Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Si intrecceranno molte vite, da qui in poi. Cosa vorrà Vermouth da Shinichi?
Buona lettura!
 

Capitolo 2- L’inizio della partita
 

Conan passò i giorni successivi a rimuginare sulla lettera di Vermouth. Cosa voleva?
Nemmeno i casi in cui si imbatteva con i Giovani Detective lo distoglievano da quel pensiero.
Forse poteva entrare in contatto con Gin e Vodka. Voleva tornare adulto. Per lei. Per la sua Ran.
 

“Non prenderai l’APTX?” chiese Ai
“No” rispose il ragazzino “ c’è un solo modo per sapere se sanno oppure no. È rischioso, ma non c’è altra scelta. Ma di certo non mi metto nei guai da solo, non preoccuparti”
Il ragazzo si fece accompagnare dal dottor Agasa e da Ai nel posto stabilito. Era un vecchio casolare abbandonato, ancora in parte da terminare. C’erano delle spesse travi e delle impalcature.
Conan entrò, lentamente ed in punta di piedi.  Udì immediatamente il rombo di un motore, probabilmente una moto di media cilindrata.
Si avvicinò lentamente, nascondendosi dietro una colonna.
“Eccomi, sono qui” fece, usando il papillon cambiavoce
“Non ti fai vedere,  Kudo Shinichi? O dovrei chiamarti… Conan Edogawa?” fece la donna. Indossava una tuta aderente nera, da motociclista. Si era appena tolta elegantemente il casco, e dopo aver ravvivato i lunghi capelli biondi si accese una sigaretta.
“maledizione, allora sa davvero?” pensò Conan
“Non sorprenderti, Cool Boy “ disse la donna tra un tiro e l’altro “ e non serve utilizzare strani aggeggi di quel vecchietto”
“ Sa anche questo” fece il ragazzino sottovoce. “ E va bene, proverò a fidarmi.”
Conan uscì dalla colonna. Non le avrebbe mai dato la soddisfazione di sapere che era preoccupato, così esibì il suo ghigno migliore.
“ Tranquillo, voglio solo avvisarti di una cosa “ fece la donna, gettando il mozzicone di sigaretta ormai terminata a terra “  io sono diversa da Gin. Lui non sa che sono qui. Finora le sfide con te mi hanno sempre eccitato, e lui ha un mente un piano per farti uscire allo scoperto “
“ Cosa vuoi dire? Non ti seguo” disse il ragazzino, confuso
“ Ricordati che sono sempre una di loro, caro Cool Boy” rispose la donna “ stai attento. Ti colpiranno dritto al cuore quanto meno te lo aspetti. Proteggi Angel, ad ogni costo”
“Spiegati meglio, non capisco” disse Conan. Ne aveva abbastanza delle parole sibilline della donna..
Vermouth ghignò sorniona.  Gli si avvicinò, mettendosi un dito sulle labbra e chinandosi all’altezza del bambino.
“Sssh “ fece la donna, posandogli il dito sulle labbra “ a secret makes a woman,woman. Ricordi?  Non posso dirti altro. Ma resta lucido, qualunque cosa accada. Non lasciarti guidare troppo dal tuo cuore, Silver Bullet. Dovrai decidere quando seguire il cuore e la mente “ concluse, posando il dito sul petto del ragazzo
Conan arrossì leggermente. “ Farò come dici “ disse il ragazzino, ghignando “ ma non credere che finisca così. Farò in modo di catturarvi tutti, prima o poi.”
La donna accennò un sorriso e si diresse verso la moto, salendo in sella ed indossando un casco. “ Non credere che sarà facile. La battaglia più dura sta per iniziare”
“ Perché hai voluto avvisarmi?” chiese Conan
“  Dopo tanto tempo incontro qualcuno capace di stimolare il mio interesse, di risvegliare l’eccitazione per la sfida “ disse la donna, accendendo il motore “ Preferisco giocare lealmente e sentire il brivido della sfida. Ci vediamo, Cool Boy” concluse, sgommando
“ M è matta?! “ pensò il ragazzino “ certo, è un casolare abbandonato, ma portare fin dentro una moto… lei è fatta così…”
“ Piuttosto, cosa avrà voluto dire?” si chiese il ragazzino, andandosene. Il dottore lo aspettava in auto a pochi isolati da lì.
 
“ Allora? Cosa voleva quella donna?” chiese Ai
“ Devo ancora rifletterci ancora” rispose il ragazzo “ ma Gin e Vodka sembra che si faranno vivi” ghignò
Ai sbiancò, era terrorizzata.
 
 

Conan passò il pomeriggio dal dottor Agasa, a cercare di decifrare le parole della donna.
La sera, arrivato a casa, poco prima di cena ricevette una chiamata da Heiji, sul cellulare di Shinichi. Il ragazzo andò in camera.
“ Ciao Shinichi” fece il ragazzo di Osaka “ scusa se ti disturbo , ma per caso Kazuha è lì da voi? Non si è vista da questo pomeriggio”
“ Ran non mi ha detto nulla, quindi credo di no. Non sai dove possa essere andata?”
“ No, non mi ha detto nulla “ rispose il ragazzo “ Sto andando a prendere il primo volo per Tokyo. Siamo tutti preoccupati. Dove diavolo è finita quella stupida?”
“Calmati, Heiji “ disse Conan “ vedrai che la troveremo. Ma non potrebbe essere tornata a Kyoto, invece?”
“Impossibile “ fece perentorio Heiji “ senza di me non ci sarebbe tornata”
“ Ne parlerò con Goro e Ran. Stai tranquillo, la ritroveremo” disse Conan
“ ti ringrazio, amico “ disse Heiji, con un mezzo sorriso “  ci vediamo”
 
 

Intanto, A Tokyo aveva iniziato a piovere, quella sera.
In un’altra zona della città…
“ Oh, Kaito-kun” fece Ginzo Nakamori, appena rientrato dalla centrale di polizia.
Si stava rivolgendo ad un ragazzo che conosceva bene, Kaito Kuroba.
“ Salve ispettore “ salutò il ragazzo
“  Per caso Aoko è lì da te?” chiese l’uomo, sapendo che il ragazzo abitava nella casa di fronte alla sua “Non è ancora rientrata e sono  preoccupato”
“ Cosa?” pensò il ragazzo “ Non è possibile…”
“ Veramente no. Non sarà da un’amica?”
“ Me lo avrebbe detto “ rispose Nakamori
“ Vengo da lei e la cerchiamo” disse il ragazzo “ mi dia cinque minuti “
Quando riattaccò, Kaito sferrò un pugno al muro. Aveva ricevuto un biglietto, sicuramente dagli assassini di suo padre.
“ Abbiamo la tua preziosa gemma. Dovrai darci la nostra.” Così recitava.
 Kaito sentì bussare alla porta. Quando la aprì, si ritrovò di fronte il suo rivale, Saguru Hakuba.
“Hakuba, cosa si fai qui?” chiese Kaito. Anche se non gli andava a genio, lo invitò ad entrare.
“ L’ispettore Nakamori ha chiamato anche me per via di sua figlia “ disse il ragazzo “ e non è la sola a non essere raggiungibile…
“ Che vuoi dire?”
“ è scomparsa anche Koizumi” fece perentorio il detective del nord
“Akako?! Una come lei?!” pensò il ragazzo. Come avevano fatto? Sentiva che c’era sempre dietro quella maledetta organizzazione…
“ Domani alle 9: 05: 00 troviamoci alla stazione di Beika “ disse Hakuba “ chiederemo aiuto a due detective abbastanza famosi che ho incontrato tempo fa. Non siamo amici, e uno non l’ho mai incontrato di persona. Ma sono in gamba, ovviamente dopo di me”
“ Di chi parli?”
“ Li avrai sentiti nominare. Parlo di Shinichi Kudo , il detective dell’est che vive qui a Tokyo, e Heiji Hattori, il detective dell’ovest che vive ad Osaka “ rispose il ragazzo
“ Un covo di detective. Dovrò fare attenzione” pensò Kaito
“ Non preoccuparti “ ghignò Hakuba “ non sono male, e sapranno chi sei ad una prima occhiata”
“ Ti ho detto che non sono Kaito Kid, quante volte devo ripeterlo?!”
“ Si si, va bene “ rispose Hakuba, come per far cadere il discorso  “ Ho appena parlato con Nakamori. Lui si occuperà di cercare in zona. Noi domani incontriamo questi ragazzi
“ Ma gli ho detto che lo avrei aiutato adesso” disse Kaito
“ In questo stato? “ fece il detective del nord “ guardati, sei troppo agitato. Hai il battito accelerato. Non saresti di alcuna utilità. Calmati e vai a dormire”
“ Come se potessi..” pensò il ragazzo
 
 

Quando Hakuba se ne andò..
“ Jii-chan” chiamò Kaito
“ certo, signorino,  ho già capito “ fece l’anziano “ lasci fare a me e si riposi”
 
 

Intanto, in un luogo imprecisato…
“ Così è questa la sezione speciale” fece Vodka “ efficiente”
“Sì “ rispose Gin, fumando una sigaretta “ si occupano del recupero di un gioiello, mi sembra che si chiami Pandora”
I due si erano incontrati con un uomo, che doveva portare loro qualcosa, o meglio, qualcuno, da parte del suo superiore…
“ Hanno avuto anche loro la tua stessa idea “ commentò Vodka
“ Già “ ghignò Gin “ e chi hanno anche fatto un favore… sembra che anche se non collaboreremo, agiremo quasi allo stesso modo” concluse,  pensando alla ragazza, svenuta, che l’uomo gli aveva portato. E che aveva nascosto nel cofano dell’auto.
“Non hai intenzione di collaborare?” chiese Vodka
“ Abbiamo obiettivi diversi “ rispose calmo, Gin “ se dovesse essercene l’occasione, con gli uomini giusti, magari. Ma per ora non se ne parla “
“ Loro ne hanno prese due” commentò Vodka
“ Sì, due colombe per due prede “ ghignò Gin
 
 

Intanto…
“Non pensavo che avrebbero agito così presto. Dovrò contattarli al più presto ed aiutarli…”
 
 
 


Cosa ne pensate? Cosa sta preparando l’Organizzazione? E non è finita qui… il piano è solo all’inizio…
Al prossimo capitolo!