Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Miss_Sunshine    21/03/2015    1 recensioni
67th Hunger Games
Distretto Uno. Tutti pensano che i Favoriti abbiano la vittoria in tasca e siano anche un po' cattivi. Ma non sempre le cose vanno come devono e anche tra i Favoriti può esserci una ragazza un po' particolare. Questa è la storia di Stella. Una Favorita che tutto si sente tranne che questo.
-
Dal testo
Guardo fuori dal finestrino e mi godo il tramonto sul mio Distretto, che diventa sempre più piccolo. Mi trovo a pensare che potrebbe essere l'ultima volta che vedo il posto dove sono nata. L'ultima volta che ho visto le persone a me care. Potrebbero essere i miei ultimi giorni di vita. Ma poi penso a quello che ho detto ad Ariel. Io ho le carte in regola per farcela. Voglio e posso vincere questi Giochi.
È ora che il Distretto Uno abbia di nuovo un vincitore.
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri tributi, Nuovo personaggio, Tributi edizioni passate, Un po' tutti, Vincitori Edizioni Passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Author's note.- Salve a tutti! Eccoci al penultimo capitolo di questa storia. So che dalla fine di quanto leggerete la storia può sembrare finita, ma c'è ancora qualcosa che deve succedere. Siccome questo capitolo mi sembrava abbastanza lungo, preferisco mettere gli ultimi avvenimenti nel prossimo.

Per terminare il 'come me li immagino io', questi sono Eve, Amarillis e Ganymedes.

In questo capitolo ci sono le interviste e oltre al look di Stella, ho pensato di farvi vedere anche quello degli altri :3

Bene, penso di avervi annoiati abbastanza quindi vi lascio alla lettura. Vi ringrazio sempre con tutto il mio cuoricino di continuare a seguire questa storia <3

 

The Golden Girl

 

Capitolo 8 - L'incoronazione

 

 

È assurdo che in tv non ci sia altro. Sono in questo ospedale da due giorni con la televisione come unica distrazione e tutto ciò che trasmettono sono i Giochi. Cambio canale un altro paio di volte, poi mi arrendo e la spengo. Ho già letto le riviste che mi ha mandato Amarillis e non ho davvero idea di cosa fare. Per fortuna tra un paio d'ore dovrebbero dimettermi. Dall'hovercraft mi hanno portata subito qui, ma ho pochi ricordi del mio primo giorno di permanenza. Praticamente ero sempre sedata e entravo e uscivo dalla sala operatoria. O almeno è quello che mi hanno raccontato. Un'infermiera mi ha detto che mi hanno messo degli innesti di pelle per coprire le cicatrici e penso sia vero, visto che non ho più un minimo segno sul corpo. Di ieri ho più ricordi, ero quasi sempre sveglia, anche se un po' intontita dalle medicine. La mia gamba è guarita e ricordo l'ago della flebo costantemente infilato nel mio braccio. Avevo perso peso, a quanto pare. Io non saprei, mi ero abituata a mangiare così poco, non mi accorgevo più neanche di avere fame a un certo punto. Oggi però ho avuto la mia prima vera colazione da quasi tre settimane a questa parte. Certo, non mi hanno fatta ingozzare, anche perché probabilmente non ci sarei riuscita dopo due settimane di digiuno, ma è stato bello tornare a mangiare normalmente.

Non vedo l'ora di uscire di qui e poter vedere delle persone che non siano medici. Non è come essere nell'arena, naturalmente, ma anche in questo ospedale mi sembra di essere fuori dal mondo. Entra un'infermiera a portarmi un vestito e delle scarpe, dicendomi che li ha mandati Amarillis. Le visite non sono permesse, mi trasferiranno direttamente alla Torre una volta dimessa, ma posso ricevere cose. La mia Accompagnatrice si è premurata di darmi un segno del suo affetto, a modo suo, e devo dire che lo apprezzo. Certo, mi avesse mandato qualcosa da mettere che non fosse rosa lo avrei apprezzato di più, ma pazienza. Quando mi guardo allo specchio vedo la stessa ragazza che è partita dal Distretto Uno. Sono pulita e riposata e la mia pelle è perfettamente liscia, come se non fossi mai stata in quell'arena. Ma ci sono stata e non è qualcosa che posso dimenticare solo perché la mia pelle è tornata liscia e i miei capelli puliti. Sembro sempre la stessa eppure mi mi sento così diversa.

Quando esco dall'ascensore e rimetto piede nel nostro appartamento ho uno strano déjà vu. Non è come la prima volta che sono arrivata, ormai questo posto lo conosco. Ma da un'altra parte è come vederlo di nuovo per la prima volta. Quelle due settimane nell'arena sembrano pesare come se fossero stati due anni. Mi chiedo come mi sembrerà tornare a casa, se anche quella mi sembrerà diversa. I miei pensieri vengono interrotti da Amarillis che mi corre incontro urlando a qualcuno in salotto che sono arrivata. Sorpresa sorpresa, ragazzi! Mi abbraccia forte e io ricambio il suo abbraccio. "Ero sicura che saresti tornata!" squittisce nel suo migliore accento capitolino, ma per una volta non mi dà fastidio. "Lo sapevo, lo sapevo che saresti stata tu! La mia Vincitrice bellissima!"

Mi stringe di nuovo e noto che ha gli occhi lucidi. Inizio a sospettare che Sapphire e Ruby l'abbiano drogata per passare il tempo mentre mi aspettavano. O forse a modo suo mi vuole davvero bene, chissà. Finalmente arriva Ruby e viene anche lei ad abbracciarmi, un abbraccio più lungo di quello di Amarillis, un abbraccio che ti può dare solo chi sa cosa hai passato, credo. "Sono contenta di riaverti" mi sussurra mentre mi stringe. "Non avevo idea di cosa volesse fare Trevor e non so perché l'abbia fatto, mi dispiace..." comincia, ma io la fermo.

"Lo so, Ruby, non preoccuparti. Non parliamone più" le dico staccandomi da lei e facendole un sorriso sincero. Mi accompagna in salotto con Amarillis che ci viene dietro sui suoi tacchi esorbitanti e finalmente rivedo Sapphire. Sta riempiendo dei bicchieri da una bottiglia che  presumo abbia appena stappato e me ne porge uno quando mi avvicino.

"Alla Vincitrice più pazza che mi sia mai capitata" mi accoglie con un sorriso facendo tintinnare il suo bicchiere contro il mio.

"Al Mentore più sadico che si potesse avere" rispondo con lo stesso tono mentre ripenso al suo modo così gentile di farmi avere gli aiuti. Mi abbraccia ed è la prima volta che mi sento davvero al sicuro da quando tutto questo è cominciato. "Grazie" gli sussurro mentre sento gli occhi pizzicare.

"Non dirlo neanche, sono contento che tu sia di nuovo qui a farmi impazzire" mi risponde stringendomi di nuovo prima di lasciarmi andare e porgere un bicchiere alle altre due. Tiro su col naso e sbatto le palpebre per ricacciare indietro le lacrime. Basta piangere, ho versato tutte le lacrime possibili in quell'arena. Bevo un sorso dal mio bicchiere e sento che è dolce e frizzante. Non ho neanche finito il bicchiere che sento già la testa leggera. L'arena ha anche distrutto la mia già scarsa resistenza all'alcol, fantastico. Se quando tornerò a casa i miei amici organizzeranno una festa in mio onore dovrò ricordarmi di chiedere un succo di frutta. Chissà come sarà tornare a casa e fare di nuovo le cose normali che facevo prima di essere messa in un arena ad ammazzare gente. Chissà se riuscirò a fare di nuovo cose normali. Mentre sono persa nei miei pensieri Sapphire sta riempiendo i bicchieri per un altro giro, così gli porgo automaticamente il mio ma a quanto pare io sono 'troppo piccola' per avere altro alcol. Grazie, davvero, neanche mio padre mi tratta così. Ma non faccio in tempo a iniziare ad inveire contro di lui che vengo portata dal team di Preparatori.

Dopo gli abbracci e le congratulazioni di rito iniziano a fare le loro magie, ma l'atmosfera è molto più rilassata rispetto alla precedente intervista. Mentre mi preparano chiacchieriamo del più e del meno e loro mi raccontano cosa è successo qui mentre ero nell'arena. Quando arriviamo allo scontro tra Sapphire e Brutus ridiamo tutti così forte che siamo costretti a fare una pausa da trucco e parrucco. Nonostante questo, il risultato è magnifico, come sempre. Ho i capelli acconciati in onde morbide e raccolti sulla nuca (il mio team dice che questa acconciatura starà benissimo con la corona) e un trucco leggero e luminoso che mi fa sembrare raggiante. Cosa che dovrei essere visto che è il giorno dell'incoronazione e io ci sono arrivata viva. Quando hanno dato gli ultimi ritocchi mi accompagnano nella solita stanza in cui incontro Ganymedes.

"Stella! So che te lo diranno tutti, ma ero sicuro che avresti vinto tu!" mi dice appena entra, per poi abbracciarmi.

"Detto da te ci credo" gli rispondo, felice di rivederlo. Mi tasta un po' per capire quanto peso io abbia perso e poi prende qualche misura. Lo vedo annuire, quindi immagino avesse già fatto il vestito più stretto degli altri che ho indossato, pensando che sarei stata più magra.

"Emozionata per sta sera?" mi chiede mentre armeggia con la custodia del vestito.

"Mh no, non più di tanto..." gli rispondo, scoppiando a ridere quando lo vedo alzare un sopracciglio, scettico. Finalmente posso vedere il vestito ed è più bello di quanto pensassi. È senza spalline e ha la scollatura a cuore, il corpetto fatto di tante paillettes color oro che dalla vita in giù scendono formando dei raggi fino quasi a metà della gonna, che è di tulle color champagnelunga fino ai piedi. Sembra una nuvola soffice. Ganymedes mi aiuta ad entrarci e poi mi fa fare un giro su me stessa e la gonna si gonfia. Sembro una principessa. Sono curiosa di sapere come si vestirà lui per le interviste, ma figuriamoci se mi svela qualcosa. A dire il vero, sono curiosa di vedere tutto il mio team messo sulla graticola da Caesar Flickerman. Sara il mio turno di stare comodamente seduta a godermi lo spettacolo.

 

Il programma è iniziato da poco e io già sto scomoda su questo trono. Sapphire mi ha di nuovo praticamente spinta fuori da dietro le quinte, dicendomi di essere carina e gentile e di non fare cavolate. Penso sia troppo tutto insieme per me. Caesar si è congratulato con me e ci sono stati gli applausi del pubblico. Ho sorriso così tanto che mi fa male la bocca. Ora me ne sto seduta su questo coso in attesa di vedere i momenti più importanti dei miei Giochi. Sapphire mi ha detto che non posso distogliere lo sguardo, di non provarci neppure, se no viene qui e mi picchia. A quanto pare è una tortura pubblica che tutti dobbiamo subire. Il grande schermo dietro di noi viene riempito dall'immagine di me sul mio piedistallo durante il conto alla rovescia. Credo sia l'unico momento in cui mi vedremo pulita. Ho uno sguardo vigile e attento e non posso fare a meno di sorridere. Ho la faccia di una Favorita molto preparata! I sessanta secondi finiscono e mi vedo sgomitare tra le persone per arrivare alla Cornucopia. Vedo il mio sguardo agghiacciato davanti allo scempio che c'è alle mie spalle, ma poi mi riscuoto e corro via. Come ho fatto a non restare immobile davanti a tutto quel sangue? L'istinto di sopravvivenza dev'essere stato davvero forte lì dentro. La clip successiva mostra me sporca e sudata circondata da zanzare. Mi viene il prurito solo a rivedere queste immagini. Poi c'è l'aiuto che mi cade in testa e tutti ridiamo, ah-ah molto divertente davvero. Mi vedo fare il cuoricino con le mani verso la telecamera e sono contenta di aver indovinato la sua posizione. Il primo momento cruento è lo scontro col grande giaguaro assassino. Mi ha ridotta così male che mi faccio impressione da sola a guardare quelle ferite. La mia faccia dev'essere parecchio pallida perché Caesar mi fa portare un bicchiere d'acqua. Gli sono molto grata perché è una buona scusa per smettere di guardare per qualche secondo.

Quando c'è lo scontro, abbastanza veloce come mi era sembrato nell'arena, tra me e il ragazzo dell'Undici, che scopro si chiamava Maximilian, tratteniamo tutti il fiato. I miei colpi sono precisi e puliti, qualcuno del pubblico applaude e io non posso fare a meno di notare che sembro un'assassina fredda e spietata. L'immagine cambia e ci sono io rannicchiata nel sacco a pelo sotto la pioggia che mangio un biscotto. Credo non sia una scena molto interessante perché dopo qualche secondo passiamo al mio scontro con i mandrilli. Vederli su questo schermo enormi li rende ancora più brutti. So cosa sto per vedere ma il mio cuore accelera comunque i battiti ogni volta che uno di loro mi si scaglia contro. Quando la clip finisce vorrei correre via perché credo di sapere cosa ci sarà ora e non voglio vederlo, men che mai davanti a tutta questa gente. Ma devo per forza. Rivedo Sam e il suo sorriso, le mie uniche risate in quelle due settimane. Posso quasi risentire le sue labbra sulle mie e le sue battute da pervertito. E poi lo rivedo morire un'altra volta, come se tutte le volte che l'ho visto nella mia testa non fossero abbastanza. Il colpo che uccide il suo assassino trasuda rabbia e per un attimo ho paura di me stessa. Bevo un sorso d'acqua per evitare di guardarmi piangere la sua morte e sposto lo sguardo sul pubblico. Molti hanno gli occhi lucidi o se li stanno asciugando con dei fazzoletti.

Riporto lo sguardo sullo schermo per l'attacco dei pennuti e mi riprendo un po' quando mi vedo sconfiggere il tacchino gigante. Poi è il momento della morte di Trevor e mi trovo a trattenere il fiato insieme al pubblico. Lo sappiamo tutti quello che succede, però rivederlo fa comunque effetto. Non voglio rivedere la sua faccia, non voglio pensare a lui e a quando tornerò a casa e magari vedrò la sua famiglia. Cambiate subito quella clip. Il resto è il mio momento più sanguinoso dei Giochi. Lydia mi sbatte contro l'albero e mi passo una mano sulla fronte senza quasi accorgermene. Poi le apro il cranio con una pietra. Sembro una specie di animale e la mia famiglia ha visto questa roba. Quando vado alla Cornucopia per uccidere Maximus, invece, sembro rilassata e determinata. Sono tornata ad essere il killer senza scrupoli. C'è un'inquadratura su me che cado a terra per la coltellata e poi l'annuncio di Claudius Templesmith. Il video si oscura su me che piango di gioia, e col senno di poi anche di dolore mi sa, consapevole che finalmente uscirò dall'arena.  

Prima di iniziare con l'intervista c'è una pausa per la pubblicità e i miei Preparatori vengono a ritoccarmi il trucco. Ganymedes invece ci tiene a sistemarmi meglio la gonna, in poche parole sono circondata. Restituisco il bicchiere a non so bene chi, visto che non riesco a vedere niente con loro che mi ronzano intorno. Finite le mie sistemazioni Caesar mi raggiunge, dando un'occhiata al foglio su cui probabilmente sono scritte le domande che dovrà farmi.

"Tutto bene?"

Annuisco con un sorriso educato. "Era la prima volta che vedevi i Giochi?" mi chiede alzando lo sguardo su di me.

"Sì, in ospedale ero per lo più sedata, non ho guardato la tv" mento spudoratamente, sperando di risultare credibile.

"Sei andata bene, la parte peggiore è passata" mi dice con un sorriso comprensivo e non so se devo dire qualcosa o no. "C'è qualcosa che non vuoi che ti chieda?" mi domanda, tornando a guardare il foglio. Ci penso un attimo poi decido che non avrebbe senso evitare domande a cui prima o poi dovrei comunque rispondere.

"No, siamo qui per fare il nostro lavoro, facciamolo."

Caesar mi guarda e mi dà una pacca sulla spalla. "L'ho detto che eri la mia preferita" mi dice soltanto, per poi informarmi che stiamo per tornare in onda. Appena parte l'applauso del pubblico lui sfodera di nuovo il suo sorriso a trentadue denti. O potrebbe averne anche qualcuno in più, siamo pur sempre a Capitol City.

"Stella, cominciamo. Posso chiederti cosa provavi durante quei sessanta secondi, prima che tutto iniziasse?"

Lo adoro quando fa queste facce serie come se stessimo parlando di cose di vitale importanza. "Sonno, Caesar. I Giochi non dovrebbero iniziare così presto, avevo appena finito di fare colazione!"

"Adoro questa ragazza!" esclama ridendo, seguito dal pubblico. Dovevo fare il comico, ormai si sa. "Come mai non hai preso parte al bagno di sangue?"

Ha rimesso su la sua faccia seria. "Non faceva per me, non era la mia strategia, semplicemente."

Scuoto i capelli ma mantengo il mio sguardo da sapevo-esattamente-cosa-stavo-facendo.

"E la tua strategia si è rivelata vincente, non è così gente?" chiede rivolgendosi al pubblico che si lascia andare ad esclamazioni entusiaste. "Parliamo del tuo primo vero scontro. Quel giaguaro sembrava pericoloso" mi dice protendendosi verso di me. Penso di non poter dire che me la stavo facendo sotto, vero? Scuoto i capelli come faccio sempre quando ho bisogno di prendere tempo.

"Lo era, infatti. Ma niente per cui non fossi allenata" rispondo con la mia migliore faccia da Favorita.

"Ne sei uscita piuttosto male però" mi fa notare con aria grave. Beh, vorrei urlare, era il doppio di me quella cosa, l'avrei dovuto ammazzare senza ne anche un graffio?! Questa gente ha idea di cosa sia un'arena?

"È vero, è stato uno scontro duro. E per questo voglio ringraziare ancora una volta i miei Sponsor, senza il loro aiuto non sarei qui adesso a raccontarlo" dico mentre mi volto verso il pubblico con uno dei miei migliori sorrisi radiosi subito imitato da Caesar. Il pubblico applaude e la mia mascella duole.

"Passiamo alla prima volta che hai ucciso un altro Tributo. Come ti sei sentita?"

Le luci si abbassano e l'atmosfera è di nuovo seria. "È difficile da spiegare a parole... Sai che è qualcosa che va fatta, che dovrai fare, ma allo stesso tempo speri che quel momento non arrivi mai. Perché quando arriva non sei mai pronto. Stai privando qualcun altro della sua vita, qualcuno che nemmeno conosci ed è una cosa con cui dovrai fare i conti per tutta la tua vita..."

Vedo Sapphire farmi segno che va bene così dall'altra parte del palco, dietro le quinte, e mi fermo, lasciando al pubblico il tempo di fare la loro migliore espressione affranta.

"E quando hai dovuto uccidere il tuo compagno di Distretto, invece?"

"Non sapevo nemmeno che fosse lui, quando è successo. Non pensavo che fosse lui..."

"Provi rimorso per quello che hai dovuto fare?"

"No. È venuto lui da me, se l'è cercata."

Penso di aver assunto uno sguardo duro e forse ho risposto troppo in fretta, ma è così. È stata colpa sua, non ho intenzione di dispiacermi ancora. Io non gli avrei mai dato la caccia, ma lui l'ha fatto con me, quindi non mi scuserò. Le luci assumono un tono più caldo. Forse abbiamo finito di parlare delle mie prodezze di killer. "Il ragazzo del Quattro..."

"Sam" lo interrompo, d'istinto.

"Sam... Eravate amici?"

"In un certo senso... Non puoi farti amici nell'arena. Io e Sam eravamo... Una cosa complicata, ma anche semplice, a volte..."

Cosa cavolo ho appena detto? La possiamo tagliare e rifare? Ah siamo in diretta? Come non detto. "Eri innamorata di lui?"

Caesar ma che domande sono?! "Non lo so... Abbiamo avuto così poco tempo, non so se ti puoi innamorare di qualcuno così in fretta. Forse sì... Sam avrebbe detto sicuramente di sì" concludo, con quello che credo sia il primo sorriso sincero che faccio durante questa intervista.

"Vi siete conosciuti durante il training? Vi allenavate insieme?"

Allenarsi, è così che si dice ora? "Non posso rispondere a questa domanda, credo che siamo ancora in fascia protetta!"

Ridiamo tutti e Caesar fa una delle sue facce che mi fanno tanto ridere. "Come mai non vi siete alleati nell'arena?"

"Se ci fossimo alleati saremmo quasi sicuramente arrivati insieme alla fine e poi... Ne poteva restare soltanto uno, sapevamo come funziona e non abbiamo voluto farlo."

Dal pubblico provengono esclamazione costernate e tristi.

"Parlaci di Sam, che tipo era?"

Oh cavolo, non penso di poterci riuscire. Mi liscio il vestito cercando di costringere le parole a venire fuori. "Sam era... Intelligente... Spiritoso... Altruista... E anche molto carino, credo ci terrebbe che io lo precisi, era molto, molto carino" dico ridendo anche se sento gli occhi pizzicare un po'. "Sapeva tenermi testa, sapeva farmi ridere... Era probabilmente una delle persone migliori che abbia mai conosciuto..."

Mi fermo perché devo assolutamente sbattere le palpebre per non far uscire le lacrime. "Hai ucciso il suo assassino..."

"Non l'avrei mai lasciato andare senza vendicare Sam. Non me lo sarei mai perdonato. Volevo essere io a farlo, glielo dovevo" rispondo decisa, sentendo che una nota di rabbia si sente ancora nella mia voce.

"Un'ultima domanda, Stella. Cosa hai provato quando è finita? Qual è stata la prima cosa che hai pensato dopo l'ultimo cannone?"

"Che stavo per tornare a casa... No, aspetta, prima mi sono chiesta perché non ci fosse ancora l'annuncio della mia vittoria, dopo quello ho pensato che sarei tornata a casa" mi correggo sorridendo mentre Caesar e il pubblico ridacchiano.

"Proprio come mi avevi detto di voler fare durante la tua precedente intervista! E ora che torni a casa che progetti hai?"

Fingo di pensarci su un attimo assumendo la mia migliore espressione pensierosa. "Beh uscirò coi miei amici, arrederò la mia nuova casa al Villaggio dei Vincitori... Andrò a suonare il campanello di Sapphire alle quattro del mattino per ringraziarlo di tutto il suo aiuto mentre ero nell'arena..." dico convinta mentre ripenso a tutti i paracadute che ho ricevuto sulla testa. Tutti ridono ma io guardo Sapphire che mi alza il medio dal suo angolo dietro le quinte.

"Sarai un Mentore l'anno prossimo? Ci rivedremo?"

"Assolutamente, verrò a vedere come sta a te il color oro, Caesar! Me lo devi!"

Il pubblico ride mentre noi ci alziamo e lui mi accompagna al centro del palco tenendomi la mano e alzandola quando dice "Signore e signori, Stella Maloney, Vincitrice dei Sessantasettesimi Hunger Games!"

Esco mentre tutti applaudono, felice di poter andare finalmente a togliermi queste scarpe e a guardare le interviste degli altri.

 

Sono comodamente seduta dietro le quinte, senza scarpe e con la gonna del vestito alzata fino alle ginocchia, a guardare le altre interviste. Il primo è stato Sapphire ed è stato subito chiaro che sa perfettamente come gestire questo genere di cose. Rivolge al pubblico sorrisi seducenti, scherza con Caesar e sa come andare a parare su ciò che vuole dire. Forse è una cosa che impari col tempo o forse no, dovrei vedere le interviste dei suoi Giochi. Devo ricordarmi di chiedere ad Amarillis. "Cosa hai pensato quando hai visto Stella proporsi come volontaria?" gli sta chiedendo il conduttore.

"Che era troppo bassa per vincere ai Giochi!" risponde lui prontamente e tutti ridono. Grazie, Sapphire, molto divertente.

"Però hai puntato su di lei, perché?"

Già, perché? "Oh andiamo, Caesar! Guardala negli occhi! Ha quella luce particolare, se si mette in testa una cosa puoi scommettere che ci riuscirà. Quindi, quando mi ha detto che avrebbe vinto con quella luce negli occhi, io ho puntato su di lei."

Applaudo come un'idiota insieme al pubblico, non posso credere che Sapphire abbia detto una cosa carina su di me davanti a dei testimoni. Dopo essersi preso sufficienti acclamazioni da parte del pubblico lascia il posto al Ruby. Anche da lei penso di avere molto da imparare, riesce a stregare il pubblico con la sua risata cristallina e chiacchiera tranquillamente come se fosse tra vecchi amici. Caesar le fa qualche domanda generale per poi passare all'argomento Trevor.

"Era una vostra strategia quella di attaccare Stella? O sei rimasta stupita che lui l'abbia fatto?"

"È stata una sua decisione, non me ne aveva parlato minimamente. Non aveva previsto i rischi e ha sottovalutato il suo avversario. Fossi stata al posto di Stella avrei reagito allo stesso modo."

Mentre parlava è passato nei suoi occhi il guizzo freddo e calcolatore della Favorita, lo stesso che credo di avere avuto io mentre parlavo di Timothy. Forse è qualcosa che abbiamo tutti i Vincitori, non saprei. Dopo di lei tocca ad Amarillis, vestita in maniera alquanto stravagante e con una coroncina dorata tra i capelli. Queste Accompagnatrici vanno in brodo di giuggiole quando vincono, c'è poco da fare. Ma devo ammettere che lei rimane molto bella anche quando indossa questi vestiti assurdi, forse perché contrastano col suo viso pulito e il sorriso smagliante.

"Lo sapevo che avrebbe vinto, ne ero certa! Non ho dubitato per un solo istante!" sta dicendo entusiasta, col suo migliore accento capitolino. Mi hanno raccontato che quando il giaguaro mi ha aggredito ha praticamente pianto, ma penso che questo non sia il caso di dirlo in tv. Dopo di lei tocca al team di Preparatori e ci tengono a precisare come io fossi pulita e ordinata quando sono arrivata. Effettivamente, visto come il pubblico ha avuto modo di ammirarmi nell'arena, specificare che di norma faccio la doccia regolarmente non è poi una cattiva idea. Caesar chiude in bellezza con Ganymedes e mentre parlano sullo schermo passano le clip di me con indosso i vestiti che ha disegnato. "Come ti è venuta l'idea dell'oro?"

"Mi è venuta quando ho visto le Mietiture. Volevo fare qualcosa di diverso quest'anno, qualcosa che rappresentasse il Distretto in modo diverso. Ho pensato all'oro quando ho visto Stella. L'oro simboleggia purezza, valore, lealtà, è il più bello dei metalli preziosi... Ti viene in mente qualcosa di meglio per quella ragazza?"

Se il mio Stilista voleva farmi commuovere c'è riuscito. Ma non faccio in tempo ad asciugarmi gli occhi che Caesar decide di mandare in onda le interviste fatte alla mia famiglia dopo l'annuncio della vittoria e le lacrime tornano. Non avevo mai passato così tanto tempo lontano da casa. I miei sono stati intervistati nel salotto di casa. Mio padre è molto orgoglioso e dice che era sicuro che avrei vinto. Mia madre non nasconde gli occhi lucidi e annuisce con forza. Mi sembrerebbero convincenti se solo non li avessi visti guardarmi come se non avessi più dovuto fare ritorno. Poi le chiedono se ha delle foto di me da piccola e lei tira fuori un album enorme. Credo abbia aggiunto qualche foto nuova per l'occasione, perché non ricordavo di avere così tante foto imbarazzanti di me da piccola. Mandate subito la pubblicità.

Dopo i miei genitori tocca ad Ariel e a lei sì che credo quando dice che era certa che sarei tornata. La intervistano al parco dove passiamo i pomeriggi e lei parla di come ci siamo conosciute durante il primo giorno di asilo, della nostra amicizia, di me, delle cose imbarazzanti che ho fatto quando ero brilla... Se pensa che questi aneddoti le saranno perdonati facilmente si sbaglia di grosso. Finalmente la trasmissione finisce e abbiamo un paio d'ore di pausa prima dell'incoronazione.

 

Sono seduta nella macchina che ci sta portando verso il luogo dove si svolgerà la cerimonia. Sono stata qui per la sfilata con i carri, ma allora ero forse troppo nervosa per guardarmi intorno. Da quando sono tornata qui mi sembra di vedere molte cose per la prima volta. Guardo fuori dal finestrino e vedo che la gente già sta prendendo posto. Ci sono dei maxi schermi come per la sfilata in modo che tutti possano vedere. Sono grata ai miei Preparatori per avermi ritoccato ancora una volta il trucco, la mia faccia sarà proiettata su quegli affari giganti.

"Non fare niente di avventato e andrà tutto bene" mi ammonisce Sapphire, che è seduto accanto a me, per la quindicesima volta.

"Quando mai ho fatto qualcosa di avventato, scusa?" gli rispondo alzando gli occhi al cielo con aria scocciata. Lei solleva un sopracciglio ma si astiene dal rispondermi. Bene, meglio per lui.

La cerimonia consiste in me che sto in piedi su un palco mentre il Presidente mi incorona. Devo ammettere che è un po' meglio di quando sono stata incoronata reginetta di primavera a scuola. Cerco di assumere un'aria composta come mi ha insegnato Amarillis. Questo essere faccia a faccia con Coriolanus Snow mi mette ansia. Tiene in mano la mia corona e mi sorride, ma non riesco a capire se è un sorriso sincero o di circostanza.

"Sa, signorina Maloney, io non faccio mai previsioni sull'esito dei Giochi. Ma, se sta volta mi avessero chiesto su chi avrei scommesso, io avrei detto lei" mi dice, cogliendomi assolutamente di sorpresa mentre mi incorona. Non so che rispondere, quindi mi limito a sorridere e a ringraziare. Lui ricambia il mio sorriso ma ancora una volta non capisco cosa potrebbe passargli per la mente.

"Spero continuerà a non deludermi" conclude mentre mi porge una rosa bianca e io mi chiedo cosa avrà voluto dirmi. Qualunque cosa sia, spero anche io di non deluderlo. Chi l'ha fatto non ha avuto una vita molto felice.

 

A cena l'atmosfera è rilassata, forse perché non c'è il rischio che io domani sia morta. Mangiamo e chiacchieriamo del più e del meno e quando abbiamo finito mi ritiro in camera mia. Senza il vestito da principessa e tutto quel trucco mi riconosco di nuovo, non sono molto diversa dalla ragazza che arrivata qui qualche settimana fa. Mi provo la corona che fa uno strano pendant con la camicia da notte. Sento bussare e mi rendo conto di quanto le visite di Sapphire mi siano mancate.

"Dovresti andare a dormire, non voglio doverti buttare giù dal letto a calci domani mattina."

"Ehi! Dovresti portarmi rispetto, sono una Vincitrice anch'io adesso!"

"Vai a letto adesso, Vincitrice" mi dice ridendo dopo avermi scompigliato i capelli. Poso la corona sul comodino e sto per mettermi a letto, ma poi sento la sua voce. "Stella, che ti ha detto oggi Snow? Dagli schermi si è visto che avete parlato."

"Niente, si è solo congratulato con me per la vittoria" rispondo vaga.

"Non mentirmi" mi ammonisce mentre chiude la porta e si avvicina.

"Solo questo, davvero. Mi ha detto che pensava avrei vinto io e si è congratulato, tutto qui". Anche se poi ci ripenso e decido di essere completamente sincera. "Ha detto che spera che continuerò a non deluderlo. Che intendeva, Sapphire?"

Lo vedo pensarci su ma poi mi sorride e si limita a dire "Non saprei, potrebbe significare qualunque cosa. Non pensarci per ora."

"Significa che mi darà come passatempo a qualche suo amico?"

"Stella!" mi rimprovera guardandosi attorno per dirmi che potrebbero esserci delle cimici.

"Quindi è vero? Lo fa davvero? Quello che dicono su Finnick Odair è vero?"

"Stella, basta così! Non è il luogo per parlare di queste cose!"

"L'ha mai fatto con qualcuno di noi?"

"Cashmere..." si limita a rispondere, evidentemente a disagio. "Senti, non lascerò che questo succeda a te, chiaro? Questa città ti ha già fatto troppo male, non lascerò che te ne faccia ancora. Nessuno ti venderà come carne da macello o dovranno vedersela con me, chiaro?" Io annuisco. "Bene. E ora vai a dormire, torniamo a casa domani" conclude, dandomi un bacio sulla fronte per poi uscire. Ubbidisco e mi metto a letto, cercando di non rimuginare più sulle parole di Snow. Domani finalmente torno a casa, ho un motivo per essere felice.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Miss_Sunshine