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Autore: Azaia    03/03/2015    0 recensioni
Alloooora, inizio con il dirvi che non è una Bennoda, ma una storia tra Mike e Anna. Detto questo non uccidetemi perchè la odiate D: spero che me la cagerete ewe
fatemi sapere se devo postare il secondo capitolo.
La storia migliorerà, prometto D:
Buona lettura
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mike Shinoda
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“da quant'è che vai avanti così?” chiede.

Dovrei dirgli la verità? Sono 3 anni che ne faccio uso. Quando lo conobbi smisi per qualche mese, ma nulla.

“3...3 anni.”

prende un respiro e si siede sul bordo del letto, non so cosa gli stia frullando in testa, ma qualunque cosa stia pensando, è la cosa giusta.

“Quindi lo fai tutt'ora?” Ecco. Quella domanda mi travolge. Lo sto ferendo, lo vedo, ha lo sguardo fisso su di me, gli occhi rossi e le mani serrate sui quadricipiti.

“non come p-prima...” butta fuori tutto il fiato che stava trattenendo e mi guarda.

“ci lavoreremo su” sorride e mi lascia un bacio sulla guancia prima di lasciare la stanza.

Ed io resto lì, immobile. Il telefono inizia a vibrare,segnando un nuovo messaggio.

 

Mike <3:

Non voglio vederti morire, davvero.

 

 

inizio a piangere, sapevo che l'avrebbe presa male, sapevo che avrebbe iniziato a pensare al peggio, sapevo tutto. Allora perché non ho smesso prima? Perché ho dovuto farlo preoccupare? Devo finirla. Devo finire di fumare quelle merde e migliorare per me e per Mike.

Prendo il telefono e clicco sul tassello dei messaggi con Mike.

 

Per Mike:

Ti prometto che tutto questo finirà.

 

 

POV. MIKE

ho bisogno di una pausa da questo casino. Esco dalla stanza e mi dirigo verso l'uscita, e mi siedo sul gradino del giardino. Bel modo di festeggiare i miei 19 anni. Prendo il telefono e digito un messaggio ad Anna.

 

Per Anna:

Non voglio vederti morire, davvero.

 

Non so più che fare, amo quella ragazza, più di quanto riesca a dimostrarle, non voglio che si ferisca, non voglio che si distrugga da sola. Voglio una vita con lei, dei figli, una casa tutta nostra, un matrimonio. Voglio renderla felice nei momenti tristi, nei momenti in cui ha bisogno del mio sostegno. Il telefono vibra, è lei.

 

Amore:

Ti prometto che tutto questo finirà.

 

Non so se stia piangendo, se è ancora in camera o se solo dio sa cosa stia facendo, ma ha bisogno di me. Ed io non sono con lei. Non avrei dovuto lasciare quella stanza, avrei dovuto dirle che andava tutto bene, che avremmo affrontato questa cosa a testa alta, che l'avrei sostenuta. Ma non l'ho fatto. Cazzo, Mike.

Rientro in casa e torno dentro la stanza, fortunatamente è ancora qui. Sta piangendo. È rannicchiata nel letto, con le mani su entrambi gli occhi.

Mi siedo sul bordo del letto e poso una mano sulla sua spalla, massaggiandogliela.

“ehi, va tutto bene, ora sono qui” sussurro.

Lei alza gli occhi, guardandomi. Le tremano le mani.

“S-scus.....scusa” dice con un filo di voce.

“Tranquilla, si risolverà tutto, ok? Adesso andiamo, non vorrai perderti la mia festa!”

prendo le sue mani e le tiro per incitarla ad alzarsi, e lo fa, sorridendo.

 

  
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