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Autore: DeathKilljoy    05/04/2015    1 recensioni
Lei è una quindicenne napoletana e con una vita normale, una migliore amica, una band preferita e un sogno.
Ma se questo sogno le se materializzasse avanti agli occhi in modo completamente inaspettato?
Genere: Dark, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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E' la sera del 31 maggio. Ormai qui a Napoli il caldo e l'afa dominano, l'estate è sempre più vicina e io non posso fare a meno di essere eccitata per questo.
 I miei genitori sono partiti ormai da una settimana, quest anno mi farò bocciare così potrò cambiare scuola senza sostenere gli esami integrativi, dato che ero a
spasso ho deciso di lavorare per sei interi mesi per regalare loro questa vacanza, più che altro l'obiettivo era restare per tre interi mesi e più a casa da sola, con
la supervisione della vicina di tanto in tanto, insieme alla mia migliore amica, anche lei mia vicina di casa, eh già, che culo, eh? Non è stato facile convincerli:
insomma, due quindicenni da sole per tre mesi. Sono una persona seria, tengo alla pulizia, all'ordine e sono anche molto responsabile.. almeno, i miei genitori così dicono
quando parlano di me con i loro amici e la cosa non può che farmi felice.
Abito in un paesino di Napoli dimenticato da Dio, Torre del Greco, precisamente in una zona di campagna, di conseguenza la tranquillità e la serenità regnano.
In questo momento mi sto asciugando i capelli, ma prima di accendere il phon alzo il volume dello stereo, Strong.
'Is that so wrong? Is it so wrong, that you make me strong?' una lacrima solca il mio viso, mentre inizio a passare una spazzola tra i miei capelli completamente
senza un senso: rasati ad entrambi i lati, una ricrescita castana, un tratto biondo platino e il resto rosso fuoco. Loro mi fanno questo effetto: lacrime, lacrime,
lacrime. Un sogno fa così male? Perchè io sono consapevole che quello di incontrarli è solo un sogno. Ormai me ne sono fatta una ragione, tanto che asciugo quella
lacrima, la tristezza è già passata e tra un pensiero e l'altro ho già finito di asciugare i capelli. Chiudo la finestra di ferro e mi tolgo quell'odioso asciugamano dal
corpo, infilando il mio pigiama: una canotta nera enorme aperta ai lati e dei pantaloncini leopardati e stretti, infine le infradito. Mi fisso allo specchio, non mi
piaccio per nulla: non sono obesa, solo in carne, ma quei pochi chili di troppo mi fanno schifo. Non riesco ad accettarmi. Occhi castani, pelle abbastanza scura e un
grazioso anellino intorno la narice destra. Nulla di speciale, una ragazza come tante altre.
Tolgo voce ai miei pensieri, sospiro, spengo lo stereo e chiudendo tutte le persiane e spegnendo le luci mando un messaggio vocale alla mia migliore amice, Maria.
''Sto arrivando, fumo una sigaretta dietro il vicoletto e arrivo'' già, per gustarmi una sigaretta dovevo nascondermi sia dai miei che dai suoi genitori.
Non attendo una risposta, chiudo il cancello principale e attraversando la loggia mi accendo una sigaretta, passandomi una mano tra i capelli. Dovevo solamente farle
compagnia da casa sua a casa mia, dato che ha una paura fottuta del buio. Facendo una tiro e aspirando mi siedo sul muretto dietro casa mia, finchè una mano non si posa
sulla mia spalla. Sarà la signora Anna, la vicina, sono fottuta.
''Uhm.. ehm.. Anna... ciao.. non.. non.. ti prego non dirlo a mamma, mi ucciderebbe!''
facendo una scatto all'indietro, mi accorgo che la persona sconosciuta in questione non è affatto la signora Anna.
In un perfetto inglese, esclama ''Mi dispiace.. io non capisco molto l'italiano.. spero però che tu capisca l'inglese! -certo, è l'unica materia in cui a scuola mi
impegno, quel cazzo di linguistico servirà pure a qualcosa- Mi sono perso, ero con i miei amici.. mi sono allontanato dal nostro b&b per fare un giro da solo, ma temo
che sia stata una stupidaggine, dato che non conosco il posto..''finendo con una risata. Quella risata.
Io sono in trans, non riesco a spiaccicare parola, ho la bocca aperta, la sigaretta sta per sfuggirmi di mano e i miei occhi non fanno altro che fissare i suoi. A
risvegliarmi dai miei pensieri c'è il cellulare, so già chi è, senza distogliere lo sguardo rispondo. ''Corri. Muoviti.''
''Forse.. forse sai chi sono?''
''Tu.. tu.. tu sei.. sei Louis Tomlinson.''

 

CIAO RAGAZZI!
Prima storia che pubblico sui One Direction, giuro solennemente che questa la porto a termine.
Premetto che tutti luoghi e le persone sono reali, è la mia vita reale e di tutti i giorni nella quale potete immergervi facilmente.
Cosa succederà tra la nostra sconosciuta e il nostro piccolo/grande Tommo?
Scopritelo :)
Ci tengo a dire che non mi interessa di essere interessata a recensioni e tutto il resto, questa storia è solo un mio sfogo a cui devo dare voce, dovevo solo
renderlo pubblico.
Grazie a chiunque, comunque, legge :)
  
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