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Autore: katyjolinar    10/03/2015    1 recensioni
La vita di un vichingo è scandita da alcune tradizioni che segnano il passaggio da un momento a un altro del proprio percorso. E tutti sono tenuti a rispettare queste tradizioni, anche i ragazzi di Berk.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Moccicoso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era pomeriggio inoltrato, quando, finalmente, Hiccup congedò i cadetti, dopo una lunga e intensa giornata di allenamenti con i draghi.
Faceva freddo, e aveva nevicato da poco, ma anche se era inverno le lezioni non potevano fermarsi, così come non potevano fermarsi nonostante la mancanza di due dei membri anziani della squadra.
Per la precisione, Testa Bruta aveva partorito da un paio di mesi, e ancora non si era ripresa dal parto, che era stato lungo e molto stancante sia per lei che per la bambina che aveva dato alla luce, la piccola Freyia Jorgrendottir, diventata, al momento della nascita, la cocca del papà, o meglio, la figlia femmina preferita di Moccicoso, poiché Junior, il suo primogenito, continuava ad essere seguito e amato da entrambi i genitori e i loro consorti.
Astrid si era ripresa in fretta dal parto, ma Junior prendeva tutte le sue energie, non permettendole di partecipare attivamente alle attività dell'Accademia. Questo, però, sembrava non pesarle più di tanto, anzi la nascita del figlio l'aveva cambiata, dandole modo di mostrare il suo lato più dolce e tranquillo. Certo, il piccolo Hiccup Jorgen Junior le dava molto da fare, ma questo non le toglieva la possibilità di avere dei momenti di intimità con il marito; infatti, tre mesi dopo il parto, era stata resa nota la sua seconda gravidanza, e ora era appena entrata nel suo sesto mese.
Hiccup e Moccicoso, dal canto loro, dopo quanto successo, avevano legato maggiormente, dimostrandosi l'uno per l'altro degli amici fidati e dandosi una mano quando ce n'era bisogno. Il moro, soprattutto, aveva molto bisogno di aiuto per abituarsi alla sua nuova gamba di ferro, e Hiccup sapeva bene cosa stava passando, quindi lo seguiva, modificando gli anche la protesi di tanto in tanto, per rendergli più facile la vita. Ma oltre a ciò, entrambi si stavano rivelando degli ottimi padri per il bambino che portava i loro nomi: non mancavano di fargli avere tutto ciò di cui aveva bisogno, di seguirlo nelle sue piccole conquiste, di giocare con lui quando chiedeva la loro attenzione.
E in quel momento camminavano fianco a fianco, scortati dai rispettivi draghi, diretti a casa di Hiccup, dove li attendevano le mogli e i figli, che avevano lasciato quella mattina per seguire i progressi dei giovani allievi dell'Accademia. Moccicoso zoppicava, cercando di non poggiare la protesi, accidentalmente, su una lastra di ghiaccio, cosa già capitata nei giorni precedenti.
Il castano aprì la porta e entrò in cucina, trovando Astrid e Testa Bruta impegnate a preparare la cena, mentre Freyia dormiva, avvolta in una coperta, temporaneamente sistemata nella culla di Junior, e quest'ultimo gattonava per la stanza, inseguendo un giovane Terribile Terrore del servizio di posta aerea, tenuto in casa per l'addestramento.
Appena i due uomini fecero il loro ingresso, il piccolo lanciò un urlo di gioia, gattonando veloce verso di loro. Moccicoso lo prese subito in braccio, lanciandolo in aria per poi riprenderlo, e provocando, nel bambino, una serie di risate felici, dopodiché si mise il figlio sulle spalle e andò a salutare la moglie, baciandola con tenerezza, mentre lei cullava la figlia, che si era svegliata e ora piangeva, disturbata dalle improvvise urla di gioia del fratello.
Hiccup, intanto, si era avvicinato ad Astrid e l'aveva stretta a sé, baciandola e carezzandole il pancione, mentre lei gli tirava continui pizzicotti perché la lasciasse continuare a cucinare in pace. Quando, finalmente, si decise ad accettare di salutare come si deve il marito, lo prese possessivamente per il colletto della casacca e lo coinvolse in un bacio molto profondo e passionale, ignorando la presenza dell'ex marito e della sua attuale moglie.
"Caspita, Astrid!" esclamò Moccicoso, fissandoli "Questo sì che è un signor bacio! A me non ne hai mai dati, di questi, quando eravamo fidanza..." una gomitata tra le costole, da parte di Bruta, lo fermò, e lui dovette fare un passo indietro, mettendo il figlio a terra, per evitare ulteriori ripercussioni dovute alle sue parole.
Junior li guardò per qualche secondo, ridendo allegro quando Testa Bruta tirò una seconda gomitata al marito, poi gattonò verso la madre, e Hiccup lo prese su, scompigliandogli i già spettinati capelli corvini.
"Tuo padre, prima o poi, finirà molto male, giovanotto." disse.
Junior annuì energicamente, indicando gli altri due, che continuavano a discutere e dicendo qualcosa di incomprensibile, nel suo linguaggio infantile, ma che suonava come un rimprovero, poi afferrò la maglia della madre, attirando la sua attenzione, e la fissò con una dolcezza tipica di un bambino che dimostra tutto l'amore che prova per la mamma.
"Ma... ma..." disse, nel suo modo balbettante e incerto, per poi stamparle un rumoroso bacio sulla guancia.
"Ti amo tanto anche io, mio bel moretto!" rispose Astrid, riempiendo il figlio di baci.
"Ehi, guardate che potrei essere geloso!" protestò, scherzosamente, Hiccup.
Junior lasciò andare la madre, girandosi verso il padrino, e gli lanciò uno sguardo serio, prima di colpirlo in faccia con la manina aperta.
Hiccup fece un lamento finto, buttandosi a terra e lasciando che il figlioccio continuasse a colpirlo, senza reagire.
"Oh! Mi hai steso!" esclamò "Jorgenson e Haddock... di nuovo nemici! In una lotta senza eguali!" Junior continuava a ridere, seduto sul petto del giovane uomo, e alla fine si abbassò e lo abbracciò, cercando di prenderlo bene, nonostante le braccine corte.
Astrid li osservò, ridendo. In quel momento il bambino che portava in grembo scalciò, e lei si carezzò la pancia, serena.
Se due anni prima le avessero detto come sarebbe diventata la sua vita in quel momento non ci avrebbe creduto, ma ora sapeva che le scelte sbagliate che aveva fatto si erano tramutate in qualcosa di buono, e questo avrebbe insegnato ai suoi figli, sia al più grande, sia a quelli che avrebbe avuto dal marito.
Ora sapeva che, nonostante tutto, le cose si sistemano sempre, anche in modi che non si crede siano possibili.

Fine
   
 
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