Solo. Seduto sulla sponda di questo fiume che è la vita contemplo il calar della notte mentre un sole di porpora s'immerge nel candido e spumoso mar.
Solo. In questo caldo deserto che è la morte, vo contemplando lo scader della vita attraverso i dorati granelli di sabbia scendenti dalla mia clessidra.
Solo. Chiuso nella stanza dell'orologiaio che è Dio, fermo i ticchettanti battiti dell'amore spezzando i sogni dell'amore umani.
Solo. Chiuso in questa stanza con in mano la penna mentre scrivo questi addolorati versi, sogno d'esser rapito da un'innamorata e portato per sempre via.