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Autore: Thesinandtheshame1952    01/03/2015    2 recensioni
Riavvolgiamo la storia del Segreto(dal punto di vista di Juan e Soledad)per un attimo.Salvador era un mostro e non provava alcun riguardo nei confronti dei suoi figli e di sua moglie.Questo è il racconto di come una sera abbia cambiato tutto e ci abbia portati a dove siamo.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Juan Castañeda, Soledad Castro
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Spaventata Soledad rimase seduta su quella roccia per diverso tempo,finchè non decise di contravvenire alla regola e guardarsi un pò intorno.Non conosceva la zona,ma ne aveva sentito parlare e non bene.Ogni angolo avrebbe potuto rivelarsi la sua fine.Doveva riflettere,esplorare e tornare prima che suo padre lo facesse o non avrebbe visto per un mese.Girò per un pò e poi torno al suo posto.Memorizzati alcuni punti particolari sarebbe riuscita a trovare ogni volta la strada.Aspettò per diverse ore,sedendosi,rialzandosi,camminando su e giù,pensando che già era lontana da casa da un pò e che qualcuno se ne sarebbe dovuto accorgere.Juan se ne doveva essere accorto,e se non l'aveva fatto,lo avrebbe fatto presto.Del resto si vedevano quasi ogni sera e lui si sarebbe allarmato,perchè Soledad era sempre in tempo e ritardava al massimo di cinque minuti quando uscire era un pò più difficile.Aspettò ancora e poi quando la luna tornò a farsi alta in cielo sentì i passi di qualcuno dirigersi verso di lei.Si alzò speranzosa,ma ben presto capì che l'unica persona che poteva conoscere la sua posizione era quel pazzo di suo padre.Forse aveva perso completamente la testa e stavolta definitivamente.Finchè Tristan era rimasto a casa l'aveva punita,ma si era sempre contenuto,perchè sapeva che suo fratello non gliel'avrebbe fatta passare liscia,nonostante fosse suo padre.Ma quando era partito per l'esercito,lei era rimasta sola con lui e con sua madre,che non era minimamente interessata a lei e lasciava correre tutto,come se avesse solo un figlio.A volte l'aveva spiata a guardare dalla finestra aspettando notizie da suo fratello o addirittura il suo ritorno,ma non aveva mai fatto lo stesso per lei.Sicuramente non aveva neanche notato che non aveva dormito nel suo letto.Si sedette per far vedere al padre che era rimasta li dove lui le aveva detto e lo aspetto fino a che non apparve davanti a lei. "Sei ancora qui.Bene. Credevo che fossi stupida come tua madre. Lo sai che non ha neanche notato la tua assenza?O meglio è bastato dirle che fossi uscita presto per calmarla. Non sembra che le interessi molto di te." Lei non rispose. " Non rispondi? " " Non vedo perchè dovrei...padre "disse con disprezzo. Lui lo sentì e l'afferrò dal colletto del vestito.Si avvicinò al suo orecchio e disse: "non hai scampo". Le mise i brividi ancora una volta.Poi senza che lei se lo potesse aspettare le diede uno schiaffo,così forte che cadde a terra e la sua guancia cambiò subito colore,prima in rosso e poi viola.Indietreggiò ma lui l'afferrò di nuovo,e la sollevò di peso.La trascinò per diversi metri finchè non arrivarono ad un dirupo.Tenendola sempre per il vestito la costrinse a guardare giù,a guardare il nulla.Scoppiò a piangere. " Per favore padre.Vi prego,non..." " Cosa?Cosa?Hai paura?Non ti preoccupare...papà è qui ". Così la trascino di nuovo verso il primo posto dove l'aveva portata,parlando tutto il tempo di come si sarebbe divertita lì,da sola.Le raccontò delle storie sul posto e di come ci fosse ogni tipo di animale là.Lupi,serpenti,anche gli insetti più piccoli,le disse,avrebbero potuto ucciderla.Soledad lo ascoltò solo a metà.Aveva il cuore in pezzi ed aveva paura perchè le sue minacce erano divenute realtà.Le aveva detto molte volte che un giorno l'avrebbe portata lì e che se si fosse comportata nel modo sbagliato ce l'avrebbe lasciata senza neanche dirle quando e se sarebbe tornato.Le sue minacce non erano più vuote e lei non aveva mai desiderato cosi tanto avere le persone che amava e che l'amavano veramente accanto.
   
 
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