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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    10/03/2015    1 recensioni
Tutti dicono che esiste un’anima gemella per ognuno di noi, ma non è così. O almeno, non per me. Non una reale. L’unica anima gemella per me è un ragazzo che ormai mi perseguita ogni notte nei miei sogni. E’ perfetto: ha i capelli corvini, gli occhi verdi smeraldo e un naso leggermente all'insù che gli da l’aria di un elfo. Il suo corpo ha delle linee magnifiche, e per fortuna non è troppo alto per me che sono una specie di Hobbit con i tatuaggi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Frank’s POV


Quando mi sveglio l’unica cosa che riesco a percepire è il dolore, dappertutto. Dolore soprattutto alla testa, che mi gira paurosamente. In realtà non è solo quella a girare:non riesco a capire dove sono, la stanza ruota su stessa e mi fa venire la nausea. Ma aspetta, dove sono? E perché è tutto così bianco? Questo non è il mio letto e di certo questa non è la mia stanza. Sembra più … un ospedale. Ma cosa ci faccio io in un ospedale?

All’improvviso la stanza smette di rigare vorticosamente, tutto si ferma e mi stropiccio gli occhi per cercare di levare il velo che ci si è formato sopra e che non mi permette di mettere a fuoco la persona seduta sul mio letto, chinata un po’ in avanti e con il viso tra le mani.
Alzo lo sguardo sulla figura, stordito, e incontro gli occhi verdi smeraldo di Gerard, che però sono gonfi e pieni di lacrime che luccicano alla luce del sole e gli rigano le guance pallide. Perché sta piangendo?Che è successo? E cosa è successo a me?
Mi guardo bene attorno e vedo delle siringhe, varie boccette di sangue, strani macchinari di cui non so lo scopo preciso e noto con orrore che la flebo vicino al mio letto contenente uno strano liquido  è attaccata proprio al mio braccio, che in alcuni punti è coperto da cerotti che mi fermano il sangue che esce da delle ferite, probabilmente procurate dall’ago per farmi le analisi del sangue. 
Quindi sono io che sto male, è per causa mia che siamo in un ospedale e Gerard sta piangendo e mi fissa ammutolito.
“Ehm … ma dove siamo?” La voce mi esce lieve e roca e la gola mi duole, come se avessi un fuoco nella laringe. Ho sete, moltissima sete e mi sento le labbra screpolate. Appena apro bocca gli occhi del mio fidanzato si illuminano e lui si asciuga le lacrime, ma inutilmente, perché altre stanno facendo capolino dai suoi occhi.

“Frank!Oddio, ti sei svegliato finalmente!” Mi si avvicina e mi abbraccia cautamente per paura di farmi male, poi mi guarda dritto negli occhi, come per controllare se lo riconosco. Ma come potrei scordarmi del mio Gee?

“Gerard … non è che potresti darmi un bicchiere d’acqua? Perché le mie labbra sono tutte screpolate …” Gli chiedo sempre a voce bassa, cercando di fargli un mezzo sorriso per farlo calmare, visto che è in uno stato di ansia, felicità e preoccupazione allo stesso tempo.

“Certo!” Mi risponde lui, prendendo in un attimo un grosso bicchiere pieno d’acqua da un tavolino vicino al mio letto e passandomelo. Io lo afferro con mani avide e assaporo piano piano l’acqua, che rinfresca e rigenera le mie corde vocali stanche e spegne il fuoco che avevo in gola. L’acqua non mi è mai piaciuta così tanto, davvero.

“Grazie.” Dico, sospirando e appoggiandomi allo schienale del letto, perché sento mancarmi d’improvviso le forze, mentre la testa sembra girarmi sempre di più.

“Sai, mezz’oretta fa hai parlato mentre eri ancora in coma, ma poi non hai più detto nulla per un po’ …” Gerard mi prende la mano pallida e la intreccia alla sua, cercando di farmi un sorriso incoraggiante. Aspetta, cosa ha detto? In coma?

“Ero in … coma?” La testa continua a farmi male, e io non mi ricordo assolutamente nulla di quello che ho fatto negli ultimi giorni. Ricordo solo Gerard e come ci siamo incontrati nella metro, ma il motivo per cui sono qui dentro e per cui la testa mi fa così male non lo conosco.

“Oddio, non ricordi.” Si mette una mano sulla faccia, e fa un lungo sospiro, mentre altre lacrime minacciano di uscirgli dagli occhi ancora gonfi.
“Adam in negozio ti ha picchiato, hai sbattuto la testa …” Comincia a spiegarmi, gesticolando con le mani come fa di solito, ma io non lo ascolto più. Queste parole fanno scattare in me qualcosa, come se fossi riuscito ad accedere a una parte del mio cervello che non avevo mai scoperto. All’improvviso ricordo tutto. Ma proprio tutto.
Immagini della mia vita cominciano a vagarmi per la testa, a partire dall’episodio nel negozio. Rivedo il viso assetato di vendetta dell’ex di Gerard, rivedo la volta in cui ho incontrato Gerard, poi quando Mikey è entrato nel mio negozio per prendere un basso. Ricordo anche quando ho cercato di entrare in delle università, ma nessuno mi ha accettato. Mi vedo con la toga e il diploma del liceo in mano, mi vedo a scuola con tutti i miei compagni che mi deridono e io che mi rifugio in un angolo cercando di sfuggirgli. E infine un flash back del mio primo anno di liceo, quello da cui ho dimenticato tutto, quello che ho sempre sognato di scoprire. Mi rivedo il primo giorno di scuola in una nuova scuola enorme e sconosciuta. Mi sono perso e non riesco a trovare la mia classe e sono già in ritardo, quando mi scontro con un ragazzo dell’ultimo anno, bello e perfetto che mi aiuta a ritrovare la strada. Oh mio dio è Gerard! Ora ricordo tutto.
Dopo quell’incontro io e Gerard cominciammo a parlarci e diventammo migliori amici, finché un giorno lui mi baciò, e da lì iniziò tutto. Noi stavamo insieme, noi ci amavamo. Ricordo anche Mikey, che era innamorato di me già da allora.
Ma tutte le cose belle sono destinate a finire. Andai insieme a Gerard alla festa di fine anno della scuola, e ci divertimmo un mondo. Ma sul tragitto per tornare a casa accadde il peggio:un camion passò senza il rosso a tutta velocità e ci investì in pieno. Oddio è per quello che non ne avevo memoria!Avevo sbattuto forte la testa e mi avevano portato in ospedale con Gerard, è ovvio. E i nostri genitori hanno deciso di separarci non dicendoci nulla:infatti lui era all’ultimo anno di liceo, quindi se ne sarebbe andato e io avrei ignorato completamente la sua esistenza, cosa che è successa. Ma poi il destino ha deciso di farci rincontrare.

Gerard continua a parlare raccontandomi di quello che mi è successo, ma io non lo sto proprio ascoltando, ora che finalmente ho ritrovato la mia memoria perduta ricordo tutti i momenti passati insieme, i baci, le notti passate solamente ad ascoltare musica senza dormire.
A un certo punto sembra rendersi conto che non gli sto dando retta e mi fissa in modo strano.

“Frank?Tutto okay?” Oddio, la sua voce sembra diversa adesso che so, adesso che mi vengono in mente tutte le volte che l’ho sentita, tutte le volte che mi confortava e mi aiutava. Senza rispondere mi avvicino a lui e premo le mie labbra sulle sue, mentre lui mi guarda con gli occhi spalancati. Non ha tutti torti, posso sembrare un pazzo in questo momento. Voglio dire sono in un ospedale, con la testa che mi fa malissimo e ferite su gran parte della mia pelle e lo bacio.

“Gerard io ricordo!” Gli dico quasi urlando e stringendolo ancora più forte a me. Lui mi sorride debolmente, non capendo quello che voglio dire.

“Bene!”

“No, non hai capito. Io ricordo tutto.” La sua espressione cambia totalmente e diventa improvvisamente serio, poi si stacca dal mio abbraccio e mi guarda dritto negli occhi, come per capire se sto dicendo la verità o se sto solamente male e sto delirando.

“V-veramente?” Mi chiede, balbettando e diventando pallido come il lenzuolo del mio letto.

“Sì.” E così passo i dieci minuti dopo a raccontargli la nostra vita e il nostro amore al liceo, descrivendola in tutti i dettagli che posso, e vedo che mano a mano capisce anche lui e sembra ricordarsi un po’ degli eventi dimenticati. A un certo punto veniamo interrotti da un dottore dal camice bianco e i capelli grigi che entra nella stanza, accompagnato da delle infermiere che fanno l’occhiolino a Gerard, ma a me non importa. L’importante è che finalmente ricordo tutto!

“Scusate, volevo parlarvi. Io non so come abbia fatto Frank a riprendersi in questo modo, ma sembra che il trauma celebrale subito stia passando.”

“Dottore, io ricordo tutto adesso. Anche la mia vita passata.” Lui mi guarda con aria strana e il suo sguardo si fa misterioso, poi si guarda le spalle come per controllare che nessuno stesse origliando la conversazione.

“Frank, questa è la seconda volta che vieni in questo ospedale lo sai?” Annuisco.

“Anche se è una cosa molto rara, credo che la seconda botta che ha subito la tua testa abbia … annullato la seconda, facendoti ricordare tutto.” Mi stringo nelle spalle, sinceramente in questo momento mi importa di essere vivo e vegeto, non il motivo per cui lo sono.

“E quando potrà tornare a casa?” Chiede Gerard, ancora scosso da questa brutta esperienza probabilmente.

“Appena saremo certi che la tua testa è a posto potrai tornare a casa, Frank.” Il dottore se ne va, e vedo una figura magra e alta avvicinarsi a me.

“Fraaaaaaank!” Urla Mikey, venendomi incontro e abbracciandomi come se fossi un piccolo orsetto di peluche, incurante del fatto che il mio braccio è attaccato con vari tubicini alla flebo. Vedo che sta piangendo, forse dalla felicità, forse dalla tristezza, forse tutte e due insieme, ma si è levato gli occhiali .

“Stai bene?” Annuisco ricambiando l’abbraccio e noto dietro a Mikey un cespuglio di riccioli scuri che conosco bene.

“Ray!” Abbraccio anche lui e mi sento sempre più piccolo e fragile in mezzo ai miei amici, tutti di certo più alti del mio metro e sessantacinque.
Dopo un po’ mi si avvicina Gerard con Kristin. Non ci credo che è venuta anche lei!Voglio dire, la conoscevo da così poco …

“Ehy Frank!Ti stai riprendendo?” Mi chiede, sfoderando un grande sorriso e avvicinandosi a me per abbracciarmi e unirsi al gruppo.

“Beh, faccio quel che posso.” Dopo aver detto questo Kristin si siede vicino a Mikey e cominciano a chiacchierare di qualcosa che non capisco perché il loro tono di voce è troppo basso. Mentre Mikey parla con lei, noto che i suo viso cambia:non ha più la solita espressione seria, è … felice. Non lo vedevo così da quando stava insieme con me.
“Ma loro due …?” Chiedo a Gerard, abbassando la voce. Lui alza le spalle e mi fa l’occhiolino. Beh, in fondo fanno una bella coppia, Kristin è così carina e gioiosa, mentre Mikey è più serio:sicuramente lei lo rallegrerebbe.
Dopo questo scambio di saluti, il dottore riporta tutti gli altri fuori dalla mia camera spoglia e poi lascia soli me e Gerard che mi segue con lo sguardo, non levandomi gli occhi di dosso nemmeno un momento.
“Ehy, Gee adesso puoi rilassarti. Starò bene!”

“Tu non capisci Frank. Io … io ho rischiato di perderti. Il dottore aveva dato quasi per sicuro che morissi. Io non posso vivere senza te.” Lacrime ricominciano a bagnargli il viso, e io mi sento in colpa. Tutti stanno soffrendo per causa mia, tutto perché ho voluto a tutti costi salvare Gerard da Adam, ma nemmeno ce l’ho fatta. In fondo è stato grazie a Mikey se Gerard ora è libero da quel mostro. Ho combinato un gran casino.
Lo abbraccio forte e respiro il suo odore così familiare:odore di sigarette, di caffè e del solito profumo che si mette ogni giorno. Adesso ricordo anche che è lo stesso di quello che aveva al liceo, ricordo che quando lo abbracciavo adoravo respirare il suo profumo così intenso e particolare, proprio come adesso.
“Credo che due volte all’ospedale bastino no?Ora si va avanti. Ora costruiamo un nuovo futuro insieme.”

“Io pensavo … stiamo insieme da poco, ma in teoria da molto di più. Vuoi venire a vivere a casa mia?Tanto Mikey ha detto che si comprerà una propria casa.” Annuisco e lo bacio sulle labbra, più felice che mai, anche se può sembrare starno dato che sono ricoverato in un ospedale e la testa mi fa sempre male.

“Ti amo, Gerard.” Lui sorride e mi accarezza una guancia pallida, poi si asciuga di nuovo gli occhi per mandare via le ultime lacrime ribelli.

“Lo sospettavo.” Dice, e poi mi fa l’occhiolino. Non capisco voglia dire, ma forse si riferiva a quello che ho detto mentre ero in coma, chissà.


Sinceramente in questo momento mi importa solo di stare con Gerard, perché finalmente so perché lo sognavo tutte le notti. Nella mia mente si era cancellato tutto prima dell’incidente al liceo, ma lui no. Lui era sempre stato in un angolo della mia mente, aspettando solo di essere trovato. Perché lui è e sarà per sempre una parte di me.



Ehy salve a tutti!
Eccomi di nuovo qua con un altro capitolo triste triste. ma in fondo ho salvato Frank no? Potevo fargli fare una fine tremenda e invece non l'ho fatto, ho deciso di non spezzare i vostri cuoricini (e neanche il mio) e così non l'ho ucciso u.u
Anyway, devo dirvi che mancano solo due capitoli alla fine della fan fiction ugh dai sono felice che vi stia piacendo così tanto, mi sembra che sia finita troppo presto buh...
E niente, fatemi sapere dei pareri su questo capitolo perché li apprezzo tanto tanto e mi rende felice sapere che morite per i feels leggendo hahahah

Al prossimo capitolo pumpkins <3

-S

 
   
 
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