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Autore: Isidar Mithrim    26/03/2015    11 recensioni
Forse sembrò una giornata come tante a chi non era stato reclutato a Hogwarts per combattere l'ultima, decisiva, battaglia.
Poi cominciarono a diffondersi la notizia della vittoria e i nomi dei caduti e, nel bene o nel male, divenne all'improvviso una giornata impossibile da dimenticare.
{Raccolta di drabble, flash e brevi one shot}
Capitolo 1 - La famiglia Dursley - Triple Drabble
Capitolo 2 - Lyall Lupin - One shot
Capitolo 3 - Nicholas e Peronella Flamel - Drabble
Capitolo 4 - Unci Unci - Drabble
Capitolo 5 - Il Primo Ministro - One Shot
Capitolo 6 - Dedalus Lux - Flash fic
Capitolo 7 - Nati Babbani - I prigionieri - Drabble
Capitolo 8 - Nati Babbani - I clandestini - Flash fic
Capitolo 9 - Mrs Canon - Flash fic
Capitolo 10 - Gilderoy Allock {e Alice Paciock} - Flash fic
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Dursley, Lyall Lupin, Nicolas Flamel, Unci-Unci
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La quiete dopo la tempesta'
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2 maggio 1998 – Lyall Lupin


Il sole era ormai alto nel cielo quando il gufo reale cominciò a picchiettare sul vetro della finestra con il becco, in attesa che l’uomo sepolto tra le coperte gli venisse ad aprire.
Finalmente Lyall socchiuse gli occhi, rimanendo stupito quando realizzò che fosse molto più tardi della norma.
Si alzò col sorriso sulle labbra pensando alla giornata che lo attendeva e, dopo aver racimolato cinque zellini dal salvadanaio sul comodino, andò ad aprire la finestra. Fece entrare il familiare gufo dentro la stanza e questo si andò ad appollaiare sul solito trespolo, come tutte le mattine. Non appena Lyall ebbe preso la Gazzetta del Profeta e messo gli zellini nel borsellino legato alla sua zampa, il gufo volò via.
Sapeva bene che da molti mesi quel giornale era controllato da un Ministero sempre più corrotto – la sera precedente erano arrivati perfino a sostenere che Potter e i suoi amici avessero rapinato la Gringott, pur di screditarli – ma non aveva mai disdetto l’abbonamento, convinto che fosse essenziale tenere i nemici più stretti degli amici.
Inoltre, conosceva altre fonti per attingere alla verità: il Cavillo era finalmente diventata una lettura interessante, prima di finire asservito ai Mangiamorte, e l’appuntamento con Radio Potter era diventato per lui irrinunciabile, soprattutto da quando – con un colpo al cuore – aveva riconosciuto la voce di suo figlio celarsi dietro allo pseudonimo di uno dei suoi collaboratori fissi, Romulus.
C’era un altro inquietante motivo, però, per cui non poteva evitare di sfogliare la Gazzetta mattina e sera.
Nessun necrologio, infatti, era accurato quanto i suoi, quando si trattava di oppositori al regime, e Lyall aveva preso la malsana abitudine di cominciare proprio da quella pagina le sue letture. Quelle pagine, in giornate particolarmente difficili.
Questa volta, tuttavia, la sua proverbiale curiosità ebbe la meglio e non perse un secondo di troppo nello srotolare la Gazzetta e spiegarne la prima pagina, ansioso di scoprire il perché di quell’insolito ritardo nella consegna.
Il suo cuore fu scaldato da una prepotente esultanza e da un’immensa gioia, quando lesse il titolo che giganteggiava in prima pagina.

Harry Potter sconfigge Voi-Sapete-Chi
Hogwarts lo scenario dell’epica battaglia

Lyall lesse l’articolo firmato Barnabas Cuff con avidità, provando un enorme moto d’orgoglio nello scoprire come gli studenti, i professori e tanti altri maghi e creature avessero preso parte alla battaglia campale che sarebbe rimasta per sempre nella storia come la Battaglia di Hogwarts. Il coraggio del Prescelto lo commosse e non poté fare a meno di ricordare le parole che suo figlio aveva pronunciato su di lui alla radio.
Il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto resta il simbolo di tutto ciò per cui stiamo lottando: il trionfo del bene, il potere dell'innocenza, il bisogno di continuare a resistere.
Per quanto incredibile potesse sembrare, Harry Potter ce l’aveva fatta per davvero.

La disperazione prese il posto dell’esultanza con la rapidità con cui si estingue un fuoco immerso nell’acqua, quando l’articolo finì e iniziarono i necrologi.


**

Lyall trasalì quando sentì bussare violentemente alla sua porta.
Si precipitò ad aprire con la bacchetta salda nella mano, ma questa rischiò di sfuggirgli quando riconobbe il figlio nell’uomo dall’aria stanca, ma incredibilmente felice, che sostava sul suo uscio.
Era più di un anno che non si incontravano e si fissarono attoniti per una manciata di secondi, prima che Lyall riuscisse a riprendersi.
“Che… che incantesimo useresti per scacciare un Poltergeist?” domandò titubante, ansioso di verificare l’identità dell’uomo.
Waddiwasi” rispose Remus con semplicità, prima di abbracciarlo con un enorme sorriso stampato sulle labbra.

Quando il figlio gli raccontò di essersi sposato, Lyall pensò che non si sarebbe mai potuto sentire più felice.
Poi Remus gli disse che da qualche ora aveva un nipote di nome Teddy e lui comprese che non esisteva un limite alla felicità.

“Quando me lo farai conoscere?” domandò commosso.
“Tra qualche giorno sarà abbastanza grande da poterlo spostare con la Materializzazione… Sarai il primo a conoscerlo dopo la nonna. E credo sia giunta l’ora che ti presenti mia moglie.”
“Come si chiama?”
“Ninfadora Tonks. Ti avviso, se non vuoi essere affatturato dovrai chiamarla Tonks” gli suggerì Remus con un sorrisetto divertito.
“Non mi farò certo spaventare da una fanciulla!”
“È un Auror” commentò il figlio. “Ed è stata addestrata da Alastor Moody in persona.”
“Questi giorni passeranno troppo lenti…” disse Lyall mestamente, all’improvviso addolorato dal fatto di non averla mai vista e ansioso di conoscerla.
Remus fissò il calendario appeso alla parete, poi con un colpo di bacchetta evidenziò un giorno.
“Ti prometto che il 2 maggio verremo a trovarti.”

Lyall depennò i giorni che lo separavano da quella data con la stessa maniacale attenzione con cui il piccolo Remus segnava l’avvicinarsi della Luna Piena.
Il primo maggio andò a dormire col sorriso stampato sulle labbra. D’altronde, suo figlio manteneva sempre le promesse.


*********


NdA
Mi sono chiesta quanto sapesse del matrimonio di Remus, del fatto che aspettasse un figlio e soprattutto del fatto che fosse nato. Nonostante ne abbia scritto, ancora non riesco a immaginare quale sia la vera risposta^^
Il flashback è ambientato subito dopo (o prima? Fate voi!) della visita di Remus a Villa Conchiglia.
Ah, una cosa la volevo commentare, invece: detto in parole povere Lyall è un esperto di spiriti “corporei” tipo Mollicci, Poltergeist e similari (fonte: Pottermore. Se non l’avete già fatto correte a leggere la biografia di Remus, è un gioiellino!), per questo ho immaginato Remus abbia appreso da lui l’incantesimo con cui sparò una gomma da masticare in una narice di Pix.

Alla prossima!
Isidar^^






   
 
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