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Autore: giuggiola95p    06/03/2015    3 recensioni
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Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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*Commento dell'autrice*
Salve a tutti miei adorati, questo capitolo non è pieno di azione, c'è solo tenerezza e normalità. Spero vi piaccia... arriverà anche l'azione ve lo prometto. Un bacio

III CAPITOLO
" Una colazione da campioni"

Il sole passò tra le finestre e colpì il mio viso come per dirmi "Su svegliati che oggi è un'altra bella giornata". Quel raggio sui miei occhi mi rimandò alla sera prima quando la luce fievole del lampione aveva illuminato quel tenero viso di Regina e aveva evidenziato quella sua piccola cicatrice e quei suoi meravigliosi occhi. Oggi era un'altro giorno e non volevo che passarlo che con lei e con Henry anche se questo voleva dire continuare con l'operazione Mangusta, lei ha bisogno del suo lieto fine e io farò tutto quello che posso per farglielo avere, lei è la mia famiglia. E io sono la sua. E' questo che mi fa andare avanti.

Henry si era svegliato pieno di energia e non faceva altro che urlare che aveva fame e voleva andare da Granny's a fare colazione e io l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era Emma e se anche lei avesse fatto colazione da Granny's o avrebbe preso un caffè con Uncino. 
<< Mi sto alzando Henry! Intanto preparati che io arrivo >>
<< Mamma io sono pronto da venti minuti, sto aspettando solo te. >>
<< Ops, faccio una doccia e arrivo >>
L'acqua tiepida bagnò il mio corpo ancora addormentato, alzai la testa e chiusi gli occhi per rilassarmi e l'immagine dei suoi occhi profondi mi comparse improvvisamente.
<< Mamma muoviti che facciamo tardi. >> 
Le urla di Henry mi riportarono sulla terra, uscii in fretta dalla doccia. Passai le mani tra i capelli per dargli un po di volume, mi infilai il pantalone nero, la camicia color porpora e la giacca blu e scesi le scale di tutta fretta. 
<< Andiamo. >> Sorrisi al piccolo Henry che mi aspettava davanti la porta impaziente di andare. 
<< Mamma possiamo chiedere alla mamma se viene a fare colazione con noi? >>
<< Magari è con Uncino! E non vuole essere disturbata >>
<< Ma casa sua è di strada possiamo passare comunque? >>
Henry aveva detto quello che io non ho avuto il coraggio di dire. 
<< Andiamo dai >> 
Mi sorride e andammo verso casa di Emma.


L'acqua fredda della doccia mia aveva svegliata completamente, mi infilai uno dei miei jeans, una canottiera bianca e il mio amato giacchetto rosso. Scesi le scale e i miei erano li, mia mamma era seduta sullo sgabello davanti al bancone con una tazza di caffè fumante, mio padre era dall'altra parte con mille cose in mano che cercava di preparare il latte per Neal. Mi fissavano come se avessi commesso un crimine, ruppi il silenzio.
<< Buongiorno. Che succede qui? >>
<< Niente tutto apposto >> Risposero in coro. C'era qualcosa che non andava ma, nessuno voleva prendere l'argomento e io non avevo intenzione di chiedere altre spiegazioni così decisi di andare da Granny's a fare colazione. I miei occhi si erano persi nel vuoto, mi trovavo nella stessa situazione di Mary Margaret quando andava da Granny's la mattina presto per vedere David, speravo con tutto il cuore che Henry avesse costretto Regina ad accompagnarlo a fare colazione con lui.
<< Vado da Granny's, ci vediamo dopo. >>
<< Non vuoi che ti prepari un caffè qui? >> Mi chiese mio padre appena prima che aprissi la porta di casa.
<< No grazie faccio due passi >> 
Baciai Neal sulla fronte ed uscii.

Eravamo sotto casa sua e il cuore mi balzava nel petto, avrebbe parlato Henry ma avevo comunque la salvazione azzerata. Eccola li, come se sapesse che eravamo qui ad aspettarla. Ha quel suo giacchetto rosso, lo odio ma, le sta maledettamente bene. Le sorrido, non risco a trattenermi ma cerco di celare al massimo la mia felicità.

Sono qui sotto. Che ci fanno qui? Eccola li così perfettamente bella. Le sorrido poi mi diriggo verso Henry e gli scompiglio i capelli.
<< Ciao ragazzino. Regina. Che ci fate qui? >>
<< Siamo venuti a chiederti se ti andava di fare colazione con noi da Granny's >> intervenne subito Henry.
<< Stavo giusto andando lì per fare colazione. Andiamo ragazzino. >>
Gli misi un braccio sulle spalle e cominciammo a camminare. 
<< Regina vieni? >>
<< Si arrivo mi ero distratta >>

Ero rapita dai suoi capelli dorati, dal suo viso così candido e perfetto, illuminato dolcemente dal sole. Non so cosa mi stesse capitando ma stavo capendo che ormai lei era diventata parte integrante della mia vita e che IO avevo bisogno di LEI per sopravvivere. Li raggiunsi e in pochi minuti eravamo seduti, tutti e tre al tavolo di Granny's.

Eravamo da poco entrati da Granny's, eravamo seduti tutti e tre al tavolo. Io ed Henry avevamo preso la cioccolata con panna e cannella Regina ancora non aveva deciso e ci guardava così dolcemente. Non sapevo se avesse mai assaggiato la cioccolata come la prendiamo io ed Henry...non riuscì a trattenere la domanda e quindi glielo chiesi
<< Hai mai assaggiato la cioccolata così? >>
<< Mai ma, non credo sia il genere di cose che piacciono a me >>
<< Come fai a saperlo senza averla mai assaggiata? >> 
<< Non lo so infatti >> 
Mi sorrise e in quel preciso istante prese con un dito un po' della panna dalla tazza di Henry e con un aria maliziosa lo avvicinò alla bocca. Quel ciuffetto di panna sparì tra le sue labbra. La guardai e mi morsi il labbro, era così meravigliosamente perfetta. Fece una piccola smorfia che cercò di mascherare con il suo meraviglioso sorriso. Non le piaceva. Ci guardammo negli occhi, scoppiammo a ridere.

Sapevo che non mi piaceva la cannella, lo so fin da piccola ma, quella panna mi chiamava, dovevo...dovevo provocarla. Così presi un po' della panna che usciva dalla tazza di Henry e l'avvicinai alla bocca. La mandai giù e quel gusto strano investì le mie papille gustative. Mi uscì una strana smorfia che cercai di coprire con un sorriso. Aveva capito, ridemmo.

<< Siete sicure di stare bene? Vi vedo cambiate... che avete fatto ieri? Perchè ridete?>>
La guardai, sapevo che lei poteva capire. Non mi sbagliavo, qualcosa era cambiato  tra di noi. Mi guardò. Annuì.

Con uno sguardo c'eravamo capite. I nostri occhi riuscivano a parlarsi e a dirsi quello che neanche le parole potevano dire.

<< Noi? >> all'unisono...
Scoppiammo a ridere. Poi continuai << Niente abbiamo parlato e abbiamo capito che è meglio essere unite che farci la guerra. >>
<< Non posso che confermare >>
<< Ma è meraviglioso >> urlò Henry e mi abbracciò come non aveva mai fatto poi si precipitò ad abbracciare Regina. 
<< Ma ancora non ho capito perchè stavate ridendo >>
<< Niente Henry! Niente. Ma non è tardi? Non hai scuola? >> 
<< Vero ragazzino...Hai finito la cioccolata? Usciamo dai! >>
Usciti da Granny's ci trovammo il bus per la scuola davanti, Henry baciò me e Regina e salì sul bus.

* Vi ringrazio ragazzi per aver letto questo nuovo capitolo. Fatemi sapere come vi pare, se avete suggerimenti... Sono aperta a tutto... un grosso bacio *
  
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