Ed io li, fermo, ad osservala mentre rivolgeva ogni sua attenzione al ragazzo sbagliato. 

So che di essere stato uno stronzo, sono stato io a lasciarla, sono stato io a farla piangere per giorni. 

L'avevo lasciata e non so neanche il perché, ho avuto paura e sono scappato e adesso lei era fra le braccia di un altro. 

La guardavo come fosse la cosa più bella che avessi mai visto, e lo era davvero. 

Mi mancava, mi mancava da morire e non facevo altro che darmi del cretino perché lei era con me che doveva stare, perché nessuno poteva amarla più di come facevo io. Ma come potevo pretendere di riaverla? Quando ero io che l'avevo cacciata? 

Fu Louis a risvegliarmi dal mio stato di incoscienza 

"Liam" mi chiamò 

Mi voltai, cercando di scacciare le immagini della mia Sophie con un altro, con un altro che non ero io. 

"Si?" Chiesi al mio amico 

"Tutto ok?" 

"No" risposi sinceramente 

"Perché non le parli?" 

"A cosa servirebbe? Lei ha lui" 

"Ma lui non è te! Lei ama te" disse sicuro. 

Scossi la testa e mi allontanai, avevo bisogno di riflettere. 

Il cielo stellato illuminava la grande spiaggia e vedevo tutti ridere e divertirsi. 

Harry stava bevendo tanto e scherzava con una ragazza, Niall strimpellava con la sua amata chitarra mentre Louis ballava a ritmo e Zayn stringeva la sua ragazza tra le braccia. Erano tutti così felici, mentre io ero solo triste. 

Quando tornai a casa mi fermai a osservare una vecchia foto mia e di Sophie, eravamo al bar e lei era sporca di cioccolata, ricordo così bene quel giorno, ma adesso mi sembra così terribilmente lontano. 

Sentii una fitta al cuore al solo pensiero che lei adesso poteva essere fra le sue braccia. Corsi di sotto e mi indirizzai verso casa sua, soffiava una leggera brezza e io rabbrividii.

Non appena arrivai davanti casa sua, mi guardai intorno, non c'era la macchina di Dave e tirai un sospiro di sollievo. 

Ero indeciso su cosa fare, con quale faccia mi stavo presentando a casa sua? 

Presi coraggio e suonai. 

Dopo quelli che mi parvero minuti la vidi mentre mi apriva la porta, ed era così bella. 

"Liam?" Chiese non aspettandosi quella visita 

"Ciao Sophie" 

"Che fai qui?" 

"Volevo parlare con te" 

"Liam io.." 

"No, aspetta! Fammi parlare"chiesi supplicandola, le annuii e mi fece entrare. 

"Sono distrutto! Riesci a vedere come sono distrutto? Non ce la faccio senza di te! Ho fatto una cazzata, avevo paura e ti ho allontanata. Non ho scuse per quello che ti ho fatto, sono stato uno stronzo! Ma ti amo, devo credermi! 

E ti sto dicendo questo sperando che  tuo cuore abbia la forza di voltarsi  ancora verso me e di guardarmi. 

Quando penso a te fra le sue braccia io muoio dentro. E non sto bene, perché so che posso amarti di più! Vorrei che mi vedessi, che mi salvassi! Anche se l'hai già fatto troppe volte, puoi ti prego guarire le mie cicatrici? 

Non ho mai trovato le parole per dirtelo ma ora ti sto chiedendo di restare con me, fra le mie braccia! Posso amarti più di così Sophie, permettimi di dimostrartelo" 

Mi fermai e presi un grosso respiro, vidi i suoi occhi lucidi e sperai non scoppiasse a piangere a causa mia, non ancora. 

Non rispose e mi fissò per un po' mentre dentro di me tutto faceva a pugni. 

Non ricevendo alcuna risposta mi voltai per andare via, ma una mano mi fermò. Mi girai e la vidi sorridermi, quel sorriso che tanto amavo e di cui mi ero follemente innamorato. 

"Non farmene pentire" dissi in un sussurro 

"Non lo farò"  dissi stringendola forte a me e beandomi del suo profumo che tanto mi era mancato.