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Autore: Aliak    28/03/2015    2 recensioni
Come poteva capire e perdonare la motivazione di tale Rancore?
***
La vergogna di Sesshomaru, era molto più profonda di qualsiasi altra cosa, non l'aveva ammessa a nessuno in vita sua, tranne alla sua adorata Rin.

Sesshomaru ricordava nettamente l'odio che aveva provato per Izayoi, e il suo bambino non ancora nato; aveva tentato di fermare la sua gravidanza. E quando il generale, ha dato la sua vita e le sue ultime forze per proteggerli, l'odio era diventato come un veleno potentissimo, che lo stava corrodendo.
***
Suo padre lo aveva avvertito, aveva cercato di insegnargli il valore della vita, ma era stato inutile; l'adolescente youkai era troppo sicuro di se, e credeva che il suo genitore in quel momento fosse nel torto..
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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-Avete un grande cuore, maestro inuyasha, avrebbe reso fiero il vostro nonno. Devo ammettere, che non avevo visto la cosa da quella prospettiva, pur essendo più vecchio di voi, e con molta più esperienza.-

-Feh, Myoga, non ha nulla a che fare con l'età, ma con l'esperienza- 

-Vi concedo un punto mio Signore- la vecchia pulce ridacchiò, ma era vero il suo rispetto verso il giovane padrone era cresciuto alla luce del discorso intrapreso ieri. 

Dopo il bagno, in una vecchia piscina naturale termale, che aveva costruito per Kagome, era andato a fare colazione a base di pesce e frutta, Inuyasha si sentiva rinfrescato e per la prima volta dopo tanto tempo, sentiva una grande gioia. Non sentiva più il bisogno di piangere per la sua compagna, i suoi ricordi erano vivi e freschi non li aveva cancellati, ne spazzati via semplicemente parlare con sua nonna, l'aveva aiutato a affrontare il dolore, e superarlo non poteva per sempre vivere nell'ombra della morte di lei. Però aveva ancora bisogno di stare da solo per un po', ma sapeva che sarebbe tornato nelle terre occidentali prima di quanto aveva previsto. 

Non importava che decisione, avrebbe preso a riguardo, non avrebbe negato ai cuccioli la loro famiglia, anche se non gli piaceva Sesshumaru, era il loro nonno ed era ovvio che l'adoravano. Tutti i bambini erano sempre stati attratti dal Daiyoukai, e lui non li aveva mai scansati, tutto ciò portò di nuovo un dolore sordo, che ancora bruciava nel suo cuore, ricordando che aveva versato lacrime per il bambino e quando era diventata donna Rin, e per lui non ne aveva versata manco una. 

Sesshumaru era suo padre, non il fratello, era stato crudele in passato con lui e non lo aveva mai voluto, anche se il passato non può essere cancellato, era tempo per lui di andare avanti o lasciare per sempre Sesshumaru. 

Sulla via del ritorno verso occidente, dopo aver detto addio a Kagome, si fermò davanti alla pietra che costituiva la tomba di sua madre. Aveva portato dei fiori freschi, come sempre, cercò di rimediare ai danni provocati dalle persone che si divertivano a rovinare le tombe. Il suo nome quanto meno era ancora leggibile, molto tempo fa aveva riscritto il nome, avevano lasciato spazio ai graffi infantili che aveva fatto seppellendo la madre, ora si poteva distinguere segni più forti degli artigli adulti. 

Si sedette sull'erba riscaldata dai raggi del sole, di fronte alla tomba della madre, il pensiero volò a come poteva essere la loro vita, alle tante occasioni perse. 

-Oh mamma, so cosa vorresti che facessi, lo stesso che vorrebbe Kagome per me ei miei cuccioli, vorreste la nostra riconciliazione, ora capisco la vera ragione..- si sdraiò sull'erba dolce, sonnecchiando, meditando a alta voce. 

-Che cosa hai visto mamma, quando hai incontrato Sesshumaru, prima che  tutto il suo odio per me si riversasse su di te. Era diverso? Ti ha sorriso? Deve pur aver dimostrato gentilezza, e cura anche verso di te.. Eri coì gentile, e so che sei morta amando il ragazzo che era stato con te, non ho mai visto quel lato di lui. Come posso fidarmi ora? Potrebbe farmi del male di nuovo- 

Inuyasha si sollevò di scatto, pronto in pochi secondi a difendersi, quando sentì la presenza di un forte youkai nella zona; però riconobbe l'aura poco dopo vide la figura di Sesshumaru, non si aspettava di certo di vederlo lì. Si rilassò dimostrando che era disposto a accettare, che il padre si avvicinasse, gli occhi di lui erano poggiati sulla lapide. 

-Vi prometto che nessun danno verrà recato a voi, se mai decidesse di venire al palazzo- 

-Sei stato lì a lungo?- 

-Non preoccupatevi Inuyasha, Izayoi era una straordinaria donna, fai bene a onorare la sua tomba- 

-Era mia madre, credo sia naturale tale comportamento, nessun'altro dopotutto lo farà. Parli che era stata una donna straordinaria, ma la odiavi, e ai avuto poco a che fare con lei una volta che sono nato, se non causare paura con il tuo arrivo. Lo sapevi della sua paura? Teneva il suo disagio per se stessa, cercando di rendere a me la tua figura in modo positivo.- 

-Lo sai che rifiutava di mangiare, e di bere a meno che era lei a prepararlo, per la preoccupazione che qualcuno, potesse danneggiare la sua gravidanza. Ha combattuto da sempre per il tuo diritto a nascere, e di tenervi con lei, quando aveva l'opposizione della sua famiglia, e dal padre di suo figlio. Ha mantenuto la speranza che ci saremmo riconciliati, se non fosse stato come famiglia, anche semplicemente come padre e figlio.- 

Non ci fù risposta da Inuysha, lui stava ancora fissando la tomba, ricordando la giovane madre, nel suo Kimono in seta che gli serviva come abbigliamento per il resto della sua vita, ricordando il duro lacoro che aveva fatto per tenerlo pulito e in buono stato. Eppure nonostante tutte le difficoltà che aveva subito, aveva sempre avuto tempo per lui, per giocare e insegnare. Seppur Inuyasha non avesse avuto una grande istruzione, tutto quello che era riuscito a imparare, gli era stato spiegato dalla madre, in segreto. 

-Vorrei che tu sappia, che non ho mai fatto del male a tua madre, ne l'ho mai costretta nel nostro rapporto- 

-Lo so.. Lei ancora ti amava, dopo tutto- era sorpreso di sentire, le parole sincere di Sesshumaru, nei riguardi di Izayoi, e non era del tutto sicuro di come prendere la confessione di suo padre. Anche se, si rese conto che Sesshumaru, aveva risposto a tutte le sue domande, prima che riuscisse a formularle. 

-Mi dispiace di non essere stato in grado, di restituirgli l'affetto che aveva per me, non mi rendevo conto.- 

-No hai fatto del tuo meglio.- 

-Io non so come dire, senza offenderti, o dare un'impressione sbagliata..- 

-Basta dirlo semplicemente, l'ho trovato sempre il miglior modo- 

-Ho notato- Sesshumaru ha detto seccamente 

-Molto bene, voglio che tu sappia che se si torna a vivere nel palazzo, si potrebbe anche portare i resti di Izayoi, e seporli in un giardino speciale. Ma se vuoi che rimanga qui, cercherò di fare in modo che nessuno osi più toccarla- 

-Grazie, so quanto ti costa dire questo- 

-No Inuyasha, non sto usando questo stratagemma per avvicinarti più a me. Ma è per il rispetto nei suoi confronti, per quello che ha fatto per te- 

-Non odi più mamma?- 

-Non più, sono cresciuto Inuyasha. Non vedo più la tua esistenza, come fonte di tutti i miei mali. Da quando ho raggiunto questa conclusione, ho sentito i miei sentimenti, crescere, e sono riuscito a ammettere che fossi mio figlio- Sapeva che stava rischiando con quelle parole, forse troppo avventate per quel momento, ma sapeva che doveva dar prova di responsabilità, e onestà prima di tutto. 

-Questo è successo alcuni anni fa, poco prima che sconfiggessimo Naraku- 

-Hai preso allora, un bel po' di tempo prima di parlare con me- 

-Non sapevo come dirtelo.. Ho pensato che avreste reagito male alla notizia, ho pensato di aspettare fino a quando non avremmo costruito un rapporto migliore- 

Inuyasha sapeva, che in quel momento poteva ferire suo padre, voltandogli le spalle e andandosene, aveva avvertito la titubanza nella voce, cosa sarebbe successo se l'avesse fatto? Inuyasha voleva un padre nella sua vita, aveva già ammesso Sesshumaru una debolezza a suo figlio, bastava accettare solo le sue scuse. 

-Come stanno i miei cuccioli, si stanno divertendo con tutto quello che gli hai donato? Non sanno che cosa ho passato?- 

-Stanno bene, ma gli manchi. Non lo sanno, sanno che dovevamo risolvere le nostre differenze. Mia madre è ora a palazzo, e mi ha parlato della discussione, che avete avuto e ho capito che avrei potuto gestire le cose in modo diverso- 

-Devo dire, che ha funzionato ci avrei messo probabilmente più di un mese a tornare, ma ascoltare le sue sciocchezze, ha funzionato- Inuyasha a detto, con non troppo entusiasmo. 

-Sono in debito con te, per la vostra discussione, che ha portato alla riconcigliazione tra me e mia madre- Fece una pausa, prima di aggiungere altro. 

-Inuyasha sei un buon padre, quello che non sono riuscito io a essere per te.- 

Il viso si era fatto più rosso, si sentiva a disagio con suo padre, Sesshumari aveva portato la sua colpa per anni, alcuni dei quali la sua vita era stata di un grigiore pesante, il dolore del ragazzo era stato nascosto da un atteggiamento eccessivamente stoico, trovando solievo nel tormentare suo figlio, quando era stato più anziano. 

Inuyasha sentiva che il dolore, era ancora profondo, e questo lo rattristò facendogli istintivamente muoversi verso suo padre, sfiorando il mento di suo padre, e piagnucolando bisogno di affetto e di riconoscimento. Gli occhi di Sesshumaru si spalancarono per la sorpresa, ma lui rispose subito come doveva con un basso ringhio, portando una mano a accarezzare la testa del figlio. Per una volta era stato tutto così naturale, senza la paura di essere respinto. Non lo aveva ancora chiamato o accettato come padre, ma era stato implicito da quel comportamento, che lo aveva accettato. 

-Tutti i padri premurosi sanno quando i loro cuccioli, sono spaventati o feriti, e voi avete perso la madre, prima che avessi avuto tempo di finire la tua istruzione.- 

-Come vorrei accettare questa spiegazione..- 

-Eri in una fase di colpa, a causa della morte di tuo padre.- 

-Si, ma mi ero già accusato da solo di averlo ucciso- 

-Tuo padre, era ferito a morte, anche se ci fossi stato non avresti potuto salvargli la vita- 

-Ma avrebbe saputo, che ero lì che mi importava di lui, che non ero indifferente. L'ho disprezzato quando mi ha chiusto, se avevo qualcosa da proteggere, le mie ultime parole sono state di odio verso di lui.- 

-No lui sapeva che lo amavi, non era stupido , poche parole di rabbia non vanificano anni di amore e obbedienza. I miei figli di solito, mi strillano che mi odiano quando li punisco, se hanno fatto qualcosa di sbagliato, fa male sentirlo ma so che alla fine torneranno tra le mie braccia scusandosi, ma voi non avreste potuto farlo con il nonno.- 

-Come fai a sapere tutte queste cose Inuyasha? Sei ancora un cucciolo per l'età di un demone- 

-Quando ho pensato che il generale fosse mio padre, ho chiesto di lui nel corso degli anni.. Sono venuto a sapere com'era come è stato, era amorevole e saggio oltre a essere un combattente estremamente capace. Per il resto la vita mia, mi ha insegnato  molto più a vivere, rispetto a tanti altri demoni. Ho anche cinque cuccioli, credo di poter dire che ho più esperienza di voi in questo, e sono capace di giudicare queste cose. Cerca nel tuo cuore, e saprai che tuo padre ti ha veramente amato, ti sei riscattato in diversi modi fino a oggi. Ricordi di So'unga? - 

Sesshumaru annuì e si voltò camminando infine in silenzio. Era stata forse la conversazione più lunga mai avuta insieme a suo figlio, senza combattere o essere beffardo nei suoi confronti, era un piacevole cambiamento, e diede molto da pensare a lui. 

Il ritorno a Ovest diede loro il tempo necessario di formare una relazione semplice, nei confronti dell'altro, niente di più serio anche se sapevano che sarebbe stato solo rinviato, ma la comunicazione non verbale procedeva a ritmo normale. Stava cominciando a gradire le responsabilità, assunte dal padre.
 



Ps: ed eccoci con un nuovo capitolo, mi dispiace avervi fatto attendere ma dovevo pensare bene a come svilupparlo. Spero vi piaccia come sempre.

A presto cari
Aliak

   
 
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