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Autore: flavia1008    02/03/2015    0 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"Silente guardò la McGrannit e gli fece un cenno, lei si alzò e estrasse dal pensatoio una fiala che porse ad Harry, Harry la osservò e notò che su un'etichetta c'era scritto:"I Malandrini".
Appena lesse la scritta, gli mancò un battito: era eccitato, voleva sapere, voleva vedere quei ricordi. Guardò il professore e gli chiese se poteva guardarli ora e lui, sorridendo, acconsentì, così, Harry si diresse verso il pensatoio e, dopo aver stappato la fiala, versò lì dentro il contenuto, si girò per sorridere ai due professori e poi si immerse dentro il liquido del pensatoio."
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry si ritrovò improvvisamente nella Sala Comune di Grifondoro.
Era molto diversa dalla Hogwarts dei suoi tempi, c'erano solo due divani ma molte poltrone, c'era una piccola libreria a destra e i tavolini erano solo due, inoltre il rosso delle pareti era molto meno acceso.
La Sala era semivuota, Harry guardò l'orologio attaccato al muro e notò che era quasi l'ora di cena,  tutti i Grifondoro dovevano essersi avviati a cenare, erano rimasti in Sala Comune solo un paio di studenti e un gruppetto di quattro ragazzi che confabulava fitto fitto vicino al fuoco, i Malandrini. Harry si avvicinò per sentire i loro discorsi e notò che erano di almeno due anni più piccoli di come li ricordava nel ricordo precedente, quindi dovevano essere al quinto anno, l'anno dei G.U.F.O.
«Lunastorta l'abbiamo deciso insieme di farlo e, ora che ci siamo finalmente riusciti, non puoi impedirci di venire con te!» esclamò James. Era alto e smilzo, con dei grandi occhi nocciola coperti da un paio di occhiali e i capelli neri come l'ebano, spettinati proprio come quelli di Harry. Nonostante James avesse la stessa età che aveva nel ricordo di Piton, sembrava meno arrogante e spavaldo. Forse, pensò Harry, suo padre si comportava così solo quando era con sua madre, però non riusciva a capire proprio per quale oscuro motivo James facesse così, faceva solo una brutta impressione agli occhi di Lily.
«James, ma perfavore! Io non sono mai stato d'accordo con la vostra folle idea! È pericolosissimo! E se vi succede qualcosa? Io non potrei mai perdonarmelo..» replicò Remus, Harry non lo aveva mai sentito parlare in quel modo, con un tono così disperato e preoccupato. Allora, incuriosito dalla conversazione, si sedette accanto a Remus per ascoltare meglio. In quel momento Sirius, che era seduto di fronte a lui, parlò:«Remus, non puoi rifiutare all'ultimo momento, oramai, io, James e Peter siamo animagi! Quindi, volente o nolente, noi stasera verremo con te!» mentre parlava, Sirius, fissava Remus, con uno sguardo penetrante. Quegli occhi così grigi mettevano molto in soggezione, tanto che Harry pensò, che Remus non potesse dire di no. Ma lui era spaventato più che mai, sapeva che i suoi amici erano dei maghi formidabili, e che era possibilissimo che diventassero animagi, ma ora che lo erano diventati per davvero e ora che si trovava in quella situazione si sentì improvvisamente preso alla sprovvista e si rese conto che aveva fatto una cavolata a permettere ai suoi amici di diventare animagi, in modo da venire con lui nelle notti di luna piena. Ora che poteva fare? Remus non ci capiva più niente: da una parte voleva che venissero con sè perché erano i suoi migliori amici e solo loro lo sapevano sostenere in quei momenti. Ma dall'altra parte non voleva, perché se uno di loro si fosse fatto scoprire o peggio, fatto male, non se lo sarebbe mai, e poi mai, perdonato, loro erano i suoi migliori amici, rischiava di rovinare tutto facendoli venire con lui.
Non sapeva proprio che fare, era in crisi.
Prima di rispondere a Sirius, Remus esitò e poi incominciò:«ragazzi...» ma fu interrotto da Peter, che parlò per la prima volta da quando Harry era arrivato:«Remus noi siamo tuoi amici...» il suo tono era calmo, come non lo era mai stato, però i suoi occhi tradivano paura, Peter lasciò la frase in sospeso e James la continuò:«noi sappiamo i rischi che correremo, ma fidati, li sappiamo sostenere, ti sappiamo sostenere» una luce malandrina gli brillò negli occhi «siamo tuoi amici e vogliamo venire con te». Questa frase aleggiò nella mente del licantropo per alcuni secondi, che, dopo una pausa di riflessione, cedette e disse:«sentite, facciamo una prova: vediamo stasera come va, ma se vi ferite o qualcosa va storto, non lo faremo mai più, chiaro?» Sirius esultò e andò a battere una pacca sulla schiena di Remus, Peter fece un breve applauso, mentre James fece un sorriso smagliante e disse:«forza ragazzi, allora andiamo!»
«James ma sei fuori?! Non possiamo andare così!» rispose Remus scoppiando in una risata. Vedere James così eccitato e, così curioso delle cose che succedevano nella Stramberga Strillante lo faceva sorridere e tranquillizzare. Faceva sembrare il suo "piccolo problema peloso" una cosa semplice, e non del tutto negativa. In quel momento, Remus, si rese conto di quali amici fantastici aveva. Ci avrebbe scommesso tutto, che se non avesse incontrato quei tre squinternati la sua vita non sarebbe stata così bella, i Malandrini rendevano ogni suo giorno diverso e eccitante, i Malandrini gli davano un motivo per alzarsi la mattina, anche solo per dire:"fammi controllare cosa fanno quei tre" lui comunque si alzava, e lo faceva per loro.
Quando Remus gli aveva confessato di essere un lupo mannaro, loro non si erano impauriti, o, addirittura, schifati, anzi lo avevano accolto senza timore fra loro, gli avevano perfino chiesto di venire con lui nelle notti di luna piena! Erano diventati animagi per stare con lui, Remus non sapeva proprio come ringraziarli, rischiavano la vita per lui, per stare con lui. Adorava con tutto il cuore i suoi amici, era deciso a ringraziarli, un giorno, avrebbe dato la vita per loro.
Dopo qualche battuta i Malandrini, salirono in dormitorio per prepararsi, Harry li seguì.
Il dormitorio era disordinato come si aspettava, appena entrò, i Malandrini si cambiarono i vestiti e presero il mantello dell'invisibilità, dopo nemmeno dieci minuti che erano entrati, uscirono e si incominciarono ad incamminare nei corridoi di Hogwarts per andare alla Stramberga Strillante. Harry li osservò, tutti e quattro rintanati sotto quel mantello, facevano molta fatica a camminare e qualche volta inciampavano, però notò che erano molto più abili e silenziosi di lui, Ron e Hermione. Harry dedusse che fosse frutto di anni e anni di scherzi dopo il coprifuoco, e questo pensiero lo fece sorridere.
Per Harry fu difficile seguire i Malandrini poiché non riusciva a vederli, però i loro impercettibili rumori, e a volte le loro voci, gli permettevano di non perderli di vista. Dopo circa un quarto d'ora arrivarono davanti al Platano Picchiatore, si tolsero il mantello, Remus stava sudando e ansimava leggermente, la trasformazione era vicina, Harry riusciva a percepire la tensione nell'aria, Sirius guardava attentamente la scena, la sua figura alta e scura veniva accentuata dal buio, i suoi capelli, lunghi fino alla mascella, si confondevano con la notte, l'unica cosa che ben si distingueva erano i suoi occhi grigi e lucenti, brillavano di eccitazione, ma allo stesso tempo di ansia. Appena Remus si voltò, Harry notò i suoi lineamenti diventare sempre più lupeschi, così James disse a Peter di trasformarsi, in modo da fargli premere il nodo del Platano per fermarlo, Codaliscia diventò un topo piccolo e grigio e, sfrecciando abilmente nella notte, premette il nodo dell'albero, subito dopo entrò nel passaggio segreto che portava alla Stramberga Strillante. Remus, Sirius e James lo seguirono in fila ed uno per volta entrarono. James era l'ultimo dei tre, e, quando toccò a lui, si girò per un'istante in direzione di Harry e sorrise, Harry, per un' attimo credette che quel sorriso era rivolto a lui, ma sapeva bene che non era possibile. Appena James sparì sotto l'albero, Harry si apprestò a seguirlo, ma in quel momento, il ricordo cambiò.







E eccomi di nuovo ragazzi!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, avrei dovuto approfondire di più la parte della trasformazione forse, però non mi è sembrato malaccio.
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia fra le seguite o le preferite, se vi va lasciate una recensione!
Il prossimo capitolo sarà incentrato di più su Lily e James, e forse sarà un pò più dettagliato.
Grazie mille e a presto!
  
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