Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: SerryNippon00    07/03/2015    5 recensioni
La leggenda di Jack O Lantern sembra essersi avverata. Questa volta peró sotto forma di assassino. Un rapimento che attirerà l'attenzione di tutti. Nel frattempo Shinichi Kudo si accorgerà per chi batte veramente il suo cuore.
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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2. Svago

La campanella era suonata ormai da ore, la maestra aveva chiamato Conan e Genta alla lavagna per risolvere delle moltiplicazioni dove quest'ultimo aveva difficoltà.
"Genta allora tu rimani alla cattedra per farti interrogare e tu Conan tornatene pure a posto, sei stato bravissimo."
Conan, recitando la parte del bambino tanto contento per il complimento, tornò a posto con il solo desiderio di andare a fare un po' di skate mentre Ai lo guardava sorridendo leggermente. 
"Quando suona la campanella dannazione!?" Si chiedeva il ragazzo esasperato quando Ayumi intervenne dal di fianco.
"Conan, oggi siamo stati incaricati per la pulizia a fine lezioni!" Disse orgogliosa la bambina con evidente incazzatura dell'altro che già viaggiava sulle ruote della sua tavoletta. Shiho, anche lei abbastanza scocciata, appoggiò la testa sul banco tra le braccia e da una fessura guardava Shinichi che si sgranchiva in continuazione dalla noia, dopo pochi minuti si accorse che le si stavano chiudendo gli occhi dalla stanchezza...eppure era da tempo che non faceva le famose notti "in bianco" per testare l'antidoto, forse doveva solo recuperare ancora qualche ora di sonno...anche se quello non era il momento più opportuno. Non ci volle tanto perchè sprofondasse nel mondo dei sogni e Conan, che se ne accorse, non fece a meno di chiedersi cosa stesse sognando ma il "dong" della campanella lo  risvegliò dalle nuvole comprese le urla strazianti della piccola Ayumi che aveva già in mano scopa e paletta, pronta a darsi da fare. Rassegnato al fatto che il pomeriggio sarebbe passato a pulire banchi e spazzare pavimenti, cercò in tutti i modi di scordarsi lo skate park e afferrò uno straccio da un secchio fuori dall'aula. Si accorse, però, che la campanella non aveva svegliato la "bella addormentata sul banco", si avvicinò e dolcemente la scosse.
"Ai, è finita, dai svegliati!"
La ragazza aprì gli occhi lentamente e si accorse dell'aula deserta.
"Conan, mi sono addormentata? Cavolo, non dovevo...eppure..."
"È meglio che torni a casa a riposare..."
La ragazza assunse un'espressione cupa, quasi preoccupata attirando l'attenzione dell'amico.
"Cos'hai? Non ti senti bene?"
Shiho scosse la testa.
"No, il fatto è che...ho un brutto presentimento, non voglio andare in giro da sola."
"Parli dell'Organizzazione?"
"Penso di sì, è da un po' che ho questa sensazione..."
Conan accennò un sorriso.
"Rimani qui, torniamo insieme."
"Grazie Kudo-kun"
"Nel frattempo..."
Conan afferrò la scopa e gliela passò.
"...spazza!"
Ai, leggermente innervosita, la prese in mano e cominciò a spazzare dietro la cattedra.
"Dannato! Dannato! Dannato!"
Ayumi, avendo visto tutta la scena, anche se non aveva sentito nulla, si ingelosì e cominciò a cercare di attirare l'attenzione del compagno spintonandolo "per sbaglio" mentre Ai, con la coda dell'occhio, fissava in ragazzo imprigionato in quel corpicino da bambino intento a lucidare il vetro delle finestre.
Passarono due ore e, quando tutto sembrò a posto, i tre "addetti alle pulizie" poterono lasciare finalmente le scuola e dirigersi a casa. Ayumi appena uscì trovò sua madre che era venuta a prenderla in macchina, così rimasero i due ragazzi soli che si misero in marcia verso casa. Al primo incrocio Shinichi prese per mano Shiho e cominciò a correre verso lo skate park, la ragazza, stupefatta e arrossita improvvisamente, lo seguiva anche se controvoglia.
"Finché c'è luce ho il tempo di fare due acrobazie!"
Affermava deciso Conan trascinandosi dietro Ai.
"Scusa Shinichi, perché ognuno non è andato per la sua strada? Io non voglio stare ferma impalata a guardarti fare skate!"
"Forse sbaglio Ai, ma prima non avevi detto che avevi un brutto presentimento? E che non volevi andare in giro da sola?"
La ragazza rassegnata continuò a correre con un solo pensiero in testa: "Che strana sensazione, non l'avevo mai provata prima d'ora! E stranamente solo con Lui...coincidenza..."
Girarono a destra e trovarono il parco deserto, le giornate si stavano accorciando, ormai era autunno, le strade di Beika non erano molto affollate in quel periodo, perfette per una passeggiata serale. Il parco si trovava in una zona avvolta nel silenzio ventiquettr'ore su ventiquattro dato che non c'erano negozi, bar o abitazioni vicine tranne una piccola industria. Conan mise lo skate a terra e posizionò il piede destro davanti dandosi una gran spinta col sinistro e partì a razzo verso una rampa mentre Ai lo guardava seduta su una panchina dando diverse occhiate insistenti attorno a sé. Il ragazzo andò da lei e le porse il cappellino sorridendo.
"Dai mettilo e non preoccuparti!"
Ai accennò un sorriso di ringraziamento e lo indossò subito. Dopo una ventina di minuti Conan si fermò davanti a lei e scese dalla tavoletta, la guardò e le propose di salire.
"Sei matto? Io non salgo su quell'affare!"
"Eccome se lo farai! Dai Ai, un po' di svago!"
"Non ci so andare su quel coso! Shinichi, perpiacere, lasciami qui! Vacci tu!"
Conan a quel punto le afferrò la mano facendola alzare, la guardò negli occhi sorridente.
"Ora tu provi, ci sono io non cadi! Ti tengo io! Dai prova, è divertente!"
Spinta dal desiderio dell'amico, Ai mise il piede destro sulla tavola pregando di non cadere e strinse forte entrambe le mani a Conan che cercava di rassicurarla.
"Non ti succede niente, è normale cadere le prime volte, poi acquisirai l'equilibrio!"
"Forse non hai capito mio caro detective, non ci sarà una prossima volta..."
Sorrise divertito dalla faccia terrificata di Haibara.
"Dimmi che è uno scherzo!"
"Dai parti, non troppo forte..."
Diede una leggera spinta con il piede sinistro e, stritolando le mani del ragazzo che osservava il modo in cui posizionava i piedi e nel frattempo la seguiva,partì.
"Aaaaaaaaaaaaaah, ORA CADO SHINICHI! ORA CADO!"
"Dai stai andando perfettamente! Ora dai un'altra spinta e metti il piede sinistro dietro quello destro!"
"Io quando scendo ti ammazzo!"
Ripeté la spinta e, sempre aggrappandosi come una cretina a Conan, fece come le era stato detto e non cadde. Scese dallo skate sbuffando.
"Uff! Certo che non è facile!"
Affermò decisa mentre l'altro agitava le mani che erano diventate livide.
"Posso rifarlo?"
"Haibara...ma non avevi detto che sarebbe stata la prima e ultima volta?"
"Nah! Però stavolta provo da sola..."
"Sei sicura? Non è che dopo te ne penti vero?"
"Ehm...tentare non costa nulla giusto?"
"Dipende...vabbè, prova ma se non riesci ti aiuto io"

Verso casa...

"Hahahahahahahahaha sei caduto di culo!"
"Cazzo che male!" -.-



   
 
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