Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: inulena    13/03/2015    5 recensioni
(IN REVISIONE GRAMMATICALE)
*tratto dalla storia*
-baciami, dannazione, ho detto baciami!- urla, ma io non lo ascolto nemmeno, ormai le sue parole non raggiungeranno mai più il mio cuore.
-hai avuto tutto il tempo per farmi questa richiesta e solo adesso ti decidi? solo adesso che non ne hai più nemmeno il diritto- vedo il dolore sul suo volto e la cosa mi fa piacere. mi allontano da lui e lo sento sussurrare.
- torna da me... Kagome!-
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV INUYASHA

Finisco di ispezionare l'ultima capanna del villaggio, ma di Kikyo nemmeno l'ombra. Non la riesco a trovare da ormai quattro giorni, dove diavolo può essere finita? So che esiste una buona probabilità che sia andata da Kagome, ma voglio rifiutarmi di credere che sia cosi stupida. Esco dalla capanna e mi avvio verso la seguente, non penso che questo sia il metodo giusto di ricerca, Kikyo che si nasconde in una capanna del villaggio è davvero buffa come idea, ma ormai sono arrivato a non avere più idee.
“Inuyasha fermati!” Miroku mi afferra una manica della vestaglia.
“perché? Perché dovrei?” dico strappandomi dalla sua presa e continuando a camminare.
“perché stai spaventando la gente del villaggio” mi fermo e guardo lo sguardo gli abitanti del villaggio. Tutti i loro sguardi sono impauriti e molti bambini si nascondono dietro le gambe delle madri.
“fermati” mi ridice Miroku cercando di calmarmi. Io non voglio far paura alla gente, io voglio essere cordiale e aiutare tutti. Non voglio spaventare nessuno, ho pensato per anni che fosse la strada da seguire. 
“scusate” sussurro indietreggiando verso il bosco. Voglio solo scomparire, ero talmente concentrato sulla ricerca di Kikyo che non ho pensato alla fragile calma che adesso alberga nei villaggi. Dopo la morte di Naraku alcuni tipi di demoni sono semplicemente spariti, mentre altri, non avendo paura, sono usciti allo scoperto, così aumentando la paura generale delle persone. Mi sono offerto di proteggere tutti i villaggi vicino al nostro, ma come posso sembrare un'eroe se impaurisco le persone.
“non preoccuparti! Tieni, un piccolo ringraziamento per tutto quello che fai per noi” una donna mi sta sorridendo e mi porge un onigiri, il suo bambino è nascosto dietro le sue gambe ma non appena vede che accetto il regalo della madre mi si avvicina e sorride.
“devi star soffrendo molto anche tu” detto ciò se ne va come è andata, portandosi con se il suo bambino che mi saluta con la mano.
“andiamo Inuyasha, torniamo al villaggio, non vorrei far preoccupare Sango” annuisco leggermente continuando a guardare l'onigiri.
Devi star soffrendo molto anche tu
Si, sto soffrendo anche io. Butto l'onigiri a terra e continuo a guardare il cielo. Non so più che pensare, non ho più niente, non ho Kagome, non ho Kikyo, non so cosa fare, non so chi proteggere, non so da cosa proteggermi. Sto vivendo una vita per la quale ho combattuto con unghie e denti ma adesso... non ho niente. Che senso ha vivere senza le persone a cui vuoi bene? Che senso ha continuare a fingere che tutto stia andando bene, che non sto crollando? Che non sto impazzendo senza di lei?
“Inuyasha che hai?” mi chiede Miroku. Non mi sono nemmeno accorto di essermi fermato in mezzo alla strada. Perché la vita mi vuol far vivere da solo? Cosa ho di talmente tanto sbagliato da non meritarmi qualcuno che mi stia accanto, qualcuno che mi ami?
“Inuyasha?”
“sai che c'è?- dico furiosamente alzando lo sguardo- c'è che la vita è talmente ingiusta che non vale la pensa sperare, non vale nemmeno la pena vivere. Ho perso tutto, tutto quello che ho avuto ho solo pensato di avere mi è stato portato via” lo sguardo di Miroku e stupito, è la prima volta che mi apro con lui, anche se lo ritengo il mio migliore amico, non gli avrei mai detto una cosa del genere avendo la mia anima gemella ancora accanto.
“lei non c'è più, Miroku, e adesso non c'è nemmeno più Kikyo e penso di star per impazzire. Non posso vivere senza di lei... non ci riesco più” cado in ginocchio prendendo la testa tra le mani e piangendo. Adesso piango anche come una femminuccia... cosa mi sta succedendo?
“vale la pena vivere invece, amico mio” la mano di Miroku si posa sulla mia spalla.
“ne vale la pena perché anche quando non vedi speranza e tutto il mondo ti sembra nero, ricorda che non sei solo, che.... c'è sempre qualcuno che ti aiuta, anche quando cadi... basta avere fede... Kagome non avrebbe voluto altro che tu l'avessi, lei c'è ancora- alzo lo sguardo per vedere i suoi occhi rivolti al cielo e luccicanti- lei vive nell'aria, nella luce, nelle piccole cose che fai tutti i giorni e che lei ti ha insegnato a fare, lei vive in te, nel tuo cuore, perché le persone che si appartengono dividono una vita in due” detto ciò leva la mano e mi aiuta a rialzarmi.
Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, perché l'imbarazzo è tanto, mi sono aperto con una persona che non è Kagome e ci devo ancora fare l'abitudine. Il ritorno a casa procede lento e in silenzio, ognuno di noi è immerso nei suoi pensieri.
“lo sai... credo che Sango sia incinta” Guardo Miroku stupito che mi abbia appena dato una notizia simile cosi naturalmente.
“cosa?” gli chiedo per essere sicuro.
“hai sentito bene- dice grattandosi la testa- credo proprio che d'ora in poi sarai zio” mi scappa un sorriso e gli lascio una pacca sulla spalla, facendogli perdere l'equilibrio.
“anche se il mondo va in rovina, tu Miroku, riuscirai comunque a fare la corte alle donne”
“no alle donne, a mia moglie” sorridiamo insieme a questa affermazione. Nella mia mente compare un immagine abbastanza nitida, una capanna nel bosco, con del fumo che esce dal camino, Kagome con il pancione sulla soglia che mi sta sgridando per il ritardo. Sorrido per la immagine. Se riesco ad avere ancora queste visione, la vita non può fare cosi schifo, finché nei miei pensieri ci sarà lei, la vita non farà mai schifo.


Arriviamo finalmente al villaggio e sento delle urla provenire dalla capanna dove prima viveva Kaede.
“NO! NO!” le urla di Sango sono chiare e vedo Miroku scattare verso quella direzione.
“non la puoi portare via” quando siamo abbastanza vicini vedo Sesshomaru uscire dalla capanna con in braccio la piccola Rin dormiente.
“Miroku, Inuyasha meno male siete qui” dice Sango tra le lacrime.
“non permettete che la porti via” Sesshomaru la guarda con disgusto prima di girarsi, pronto per partire.
“dove credi di andare?” chiedo sfoderando Tessaiga, non permetterò più che altre persone a cui voglio bene mi siano portate via.
“ti manda Kagome?” a quel nome Sesshomaru si blocca, come se sentire il nome della ragazza lo coinvolgesse in prima persona.
“no” dice con la sua voce glaciale ma che adesso è più sicura di se, la voce si qualcuno che ha qualcuno accanto e si sente invincibile, conosco quella sensazione.
“lascia subito la piccola” dico facendo comparire Kongosoha.
“la piccola?- Sesshomaru si gira lentamente lanciandomi sguardi di fuoco- la piccola? Lei è sempre stata con me, e continuerò io a prendermi cura di lei” non mi importa.
 “sarà lei a scegliere quando si sveglierà” sto cercando di farlo ragionare.
“non puoi coinvolgere una bambina come lei, nel casino che è ora Kagome... perché è li che la porterai, la farai vivere nel castello che ha conquistato, un posto infestato da demoni, non pensi che una ragazzina che deve ancora scoprire il mondo debba vivere con i suoi simili, in un posto pacifico?” vedo la sua espressione cambiare, molto probabilmente anche lui ha considerato queste opzioni.
“lei hai bisogno di qualcuno al suo fianco, di una famiglia” continua Sango, cercando anche lei di far ragionare Sesshomaru.
“avrà una famiglia, con me e Kagome”. La rabbia si impossessa del mio corpo e della mia mente, l'immagine di prima, Kagome con il pancione e la nostra casa si sostituisce con quella di Sesshomaru con in braccio suo figlio e Kagome dietro che gli guarda sorridendo.
“TU NON L'AVRAI MAI!” dico prima di scagliare Kongosoha. Sesshomaru scansa con fatica il mio attacco.
“che c'è fratellino? Dovresti aver capito ormai che Kagome non ti vuole più”
“FA SILENZIO” scaglio ancora il mio colpo, ancora e ancora e ancora, fino a che il paesaggio intorno a noi non è distrutto. Sesshomaru non si vede più da nessuna parte, ma Rin e tra le braccia di Sango. Cado in ginocchio non sapendo più cosa pensare.


POV KAGOME
“Sesshomaru? Sesshomaru?” apro la porta che da sull'armeria ma di lui nessuna traccia. Dove diavolo sarà andato? È da tutta la mattina che lo cerco ma non lo riesco a trovare. Entro nella sala principale e mi verso un bicchiere di vino. Il liquido scende nella mia gola, riuscendo a calmarmi. Devo organizzare questo stupido ballo e devo anche ingraziarmi tutti i capi clan cosi da avere un esercito stabile. Per creare un regno devo avere degli alleati, e con gli alleati potrò andare ad ingrossare il mio esercito, l'unica cosa che mi interessa davvero. Sesshomaru mi ha fatto cambaire idea molto velocemente e la cosa mi preoccupa. Non posso farmi influenzare da lui, non posso lasciarmi distrarre e ricadere di nuovo in trappola. 
“sei tesa” la sua voce mi arriva da dietro alle spalle spalle. Si avvicina e mi prende la mani.
“posso saperne il motivo?” sussurra avvicinandomi al mio orecchio.
“no... non puoi” sguscio dalla sua presa, finendo il mio vino.
 “allora... dobbiamo organizzare questo stupido ballo, preparare gli inviti, organizzarci con l'orchestra, avvertire le cucine e triplicare le guardie, fare preparare camere pulite per i nostri ospiti e occuparci della nostra ospite.” finisco la mia gigantesca lista di cose da fare, strofinandomi le tempie.
“ti aiuterò io... molte di queste cose non sono nemmeno compito tuo" dice sorridendo. 
“dove sei stato?” sul suo viso compare un sorriso.
“ti stai forse preoccupando per me, mia imperatrice?” un ghigno compare sulla mia faccia.
“in un certo senso, sei uno strumento utile, sarebbe uno spreco se ti succedesse qualcosa” mi avvicino e lui deglutisce.
“usciamo” dice di punto in bianco scostandosi da me.
“usciamo?- ripeto- per andare dove?”
“dove vuoi tu” dice tutto sorridente.
“no, passo. Abbiamo altro da fare” mi giro e mi avvio verso la porta.
"no aspetta” mi afferra il polso.
“vieni fuori con me, oggi, passa una giornata con me” la sua voce è quasi supplicante. Strappo il mio polso dalla sua presa e lo sbatto contro la parete.
“cosa diav...”
“non provare mai più a toccarmi” gli dico, tenendo ancora il braccio sulla sua gola.
“scu...scusa” Perché sono cosi... perché faccio cosi? Eppure fino a cinque minuti fa il suo tocco non mi dava fastidio. 
“non ho voglia di uscire con te” lo lascio andare e mi avvio verso alla porta.
“perché non ti lascia andare? Perché tieni tutti fuori?” mi immobilizzo alla sua affermazione.
“non lasci entrare mai nessuno, ma perché? Io sono qui e ti sto chiedendo di passare una giornata con me, perché non accetti semplicemente e non ti lasci andare?” non posso rispondere a queste domande, le risposte riaprirebbero ferite che purtroppo non sono ancora pronta ad affrontare. Prima ero cosi... prima ero tutto quello che non sono più. 
“ti basti sapere solo che chi non perde mai il controllo e non si lascia invadere dalle emozioni, non soffrirà mai e poi mai” Sesshomaru ancora scosso per prima, non sembra avere paura di me
"non mi allontanerai, non ci riuscirai, potrai farmi tutte le cose più orribili del mondo, io ti seguirò anche all'inferno se sarà necessario” mi giro a queste parole e per la prima volta sento il calore di un sentimento, ma è cosi effimero che viene subito rimpiazzata dalla rabbia.
“non sprecare fiato, mi hanno già detto cose simili e non è andata molto bene, e poi perché lo dovresti fare? Io non ti darò mai niente”
"questo non è vero... tu ti sei solo dimenticata come si fa, tutto qui, ti sei dimenticata com'è amare una persona, ma io sono qui per ricordartelo” il mio respiro aumenta.
“vuoi insegnarmi ad amare?”
“si”
“ma se non sai nemmeno tu cosa vuol dire” lo derido per la sua stupida idea.
“allora dovremmo scoprirlo insieme, perché saremo per sempre tu e io, vero? Senza uno l'altro non va da nessuna parte” annuisco incantata da quello sguardo e da quelle parole. Si, sono sicura, se lui non c'è allora non ci sarò nemmeno io. Vorrei poterlo credere... lo credo solo quando guardo i suoi occhi. 
“adesso, mia imperatrice- dice porgendomi la mano in un gesto molto cavalleresco- mi concederebbe l'onore di scortarla fuori a cavallo?" Sorrido, ma questa volta non è un ghigno ma un sorriso vero. 
"si" sussurro. Sono la persona più incoerente che si possa trovare, ma alla fine un tempo sono stata la ragazza del futuro, perché non fingere di esserlo ancora? Perché non dare a Sesshomaru quello che vuole?
"ma io avrò il mio cavallo" dico girandomi e avviandomi verso la porta. Sento la sua risata in sottofondo. 



---------------------------------
SPAZIO AUTRICE
Hola popolo d'efp, come state? tutto bene? spero di si, ecco il nuovo capitolo spero che vi piaccia e scusate l'infernale attesa. eccolo qui tutto per voi, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione che mi fa un piacere immenso. in più ringrazio tutte le persone che hanno messo la mia storia delle preferite, ricordate e seguite, grazie tante e scusate l'attesa.
Baci, 
Inulena 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: inulena