Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Incest n Breast    29/03/2015    1 recensioni
Mikasa ha già esperienza con gli Hunger Games, avendo vinto la 99°edizione, ma adesso parteciperà alla 100° e dovrà lottare per la sua sopravvivenza e per quella del fratellastro Eren.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eren Jaeger, Mikasa Ackerman, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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LA FREDDEZZA CONTRO LA PAZZIA

Mikasa si avvicina a passo spedito, ma con cautela, al rifugio, per poi vedere Armin col coltello alzato. Sta per colpire Eren.
"Fermo!!!" urla, incurante di attirare altre persone oltre ad Armin.
Il giovane tributo si fermo col coltello a mezz'aria, per poi girarsi lentamente mostrando un sorriso agghiacciante.
I due vecchi amici si guardano per alcuni secondi, secondi che sembrano ore, poi Mikasa esordisce, mostrando la sua solita freddezza e nascondendo le preoccupazzioni:
"Come hai fatto a trovarci, Armin?"
Sembra quasi che Armin scoppi a ridere da un momento all'altro.
"Non è stato troppo difficile" disse "Il tuo fidanzatino ha lasciato macchie di sangue per tutto il percorso."
Mikasa ignorò la parola "fidanzatino" e pensa alla ferita di Eren, e al poco che sapeva di medicature. Si voltò verso Eren e vide che era svenuto, quindi totalmente inconsapevole della presenza del nemico.
Poi Mikasa ebbe un'illuminazzione. Il distretto 5, luogo da cui proveniva Armin, era specializzato in medicina. Avrebbe potuto rischiare e stringere un alleanza con lui. Questo avrebbe voluto dire che si sarebbero poi dovuti scontrare, ma almeno avrebbe tenuto in vita Eren per il momento.
"Ho una proposta da farti" disse Mikasa.
Armin non cambiò minimamente la sua espressione, perchè forse aveva capito le intenzioni di Mikasa.
"Potremo stringere un'alleanza. Ci aiuteremo a vicenda per sconfiggere gli avversari. Poi alla fine.."
"No!" Armin esclamò "Credi davvero che io mi fidi di qualcuno come te? Tu vuoi solo salvare Eren e non esiteresti a pugnalarmi appena ti si presenterebbe l'occasione."
Mikasa non sapeva come ribattere. Tutto ciò che il biondo disse era vero.
"E poi io non ho bisogno di nessuno per vin...."
Mikasa approfittò della distrazione del nemico per scattare e tentare di trafiggerlo, ma lui abilmente devio la lama della sciabola con un coltello.
Misè una mano all'interno della propria giacca per estrarre un secondo coltello e si scaraventò contro di lei.
Il combattimento si faceva sempre più lungo, perchè erano avversari alla pari. Tre anni fa Mikasa lo avrebbe battuto senza problemi, ma adesso no. Lui era un'altra persona ormai. Era il contrario di tutto ciò che era prima. Le uniche cose che non perse erano l'intelligenza con cui preparava strategie e la sua impareggiabile arte di osservazione con cui individuava i punti deboli degli avversari. E a lui era ormai noto che il punto debole di Mikasa era il compagno.
E poi, dopo un piccolo cedimento Mikasa riusci a disarmare l'avversario ed a scaraventarlo a terra vicino ad Eren.
Mikasa, totalmente convinta di se, disse:
"Mi dispiace che ci sia rimasto così poco tempo...."
"DIspiace anche a me"
Mikasa non capì subito i motivi di quella rapida risposta finchè non vide la mano di Armin che teneva il fucile di Eren.
Ormai aveva perso le speranze. Butto la sciabola a terra e si preparò al colpo, mentre pensava "Mi dispiace Eren" e mentre gli scese una lacrima.
Chiuse gli occhi per poi sentire lo sparo.....







Mikasa rimase persa nei suoi pensieri, finchè non si accorse di non essere stata sparata.
Riaprì gli occhi e vide Franz che teneva Armin a terra con una stretta potente. Gli occhi di Franz erano pieni d'odio. Non era difficile capire che diede la colpa della morte di Hannah ad Armin.
Ma Armin con spingendolo con le gambe, mandò Franz dalla parte opposta, ma quest'ultimo non si scompose e con una forza che nemmeno Armin, Mikasa ed Eren avrebbero mai avuto, prese Armin e lo portò verso un dirupo per poi lasciarlo cadere. Ma il giovane non si lasciò per vinto e portò anche Franz giù nel non molto profondo burrone. Mikasa non voleva vedere i due corpi, ma sentì la risata di Armin risuonare per tutta la discesa, per poi udire un tonfo. Era logico pensare che fossero morti.
Torno al rifugio e si mise davanti ad Eren, la sua presenza la rassicurava, dato il fatto che lo stava per perdere. Venne interrotta dal suono delle trombe. Lesta, si precipitò a vedere i morti, e c'erano solo 2 morti quella sera. Uno era Franz, ma l'altro non era Armin. Era Nina.
Mikasa si sentì momentaneamente male per la notizia. Velocemente andò a guardare nel burrone, e sforzando la vista, vedeva il corpo di Franz, spiaccicato, e a fianco Armin che la fissava in piedi.
Il biondo non rideva più. Aveva uno sguardo serio, pauroso, di quelli che incuterebbero paura persino all'ex campione Rivaille.
Mikasa lentamente si allontanò, perchè sapeva che Armin non sarebbe tornato lì. Non adesso.
Mikasa per addormentarsi, abbracciò Eren. Nulla la rassicurava come la sua presenza. Subito prima di addormentarsi, Mikasa pensò una cosa: da oggi in poi sarebbe dovuta essere molto più spietata e non avrebbe mai più dovuto perdere la compostezza.




NOTA DELL'AUTORE
Ormai credo di poter affermare che l'aggiornamento della storia sarà settimanale.
  
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