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Autore: Tuna_salad    15/03/2015    2 recensioni
I protagonisti sono ovviamente Yu e Miki (altrimenti che ff sarebbe?), ma in un contesto molto diverso da come li conosciamo. si, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto e si, si amano di nascosto..ma tanto per cominciare non c'è stato il doppio matrimonio, solo quello di Rumi e Yoshi, che oltretutto sono l'esatto opposto di quelli del manga. Lei è una donna fragile e insicura, Lui un padre severo e autoritario. E se questo non bastasse, scoppia il finimondo quando Miky parte per un viaggio in Europa e non torna più a casa....tratto dal capitolo 2:
“ non vedi proprio l'ora di iniziare eh?” chiese Miky. Era ancora pallida, ma Yu sembrò non farci caso.
“ assolutamente” disse con lo sguardo puntato fuori dalla finestra, la voce ferma. Il ritratto della determinazione. “ e non permetterò a niente e nessuno di ostacolarmi”.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miki/Yuu | Coppie: Miki/Yuu
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Due giorni prima....

 

“tada” esultò Reika non appena mise piede in casa. Era euforica, anche più del normale. Indossava dei vecchi stivali infangati, un impermeabile che sembrava aver fallito nel suo scopo e i capelli arruffati, stranamente vaporosi davanti e piatti dietro. Per quanto Miky fosse abituata alle stravaganze della sua nuova migliore amica, l'immagine di fronte a lei toccava un nuovo record. Come se non bastasse, aveva preso a saltellare, preda del duo stesso entusiasmo, spargendo gocce di pioggia e fango a destra e a manca e sventolando felice due biglietti per il luna park.

“ chi è l'amica più fantastica fantastica del mondo?” chiedeva come una bambina mentre continuava a saltellare sul posto. Okay, come non detto, QUESTO è il nuovo record pensò Miky sorridendo.

“ ta-daaaa! Due biglietti per Momoland,di quelli che ti danno 5 giostre incluse!!” esclamò, non riuscendo più a trattenersi.

“ eh? Eh? Dimmi dimmi, non sono bellissima? favolosa? Eccezionale?”

“ si, si! Sei assolutamente fantastica!” rispose Miky contenta. Erano settimane che aveva promesso a Toshiro una giornata al parco giochi ma trovare e comparare i biglietti si era rivelato difficile, in più aveva da poco cominciato un nuovo lavoro part-time e il tempo scarseggiava.

“ uh, ti ADORO!- le disse mentre abbracciava forte l'amica, nonostante l'impermeabile fradicio- ma come hai fatto?”

“ li ho vinti! Hai presente il “one-day-dream-contest”? Io e Atushi-senpai stavamo andando a mangiare quando per strada ho visto il tendone. Il primo premio erano proprio i biglietti. Non ho saputo resistere” concluse Reika facendo spallucce.

One day dream contest....one day dream contest...ehi! Aspetta...ma... “ Reika ma non è riservato alle coppie? In genere mettono in palio viaggi per due e simili... Non mi dire che...

“Reika. Reika!” il silenzio della sua interlocutrice non lasciava intendere nulla di buono. Si ritrovò a usare il suo tono da mamma. In pratica si ritrovava a usarlo più spesso con l'amica che con suo figlio.“Reika.” continuò a chiamarla con una certa frustrazione, dato che la riccia sembrava determinata a ignorarla. La raggiunse in camera, un attimo prima che chiudesse la porta. Ormai non poteva più scappare.

“okay okay okay” cantilenò implorando clemenza. Le due si scambiarono uno sguardo che per Miky voleva dire “ che cavolo hai combinato stavolta?”, per Reika voleva dire “ ti prego non ti arrabbiare”. Insomma, normale amministrazione.

“ ecco...- si schiarì la voce- ho chiesto a Atushi senpai di partecipare”

“E..?”

“ e...gli ho promesso che se avessi vinto, avrei messo una buona parola”. Reika rimase immobile, proteggendosi il viso con le mani. Quel tipo aveva una cotta mostruosa per Miky. Di quelle che ti convincono a fare qualunque cosa appunto. Peccato che non fosse minimamente ricambiato. E questo Reika lo sapeva bene.

“non dovresti ingannarlo cosi. Ma visto che ai biglietti ci tenevo, grazie” si limitò a dire Miky, tornado in cucina e attaccando i biglietti sul frigo.

Che? Come? Se la sarebbe cavata così? Impossibile!

“ sai...non capisco perché continui a dire no” le chiese Reika dopo un po'.

“come scusa?”

“ voglio dire...se lo guardi bene, non è brutto. . È intelligente e a tratti anche spiritoso. Ha un buon lavoro, è gentile e ogni volta che ti nomino gli vengono gli occhi a pesce lesso”.

“ Reika....” la ammonì l'amica. La vita sentimentale di Miky era sempre stata..beh..inesistente, e quelle poche volte che la riccia aveva interferito, avevano sempre finito per litigare.

“ lo so, lo so. Ma non pensi che sia ora di cominciare a guardarti intorno? Tesoro, io ti voglio bene, non riesco a pensarti per sempre da sola”.

“ io non sono sola. Ho Toshiro. E ho te”

“ quindi ti sta bene così?. Insomma non dico che devi per forza trovare marito...ma sai..non ci si può sempre arrangiare da sole”

“ che?!” . Per poco Miky non si strozzava. E per poco non strozzava Reika.

“lascia perdere” si arrese la riccia.

 

Meiko's PoV oggi

“Ancora due città. Sarò di ritorno penso al massimo venerdì.” disse Meiko a bassa voce.

“Mi mancate” rispose il marito all'altro capo del telefono.

“Non è un po presto per parlare al plurale?” Disse Meiko sorridendo divertita e imbarazzata.. Era appena al quarto mese di gravidanza, la pancia si intravedeva appena. Quando aveva scoperto di essere incinta aveva provato in tutti i modi a cancellare la promozione del suo nuovo libro ma niente da fare. La sua agente era inflessibile; in fondo meglio adesso che poteva ancora indossare abiti normali e non quelle oscenità che passano per vestiti Pre mamam si disse.

“Non vedo l'ora di rivederti. Ti amo”

“Anch'io. A venerdì allora.” gli rispose chiudendo il telefono e sospirando pesantemente.

 

Benché forse ormai in attività da tanti anni, ogni volta si stupita di quanto il suo lavoro fosse apprezzato e di quanto popolare una giovane scrittrice potesse essere. Nelle ultime settimane aveva firmato centinaia di autografi e anche quella mattina la fila di fan sembrava non finire mai. Purtroppo non c'era il tempo di parlare con tutti, anche se tutti dovevano sentirsi in qualche modo apprezzati e ricordati. Meiko sapeva bene, anche a causa della sua spesso fin troppo cinica agente, quanto un sorriso facesse bene agli affari e al cuore.

Era disperata per una pausa, la gravidanza che la portava più spesso del normale in bagno.

Una ragazza alta, dai folti capelli ricci si avvicinò alla scrivania. Non sembrava particolarmente emozionata, il libro che aveva portato palesemente nuovo, mai aperto.

 

“ciao, tu sei....?” chiese Meiko, sorridendo all'ennesima fan che le si presentava davanti quel giorno.

“ ehm...Reika, mi chiamo Reika Hanacomachi”.

“ grazie per aver comprato il libro. È la prima volta che leggi qualcosa di mio?”

“ eh?..oh! A dire il vero si, ma la mia coinquilina è una grande fan. Ha tutti i suoi libri, una volta mi ha raccontato che in effetti, ha frequentato la sua stessa scuola...quando ancora viveva a Tokyo....credo addirittura che ti considerasse la sua migliore amica.” disse la ragazza. “davvero?” chiese entusiasta Meiko - “ come mai non è venuta lei allora?”.

La fila cominciava a spazientirsi, ma il piano richiedeva il tempo necessario.

“ non può- rispose Reika, guardando la scrittrice negli occhi- dice che vi siete lasciate in malo modo e ora ha paura che non potrai mai perdonarla. Quindi eccomi qua- esclamò d'un tratto Reika con un sorriso- l'autografo è per lei. Le dispiace aggiungere una piccola dedica? Qualcosa di personale...” disse Reika, porgendole la sua copia del libro.

“ sicuro! Qual è il nome?”

“ Miky, si chiama Miky.”

 

 

 

Miki. Aveva capito bene? Fissò la ragazza per qualche secondo. I suoi occhi erano fermi su di lei, perché si: aveva capito bene. Quella ragazzi conosceva Miki, la sua Miki, e voleva parlare con lei.

"Aspettami al café in fondo alla strada. Sarò da te il prima possibile. Aspettami, ti prego" aggiunse, quasi implorante. Qualcuno che aveva informazioni su Miki. Non le sembrava vero, dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che era successo. Non osata sperare che la sua migliore amica forse ancora viva, men che meno osava anche solo considerare di averla finalmente trovata. Era semplicemente impossibile.

 

Era strano. Parlare di Miki con una perfetta sconosciuta. Reika aveva detto di chiamarsi. Non sembra molto più grande di me, pensò m mentre beveva un sorso di tè. La riccia aveva ordinato un doppio frappe banana e fragola con scaglie di pistacchio. Strano a dirsi ma sembrava invitante. Tutta la situazione era surreale finché, all'improvviso, Reika non esclamò:" ora basta. Miki è viva. È stata con me fin da quando è scappata di casa. Le voglio bene e benché lei non dica niente, so che le manchi". Liquidò la questione tutto d'un fiato strappando il cerotto con un colpo netto e a sorpresa.

"Miki è viva....." ripeté incredula la scrittrice. " e tu sai dov'è...."

" si esatto"

" ma non intendi dirmelo" proseguì la scrittrice irrigidendosi sulla sedia.

"Oh no, al contrario. Altrimenti perché sarei qui?"sorrise la riccia. " ma non so ancora se te lo dirò " aggiunse criptica - " voglio capire una cosa prima" disse ancora.

" beh, sicuramente tu ne sai più di me" disse Meiko con una quota di amarezza. Miki è sempre stata la sua migliore amica ma forse la cosa non era più reciproca. Quella ragazza, lei ...LEI sapeva. Sapeva perché Miki era scappata. Sapeva perché aveva lasciato Yu, perché diavolo aveva finto la sua morte. Ora era il tempo delle risposte.

" non ti dirò quello che vuoi sapere-disse Reika interrompendo i suoi pensieri- spetta a Miki raccontarti la sua storia"

"Lei sa che sei qui? Da me?" chiese Meiko cauta. Non voleva inimicarsi quella ragazza e perdere così il primo collegamento con Miki degli ultimi 5 anni. Ma non si fidava di lei. Sospettava fosse molto più pericolosa di quanto lasciasse credere.

" No. - rispose sincera l'altra finendo il frappè- Per anni mi ha impedito anche solo di fare riferimento a te, a voi. Se dovesse scoprire che ho fatto saltare il suo piano mi ucciderebbe e scapperebbe via. Ma adesso basta" concluse decisa. Di nuovo Meiko si chiese quali fossero i piani della sua interlocutrice misteriosa. Esitava a lasciarsi andare. Se avesse accelerato troppo le cose avrebbe rischiato di non ottenere nulla.

Segui un lungo silenzio. Reika aspettava fosse Meiko a parlare, a fare domande, ma la scrittrice non sapeva da dove cominciare. Alla fine scelse quella che per anni le aveva tormentato il cervello, come un tarlo.

" ha avuto un bambino, vero?" chiese con un filo di voce. Ti prego no, ti prego no si ripeteva nella testa.

"Sì."rispose Reika senza scomporsi. ACCIDENTI MIKI! Urlò sempre nei suoi pensieri. In fondo lo sapeva già ma non aveva mai voluto nemmeno pensarci. Era arrabbiata. Arrabbiata che Miki non le avesse detto niente, che non aveva avuto il coraggio di confidarsi con lei, la sua migliore amica. E invece era corsa dritta tra le braccia di una sconosciuta! Aveva chiesto aiuto a un'altra e l'aveva allontanata per sempre. Si sentiva tradita, terribilmente e forse anche spinta dagli ormoni, una lacrima fece capolino nel suo campo visivo. Reika la stava fissando e questo non fece altro che far crescere la propria rabbia e frustrazione. Lei non sapeva cosa aveva passato negli ultimi quattro anni. Non sapeva quante notti si era svegliata sudata e tremante in preda agli incubi e ai sensi di colpa. Quella donna non sapeva niente di lei o di Miki. Proprio un bel niente.

" dov'è adesso? Posso vederla?" chiese con aria di sfida.

" lei non vuole vederti"

"E allora perché sei qua?" Le chiese acida la scrittrice. Ne aveva abbastanza di giocare al gatto e al topo. Aveva cercato Miki per mari e monti. Adesso basta. Se era arrivata addirittura a fingersi morta....era chiaro che non voleva averla intorno.

" perché sei l'unica che può aiutarmi"

"Aiutarti? In cosa di grazia?"

"Sto cercando Yu.".

 

  
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