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Autore: Pinker    07/03/2015    2 recensioni
Dopo 10 anni dall'ultima missione di Blaze a Mobius, la gatta lilla ritorna per svelare un caso già iniziato dall'amica Amy, la quale a un certo punto scompare misteriosamente.
Anche Shadow e Rouge saranno coinvolti in questa avventura dal finale incerto.
Tra bugie e passato, sorprese più o meno piacevoli e lotte tra ragione e istinto, nascerà una storia d'amore...
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Rouge the Bat, Shadow the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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~~Cap I Dieci Anni Dopo

Il treno era in viaggio da ore come se non avesse una meta precisa.
Al suo interno, una donna non doveva essere lì.
Quella era Blaze the Cat, che era ritornata a Mobius per un motivo non tanto felice.
Guardava fuori dalle piccole finestrelle sul soffitto e vedeva un cielo azzurro e sereno, senza nuvole.
Si ricordava ancora dell'ultima volta che mise piede in quel mondo, dieci anni prima...
- - -
In un piccolo studio buio, due figure si stavano riposando dopo essere tornati da una missione.
Le piccole pale di un ventilatore ruotavano per raffreddare la stanza.
Queste figure erano Shadow the Hedgehog e Rouge the Bat.
Dieci anni erano passati anche per loro.
Per Shadow,che era immortale, quel lasso di tempo non poteva fargli né caldo né freddo; tuttavia, le sue spine si erano allungate, anche se mantenevano quell'incurvatura verso l'alto, ed erano spesso molto scompigliate, la pelliccia sul petto si era arruffata sempre di più ed aveva sviluppato potenti muscoli sulle braccia e sulle gambe. Era anche diventato molto più alto.
I suoi occhi rosso sangue gli davano sempre quel suo sguardo da brividi, che farebbe paura a tutti quelli che gli passano in parte, anche se erano, per la maggior parte del tempo, privi di qualsiasi emozione.
Di questo non se ne preoccupava la ragazza pipistrello, sua amica e partner di missione.
Era da più di dieci anni che lo conosceva, e niente di lui la spaventava.
Quel riccio nero non parlava molto, ma Rouge ormai sapeva tutto quello che provava nell'anima.
Fianco a fianco per tutto questo tempo, e una spia non dovrebbe sapere già tutto di lui prima che lui lo dica?
Sarebbe meglio dire ex-spia. Infatti, fu questo il loro maggior cambiamento.
Da nove anni non lavoravano più per la G.U.N.
Erano stati licenziati, o meglio, erano stati costretti.

Nove anni prima...

Shadow era rispettato e il suo lavoro e la sua efficienza erano ammirati da tutti, c'era una grande fiducia in lui e nel suo team, chiamato Team Dark, composto da Shadow, Rouge e un robot chiamato Omega.
La G.U.N. lavorava per scopi benefici, nel rispetto di tutto e di tutti, cosa che rendeva molto orgoglioso il riccio nero.
Ma più si andava avanti, più Shadow poteva capire che la G.U.N. si stava immischiando in faccende sempre più violente.
Da stanare semplicemente delle bande di malintenzionati di scala mondiale, a dover uccidere o torturare persone per raggiungere il loro obbiettivo, che diventava sempre più abile nel nascondersi.
Il problema era che non sempre il loro ricercato consisteva nel Dottor Eggman, (obbiettivo che Shadow riteneva facile, perché -si sa- a Eggman piace lavorare “davanti agli occhi di tutti” per far vedere che gran genio che era, e con i suoi enormi robot ci riusciva bene) ma anche dei famigerati bastardi che si interessavano ai soldi, o al potere supremo.
Shadow protestava quando poteva, fino ad arrivare a protestare ogni volta che gli veniva assegnata una missione.
Era un cosa contro i suoi principi, l'aveva promesso a Maria...
Dopo una lite piuttosto forte con il comandante gli scappò il fatto di aver promesso alla sua amica... e fu l'inizio della sua caduta.
“Maria è morta, agente Shadow! E' ora che inizi a guardare avanti!”
Ogni volta che poteva, il Comandante diceva frasi che non avrebbe mai voluto- né dovuto – pronunciare; “Non si faccia torturare da un fantasma del passato!”,  “La sua amica non c'è più, agente, e ora vada in missione!” oppure “Lei non è qui, e ora mi faccia il piacere di non tirar più fuori questa storia!” e poi gli ricordava sempre che aveva degli ordini da seguire e punto.
Ma Shadow non lo ascoltava già più, aveva sempre quella frase in testa:
Maria è morta, Maria è morta, Maria è morta, Maria non c'è più, Maria è morta, Maria è MORTA, MARIA E' MORTA!....
Quelle frasi sono state come uno shock per lui.
Un giorno non ce la fece più. Si ribellò. Si oppose a tutto, e fu severamente punito.
Rouge non seppe mai cosa gli accadde, ma lui non fu mai più come prima.
L'amica non lo riconosceva più, era come se gli avessero fatto il lavaggio del cervello, e non ebbe mai il coraggio di chiedergli cos'era successo.
Il riccio nero parlava ancora meno di quanto fosse abituato, ed era il peggior silenzio che la sua squadra gli aveva mai visto fare; non era un silenzio per pensare, come era suo solito, ma un silenzio d'odio e Rouge era certa che stesse facendo qualche congettura.
Non si sbagliava. Shadow progettava non solo a ribellarsi, ma anche a come farla pagare ai cani della G.U.N.
Lei non poteva dirgli di no: gli aveva sempre promesso che ci sarebbe stata per lui, anche quando tutto il mondo gli fosse stato contro, né lei né Omega l'avrebbero mai lasciato. E poi, alla fine rimaneva il suo amico.
Purtroppo, nessuno del Team Dark sospettava dei dubbi del Comandante...

Presente...

“Quei bastardi hanno disattivato Omega” pensava Shadow. Era stato stupido a non pensare minimamente che il Comandante non si fosse accorto di niente.
Ma ora era tutto passato. Non doveva più pensarci.
Era l'ultimo concetto che aveva imparato dal Comandante, il suo diretto superiore.
Loro erano caduti in basso. Mobius era caduta in basso.
Shadow e Rouge erano diventati mercenari, non avevano superiori, erano loro la loro azienda.
Loro prendevano le decisioni, le missioni, i meriti e i soldi.
Il rovescio della medaglia consisteva nel fatto che era un lavoro poco pulito. Anzi, spesso piuttosto sporco. Non lavoravano più per il bene e la sicurezza di tutti, ma come criminali specializzati.
Infatti erano imprendibili, e i loro nomi erano riconosciuti dalle agenzie criminali come una fonte di sicurezza e guadagno. In quel senso, i due erano molto rispettati.

   
 
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