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Autore: Notteinfinita    14/03/2015    3 recensioni
Oggi in Giappone è il White Day. Per chi non lo sapesse è il giorno in cui i ragazzi ricambiano la cioccolata ricevuta per San Valentino regalando della cioccolata bianca.
Visto che non ho avuto il tempo di scrivere nulla per San Valentino eccomi con tre one-shot sulle mie tre coppie preferite.
Buona lettura! ^__^
Cap.1 Prefazione (spiego brevemente la tradizione del White Day, chi preferisce può saltare direttamente alle OS)
Cap.2 The white Day [Ranma x Akane]
Cap.3 Un dolce White Day [Ryoga x Ukyo]
Cap.4 Di giri-choko e honmei-choko [Mousse x Shampoo]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Shan-pu, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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The White Day


Akane si mosse sotto le coperte infastidita dal suono della sveglia. Non dormiva già da un po' ma non aveva voglia di alzarsi.

Con un sospiro spense l'apparecchio e gettò un'occhiata al calendario appeso sulla parete di fronte.

Aveva la tentazione di rimanere a letto ma sapeva che non avrebbe risolto nulla.

Con fare risoluto spalancò le coperte rabbrividendo alla fresca aria di marzo e si alzò.

Una bella corsa le avrebbe dato la grinta per affrontare la giornata.

Indossata la tuta, si avviò per le strade di Nerima.

Di norma adorava la tranquillità che poteva assaporare nelle prime ore del mattino stavolta però la fece sentire più sola.

Tornata al dojo, dopo una veloce doccia, indossò la divisa e scese a far colazione.

«Sorellina, per caso sei stata in cucina oggi?» chiese Kasumi, sorridendole dolcemente.

Perplessa, la ragazza fece cenno di no col capo.

«Ho trovato alcune cose fuori posto.» spiegò. «Bé, non importa. Hai già chiamato Ranma?»

«Io...io devo andare.» balbettò Akane, lasciando il pasto a metà.

Afferrata la cartella, uscì in fretta sentendo gli occhi pizzicare.

Era ancora presto così scelse di fare un percorso alternativo per raggiungere la scuola.

La passeggiata che fece attraverso il parco riuscì a ridarle un po' di serenità.

Aveva appena lasciato l'ombra degli alberi quando vide stagliarsi di fronte a sé l'insegna di una pasticceria.

Non aveva voglia di passarci davanti ma, purtroppo, la strada aveva un solo marciapiede proprio dal lato del negozio.

Rassegnata, Akane attraversò la strada ma appena l'ebbe fatto il suo sguardo fu calamitato dalle decine di cuori di cioccolato bianco che inneggiavano alla festa.

Immediatamente il suo pensiero riandò a ciò che era accaduto un mese prima.

La vigilia di San Valentino, dopo essersi accertata che in casa non ci fosse nessun' altro oltre a loro due, aveva passato il pomeriggio chiusa in cucina con Kasumi per preparare il dolce al cioccolato da regalare a Ranma.

La sorella maggiore aveva dovuto faticare non poco per evitare che aggiungesse alla ricetta ingredienti strani o che mandasse a fuoco la casa ma, alla fine, il risultato era stato davvero soddisfacente.

La mattina successiva Akane aveva riflettuto a lungo se fosse il caso di dare il suo regalo a Ranma prima del loro arrivo a scuola ma, alla fine, si era detta che era meglio aspettare di tornare a casa.

Il resto della giornata si era svolto più o meno come immaginava; un susseguirsi di attacchi da parte delle varie spasimanti di Ranma nel tentativo di recapitagli i loro honmei-choko. Neanche il fatto che si trovassero a scuola aveva fatto desistere le ragazze.

Il codinato, però, subodorando i possibili intrugli nascosti nel cioccolato aveva rifiutato tutti i regali.

Finalmente le lezioni erano giunte al termine e i due ragazzi avevano fatto rientro al dojo.

Ranma era andato in palestra mentre Akane era salita in camera sua.

Dopo aver chiuso a chiave la porta, aveva tirato fuori il cuore di cioccolato dal suo nascondiglio in fondo all'armadio e se l'era rigirato tra le mani, incerta.

Era ancora intenta a decidersi sul da farsi quando Kasumi l'aveva chiamata per dirle che la cena era pronta e chiederle di chiamare Ranma.

Cogliendo la palla al balzo, era corsa in palestra stringendo al petto il regalo. Era appena arrivata davanti la porta quando questa si era spalancata e ne era balzato fuori Ranma inseguito sia da Shampoo che da Kodachi.

Nello spiccare la corsa verso la salvezza il ragazzo l'aveva spintonata, facendole cadere il cioccolatino e calpestandolo senza neanche notarlo.

A quella vista gli occhi di Akane si erano riempiti di lacrime e lei era corsa in camera senza neanche cenare.

Da allora parlava a Ranma solo in caso di necessità.

Riscossasi da quei tristi ricordi, Akane scrollò la testa mentre una lacrima ribelle le scivolava lungo la guancia e, con un sospiro, si avviò verso la scuola.

Entrata in classe, sedette al suo solito posto facendo appena un cenno di saluto alle amiche, non aveva voglia di sentire le loro chiacchiere sui ragazzi da cui si aspettavano di ricevere il cioccolato.

La campanella era già suonata quando Ranma entrò in classe, ansante, per poi piazzarsi davanti il banco di Akane.

«Perché non mi hai svegliato?» l'accusò.

«Avevo voglia di stare un po' da sola.» replicò lei.

L'arrivo del professore pose fine ad ogni possibile replica.

Akane passò il resto della giornata insieme alle amiche, evitando ogni contatto con il codinato.

Al suono dell'ultima campanella fuggì dalla classe, non avrebbe sopportato di fare insieme a lui la strada verso casa.

Arrivata al dojo, salì in camera sua e vi rimase finché Kasumi non la chiamò per la cena.

Con uno sforzo di volontà sedette a tavola e fece onore alla cena che la sorella aveva preparato, come sempre con amore e maestria.

Appena finito risalì al piano di sopra, chiudendosi in camera con un sospiro.

Giratasi, vide Ranma appollaiato sul davanzale della finestra, a quanto pare aveva usato l'albero davanti camera sua per precederla.

«Cosa vuoi?» chiese bruscamente.

«Bé, è il White Day.» spiegò il ragazzo, grattandosi la testa. «Ho pensato fosse una buona occasione per farti vedere come si prepara un cuore di cioccolato.»

Aggiunse, porgendole un pacchetto bitorzoluto.

Ammutolita, Akane lo aprì scoprendo un grazioso cuore di cioccolata bianca con su scritto “Felice White Day Akane. Tuo Baka”

Commossa, la ragazza si portò una mano alle labbra per fermare i singhiozzi che rischiavano di travolgerla. Adesso capiva perché Kasumi avesse trovato degli oggetto fuori posto in cucina.

«Se ti fa quest'effetto me lo riprendo!» esclamò Ranma, allungando le mani.

«Giù le mani.» ribatté Akane, colpendogliele leggermente.

«Bé, posso capire quanto sia tragico per te vedere quanto sono bravo in tutto.» affermò Ranma, con fare saccente.

«Taci, Baka!» esclamò la ragazza, spezzando il cioccolatino e mettendone un pezzo in bocca a lui.

Il codinato sgranò gli occhi, stupito da quel gesto, per poi perdersi nel dolce sorriso che lei gli stava rivolgendo.

Null'altro fu detto ma mai cioccolato fu per loro più dolce di quel cuoricino consumato in silenzio, seduti sul pavimento , uno di fianco all'altra, occhi negli occhi.









  
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