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Autore: inulena    20/03/2015    4 recensioni
(IN REVISIONE GRAMMATICALE)
*tratto dalla storia*
-baciami, dannazione, ho detto baciami!- urla, ma io non lo ascolto nemmeno, ormai le sue parole non raggiungeranno mai più il mio cuore.
-hai avuto tutto il tempo per farmi questa richiesta e solo adesso ti decidi? solo adesso che non ne hai più nemmeno il diritto- vedo il dolore sul suo volto e la cosa mi fa piacere. mi allontano da lui e lo sento sussurrare.
- torna da me... Kagome!-
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Pov's Kagome

“tu mi vorresti trascinare in una cavolata simile?” gli chiedo alzando un sopracciglio.
“si e tu verrai con me” sbuffo alla sua affermazione.
“non vedo perché dovrei” il mio caratteraccio emerge e vedo che alza gli occhi al cielo.
“perché telo chiedo io”. Odio il fatto che abbia alzato gli occhi al cielo, non si addice per niente al suo comportamento.
“perché mi fissi?” mi chiede mentre io accarezzo il muso del cavallo davanti a me.
“non alzare il occhi al cielo, non ti si addice per niente, non fare cose che non faresti” monto sul mio cavallo e aspetto che lui faccia lo stesso. Vedo uno piccolo sorriso comparire sulle sue labbra,
“come lei ordina mia imperatrice” monta anche lui sul suo cavallo.
“torneremo il prima possibile, al mio ritorno voglio trovare gli inviti fatti e spediti, e le camere dell'ala nord già pulite, ci siamo intesi?” impartisco gli ordini al demone della servitù e lui annuisce silenziosamente.
“signora, cosa ne faremo della prigioniera” mi domanda timoroso.
"Da quanto tempo è in prigione?”
“ormai da due giorni, vostra grazia”
“allora datele un po di cibo e aspettate il mio arrivo, di ai demoni di non toccarla” il piccolo demone annuisce e io sprono il cavallo ad andare avanti. “andiamo!” il mio cavallo parte in una corsa sfrenata ma viene seguito subito da quello di Sesshoamru. Mi ha costretta a fare questa cavolata dell'uscita a cavallo.
“passa una giornata con me” 
e come una sciocca ho accettato, come gli facevo a dire di no! Il vento passa tra i miei capelli e per la prima volta mi sento... libera. La sensazione è strana ma non permetto a niente di impressionarmi. Una volta che siamo fuori dal campo di contaminazione della sfera tutto si fa piu verde, si sentono gli uccellini cantare e un piccolo corso d'acqua in lontananza. La sfera pulsa sul mio polso riluttante a questa situazione. I cavalli cominciano a rallentare la loro corsa e la situazione si fa silenziosa, l'unico rumore presente è quello degli zoccoli e dell'ambiente. Continuo a guardarmi intorno, non pensavo che il raggio di distruzione fosse cosi ridotto, pensavo che l'aura maligna arrivasse molto più in profondità. Una farfalla vola vicino al mio viso, i suoi colori sono molto vivaci, è verde ai lati e bianca al centro, due grandi macchie gialle che sembrano occhi sono sulla parte anteriore dell'ala. La vedo volteggiarmi un po intorno prima di poggiarsi sui miei capelli, un sorriso affiora sulle mie labbra, cerco di prenderla tra le dita, ma quando avvicino la mano, vedo la sfera reagire e la farfalla si disintegra tra le mie dita. Guardo le mie mani, sono davvero così? Distruggo tutto quello che tocco? Ho voluto io questo? Distolgo lo sguardo per vedere Sesshomaru accanto a me che mi fissa con un espressione addolorata. Scuoto la testa e sprono il cavallo ad andare un po più veloce, non voglio che lui mi veda cosi, era solo una stupida farfalla.
“non sei cosi, è solo la sfera che ti rende tale” mi dice Sesshomaru raggiungendomi.
“era solo una farfalla” ripeto, sembra più che lo dica a me stessa che a lui, come se non ci credessi a quello che ho fatto.
“si, ma non sei tu a essere cosi” la sua voce in questo momento sembra che voglia rincuorarmi
“ho scelto io questa strada, so a cosa andavo incontro Sesshomaru” fermo il cavallo per guardarlo in faccia.
“so cosa stavo facendo, e lo so tutt'ora” il mio tono è sicuro e non lascia spazio all'incertezza. Lui annuisce e sprona il cavallo ad andare più veloce. La cavalcata ripiomba di nuovo nel silenzio. So a cosa andavo incontro, l'ho sempre saputo, quando mi sono trovata davanti alla sfera maligna e a quella pura ho scelto la mia via ed è quella che intendo seguire, allora perché sento in cuor mio che non è giusto? Perché sento che in qualche modo sto sbagliando tutto, che questo non è il mio posto, che non è quello che dovrei fare, che sono sbagliata a prescindere da tutto quello che farò. Accidenti a Sesshomaru... anche lui doveva piombare nella mi vita? I miei pensieri vengono interrotti solo quando un forte rumore di acqua giunge ai miei orecchi. Gli albero hanno lasciato spazio ad un grandissimo lago, alimentato da una cascata. L'acqua è limpida e il bosco nasconde bene tutto, facendo si che il luogo sia appartato.
“bello non è vero?” mi chiede Sesshomaru, io annuisco ancora rapita dalla bellezza del posto. Il sole batte alto sul cielo riscaldando la mia pelle,mentre lego il cavallo a un albero e lo stesso fa Sesshomaru. Non resisto alla tentazione e mi affaccio al bordo del lago per vedere l'acqua cristallina, ma ciò che vedo è solo il mio riflesso. Sono così? Questa sono io? Le labbra sono più rosse di quanto mele ricordavo e i miei capelli sono cresciuti e pettinati in un elegante treccia, le guance sono più definite e gli zigomi più duri, che rendono la mia faccia severe e senza espressioni. Mentre osservo la mia faccia, dietro di me compare quella di Sesshomaru, anche la sua è delineata e spigolosa ma a lui dona, anzi gli conferisce quell'area da leader, e sapere che certe volte può assumere anche espressioni divertenti. la rende ancora più bella ed effimera ai miei occhi. Vedo il suo riflesso sorridermi e sento una sua mano sulla spalla. Un attimo dopo sento il freddo contatto dell'acqua.
“MA SEI PAZZO?” dico cercando di riprendere fiato, lui intanto se la sta ridendo per la mia caduta, alzo un sopracciglio. 
“mi sta prendendo in giro!” dico sciogliendomi la treccia e parlandogli con voce suadente. La sua risate cessa e le sue guance diventano più rosse, tossisce prima vi venire verso di me, che intanto ho steso una mano per farmi aiutare ad uscire. Sesshomaru stende la sua mano che afferro con fermezza per poi tirarlo verso di me trascinandolo in acqua. Andiamo tutti e due sott'acqua e sento le sue braccia stringermi i fianchi.
“mi hai buttato in acqua” dice una volta riemersi, io sono ancora stretta nel suo abbraccio e la cosa non sembra disturbare me e ben che meno lui. “vedo che non ti sfugge niente” scherzo cercando di trattenere una risata, lui apre la bocca e spalanca gli occhi, cominciando a schizzarmi con l'acqua. Cerco di divincolarmi dalla sua presa ma lui mi tiene stretta a se mentre mi schizza ancora. Avrei la forza per respingerlo ma non so come, mi trovo benissimo in questa posizione.
“ti arrendi?” mi chiede Sesshomaru, riferendosi ai miei tentativi di fuga. Scuoto il capo ridendo.
“ah no?! Bhe allora...” finisce la frase e mi porta sott'acqua rubandomi l'aria con un bacio. I rumori attorno a noi sono ovattati a casa dall'acqua, ma in questo momento sento solo le labbra di sesshomaru sulle mie.



“ce la fai?” mi chiede porgendomi una mano, alzo un sopracciglio e lui sbuffa. Sto scalando la parete della cascata per arrivare in cima, ma siccome lui è partito prima è già arrivato. Afferro la mano accettando il suo aiuto, per non ferire il suo ego maschile. La sua mano stringe la mia come se fosse la cosa più delicata del mondo ma anche con forza, con uno strattone mi tira su, facendo si che vada a sbattere contro il suo petto.
“hai accettato la mia mano” il suo cuore che batte mi riempe gli orecchi.
“non volevo ferire il tuo orgoglio maschile” sorridiamo entrambi alla mia affermazione. Mi volto per vedere tutta la foresta sopra di noi, siamo più in alto di qualunque altro albero e da quassù tutto è molto più chiaro, guardo in basso per vedere il lago sotto di noi, l'acqua scorre tra le nostre gambe per poi scendere giù. Il vento soffia tra i nostri capelli quasi unendoli, bianco e nero. Sento la mano di Sesshomaru percorrere la lunghezza del mio braccio fino ad arrivare al mio bracciale con la sfera. Mi irrigidisco di colpo, lui sembra avvertirlo e con voce rassicurante mi chiede
“ti fidi di me” lo guardo negli occhi per un tempo indefinito per poi arrendermi e annuire piano piano. Un sorriso impercettibile si fa strada sul suo viso mentre mi leva con cura il braccialetto e lo mette tra le pieghe della sua veste. Mi sento subito più libera e più tranquilla, serena, senza preoccupazioni. Il vento adesso è più fresco e il tocco di Sesshomaru molto più caldo e travolgente, non mi ero accorta che il suo tocco bruciasse.
“ti brillano gli occhi” mi dice sfiorando le mia labbra con i polpastrelli. Una sensazione sconosciuta ma anche conosciuta si impossessa del mio corpo e il cuore sembra uscirmi dal petto. Non ho più il controllo. Con una mossa veloce mi fa aggrappare alla sua schiena e mi tiene per le gambe. Appoggio la guancia sulla sua spalla che trovo, sorprendentemente calda.
“pronta?!” mi chiede, io annuisco sorridendo e cercando di guardare oltre la sua spalla. In un attimo mi trovo letteralmente in aria, Sesshomaru ha saltato. La gravità ci attrae verso il suolo ma la sensazione è bellissima. Le mie attuali condizioni mi permettono di volare ma non sono mai state comparabili a questa, il contatto del vento e di Sesshomru mi stanno facendo sognare.
“sto volando!” dico, allargando le braccia, il vento batte sul mio viso e il tutto mi sembra che scorra a rallentatore, in questo momento mi sento libera, libera come mai mi ero sentita prima. La risata di Sesshomaru è l'ultimo suono che sento prima di ricadere in acqua tra le forti braccia di quell'angelo vendicatore.


“allora, preferirei.... non dover giocare a questo stupido gioco” alza un sopracciglio e io gonfio le guance.
 “avevi detto che ci avresti giocato” un sorriso compare sulla mia faccia quando vedo i suoi occhi alzarsi al cielo, prima avevo detto che non lo sopportavo ma adesso lo trovo incredibilmente adorabile.
“essere schiacciato dal piede di un demone Fungo” rido alla sua scelta.
 “ma come fai? Molto meglio essere presi d'assalto da un Tanuki” dico cercando di far prevalere la mia scelta.
“ma cosa dici? Molto meglio il demone fungo almeno quello è molto più debole del tanuki, quelle bestioline sono molto furbe sai?” rido ancora alla sua affermazione. Mi stendo sulla calda erba, oggi è una giornata spettacolare, il cielo è azzurro come non mai e molte nuvole bianche fanno da contrasto.
“cosa ti sembra quella nuvola là?” gli chiedo indicandone una a forma di tartaruga.
“che?!” mi chiede stupito.
“quella nuvola là? Cosa ti sembra?”
“una nuvola” mi dice non partecipe a capire il mio punto di vista.
“noo! Cosa ti sembra?” chiedo voltandomi verso di lui. La sua espressione è concentrata, sembra che stia cercando di risolvere un enigma complicatissimo.
“una nuvola, o al massimo una spada” sorriso per il suo sforzo.
“e quella?” chiedo indicandone un'altra a forma di rosa.
“una spada” dice ancora.
“e quella?”
“spada” mi lascio andare ad una risata mentre lui mi segue a ruota.
“sei una caso perso” dico ritornando a sdraiarmi sul manto verde. La tranquillità è nell'aria.
“come ti senti?” mi chiede di punto in bianco.
“in pace” riesco a dire chiudendo gli occhi.
“cosa farai adesso? Sai con il ballo e Kikyo”
“ci penserò dopo” gli dico cercando di tenere i miei doveri lontano almeno per oggi.
“sai stamani sono andato a trovare Rin al villaggio con l'intento di portarla al castello” mi alzo sui gomiti, gli avevo detto di non portarla nella nostra dimora.
“si lo so, melo avevi detto- mi legge nel pensiero- ma io volevo tenerla d'occhio, sai è ancora una bambina e tutta questa storia può averla scombussolata” annuisco e volgo il mio sguardo al cielo.
“adesso basta, Shessomaru! non lo hai fatto quindi va bene, oggi rilassiamoci e non pensiamo” lo interrompo, non voglio sentire niente in questo momento, sto così bene che tutti i problemi adesso devono stare fuori.
“no, non puoi scappare dai tuoi doveri. Io non so quali siano i tuoi piani, non c'è nessuno da sconfiggere qui,ma vuoi un esercito,  la pace è ovunque e non stai cercando neanche più potere quindi non vedo perché scombussolare tutto; in più de...” la mia mente vaga per il cielo, non mi ero mai accorta che fosse così blu, insomma è bellissimo. Nella mia vita mi sono sempre concentrata a guardare la terra, le persone, le cose intorno a me e non mi sono mai soffermata a guardare il cielo, che tutti i giorni ci guarda con tacito rispetto. È una cosa cosi bella sapere che lui c'è sempre, forse il cielo non mi abbandonerà, sapere che c'è qualcuno accanto a me, mi fa stare meglio. La vita è molto più bella con qualcuno accanto. Il cielo.... che cosa meravigliosa... non lo comprenderò mai...
“mi stai ascoltando?” la voce di Sesshomaru mi riporta a terra.
“preferiresti vivere da solo tutta la vita o perdere chi ami di più?” sussulta alla mia domanda e il suo sguardo diventa glaciale.
“non puoi essere così infantile” mi dice con tono cattivo. Il mio umore cambia in un secondo. Chi è questa ragazza stesa sull'erba che fa stupidi discorsi sul cielo e sul rimanere soli e che gioca a preferiresti. Cosa mi sta succedendo? In un momento realizzo la causa di tutto. Mi alzo di tutta fretta “tu non puoi cambiarmi cosi?” gli dico, la mia voce un po tremante.
“cosa stai dice-” lo interrompo con una mano, il suo sguardo confuso.
“dammi subito il bracciale” dico stendo la mano e tenendo il palmo aperto.
“Kagome ma cosa stai dicendo?” si alza per toccarmi una spalla ma mi scanso.
"non mi toccare!” urlo con tutto il fiato che ho in corpo. La sua espressione si fa glaciale e con una lentezza che mi da sui nervi mi rida il bracciale. Le nostre dita si incontrano e la solita scossa mi attraversa la schiena, ma stavolta mi ricorda soltanto che è l'artefice che mi ha fatto perdere il controllo. Appena la sfera ritorna sul mio polso, la calma si rimpossessa di me e la felicità sembra possibile solo se faccio del male al prossimo, il peso è molto più opprimente ma il potere che ho adesso lo rende più sopportabile.
“tu non mi farai più una cosa del genere” il mio dito puntato verso di lui. Mi avvio verso il cavallo e ci salgo sopra.
"e prova di nuovo a dire che sono infantile e ti taglierò la lingua personalmente, lo giuro sul mio cognome di Higurashi” detto ciò sprono il mio cavallo per tornare a casa, lasciandolo solo e sperando di non rivederlo mai più.

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SPAZIO AUTRICE
OPS! Problemi in paradiso a quanto pare! Ciao gentaglia! come va? spero bene. Ecco il nuovo capitolo, è tutto kagome Sesshomaru, quindi spero che non mi infamerete, perché so che a molti di voi piace di più Inuyasha, ma la storia deve andare avanti così. Spero di non avervi deluso lo stesso. Allora che ne pensate di questa Kagome? è tornata se stessa per un po ma poi è di nuovo cambiata! e adesso con questo ballo e i suoi piani futuri? la piccola Rin? Inuyasha e Kikyo? bhe tutto nei prossimi capitoli. AH! e una domanda personale che mi piacerebbe farvi: VOI NON ANDATE MATTI PER IL GIOCO "PREFERIRESTI", io lo amo!!!! 
baci,+
Inulena 
   
 
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