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Autore: Crystal Wright    02/03/2015    1 recensioni
Dramione che vede i due giovani maghi immersi nella realtà dopo la guerra di Hogwarts. Tante cose sono cambiate, eppure i protagonisti cercano di aggrapparsi alla realtà che li circonda per non venire inghiottiti dai ricordi. Tante cose non possono essere dimenticate, ma possono essere chiuse in un cassetto e lasciate lì, cercando di fare spazio a questa nuova vita al di fuori della grande scuola.
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Questa è la mia prima Dramione. Adoro questa coppia, adoro il modo in cui due persone tanto diverse possono incontrarsi quasi per caso dopo tanto tempo e azzerare tutto ciò che c'è stato tra loro prima di allora; è la forza dell'amore che li spinge a stare sempre vicini, a conoscersi sempre meglio e a imparare che, in fin dei conti, non sono tanto diversi l'uno dall'altra.
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Storia di un amore impossibile
Capitolo 11: Tutto è bene quel che finisce come deve finire


Nella stanza calò il silenzio, che venne interrotto diversi minuti dopo da Hermione, colta da una brillante idea.
-Potrei trasfigurare parte della sua memoria! L’ho già fatto in precedenza e mi è riuscito particolarmente bene.-
-Fammi capire…- chiese Draco alzando un sopracciglio –Te ne vai in giro provando incantesimi di memoria su tutto il Mondo Magico?-
Hermione lo liquidò con un’occhiataccia, mentre Ginny si affrettava a spiegare la situazione. –Al settimo anno, quando partirono alla ricerca degli Horcrux, Hermione utilizzò un incantesimo di memoria sui suoi genitori, per evitare di farli preoccupare se non fosse tornata da loro.-
Draco divenne subito paonazzo, mentre, per la seconda volta in poco tempo, si malediva mentalmente della sua mancanza di tatto. –Mi… dispiace.- soffiò.
Hermione lo guardò a lungo, spalancando gli occhi. Era molto difficile abituarsi a un Malfoy che chiede scusa.
-Non potevi saperlo.- rispose lei, alzando le spalle. Poi si avvicinò a Draco e lo abbracciò, mentre con un gesto plateale Harry si voltava dall’altro lato sbuffando.
-Ok, ora torniamo alle faccende serie.- dichiarò il moro, intuendo che i due piccioncini sarebbero tornati a pomiciare di lì a poco. –Che facciamo con Ronald?-
Hermione si staccò da Draco, impugnò saldamente la sua bacchetta e recitò un “Obliviate” su Ronald, cancellandogli parte della memoria. In compenso, lo convinse che il suo vuoto in testa era dovuto a un incidente cadendo dalla scopa e che aveva intenzione di andare a vivere lontano per qualche anno, non prima di aver avvisato la famiglia.
Hermione rimase particolarmente soddisfatta del lavoro svolto e si guadagnò un bacio da Draco, uno sbuffo sonoro da Harry e un sorriso raggiante da Ginny.
-Torniamo a casa?- chiese la rossa, palesemente divertita.
Tutti e tre annuirono, mentre Harry decretava il punto di incontro nel suo ufficio, da raggiungere attraverso la Smaterializzazione. Partirono prima Harry e Ginny, che tenevano Ronald sotto le ascelle per non farlo cadere. Quando i tre furono spariti, Draco guardò Hermione, in attesa della frase giusta da dire, che questa volta sarebbe stata diversa da “Bene.”.
Hermione accennò un sorriso timido, prese per mano il biondo e incatenò gli occhi con quelli del compagno.
-Sai, Draco, non mi sono mai affezionata così tanto a una persona. Sappi che sei importante per me e sono felice che ci siamo incontrati nuovamente dopo tutto questo tempo.-
Draco strusciò il naso sul collo di Hermione, che rise sommessamente, e si avvicinò al suo orecchio. –Sei la strega più brillante della tua età. Anzi, non della tua età, ma dell’intero Mondo Magico.-
Si guardarono ancora, mentre entrambi si rendevano conto che non avrebbero potuto lasciare quel posto senza aver sistemato un paio di cose.
-Prima di… essere rapita, mi è arrivato un ciondolo bellissimo.- disse Hermione, sfiorando la sua collana –Non so chi me l’abbia regalato, ma sono quasi sicura che sia stato tu.-
-Sono stato io.- assentì Draco con un cenno della testa. –Tengo troppo a te e l’idea di perderti mi fa impazzire. È un ciondolo magico: quando sei in pericolo, si illumina e diventa incandescente.-
Hermione guardò il suo ciondolo, che brillava di una fioca luce marrone e grigia.
-Ora non sono in pericolo.- disse Hermione, alzando un sopracciglio.
-Lo so, infatti la luce è fioca e rispecchia il colore dei nostri occhi. Vuol dire che siamo collegati.-
-Draco, cosa provi per me?-
Draco sentì lo stomaco contorcersi e il cuore battere all’impazzata. Era da qualche giorno che di era accorto di essere innamorato di Hermione, ma non l’avrebbe svelato neanche sotto tortura: del resto lui era un Malfoy e dichiarare i propri sentimenti era sinonimo di debolezza.
Da quando amare Hermione è una debolezza?” Lo rimproverò una vocina dentro la sua testa. Hermione era tutto ciò che aveva sempre desiderato e ora che finalmente erano di nuovo insieme, non si sarebbe fatto sfuggire questa occasione per nulla al mondo. Scosse la testa, percependo un nuovo calore in tutto il corpo.
Abbassò lo sguardo su Hermione, sorridendo, per dichiararle il suo amore incondizionato, ma il volto di Hermione sfigurato dal dolore e dal senso di tradimento finirono per cancellare il sorriso di Draco dalle labbra.
-Lascia perdere.- disse Hermione, guardando a terra.
-Guardami.- le disse Draco, mentre il cuore gli scoppiava. Ancora una volta si maledisse, promettendosi di scrivere un post-it con le “intenzioni per avere maggiore tatto con le persone”. Hermione scosse la testa, mentre una lacrima le solcava il viso. Draco sentì il suo cuore rimpicciolirsi fino a fargli male, mentre tentava di cacciare il nodo alla gola che si era formato.
-Guardami, Hermione.- ripeté Draco, sollevandole il mento lentamente, con la mano che gli tremava.
Hermione lo guardò e Draco notò che aveva gli occhi rossi per il pianto represso.
-Sono uno stupido, Herm.- disse il biondo, accarezzandole la testa con fare protettivo –Quando quel folle ti ha baciata, credevo di impazzire. All’inizio pensavo che fosse perché odiavo Lenticchia, ma ora ho capito che non è così: io ti amo, Hermione, e il mio cuore ti appartiene. Non sono molto coraggioso, anzi, forse non lo sono per niente, ma quando si parla di te, qualcosa dentro di me si sveglia e chiede di uscire, di mostrare quella parte del mio cuore che è sempre rimasta all’oscuro e che mi fa sentire in pace con me stesso.- Draco sospirò. –Ti prego di perdonarmi. Se non vuoi più avere a che fare con me non ti biasimo, ma sappi che ti amo e ti amerò per sempre.- Il ragazzo non riuscì a continuare oltre, perché le lacrime minacciavano di sgorgare dai suoi occhi chiari.
Hermione sorrise, stringendosi al petto di Draco e abbandonandosi al suo abbraccio confortante. –Anche io ti amo, Draco, e non ti azzardare più a rischiare la vita per me. Mi hai fatto spaventare a morte!-
Draco scoppiò in una fragorosa risata. –Bel modo di ripagare il tuo salvatore! Allora ti chiedo scusa, signorina. prometto che eviterò di farti venire un colpo, la prossima volta che un pazzo ti rapirà.-
-Potrei abituarmi a un Malfoy che chiede scusa così tante volte. È… dolce.-
Draco si accigliò, borbottando. –Io non sono dolce. E comunque non ti abituare a quella brutta parola, Hermione: non chiederò scusa ancora.-
Hermione, notando il cipiglio del ragazzo, scoppiò a ridere, alimentando il corrugare della fronte di Draco.
-Sei troppo dolce!- disse lei, ridendo di gusto.
Anche Draco rise, ricordandosi mentalmente che avrebbe dovuto cancellare quell’appellativo troppo poco stile Malfoy che Hermione stava iniziando a usare.
Si presero per mano e, tra una risata e l’altra, raggiunsero Harry e Ginny.
-Dove vi eravate cacciati?- chiese Ginny, incrociando le braccia.
-Abbiamo fatto due chiacchiere.- rispose Hermione, cercando di sembrare più convincente possibile, mentre tentava di nascondere le risate.
Ginny alzò un sopracciglio e Draco si passò una mano tra i capelli, mentre le due ragazze si scambiavano sguardi eloquenti.
Ragazze.” Pensò Draco, scuotendo la testa lentamente. “Beato chi le capisce.”
 
La scena, nell’insieme, era particolarmente comica: Draco ed Hermione continuavano a guardarsi come se volessero saltarsi addosso da un momento all’altro, Harry sbuffava in continuazione come una locomotiva a vapore, infastidito dal comportamento della sua migliore amica, Ronald tentava di contare le piume del suo gufo che, muovendosi in continuazione, faceva imprecare il rosso contro tutti i maghi potenti che conosceva, e Ginny rideva a crepapelle, reggendosi l’addome, con le lacrime agli occhi, cercando di non cadere all’indietro e sperando di evitare una paralisi facciale.
Tutto era tornato come prima, o almeno così sperava Hermione. Guardò indietro nei giorni, da quando aveva rivisto Draco dopo tanti anni a quel momento. Forse niente era come prima, forse tutto era cambiato. O forse erano loro che erano cambiati, mentre il mondo intorno a loro era rimasto lo stesso. Eppure, anche se la giovane strega avrebbe potuto usare una Giratempo per tornare indietro, era convinta che non avrebbe mai cambiato nulla di tutto questo.

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Ciao a tutti! Ed eccoci qui, alla fine di questo relativamente breve percorso. Ringrazio tutti coloro che hanno letto la mia fanfiction, in special modo chi l'ha seguita fino alla fine. Ringrazio anche -e soprattutto- Chiara_Malfoy che mi ha lasciato due recensioni davvero molto belle. Mi sono divertita molto a scrivere una storia tanto lontana dagli schema della Rowling, eppure sono certa che molti di voi pensano che Hermione e Draco siano comunque una bella coppia, che probabilmente si sarebbe potuta avverare se zia Joe avesse smistato Draco in un'altra casata (e perchè no?). Comunque, essendo davvero cresciuta con Harry Potter, ho imparato che non tutto va sempre secondo i piani e che, anzi, spesso ciò che ci aspettiamo di meno, quando accade, porta i risultati più importanti, positivi o negativi che siano.
Dopo questa... perla di saggezza (definiamola così) vi auguro di continuare a leggere, scrivere e a divertirvi come avete probabilmetne fatto fino a oggi. 
Buon proseguimento,
Crystal :)
  
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