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Autore: Originofmuse    23/03/2015    1 recensioni
''Piansi ancora una volta, o forse non smisi mai di farlo''
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio tutto sudato e noto che tutto il sangue è sparito. Forse è stato solo un incubo, lo spero.
Mi alzo ma devo fermarmi, restare immobile, perché la testa inizia a girarmi. Attendo per ritrovare stabilità poi nudo vado fino in camera ed indosso le prime cose che trovo nell’armadio. Corro in cucina con l’unico pensiero fisso nella mente: telefonare a Dominic.
'' Sono Gerard, ti prego non buttare giù. Devo parlarti, dimmi dove abiti”. Un lungo momento di silenzio, poi la sua voce si fa sentire, rivelandomi l’indirizzo. Prendo le chiavi della macchina e mi precipito da lui. Le vie della città non sono mai state così anonime, mentre con la macchina le percorro con l’ansia che mi assale, lasciandomi quasi senza fiato.

 Pov Dominic

 Sento presenze in casa, sento qualcuno con me ma so di essere solo, Gerard sta arrivando e sono molto contento di questo. Inizio a preparare la moka per un caffè. Do le spalle al resto della casa e tutto ad un tratto, sento qualcuno afferrarmi da dietro e girami, frontalmente. Le mie parole, le uniche dettate dal momento '' Gerard come hai fatto ad entrare''. Poi la stanza inizia a vorticare e dissolversi ai miei occhi, mentre i sensi mi abbandonano.
                 
Pov Gerard 
             
Arrivo davanti a casa sua e l’unico tempo che spreco e quello che impiego nell’arrivare di corsa davanti alla porta, sulla quale inizio a bussare. L’ansia non mi ha abbondonato, anzi in quel momento, mentre i miei occhi fissano il legno della porta, mi accorgo di avere la gola secca e deglutire non mi serve a nulla. Nessuno viene ad aprire. Impossibile, perché? Inizio a cercare la chiave e tre sono i posti in cui più banalmente, le persone la nascondono: sotto il tappeto, sotto ad un vaso e sopra lo stipite della porta. Banali, ma sempre sicure, difatti la ritrovo li, nell’ultimo posto. Le dita mi tremano quando cerco di infilarla nella toppa. Sbaglio ma non mi fermo, e quando apro la porta, essa quasi sbatte contro il muro.
 'Dom, dove sei?! DOM?!'' Inizio a chiamarlo ed a cercarlo in tutte le stanze fino a quando lo sguardo ricade sulla scritta contro il muro. Rosso, rosso scuro ma quasi acceso ed è questo l’effetto che solo il sangue può fare. Capisco che Dominic è li dentro, nella cucina, l’ultima stanza che mi rimane da controllare. “TU SEI MIO” tre parole, così semplici quanto inquietanti. Se qualcuno dovesse chiedermi cosa avessi provato in quegli attimi, in cui la mia mano si allungava verso la maniglia ed spalancava la porta della cucina, la mia unica risposta sarebbe, il nulla. L’ansia si trasforma in silenzio, consapevolezza, terrore. Corro verso i fornelli e lo trovo con la testa conficcata proprio li e tutto attorno il caffè rovesciato.
Odore di sangue e morte mescolato a quello dell’aroma intenso del caffè stesso. Brucia. Brucia il braccio per l’ennesima volta e guardandolo, mi accorgo di alcune macchie sulla felpa. La sfilo e vedo anche la stessa scritta è li a segnare con le sue semplici e inquietanti parole, la mia pelle ed il mio essere stesso. Alzo lo sguardo impaurito, chi diavolo avrebbe mai il coraggio di fare una cosa del genere?! Mi guardo attorno, come se avessi la certezza che l’autore di tale amorevole mostruosità potesse essere li in attesa. E lo vedo, in un angolo spuntare dal nulla, vedo Frank, ma non è lo stesso Frank di sempre, il suo sorriso è insano, pazzo. ''Ci rivediamo Gerard'' ''Sei stato tu?!'' urlo con il fiato che mi brucia la gola arsa. Annuisce, sempre con quel sorriso insano stampato sulle labbra. Non gli serve parlare, mi basta guardarlo per scuotere il capo sconcertato ''Ommiodio ho sposato un pazzo'' mi metto le mani nei capelli '' chi cazzo sei tu?! tu non sei il mio Frankie! io ho sposato il chitarrista cucciolo non il pazzo omicida!'' ''Ge'' sentirmi chiamare così, con quella tranquillità nel tono, ha solo il potere di farmi gelare il sangue nelle vene '' io sono la sua parte cattiva'' La sua mano si muove e indica me, e subito dopo Dominic “anzi, voi siete quelli cattivi. Voi siete stati cattivi con me, tu.. tu hai tradito tuo marito!'' Inizia a piangere e si mette una mano sul petto ''Ge mi hai distrutto, hai anche ricominciato a bere!' Sei riuscito a farmi del male nonostante io fossi già morto! Hai pensato che io non sarei stato contento se tu ti fossi ucciso, ma, amore mio, io volevo questo. Io ti rivolevo con me! TU SEI MIO GERARD!'' ed il mio nome si scrive sulla mia pelle Non so quanto tempo sia passato, quanto tempo io sia rimasto a fissarlo, in quella sua pazzia straripante d’amore, capisco che qualcosa in lui è cambiato, che sempre si sia calmato quando mi prende per mano e mi porto nel bagno. Ormai lo stupore non mi assale più, nonostante mi accorga che la stanza è identica alla nostra ed il suo corpo giace a terra in una pozza di sangue. Si gira verso di me e mi bacia ''Oh, mio dolce veleno, ti amo da impazzire'' comincia a spogliarmi e ad ogni indumento che mi sfila, mi regala un bacio. Non so quando la vasca è stata riempita, ma quando mi fa avvicinare, è già li pronta ad accogliermi ed io non faccio altro che ubbidire. Un limbo di terrore e rassegnazione. Amore ed odio. Paura e dolcezza. Un nuovo bruciore sul mio braccio ma ora vedo perfettamente con i miei occhi che è la lametta a recidermi le vene, una lametta mossa dalle sue mani, in modo che le ferite non possano rimarginarsi ''Ti amo tanto Frank'' sussurro '' Ti ho tradito ma ti amo, lo farò per sempre'' Le lacrime iniziano a rigarmi il viso ''Amore'' esclama, facendo uscire qualche lacrima dai suoi occhi così belli. '' non smetterò di farlo mai nemmeno io'' Perdo conoscenza e chiudo gli occhi, sto morendo ''staremo insieme per sempre'' sento dire da una voce davanti a me. Morto. So di esserlo ma la tempo stesso mi sento vivo. Apro gli occhi e mi ritrovo a fissare Frank. Lo vedo scavare nel mio petto, nel mio corpo, sta cercando qualcosa. Qualcosa di importante: il mio cuore. Metto una mano sul petto, laddove lui sta ancora frugando e sento che non c’è più battito, il nulla. Sono un fantasma anch'io. Riesce a prendere il mio cuore e leggo il trionfo nel suo sguardo. Lo avvicina alle labbra e lo bacia, poi si volta verso di me e replica, sporcandomi del mio stesso sangue. Un bel bacio insanguinato, come ci davamo di nascosto ai tempi di Revenge

''Ti amerò per sempre Gerard'' ''Anch'io Frank'' e dopo questo bacio, la luce nei nostri occhi si riaccende, la luce che avevamo una volta, che abbiamo perso ed adesso ritrovato. Buona vita, umani ancora non morti, spero un giorno anche voi troviate la vostra luce ma attenti a non farvela sfuggire, tenetela stretta, contro al petto, nel vostro cuore.
 

 
Volevo mettere questo capitol il 22 marzo ma ho sforato di qualche ora/minuto. Tutti noi stiamo male, tutti noi oggi siamo stati in lutto e tutti noi possiamo capirci, loro ci hanno fatto star male, loro ci hanno distrutto ma sempre loro ci hanno ridato la forza e ci hanno ricostruito, con le loro canzoni e con le loro parole cantate nell’orecchio quando nessuno c’era. Noi gli vogliamo bene, nonostante ci abbiano fatto soffrire.
Comunque, dopo questa cosa molto triste voglio dirvi che la storia è finita qui e spero che vi sia piaciuta.
Carry on,
Keep the faith and
KEEP RUNNING.
  
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