Faccio colazione con i cereali come ogni mattina poi vado in bagno, mi faccio una doccia, mi vesto e salgo in macchina di mia sorella dove lui mi sta già aspettando. Quando partiamo siamo come al solito in ritardo, ma riusciamo comunque ad arrivare in tempo. Scendo dalla macchina. Lo guardo un ultima volta. Alzo la mano per salutarlo. La muovo. Mimo un "ciao" al quale non risponde. Parte lasciandomi li, in quella giungla scolastica dove si deve lottare anche solo per entrare senza essere preso in mezzo a qualche rissa. Riesco finalmente a raggiungere la mia classe, saluto le mie amiche e mi siedo al mio posto in ultima fila. Per tutto il giorno ho un brutto presentimento per quello che mi ha detto in macchina: "quando tornerai a casa dobbiamo parlare" era serio, troppo serio. Non riesco a fare a meno di pensare a Harry. Ho cambiato scuola da poco e quindi mi chiedono di presentarmi! Ho 16 anni e mia sorella 18, i nostri genitori sono morti in un incidente stradale pochi mesi fa ed è tutto quello che dovete sapere. Non riesco ad ascoltare nemmeno una parola in tutta la giornata per l'ansia e finalmente la campanella suona. Corro letteralmente fuori da scuola e vado verso l'autobus. Aspetto qualche minuto finché non lo vedo arrivare da in fondo alla strada. Salgo. Mi siedo e aspetto per alcune fermate quindi scendo e arrivo davanti alla porta di casa. Metto la chiave nella serratura, la giro e apro la porta. Butto lo zaino contro al muro e corro verso la cucina dove trovo Rose e il suo ragazzo seduti a tavola. Lui le tiene la mano e lei lo guarda con una vena di indecisione e paura negli occhi. Varco la porta e sto quasi per urlare dalla curiosità quando noto che mia sorella mi sta squadrando con lo sguardo. Ricambio lo sguardo e ormai la conosco abbastanza da dire che fa cercando di capire come potrei prendere la notizia che devono darmi, sta immaginando come andrà, secondo per secondo, la discussione. Tolgo lo sguardo da mia sorella per posarlo sul ricciolino al suo fianco. Alza il viso e o nostri occhi si incontrano quindi lo abbassa velocemente, e io rimango li in piedi con ancora la giacca addosso aspettando che il mistero sia svelato. Li guardo sperando che qualcuno parli finché mia sorella mi fa segno di sedermi e così feci. Dopo pochi secondi la voce che tanto amavo inizia a parlare e io mi perdo l'inizio del discorso. Ritrovai la concentrazione appena in tempo per capire che Harry doveva iniziare un nuovo tour, del quale ho perso il nome, e che mia sorella sarebbe andata con lui. Qualcosa si ruppe in me, ma lui, come se lo avesse notato, riprese a parlare. "Se vuoi puoi venire anche tu!" Il mio cuore salto un battito e senza nemmeno il consenso del cervello le mie labbra dissero di si. Non penso spesso al fatto che Harry sia famoso. Sono abituata ad averlo sempre in giro; a volte lo dimentico, ma tutto diventa chiaro quando mi ritrovo a preparare una valigia cin il necessario per sei mesi. Chiamo la mia migliore amica per avvisarla della mia imminente partenza, appena abbiamo finito di parlare vado a letto. Saliamo sul jet provato dei one direction e dopo alcune ore atterriamo a Melbourne. Raggiungiamo il nostro hotel e ci assegnano le camere. Appena entro nella mia lascio le valigie nell armadio e collasso sul letto. Mi sveglio dopo poco perché qualcuno entra nella mia stanza, una visione. Harry si avvicina al mi corpo e mi accarezza lo zigomo. Protende viso verso il mio e chiude gli occhi mentre porta le labbra alle mie. Potrei quasi dire che ci stiamo baciando, ma manca ancora un millimetro. Il suo viso continua ad avvicinarsi... "Kate!" Sussurrò il nome del ragazzo in risposta. "Kate, svegliati!" Una mano mi scuote strappandomi da quella meraviglia. Apro lentamente gli occhi ed è solo ora che realizzo di aver sognato tutto quel meraviglioso momento. È ora di andare. Non sono per niente convinta di questo capitolo quindi ditemi se è così brutto! Scusate errori di grammatica o ortografia ma mi si è rotto il telefono e non riesco a vedere bene.