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Autore: Leon92    27/03/2015    1 recensioni
Questa storia riprende 6 mesi dopo gli avvenimenti del capitolo 699. Ho deciso di scrivere questa storia perché sono rimasto parecchio deluso dal finale di questa serie che considero molto importante per me e che mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza. Cercherò di creare un finale che mi soddisfi e che spero soddisfi anche voi. Parlerò delle conseguenze del dopoguerra. Si parlerà della crescita di alcuni personaggi, soprattutto Naruto, ma si parlerà anche di amore, a volte non corrisposto e a volte scoperto in maniera del tutto imprevedibile.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Dopo la serie
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Dopo quest’ultima frecciatina, Sakura guardò immobile Naruto allontanarsi dal campo d’allenamento.
Non aveva ancora compreso il significato delle sue parole. Stava parlando di lei o di lui? Dopo averci riflettuto un po’, decise che era inutile rimuginarci sopra e che l’unica soluzione fosse ancora parlarne con lui per capire che cosa stava succedendo e, soprattutto, cosa gli aveva resi cosi lontani.
 
 
Scese la notte e il giovane ninja, stanco per tutte le cose successe quel giorno decise che era ora di tornare nella sua tenda a riposare. Ma non prima di cena. Infatti deviò verso l’Ichiraku Ramen e si vece preparare una calda e fumosa ciotola di ramen che divorò in un baleno.

Tante, troppe cose erano successe in quella giornata. I suoi pensieri turbinavano nella testa come un’uragano . Non aveva ancora riflettuto sulla scelta di diventare Hokage ed era troppo stanco per riuscire a prendere una decisione.

Dopo aver cenato, cominciò a dirigersi verso la sua tenda a passi lenti. La sonnolenza stava pian piano prendendo il sopravvento sul giovane ninja. La maggior parte degli abitanti erano già nelle loro tende o dentro le proprie case appena ricostruite. Data l’ora tarda, era ovvio che non ci fosse un’anima viva lungo la strada. Sentiva che a momenti sarebbe svenuto da un momento all’altro.

“Accidenti, mi sento cosi stanco. Ho sbagliato ad allenarmi prima del tempo. Ho consumato troppo chakra. Dopo lo scontro con Sasuke, non sono riuscito ancora a riprendermi del tutto. Non riesco ad usare il braccio destro come vorrei. Certe vorrei che Kurama fosse ancora sigillato dentro di me” parlò tra se e se, certo che nessuno potesse sentire i suoi vaneggiamenti.

Stava quasi per svenire dalla stanchezza ma, improvvisamente, una mano afferrò il suo braccio impedendogli la caduta. Naruto si volto per vedere di chi si trattasse. Capelli argentati, una maschera nera che copriva parzialmente il volto. Era proprio lui. Kakashi Hatake.

Dopo le cose successe durante la guerra ninja, il suo maestro aveva perso lo sharingan donatogli dal suo vecchio amico di’infanzia Obito. Ma, nonostante adesso ci vedesse bene da entrambi gli occhi, continuava ad indossare la solita fascia ninja coprendo l’occhio sinistro. Come sempre. Quando Naruto gli chiese il perché, Kakashi rispose semplicemente che per lui era diventata un’abitudine e che per lui era indifferente vedere con uno o due occhi.

Kakashi sorrise da sotto la maschera e aiutò Naruto a rimettersi in piedi.

Non dovresti sforzarti in questo modo durante gli allenamenti. Dopo la fine della grande guerra, saresti dovuto stare a riposo. Hai da poco subito un’intervento e devi ancora abituarti al nuovo braccio che Tsunade ti ha creato”
rimprovero Kakashi al suo giovane allievo.

Naruto sapeva che al suo maestro non poteva nascondergli niente. Per lui era come un libro aperto. Lo conosceva da cosi tanto tempo che era diventato uno dei suoi modelli da seguire fin da quando era diventato genin.

“Già, so che dovrei riposare e che non dovrei allenarmi. Ma lei mi conosce. Non riesco a stare fermo per troppo tempo. Altrimenti rischio di impazzire”esclamo il biondo guardandolo negli occhi.

“Lo so. Proprio per questo Tsunade mi ha ordinato di tenerti d’occhio. Sapeva che presto o tardi avresti disubbidito e che saresti andato ad allenarti. Ovviamente la missione non consisteva nel pedinarti per tutto il tempo. Semplicemente, il mio compito era quello di controllarti durante gli allenamenti. Sarei intervenuto nel caso ti fossi spinto troppo oltre”concluse il ninja dai capelli argentati con l’aria di chi la sapeva lunga.

“Acc, quella vecchiaccia. E’ da quando va avanti questa storia” chiese Naruto leggermente alterato dalla novità.

“Mmm, da subito dopo il trapianto. Tsunade non voleva correre rischi”

“Uff, dovevo immaginarlo. Be, la ringrazio per  avermi aiutato. Se non ci fosse stato lei a quest’ora sarei crollato come un sacco di patate” rispose il giovane ninja con il suo solito sorriso.

“Tranquillo. Probabilmente sarei venuto a controllarti anche se Tsunade non me l’avesse ordinato. Che ne dici se ci incamminiamo insieme fino alla tua tenda. In questo modo potremo parlare un po’, che ne dici?”

“Certo, perché no” concluse Naruto.

I 2 giovani ninja iniziarono a incamminarsi verso il luogo dove era accampato Naruto.

“Hai pensato alla proposta che ti ha fatto il Quinto Hokage? iniziò Kakashi.

“Non ancora, purtroppo. Ultimamente ho cosi tanti pensieri per la testa che a volte non so davvero cosa fare. Ho bisogno di tempo per prendere una decisione cosi importante. Non e che, per caso, lei ha raccontato a qualcuno di questa faccenda, vero? Domandò Naruto preoccupato. Per il momento voleva che tutta la faccenda rimanesse un segreto. Se si fosse venuto a sapere, tutti quanti lo avrebbero sommerso di applausi fino quasi ad accettare l’incarico senza alcun ripensamento.

“Non preoccuparti. Tsunade ha ordinato a tutti i ninja presenti, compresi Shikamaru e Shizune, di non raccontare niente a nessuno. Queste cose non vanno trattate con leggerezza” rispose Kakashi serio in volto.

“Ha visto come sono andati gli ultimi allenamenti che ho fatto, vero?” domando il biondo con lo sguardo basso e triste.


“Si. Ho notato che fai fatica a concentrare il chakra con il nuovo braccio. Per non parlare della mira dei kunai e degli shuriken. Perfino il genin più scarso saprebbe fare di meglio”.

“La ringrazio, maestro. Questo mi fa sentire molto meglio” rispose Naruto con sarcasmo.

“Guarda che è normale nelle tue condizioni” lo rincuoro Kakashi.

“Non riesco a creare neanche un piccolo rasengan. Ora come ora non credo che prendere il ruolo di Hokage sia la scelta migliore”

“Che vuoi dire?”

“Non sono nelle condizioni di proteggere il villaggio. Nel caso di un possibile attacco sarei inutile. Anche se adesso viviamo in tempo di pace, l’Hokage dev’essere sempre pronto ad ogni evenienza” Naruto aveva cominciato a stringere i pugni per sopprimere la rabbia. La sua momentanea vulnerabilità lo rendeva, come dire, impotente.

“Sai anche tu che essere Hokage non significa essere semplicemente il ninja più forte del villaggio. Ci sono molte altre cose ben più importanti che l’Hokage deve fare”

“E’ vero. Ma questo non cambia le cose. Non sono ancora in grado di combattere, non posso difendermi come vorrei, figuriamoci difendere l’intero villaggio”

Naruto fece un lungo sospiro. Era evidente che la cosa lo preoccupava parecchio e Kakashi riusciva a capire perfettamente come poteva sentirsi. Aveva provato la stessa cosa durante la morte di Obito e di Rin. Se fosse stato più forte a quest’ora i suoi migliori amici sarebbero ancora vivi.

“Ti capisco perfettamente, Naruto. A che serve diventare Hokage se non puoi proteggere le persone che ami, vero?

“Gia”

In quel preciso momento, i due ninja erano in empatia come non lo erano mai stati. Condividevano lo stesso pensiero e le stesse preoccupazioni.

“Sai, credo proprio di poterti aiutare a raggiungere il tuo obiettivo”Kakashi catturò subito l’interesse del ninja biondo.

“Cosa! Davvero! In che modo può aiutarmi? Mi insegnerà qualche nuova tecnica?” Naruto diventò totalmente euforico ed eccitato all’idea di apprendere qualche nuova tecnica.

“Facciamo cosi. Ora tu vai a dormire. Ci incontriamo domani mattina all’alba al solito campo d’allenamento. Ho intenzione di portarti in un posto segreto che conosco solo io”

Nel frattempo, i 2 ninja erano arrivati alla tenda dove, momentaneamente, Naruto dormiva.

“Ok. Ricevuto. Domani mattina all’alba al campo d’allenamento” Naruto non vedeva l’ora che arrivasse domani.

“Perfetto. Oh, un’altra cosa. Tra te e Sakura va tutto bene? Prima vi ho visti al campo d’allenamento che discutevate. Purtroppo ero troppo lontano per sentire e stavo leggendo il mio solito libro”.

Naruto, sorpreso da quella domanda, rispose balbettando “N-No tranquillo. Non’era niente di importante. Sakura si era arrabbiata perche mi stavo allenando. Non voleva che facessi sforzi con il nuovo braccio”. Sicuramente Kakashi gli aveva visti al campo d’allenamento, penso Naruto. Inoltre, si trattavano di faccende personali e non voleva che il suo maestro capisse che tra i due qualcosa non andava.

“Ok, se lo dici tu. Ultimamente vi ho visto passare poco tempo insieme e ho pensato che fra voi due qualcosa non andava. Invece, ho notato che con la giovane Hyuga passi parecchio tempo, eh?” Kakashi colpi volontariamente Naruto con quella frecciatina, sorridendo sotto la maschera.

Naruto, completamente spiazzato da quella domanda, inizialmente non rispose. Il suo maestro lo stava tenendo sotto sorveglianza e a lui questa cosa non piaceva.

“Questi, se permette non sono affari suoi. E poi tra me e Hinata non c’e niente. Siamo solo amici” rispose Naruto voltando la testa leggermente imbarazzato.

“Sarà, anche se gli amici non rimangono abbracciati come vi ho visto fare prima”

Naruto adesso era davvero furioso. Non solo lo controllava durante gli allenamenti, ma adesso lo spiava anche durante la sua vita privata.

Naruto stava per colpire Kakashi con un pugno, ma il jonin con infinità abilita lo schivò quasi senza guardare. Come se si aspettasse quella reazione da parte del ragazzo.

“Ok, ok, me ne vado. Ci vediamo domani” Kakashi, divertito dalla situazione di imbarazzo in cui aveva messo Naruto, svani in una nuvola di fumo lasciando il ninja biondo ai suoi pensieri.

Naruto, totalmente devastato da quella conversione,  avverti i postumi della stanchezza arrivare ancora una volta. Cosi, senza pensarci due volte, entrò nella tenda e si mise sotto le coperte in attesa dell’arrivo del giorno seguente.

“Non credo che stanotte riuscirò a dormire. Non vedo l’ora che arrivi domani”

E con quest’ultimo pensiero, il giovane ninja si addormentò.


 
 
 
Salve a tutti
Bene, questo il quarto capitolo. Devo dire che mi sto divertendo un mondo a scrivere i capitoli. Ogni volta che apro la pagina di word mi spuntano nuove idee. Probabilmente anche mentre scrivo questo messaggio.
Spero che la storia sia di vostro gradimento. Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite e le ricordate.
Soprattutto ringrazio una fan che, nonostante sia una fan sfegatata  di un pairing che io non condivido, ha voluto darmi le sue motivazioni e i suoi punti di vista. E’stato davvero una cosa bellissima che ho apprezzato molto.

Ringrazio ancora tutti coloro che leggeranno il capitolo e lo recensiranno.
Un saluto a tutti


Leon92 
   
 
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