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Autore: HazzaStyles69    11/03/2015    1 recensioni
"L'unica cosa che mi preoccupava è che stava cambiando davvero tutto. Louis era perfettamente consapevole del fatto che ne io ne lui eravamo più quelli di prima, il che spaventava entrambi. Non ero affatto pronto a niente del genere, e quello che mi opprimeva di più era che non sapevo cosa ne pensasse lui. Le cose andarono peggio di come ero convinto che sarebbero andate eppure non riuscivo ad impedire che niente di tutto quello potesse accadere di nuovo. Stavo cambiando insieme al corso degli eventi e per causa del castano... e nessuno se ne rese conto se non lui....
(TRATTO DA UNO DEI CAPITOLI.)
"perchè ti stai affezionando così tanto a me Riccio? tu non sai praticamente niente di me, e ti stai affezionando ad un mostro che combatte per la sua vita giorno dopo giorno, perchè dovresti tenere a uno come me?" Louis mi guardò per qualche secondo per poi abbassare la testa.
"Perchè mi rendi felice... e questo non è più di quanto spetti ad ognuno di noi?" involontariamente il castano sorrise per poi farsi cupo di colpo. Una lacrima gli rigò il viso "quando la malattia mi porterà via, non sarai più felice."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lato Nascosto.


"Era una scena semplicemente perfetta, avrebbero pensato gli altri. Una semplice coppia di ragazzi davanti un camino acceso che si guardano negli occhi. 
La sua mano destra era delicatamente poggiata sui miei capelli mentre con l'altra stringeva la mia mano sinistra. 
Si, semplicemente una scena perfetta che però, non era vera... o almeno non in quel momento."

Mi svegliai completamente sudato e stordito. Nonostante stessi nella mia tenda, il freddo si appiccicava pesantemente sulla mia pelle. Avevo voci, e frasi di quando ero bambino che mi rimbombavano in testa.
Perchè in principio era così. Tutto per me sin dall'inizio di basava su facce che mi davano le amiche di mia madre. Continuavo a sentirle bisticciare con lei perchè pansava che le loro supposizioni fossero errate.
Eppure, adesso, avevo qualche dubbio anch'io. Erano convinte della mia omosessualitá non rivelata perchè mi comportavo con i ragazzi come fossero fratelli. Ma per me non è mai stato più chiaro mentre crescevo che quello che volevo, fossero donne, alchool e ancora donne. Tante donne.
Solo che ora, con l'arrivo di sto tipo strano nella mia vita ho la testa nel caos più totale.
Magari è solo perchè voglio conoscerlo... o semplicemente è perchè mi urta non sapere cosa la gente pensa di me.

Pov Louis.

"Louis, ti prego, fammi scordare di questo posto e dei miei genitori." mi baciava il collo, il petto, tutto. Ma la mia testa era ferma su un solo pensiero. 
"Gemma fermati." sapeva che non avrei fatto nulla, che tanto quello che faceva, non mi dava alcun piacere perchè non era lei quella che volevo. 
"Oh maddai" si alzò di scatto "davvero non ti fa nessun effetto?" fu come un impulso prenderla per il collo e stringere verso la gola. 
"Senti, piccola assetata di sesso. Se non lo prendi in bocca da anni perchè il tuo ragazzo si è stancato di te e ha preferito farsi fare le pippe da altre, non ti sfogare con me. Mettiti in testa che non ti voglio, e se voglio una cosa, deve essere seria. Quindi se veramente vuoi qualcosa facciamo che ti spogli, ti giri e ti fotto qui senza troppi problemi per poi mollarti e farti soffrire, perchè per te sará stato indimenticabile." le lasciai la gola "oppure, puoi uscire da questa tenda e non tornare a rompermi il cazzo." la guardai per qualche istante deglutire pesantemente per poi fiondarsi verso l'uscita a gattoni senza emettere alcun rumore. Non avevo proprio voglia di starmi ad accollare anche i problemi di una tipa sconosciuta che mi racconta tutta la sua vita col fratellino etero che sembra gay solo per farmi una semplice pippa, che poi ripensandoci avrei potuto farmi fare, ma non era proprio il momento esatto. Era semplicemente il momento di uscire da quel sacco a pelo e andare sulla riva del fiume a spiare l'orizzonte in cerca del sorgere del sole. Solo che quando lo feci un ricciolino tutto incazzato mi venne incontro spingendomi contro un albero. 
"Come cazzo ti permetti di rivolgerti così a mia sorella eh?" mi guardò quasi volesse difenderla. Mi limitai a non rispondere prendendolo dal collo della maglietta e ribaltando la situazione in modo da far combaciare perfettamente la sua schiena alla corteccia dell'albero. 
"Senti piccolo tesorino indifeso, io non ho tempo da perdere ne con te, ne tantomeno con quella sgualdrina di tua sorella. Anzi sai che ti dico? La prossima volta me la sbatto in mezzo al bosco così che possa raccontarti quanto ha goduto." i suoi occhi erano puntati sui miei "possibile che è di famiglia rompere le palle?" lo mollai e cadde con le ginocchia a terra evidentemente sbigottito. Io di mia volta mi abbassai al suo livello, tirai fuori una sigaretta dalla tasca del giacchetto e con una mano sul suo mento gli alzai il volto facendo si che mi guardasse "ora, se permetti" mi accesi la sigaretta "voglio fumare. Quindi vedi di levarti dai coglioni." mi alzai e mi avviai di nuovo verso la riva. lo sentì tossire per un secondo per poi vederlo arrivare da dietro con passo più calmo.
"Tua madre ha detto che vi trasferirete a Holmes Chapel.." aspirai il fumo con una botta secca per poi lasciarlo uscire piano e lentamente.
"Anche fosse?" lui mi guardò e sorrise per un istante.
"Verrete ad abitare poco lontano da me e la mia famiglia. Qui puoi farmi quello che vuoi... ma li, ti faresti solo nemici se provi a pensare anche solo per un secondo di togliermi un capello." mi girai verso di lui per incontrare il suo sguardo. 
"Forse non ti è chiara una cosa ricciolino. Io non voglio avere niente a che fare ne con te ne tantomento con la tua famiglia di svitati, vediamo quante altre volte dovrò dirtelo affinchè tu capisca." si avvicinò furtivamente a me stringendo i pugni e serrando la bocca.
"Fa del male alla mia famiglia e sei morto." risi di gusto nel vedere l'ingenuità con cui mi parlava. 
"Sparisci" mi allontanai di qualche passo "ah e mi raccomando...se non vuoi far capire alla gente il tuo essere gay perchè non fiero di te, ti converrebbe cambiare un po' atteggiamento." sorrisi alla vista del suo viso che piano piano arrossiva sempre di più.
"Sei un coglione senza cuore." se ne stava per andare, ma gli corsi incontro e senza pensarci due volte lo spinsi leggermente in modo da farlo cadere a terra.
"Se fossi stato un coglione senza cuore mio caro Harry Edward Styles, avrei già fatto in modo di scoparmi tua sorella, tua madre e poi chissà anche tuo padre, che a quanto pare non è nemmeno il tuo vero padre. Se fossi stato un coglione senza cuore avrei fatto in modo, l'altra sera attorno al fuoco, di sputtanarti davanti a tutta la mia e la tua famiglia, che come penso non sa un'emerita minchia dell'omosessualità del figlio. Non negarlo piccolo frocetto indifeso. Si vede da come mi guardi che godi sono nel sentire la mia voce. Ne ho visti tanti di tipi come te, ma non ne ho mai conosciuto uno più egoista nel nascondere ciò che si prova verso l'altro sesso." mi fermai prendendo fiato "Magari qui il coglione senza cuore non sono io." lo presi dal colletto della maglietta alzandolo da terra "magari qui il coglione senza cuore sei tu." lo mollai, questa volta con più forza e, incamminandomi verso un posto più isolato sentenziai "Ah e come dicevo, cerca di sculettare di meno se non vuoi che il tuo piccolo segreto viene a galla tesoruccio." risi e me ne andai senza curarmi di cosa o come potesse reagire. 

Pov Harry.
Non credevo quanto potesse essere così crudele quel ragazzo. Proprio lui che mi era sembrato così carino e delicato. Ma dopo quello che ha detto e fatto ogni idea su di lui si è completamente fottuta nell'aria. Dispersa senza alcuna speranza di essere ripresa. E magari quel sogno era solo la prova vivente di qualcosa praticamente impossibile. 
"Ehi fratellino, che fai?" come suo solito gemma entrò nella mia tenda interrompendo tutti i strani pensieri che stavo facendo in quel preciso istante.
"Gemma, tu pensi sia da egoisti nascondere ciò che si è?" mi guardò per un momento prima di stendersi accanto a me. 
"Che vorresti dire con questo?" sospirai.
"Niente magari solo che non voglio accettare la mia vera natura." lei rise.
"Sei gay?!?" strabuzzai gli occhi e per poco non mi strozai.
"Ovvio che no, solo che... prima quando sono andato a parlare con quel soggetto..." Gemma sorrise.
"Harry a me puoi dirlo." mi girai su un fianco incontrando lo sguardo di mia sorella "nel senso, sei pur sempre mio fratello e qualsiasi cosa accada, io sarò con te sempre." non so per quale strana ragione o causa divina i miei occhi si fecero rossi cominciando a bruciare. So solo che in quel momento mi resi conto di quanto possa essere stato stupido a non accorgermi che volevo solo conoscerlo. 
"Harry, mi dici che succede?" sorrisi a mia sorella evidentemente preoccupata. 
"Niente Gem, voglio solo tornare a casa a scoparmi qualche ragazzina che crede ancora che io mi possa innamorare di qualcuna" rise di gusto per qualche istante per poi darmi un bacio sulla fronte e avviarsi verso l'uscita. 
"Dirò a mamma e papà che ci siamo stufati di stare qui. Daltronde non fanno altro che litigare per il fatto del caper, non possono rifiutare! Dolce notte Harry." detto questo se ne andò facendo spofondare me nei pensieri più malfamati che io abbia mai fatto in tutta la mia vita.

Salvee gente!! 
Come state??
Alloora, vi appassiona questa mia prima ff Larry?
Okay, scusate se ci sono errori di ortografia ma suo col tablet e molto spesso non vedo se sbaglio.
Comunque, che ne pensate? Credete che prima o poi Harry riuscirà ad ammettere ciò che è oppure rimarrà sempre un egoista? 
Vi anticipo che nel corso della storia appariranno anche gli altri ragazzi.
Fatemi sapere che ne pensate :) e qualsiasi dubbio sono a vostra completa disposizione. 

Baci Eli <3

 

  
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