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Autore: Violetta_    24/03/2015    3 recensioni
Sequel della one-shot "Gelosia fraterna -Equilibrio-".
I tre fratelli della sabbia hanno trovato finalmente un modo per convivere in maniera serena nonostante tutte le vicissitudini della guerra, tuttavia questo periodo di pace non è destinato a durare.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Importanti decisioni e leggende



Quella sera i tre fratelli Sabaku si ritrovarono a cena insieme, ed era la prima volta dopo settimane.


<< Temari cara quando ti arrenderai all'evidenza e ci permetterai di pagare una cuoca? >> chiese Kankuro notando che il suo riso era pastoso e molliccio.
<< Kankuro quando capirai che devi tenere la bocca chiusa se non vuoi che ti renda gli occhi realmente viola? >>

Gaara intanto continuava a mangiare pacificamente il suo sashimi, piatto impossibile da sbagliare, anche se tagliato un filino troppo spesso.

<< Ah Gaara... >>

Temari approfittò della presenza di entrambi i fratelli per affrontare la spinosa questione.
Il minore alzò la testa concedendo tutta la sua attenzione alla sorella.

<< Ascolta, oggi ho parlato con i consiglieri... e per farla breve vorrebbero che tu ti sposassi >>

Alla faccia della delicatezza.

Kankuro sputò di netto un grosso pezzo di salmone, a Gaara caddero le hashi* dalle mani.

<< Come sarebbe a dire? >> a sbraitare era stato il micione.
<< Insomma credono sia arrivato il momento, sei un uomo oramai e sei a capo del villaggio... una famiglia denoterebbe maggiore stabilità e affidabilità... >>

Non era molto convinta di ciò che stava dicendo, buona parte del discorso erano parole di Baki-sensei.

<< Temari... non è il caso... >> Gaara si trovava parecchio a disagio nell'affrontare la questione.
<< Ma il tuo più grande desiderio è proprio quello di essere amato. O sbaglio? >>
<< Hai... >>
<< Gaara, si tratterebbe di quel genere di amore >> si intromise Kankuro.

Sua sorella a volte aveva la sensibilità di un bufalo imbestialito.

<< Lo so... >>
<< No Gaara, tu non lo sai >> disse secco << Parliamoci chiaro, solo negli ultimi anni sei riuscito ad avere una vita normale, hai installato dei buoni rapporti, col villaggio, con i ninja alleati, sei riuscito a farti rispettare come leaer... e si, sei riuscito a farti delle amicizie, ma quest'ultimo legame ti riesce molto difficile, non negarlo >>
<< Ma io ho voi, Naruto, Korobi, Yaok... >>
<< Noi siamo i tuoi fratelli, è normale che tu sia riuscito ad instaurare un forte legame con noi, la parte anormale era proprio quella di evitarti. Naruto ti è venuto incontro come un tornado, e ti ha teso la sua amicizia su un piatto d'argento, è stato fin troppo facile essergli amico. Korobi e Yaoki erano e sono tuoi sottoposti. Dimmi dopo la missione col Team 9 quante altre volte vi siete visti? >>

Gaara si sentì spiazzato.

<< Kankuro vuoi farlo deprimere? >> Temari guardava il fratello con aria fratricida.
<< No Temari >> disse deciso il ragazzo prima di rivolgersi nuovamente al fratello << Sto solo cercando di farti capire che per te è molto difficile instaurare un vero legame di amicizia, figurati un legame affettivo più complesso come quello che si deve avere con una moglie! E mi sorprende, che tu, Temari, gli faccia questi discorsi. Vai in giro a fulminare qualsiasi ragazzina che mostra un minimo di apprezzamento, e poi gli fai questo? >>
<< Ne stiamo solo parlando, non si è ancora deciso nulla >>
<< E' la sua vita, quando si innamorerà, si sposerà >>
<< Ma potrebbero volerci anni >>
<< E allora? Non stiamo parlando di un anziano >>

Gaara si alzò in piedi.

<< Basta >>

I due fratelli si zittirono.

<< Cosa ti hanno detto i consiglieri? >> chiese il ragazzo rivolgendosi alla sorella.
<< Beh. Ci sarebbero molte ragazze idonee a te... tra queste una in particolare mi sembra adatta >>
<< Omiai? Stiamo dando i numeri! >> Kankuro era fuori di se.
<< Avete ragione entrambi. Io non sono capace di instaurare certi tipi di rapporto, e potrebbero volerci anni... la mia carica mi impone di trasmettere fiducia e tranquillità al mio villaggio, questo potrebbe essere un buon compromesso >>
<< Ma riflettici... >>
<< Ho deciso >>

Detto questo Gaara andò in camera sua.

*

Dopo il loro primo incontro, Kankuro aveva fatto di tutto per tornare il più spesso possibile ad Iwa, o meglio, la missione era ad Iwa ma loro due si incontravano sempre in quel villaggio abbandonato.
Kankuro partiva sempre prima in modo da potervisi recare sia nel viaggio di andata che in quello di ritorno.

Aveva scoperto che il villaggio si chiamata Tsuki, ed era il villaggio principale di Hana no Kuni, era uno dei villaggi più belli del mondo ninja e forse anche il più felice.
Purtroppo successe una disgrazia: la figlia del Daimyo dei fiori e della Miko si innamorò di un ragazzo di un altro villaggio e dette alla luce due gemelle.
Esse erano dotate di un tipo di chakra molto particolare: si dice che riuscissero a controllare ogni tipo di piante e fiori e che riuscissero a generare potenti campi magnetici.
Inoltre erano le uniche a custodire il potere di comunicare con gli spiriti e con i Kami ed avevano anche altri poteri: c'è chi diceva che avevano il potere di donare l'immortalità, chi diceva che potessero resuscitare i morti, chi ancora che avessero la facoltà di donare un potere illimitato a chiunque solo sfiorandolo con le mani.

Le due bambine non erano in grado di controllare il loro potere così finivano sempre col fare qualche disastro quando stavano insieme, per questo il Daimyo decise di tenerle separate: una sarebbe stata sempre sotto la custodia del nonno, l'altra avrebbe potuto invece viaggiare con i genitori e andare nel villaggio del padre, che era poi il villaggio natio delle due bambine.

<< Che ingiustizia >> si era lasciato sfuggire Kankuro.

I due erano sdraiati sul candido prato fiorito e guardavano le stelle.
Sumire osservò due piccole lucciole che volteggiavano sopra di loro e continuò a parlare con aria assorta.

<< Le due sorelle si volevano molto bene, e cercavano sempre un modo per potersi vedere senza il controllo dei genitori o dei nonni.
La loro vita procedette in maniera uguale ma allo stesso tempo del tutto diversa per anni: entrambe dovevano allenarsi costantemente e diligentemente per controllare il proprio potere. Ma mentre una era costantemente relegata in quel magnifico palazzo, l'altra ogni estate aveva il permesso di partire, ma solo sotto determinate condizioni.
Andava nel villaggio paterno, incontrava gli altri nonni ed aveva l'occasione di vedere posti nuovi e gente nuova.
Poi un giorno, durante uno di quei viaggi, né i genitori né la principessa fecero ritorno >>
<< Davvero? >> chiese Kankuro.
<< Si... il Daimyo preso dal dolore, dichiarò guerra al villaggio del padre delle due bambine, ma non fu una mossa molto intelligente: la moglie era vecchia e debole e non aveva le forze per contrastare un esercito, i ninja di Tsuki non erano abbastanza numerosi, così distrussero il villaggio ed uccisero il Daimyo.
La nonna riuscì a salvare almeno una nipote, aveva delle conoscenze ad Iwa e la bambina fu affidata ad una famiglia che si prese cura di lei >>
<< Come fai a conoscere questa storia? >>

Sumire afferrò al volo un piccolo petalo bianco che era caduto dall'albero accanto a loro.

<< Oh beh... tutti ad Iwa la conoscono... è una leggenda molto famosa >>
<< Capisco >>
<< Beeene io ti ho raccontato la storia di questo posto, tu adesso mi insegni ad utilizzare i fili di chakra >>
<< Uff, non ti sfugge proprio nulla eh? >>
<< Questi erano i patti. Su su muoviti >>



*bacchette giapponesi

***
Angolo dell'autrice.

Credo che sia doveroso fare una piccola precisazione.
In questa fanfiction, oltre ad attenermi all'anime e al manga, sto cercando di avvicinarmi quanto più possibile alla cultura e alle tradizioni giapponesi (mi ritengo una profana in merito dunque sia per comodità che per rendere più fluida la storia farò un mix tra la cultura tradizionale e quella più moderna).

L'Omiai non è altro che il colloquio, i meglio l'incontro tra le famiglie e i due potenziali futuri sposi. Il matrimonio combinato giapponese che è ancora abbastanza frequente in Giappone nonostante stiano spopolando altre modalità come il kompa o il matrimonio per amore in stile occidentale (mah).

Riguardo a Gaara (non so perchè ma ogni volta che scrivo su di lui mi ritrovo quasi sempre a dover spiegare, quasi a "giustificare" il suo comportamento. Con gli altri personaggi non succede ma vabbè).
Gaara è il Gaara del manga, dell'anime e anche dei filler e dei film.
E' il Gaara che reagisce agli eventi che gli accadono ed è il Gaara che sta cercando di crescere e maturare. Sta cercando di adattarsi come tutti al nuovo mondo.
Il Gaara di questa ff è un insieme di tutto questo, non sto dicendo che sarà ooc sto solo dicendo che sarà umano dunque siete pregati di non attenervi ad un singolo episodio o ad una pagina xx del manga per contestare qualcosa che non vi piace. Vi prego non fatelo.

Spero di aver combinato qualcosa di buono anche in questo capitolo, e se notate degli errori o se avete suggerimenti costruttivi sono ben accetti.
Grazie a tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono. A presto.

Violetta_





   
 
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