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Autore: Leon92    31/03/2015    2 recensioni
Questa storia riprende 6 mesi dopo gli avvenimenti del capitolo 699. Ho deciso di scrivere questa storia perché sono rimasto parecchio deluso dal finale di questa serie che considero molto importante per me e che mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza. Cercherò di creare un finale che mi soddisfi e che spero soddisfi anche voi. Parlerò delle conseguenze del dopoguerra. Si parlerà della crescita di alcuni personaggi, soprattutto Naruto, ma si parlerà anche di amore, a volte non corrisposto e a volte scoperto in maniera del tutto imprevedibile.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Dopo la serie
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Mentre Naruto e Kakashi erano di ritorno dal rifugio segreto di Minato, Sakura si stava preparando per andare a lavorare in ospedale. Aveva appena finito di sistemare il letto e fare colazione con i suoi genitori.
Dopodiché prese la borsa con tutte le sue cose e scappo via di casa a tutta velocità.
Dopo la fine della grande guerra, la giovane kunoichi fù promossa dalla stessa Tsunade per l’aiuto fondamentale che era riuscito a dare ai ninja feriti durante le battaglie.
Aveva raggiunto un nuovo livello riuscendo ad imparare il “Sigillo della Rinascita” ed evocando Katsuyu. Grazie alle sue nuove capacità era riuscita a salvare un innumerevole numero di vite e, per la prima volta, si senti felice come non lo era mai stata, perché era riuscita a raggiungere lo stesso livello dei suoi 2 compagni di Team, Naruto e Sasuke.
Tutti al villaggio la consideravano allo stesso livello di Tsunade se non addirittura superiore.
La sua stessa maestra fù cosi orgogliosa dei progressi fatti dalla sua allieva che ritenne di doverla premiare dandogli un compito di straordinaria importanza.
Aveva affidato a Sakura la completa  gestione dei reparti riguardanti i feriti della grande guerra. Molto di loro, infatti, non erano usciti completamente indenni dalla battaglia. Alcuni avevano perso un’arto importante, come un braccio o una gamba, e dovevano abituarsi alle protesi facendo molta fisioterapia, altri invece avevano lesioni fisiche meno gravi ma che andavano curate con cura.
Ma chi aveva riportata le feriti peggiori erano coloro che avevano subito un trauma psicologico derivato dalla guerra stessa. Molti di essi erano soprattutto giovani che non si aspettavano di dover affrontare una catastrofe simile come quella scatenata da Obito, Madara, il Juubi e Kaguya.
Questo tipo di ferita è, senza dubbio, quello più difficile da curare e dovrà passare molto tempo prima che essa guarisca completamente dalle loro menti.
Ma Sakura era ottimista, caparbia ed estremamente motivata. Tsunade gli aveva affidato un compito di grande responsabilità e non aveva alcuna intenzione di deluderla. Cercava di incoraggiare tutti facendo del suo meglio e aiutandoli a combattere questo momento di grande difficoltà.
Ma non era sola. Aveva una squadra di specialisti scelti per ogni reparto e, soprattutto, poteva contare sull’aiuto datogli dalla sua migliore amica Ino Yamanaka.
Le 2 erano state sempre migliori amiche fin dall’infanzia. Avevano avuto i loro momenti di rivalità, soprattutto sulla faccenda amorosa riguardante Sasuke. Ma, alla fine, neanche quello era riuscito a spezzare la profonda amicizia che legava le 2 ragazze. Gli anni passati insieme le avevano rese più mature e più legate di quanto non lo fossero mai state. Al punto che riuscivano ad aprirsi completamente ed a confidare l’una i segreti dell’altra.
 
 
 
Erano le 18:00. Sakura aveva appena finito di lavorare e stava tornando a casa ,stanca per la giornata trascorsa. Occuparsi di tanti pazienti e, allo stesso tempo, gestire le faccende burocratiche non è facile. Ma, nonostante tutto, la giovane kunoichi traeva grande soddisfazioni dal suo lavoro e non se ne lamentava mai.
 
Era appena uscita dall’ospedale e stava iniziando a percorrere la solita strada che l’avrebbe riportata a casa, quando, improvvisamente, sentì una voce femminile chiamarla alle sue spalle. La sua migliore amica Ino stava correndo per raggiungerla.
 
“Sakura. Aspetta! Facciamo la strada insieme?” chiese la ragazza dai capelli biondi, respirando affannosamente per la corsa fatta.
 
“Certo che mi va. Ultimamente abbiamo avuto molto da fare in ospedale e non abbiamo avuto modo di parlare per i fatti nostri. Oggi, fortunatamente, sono riuscita a finire prima di lavorare e stavo pensando di andare ad allenarmi un po’. E da parecchio tempo che non faccio pratica con le arti ninja al di fuori di quelle mediche” esclamo Sakura guardando la sua migliore amica.
 
“Perfetto. Anch’io e da parecchio tempo che non mi alleno. Credo proprio che mi unirò a te, se non ti spiace. Finalmente potrò farti vedere tutto quello che ho imparato in questi anni, e ti dimostrerò che sono superiore a te su ogni punto di vista” esclamo Ino sicura di se.
 
“Tsk. Dovranno passare secoli prima che tu riesca, a malapena, a raggiungere il mio livello. Ino-Pig!” concluse Sakura guardandola con aria di sfida ed usando, volontariamente, il nomignolo per irritarla ulteriormente.
 
“Ah si. Staremo a vedere chi sarà l’ultima a rimanere in piedi. Dopo la batosta che ti infliggerò, dovrai supplicarmi di non rovinarti quel bel visino. Fronte Spaziosa” ribatte Ino con la stessa spavalderia ed aria di sfida della sua rivale.
 
“Ok. L’hai voluto tu. Seguimi” concluse Sakura iniziando a correre verso il campo d’allenamento.
 
“No, sei tu quella che deve seguirmi” La giovane ninja dai capelli biondi aveva superato la rosa e cercava di arrivare prima di lei al campo d’allenamento.
 
 
Nel giro di un minuto, le 2 kunoichi erano arrivate al campo d’allenamento in perfetta parità. Nessuna delle 2 aveva superato l’altra ed adesso avevano il fiatone per l’incredibile corsa fatta.
Dopo che le due ragazze ebbero ripreso fiato, iniziarono  a combattere l’una contro l’altra senza esagerare o rischiando di farsi male. Dopotutto era pur sempre un allenamento ed erano entrambe fuori esercizio.
Alla fine, com’era prevedibile, fù Sakura ad uscire vittoriosa dalla sfida.
 
“Anf, anf, anf. H-Hai visto. H-Ho vinto io” Sakura era in piedi davanti alla sua amica, piena di sudore e completamente devastata dalla stanchezza.
 
“Anf, Anf. H-Hai avuto fortuna. Tutto qui. S-S-Se l’ultimo colpo fosse andato a segno a quest’ora sarei io quella in piedi e tu quella sdraiata per terra” Ino era sdraiata sul prato, anche lei stremata dalla stanchezza e grondante di sudore.
 
“Forse è vero. Ma alla fine, l’ultimo che rimane in piedi e sempre il vincitore” concluse Sakura fiera della sua impresa.
 
“Eheheh, già. Hai ragione. Sei diventata veramente forte, Sakura. Ormai non hai più nulla da imparare da Tsunade. Credo che tu l’abbia addirittura superata”
 
Sakura si sdraio a fianco della sua amica e disse:
 
“Non credo. Ho ancora molto da imparare. Dopotutto lei ha molta più esperienza di me in qualunque campo”.
“Accidenti. Cosa odono le mie orecchie. La ragazzina che un tempo piagnucolava sempre per ogni minima sciocchezze è cresciuta ed è diventata una donna. Effettivamente sei in ritardo di qualche anno sulla tabella di marcia” Ino si divertiva troppo a stuzzicare la sua migliore amica.
 
Sakura, per tutta risposta, cercò di colpire Ino con un pugno che parò senza alcuna difficoltà.
 
“Guarda che la donna in questione ti ha appena sbattuto con il culo per terra. Ma forse no ti è bastata la lezione. Vuoi che ti faccia un ripassino?” esclamo Sakura sfidandola nuovamente.
 
“Tsk. Non mi serve alcuna lezione da te. Fronte-Spaziosa! Piuttosto, quando avrai bisogno di lezioni sul come essere più femminili e meno violenti fammi un fischio, ok?” ribatte Ino.
 
“Certo. Nei tuoi sogni, forse” rispose Sakura di rimando.
 
Dopo qualche minuto, tra scherzi e insulti reciproci, le 2 ragazze iniziarono a ridere di gusto e a divertirsi come non accadeva da un po’ di tempo a questa parte. Iniziarono a parlare di tutto quello che era successo durante l’ultima settimana. Parlarono e discussero di ogni cosa. Dal semplice vestito indossato la mattina fino a discutere chi delle 2 avesse il fisico più slanciato e indossasse meglio un determinato vestito (Cose da ragazze, insomma. Non insultatemi, vi prego XD).
Alla fine la loro rivalità emergeva sempre. Quel bisogno impellente di sentirsi migliore dell’altra. Per molti questo aspetto avrebbe fatto finire delle amicizie. Ma, nel loro caso, la rivalità non faceva altro che legarle ancora di più.
 
Il sole iniziò a tramontare e le 2 ragazze erano ancora sdraiate sul prato a fissare il cielo diventare color arancio. Tra le 2 iniziò a calare un silenzio, interrotto solo dal fruscio del vento.
 
Sakura, completamente rilassata, stava guardando il sole tramontare dietro la montagna degli Hokage. Quando fissava il sole pensava inconsapevolmente a Naruto. Forse pensava a lui perché gli ricordava quella buffa zazzera bionda che aveva sopra la testa. Almeno, questo è quello che pensava Sakura, cercando una scusa che giustificasse i suoi pensieri.
 
Improvvisamente, il buonumore di Sakura svanì del tutto e i suoi pensieri andarono all’ultima discussione avuta  tra lei e Naruto. Dopo quell’ultimo battibecco non ebbero più modo di parlare. Non riusciva davvero a capire cosa fosse successo tra loro 2. I loro legame si era, come dire, spezzato.
 
“Perché Naruto c’è l’ha con me? Ho forse fatto qualcosa di sbagliato? E’ rimasto deluso? C’entra qualcosa Hinata? Forse c’e l’ha con me perché ultimamente non ci siamo visti? I pensieri di Sakura vorticavano nella sua testa come un’uragano furioso che non si sarebbe placato fino a quando non avesse ottenuto una risposta alle sue domande.
 
“Sakura! Ehi, Sakura. Mi senti. Sakura! Fronte- Spaziosa!” Ino, che nel frattempo si era messa seduta accanto alla rosa, iniziò a chiamarla insistentemente senza ottenere risposta.
 
“SAKURA!!!” gridò la bionda con tutto il fiato che aveva in corpo.
 
“Ino, sei impazzita? Mi hai quasi sfondato un’orecchio. Si può cosa vuoi?” esclamò Sakura, soobalzando dallo stato di apatia e di profonda riflessione in cui era caduta.
 
“Guardavi fisso davanti a te con uno sguardo vuoto ed assente. Eri triste. Sembravi occupata a pensare a qualcosa di importante. Per caso è successo qualcosa che non va?” domandò Ino preoccupata per la sua amica.
 
“No. Non ho niente. Non preoccuparti. Sono soltanto stanca. Tutto qui” rispose Sakura con titubanza.
 
“A chi vuoi darla a bere, Sakura. Ti conosco fin da quando avevamo 3 anni. Sei come un libro aperto per me. Riesco a capire quando c’è qualcosa che ti turba. Parlane con me. Vedrai che dopo starai meglio ed insieme cercheremo una soluzione. Sono la tu migliore amica, no?”  cerco di rincuorarla. Voleva che si aprisse a lei ed esternasse le sue preoccupazioni.
 
“Si, scusa. Hai ragione. Sei la mia migliore amica. Mi fido di te come di nessun’altra” Rispose Sakura, aprendosi completamente con la sua migliore amica.
 
Cosi Sakura iniziò a raccontare di Naruto, di tutto quello che era successo al campo d’allenamento, di Hinata, del loro litigio e della presunta rottura dell’amicizia che li legava.
 
Ino stette in silenzio, ascoltando ogni parola con attenzione e studiando ogni espressione della sua amica durante il racconto. Soprattutto guardandola negli occhi verdi come smeraldi, riusciva a capire la sincerità delle sue parole e la sua sofferenza.
 
“Ecco. Questo è quello che è successo tra me e Naruto. Non riesco davvero a capire cosa sia successo tra noi 2? Ho fatto qualcosa di sbagliato? L’ho, per caso, ferito in qualche modo? Da come mi ha parlato ho percepito del rancore nei miei confronti. Ma non solo quello. Sentivo dalle sue parole……tristezza…….delusione……..rabbia…..distanza……..ODIO. Glielo leggevo negli occhi.
Sigh, i-i-io non so cosa pensare. Sono confusa. Non voglio che la nostra amicizia finisca cosi.”
 
Mentre Ino ascoltava con attenzione le sue parole, Sakura aveva preso a piangere. Si sentiva davvero confusa. Stava provando una sensazione che non aveva mai sentito prima.
 
Ino si avvicinò ancora di più alla sua amica, mettendogli una mano sulla spalla ed iniziando a consolarla.
 
“Ascolta, Sakura. Conosco Naruto da tanto tempo. Con gli anni ho compreso parti del suo carattere che prima non pensavo possedesse. E di una cosa sono sicura “Lui non ti odia e non potrà mai odiarti”. Potrà provarci, potrà metterci tutte le sue forze, ma sono sicura che Naruto non è capace di odiare. E soprattutto, non è capace di odiare “TE”. Forse è successo qualcosa che lo ha costretto a prendere le distanze da te, forse l’hai fatto soffrire inconsapevolmente e adesso è furioso. Possiamo stare qui una giornata intera cercando di capire le motivazioni che lo hanno spinto a prendere le distanze da te. Ma, alla fine, non risolveremo niente”.
 
 
“Sigh F-F-Forse hai ragione. Ho fatto qualcosa che l’ha fatto soffrire senza che me ne rendessi conto. Ultimamente l’ho visto trascorrere parecchio tempo con Hinata. Quando li guardo insieme, provo una strana morsa allo stomaco che non so spiegare. Cominciò a sentire, non so, come una rabbia, che mi scorre nelle vene. Ma è un diverso tipo di rabbia. Non so come spiegarmi” continuò Sakura, continuando a cercare una risposta ai suoi pensieri.
 
“Hai detto che quando vedi loro 2 insieme senti una strana morsa? Una sorta di “rabbia”? Forse ti senti cosi perché Naruto ti sta trascurando. Non state passando più del tempo insieme. Da quando Sasuke è partito per il suo viaggio, ti sei dedicata anima e corpo al lavoro. Non esci quasi mai. E’ guardandoli provi una sorta di gelosia nei loro confronti. Pensi che loro 2 si divertano insieme mentre tu sei triste e sola” rispose Ino, guardando Sakura negli occhi.
 
“G-G-Gia. Forse sono soltanto gelosa. Perché io sto sempre in ospedale a lavorare. Mentre loro 2 se la spassano insieme, andando in giro per il villaggio” Sakura si rincuoro leggermente. Forse aveva capito cosa stava succedendo tra di loro.
 
“Si. Questa è una possibilità. Ma……secondo me……….c’è dell’altro. E’ strano il comportamento di Naruto. E soprattutto è strana la reazione che hai avuto mentre mi raccontavi la storia. Questa non la chiamerai proprio gelosia. C’è qualcosa di più dietro che ancora non mi è chiaro. Non è che……………..”
 
“Cosa” chiese Sakura, curiosa dalla riflessione che stava facendo l’amica.
 
“Nulla.Nulla. Non può essere. Torniamo all’argomento principale. Tu sei davvero sicura di non aver fatto nulla per dar morivo a Naruto di prendere le distanze da te? Pensa. Rifletti bene. Dev’esserci qualcosa”
 
“Credimi. C’ho pensato tutta la notte. Non mi è venuto in mente niente” rispose Sakura ripensando a tutto ciò che era successo in passato tra loro 2. Cosa poteva aver fatto di male.
 
“Aspetta un’attimo. Poco tempo fa Sai mi ha raccontato una cosa successa tra te e Naruto durante il Summit dei 5 Kage. Mi ha detto che tu sei andato da lui con l’intento di fargli dimenticare la promessa che ti aveva fatto. Giusto!”
 
“Ecco. Si. Sono andato da lui. Non volevo che portasse ancora quel fardello. Volevo che dimenticasse la promessa che mi aveva fatto”
 
“Sai mi ha detto che ti sei dichiarata lui dicendogli “Io ti amo”. Giusto?”
 
“S-Si,  è vero. Mi sono dichiarata a lui. Ma Naruto ha capito all’istante che stavo mentendo. Tutto quello che volevo era che lui dimenticasse la promessa e tornasse l villaggio. Per questo l’ho fatto. Avrei fatto qualunque cosa per salvargli la vita. Sarei arrivata addirittura ad uccidere io stessa Sasuke, se necessario. Ma alla fine non ci sono riuscita. Sasuke, in preda alla follia, mi aveva afferrato per la gola e stava per uccidermi con il mio stesso kunai. Ma Naruto, contro ogni mia  aspettativa, mi ha salvato da una morte certa. Se non ci fosse stato lui, io ora a quest’ora non sarei qui. Mi ha salvata per l’ennesima volta mentre io non sono stata capace di fare niente per lui” Sakura aveva preso a raccontare, immergendosi nei ricordi che aveva cercato di dimenticare per tanto tempo.
 
Ino era rimasta incantata ad ascoltare quel ricordo che procurava alla sua amica tanta sofferenza. In realtà, Sai era stato molto vago e non era sceso nei dettagli come aveva fatto Sakura.
 
“Dunque è cosi che è andata. Allora ascoltami, Sakura. Questa è solo un’ipotesi ma potremmo essere vicini alla verità. Dunque. Tu hai dichiarato il tuo amore a Naruto, anche se finto. Tu sicuramente non ci hai fatto caso, ma in realtà Naruto, anche se per un’attimo, ha creduto davvero alle tue parole. Sentirsi dire “Ti amo” dalla persona amata, provoca quella sensazione di felicità e completezza che non è possibile scrivere a parole. Quando ti ha guardato negli occhi e ha capito che stavi mentendo, come credevi si potesse sentire. Tu pensavi solo a Sasuke e alla promessa. Mentre Naruto non ha fatto altro che soffrire in silenzio e voleva renderti felice riportandoti Sasuke. Anche a costo della vita.
Inoltre il dettaglio di Sasuke che cercava di ucciderti con il kunai non è da sottovalutare. In quel momento, tu hai sperato che Naruto venisse a salvarti la vita è cosi è stato. Anche se inconsapevolmente, hai pregato che lui arrivasse.
Queste sono solo ipotesi. Possono essere sia giuste che sbagliate. Ma se vuoi arrivare alla verità, l’unica cosa a fare e che tu ne parli con lui. Dovete chiarirvi. E soprattutto, Sakura, hai bisogno di fare ordine su quelli che sono i tuoi sentimenti”
 
Ino iniziò ad alzarsi dal parto ed aiuto la sua amica, e rivale, a metterla in piedi. Era ancora scossa dalle parole che gli aveva fatto l’amica. Non aveva mai fatto quelle riflessioni. Non si era mai messa nei panni di Naruto, cercando di capire quelli che erano i suoi sentimenti. Ma si promise che l’avrebbe fatto.
 
“Ti ringrazio Ino. Se non ci fossi stata tu non avrei mai capito. Hai ragione. Devo parlare di nuovo con Naruto  e far chiarezza su quelli che sono i miei veri sentimenti. Ti voglio davvero un mondo di bene”
 
Sakura abbracciò Ino con tutte le sue forze, trasmettendogli tutto l’affetto che provava nei suoi confronti. Ino rispose all’abbraccio  sussurandogli nell’orecchio:
 
“Non preoccuparti. Tutto si risolverà, alla fine. Devi credere in quelli che sono i tuoi sentimenti e devi credere in Naruto. In ogni caso, io sarò sempre qui, pronta ad aiutarti nei momenti di difficoltà”
 
“Giusto. Sei la mia migliore amica. E, come te, anch’io sarò sempre pronta a darti una mano. Ti ringrazio per la lezione di oggi. Dobbiamo fare questi allenamenti più spesso” esclamo Sakura riacquistando la sua solita allegria
 
“Figurati. Quando vuoi sono sempre disponibile. La prima lezione era gratis. La seconda ti costerà. Forse, la prossima volta dovresti lasciarti sconfiggere da me. In questo modo, ti faro uno sconto extra” rispose Ino stando al suo gioco.
 
Era calata la sera, e le 2 kunoichi, felici per la giornata trascorsa insieme, lasciarono il campo d’allenamento e si diressero verso le proprie case mano nella mano.
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve ragazzi :)
Questo è il settimo capitolo. E’stato davvero, davvero difficile scriverlo.
In questo capitolo mi sono dovuto immedesimare in un personaggio femminile, in questo caso Sakura, cercando di scrivere quelli che erano i suoi pensieri. All’iniziò è stato davvero tragico. Non sapevo che cosa scrivere. Ma, alla fine, ho trovato l’ispirazione e sono riuscito a scrivere un lungo quanto importante capitolo. E’ stata una soddisfazione.
Comunque spero di aver fatto un buon lavoro. Fatemelo sapere con un messaggio o nelle recensioni
Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la storia. Ci sentiamo al prossimo capitolo.
Un saluto a tutti :)
 
 
 
 
 
Leon92
   
 
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