un gruppo di mostri che stava accerchiando dei Seed ed uccidendone tre -Dan! Mi serve una mano per eliminare quel gruppo!- al suo richiamo, il ragazzo dietro di lei si voltò e sparò un colpo verso di loro: quando il proiettile entrò nel corpo di un mostro questo esplose coinvolgendo nell'esplosione anche i suoi compagni vicino a lui.
-Centro perfetto, Dan!- esclamò la ragazza alzando il pollice in segno di vittoria ed il ragazzo sorrise in risposta prima di tornare a sparare agli altri mostri.
Era ormai da un paio d'ore che combattevano, dopo essere riusciti ad uscire dal tunnel temporale, ed iniziavano da essere stanchi.
-Prendi questo!- esclamò la biondina pugnalando al collo l'ultimo mostro e prendendo un respiro di sollievo come lo vide cadere a terra, morto.
Il ragazzo si avvicinò a lei, abbassando il fucile quando vide che non c'erano più pericoli, gli toccò una spalla e la biondina si voltò verso di lui, sorridendo mentre riprendeva fiato -sta tranquillo, Dan... sto bene, sono solo un po' stanca- gli disse ma, in quel preciso attimo, i due vennero circondati dai Seed che gli puntavano i fucili contro -posate le armi a terra e alzate le mani!- gridò quello che doveva essere il comandante del Garden.
I due ragazzi si guardarono prima di posare a terra il fucile e i pugnali ed alzare le mani -ascoltateci...- iniziò la biondina -noi non siamo vostri nemici... il mio nome è Amèlye e questo è un mio compagno Daniel... siamo Seed in missione e veniamo dal Garden di Balamb... dobbiamo immediatamente parlare con il preside Dodonn, è urgente!- il comandante la guardò diffidente, poi ordinò ai suoi sottoposti -prendete le loro armi e perquisiteli... quando avrete finito portateli dal preside, io intanto l'avviserò che la minaccia è stata eliminata- disse l'uomo allontanandosi dal campo di battaglia, tornando nel Garden, lasciando che i suoi sottoposti prendessero in consegna i due ragazzi.
Mentre il gruppetto entrò nel Garden, Dan guardò Lye facendo dei gesti con le mani, quando finì la ragazza annuì convinta -sì, sono sicura che sia la cosa giusta... dopotutto, tu sei cresciuto qui in Galbadia... non dovrebbe essere difficile convincere il preside a darci una mano... così ci sarà più facile trovare gli altri!- il ragazzo la guardò con un sopracciglio alzato gesticolando ancora -se non dovesse credere alla nostra storia...- disse Lye leggermente preoccupata -beh... immagino che... ci toccherà soggiornare nelle prigioni di Galbadia per un po' di tempo!- esclamò la ragazza sorridendo nervosamente e Daniel si sbatté una mano sulla faccia, sospirando esasperato.

 

 

 

 

 

 

 

 

-Garden di Balamb

 

Il preside Kramer stava attualmente squadrando il ragazzo di fronte a lui: dopo che era stato avvertito che i mostri che avevano attaccato il Garden erano stati eliminati, Squall aveva portato nel suo ufficio quel ragazzo e due ragazze, dicendo che il rosso aveva chiesto di parlare con lui, che quei tre erano caduti dal buco nero apparso in cielo e che li avevano aiutati a proteggere il Garden.
Ora, si trovava da solo con il suddetto ragazzo, anche se aveva dei seri dubbi sul fatto che fosse un essere umano dato le due ali che gli spuntavano dalla schiena, mentre tutti gli altri erano fuori dalla porta del suo ufficio e ripensava a quello che gli aveva appena detto.
-Perché dovrei crederti?- gli chiese, alla fine, stanco di pensare a quanto fosse incredibile tutto ciò -perché, signore, è la verità... ma capisco che si un po' difficile da accettare, quindi, mi permetta di darle una prova inconfutabile- detto questo, Amarant prese dalla tasca dei suoi pantaloni un foglio ripiegato e lo porse al preside -questa è una lettera... scritta da lei per lei nel caso in cui le cose fossero andate male e noi avremmo avuto bisogno d'aiuto... in cui spiega tutto quello che le ho detto... in più ci sono scritte alcune cose che solo lei può sapere... per cui dovrebbe essere una prova più che convincente della veridicità delle mie parole- disse il ragazzo quando l'uomo prese il foglio.
Lo guardò aprirlo ed iniziare a leggerlo: in poco tempo la sua espressione mutò da scocciata ad interessata, per poi diventare sorpresa ed infine sconcerto totale -CHE COSA?!- gridò a quel punto mettendo in allarme i Seed la fuori che si precipitarono nell'ufficio temendo che potesse essere successo qualcosa di grave -signore, sta bene?!- chiese Quistis vedendo la faccia che l'uomo stava facendo in quel momento; Kramer non rispose subito alla domanda ma rimase per un po' ad osservare Amarant, scrutandolo con un occhio critico -non ci posso credere...- disse alla fine, quel commento fece alzare un sopracciglio al rosso -non crede ancora a quello che le ho detto?- gli chiese sorpreso -no... dopo questa lettera a quello credo... è alla tua parentela che non credo- rispose il preside, a quella risposta il ragazzo sorrise leggermente -beh, se lo vuole sapere... anche io faccio fatica a crederci... eppure mi ha cresciuto lui- disse Amarant facendo scoppiare a ridere il preside, mentre tutti gli altri lo guardavano confusi -a cosa non riesce a credere?- chiese Quistis, a quella domanda l'uomo fece per rispondere ma Amarant lo interruppe -signore... se permette... vorrei essere io a spiegare la situazione... sopratutto perché ci sono cose che loro non devono sapere!- disse serio, Kramer smise di ridere guardandolo con la stessa serietà -bene... spiega tu... poi vedremo il da farsi- disse l'uomo, il rosso annuì in ringraziamento e si girò verso il gruppetto di Seed -innanzitutto, lasciate che mi presenti: il mio nome è Amarant e per chi di voi se lo sta chiedendo queste ali sono vere e no, io non sono ne una strega, ne un angelo...- disse guardando Zell che aveva aperto bocca per parlare e che la richiuse subito dopo -loro sono mia sorella minore, Rinoa...- indicò la ragazza con i capelli rossi che incrociò le braccia al petto alzando il mento con fare di superiorità -e lei è la mia migliore amica, Ros...- indicò la biondina che salutò sventolando la mano con un grande sorriso -noi siamo Seed provenienti dal Garden di Balamb...-
-ma noi siamo al Garden di Balamb!- esclamò Selphie che si ritrasse subito all'occhiata gelida che gli lanciò Amarant -gradirei non essere interrotto- gli disse con un tono calmo ma freddo e la ragazza annuì velocemente, nascondendosi un po' dietro Irvine -stavo dicendo...- ricominciò il ragazzo, guardandoli tutti -veniamo dal Garden di Balamb del futuro-
-DEL FUTURO?!- esclamò tutto il gruppo, incredulo ed il rosso annuì -sì... noi veniamo da 30 anni nel futuro e siamo qui per compiere una missione: catturare il nostro acerrimo nemico ed evitare che lui possa distruggere il passato per cambiare il corso della storia-.

 

 

 

 

 


Ciao a tutti!
Allora... in questo capitolo presento un po' di personaggi che saranno i protagonisti della mia storia! Ma non ho ancora finito perché nel prossimo capitolo ne presenterò altri!
Come avete letto tre dei ragazzi provenienti dal futuro sono arrivati al Garden di Balamb ed hanno aiutato Squall e la banda ad affrontare i mostri che avevano attaccato il Garden... chissà cosa succederà ora che hanno saputo che questi vengono dal futuro?
E chissà cosa succederà agli altri ragazzi che si trovano ad Esthar e Galbadia... lo scoprirete solo leggendo! XD
Ringrazio ancora tutti coloro che hanno partecipato alla mia ricerca di OC e spero di essere riuscita a rappresentarli bene in questo capitolo! :D
Saluti e baci da black dalia

  
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