Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Lois Lane 89    06/04/2015    1 recensioni
Clary è disposta a tutto pur di salvare la madre Jocelyn. si accorge si essere in possesso di uno dei tre oggetti sacri per i cacciatori di demoni. Riuscirà a compiere la sua missione da sola o dovrà chiedere aiuto ai suoi amici cacciatori Jace, Alec e Isabelle?
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando Clary si svegliò la mattina seguente, vide che Jace stava ancora dormendo.

Si alzò e andò nella sua stanza per indossare dei vestiti puliti; una volta pronta, uscì dalla sua stanza.

Ad un certo punto qualcosa le afferrò un braccio trascinandola in un angolo buio; era stata Isabelle.

Con lei c'era anche Alec, ed entrambi avevano dei pugnali in mano.

“Valentine è qui. Ha scoperto il trucco e ti sta cercando. Dov'è Jace?” domandò Alec.

“Sta ancora dormendo.” rispose Clary.

Il terzetto raggiunse la stanza di Jace ed entrarono: lui era sveglio e gli spiegarono la situazione.

Prima che lui potesse parlare, sentirono la voce di Hodge in corridoio: ma con lui c'erano anche Valentine e Jonathan.

Jace prese Clary e si chiusero in bagno; aprì il rubinetto e si appiattirono contro il muro.

Sentirono Alec e Isabelle parlare con Hodge.

“Come mai c'è l'acqua aperta in bagno?” domandò Hodge.

“Jace lo sta usando. Questa è la sua stanza.” rispose Alec.

“E tu Isabelle che cosa ci fai qui?” domandò Hodge.

“Siamo cresciuti insieme. Posso vederlo senza vestiti.” rispose Isabelle.

Clary non riuscì a trattenere un sorriso, a differenza di Jace che rimase serio.

“Dov'è Clary?” domandò Valentine.

“Non lo sappiamo . Non la vediamo da un po'. Non abbiamo idea di dove possa essere.” rispose Alec.

Jace fece segno a Clary di rimanere in silenzio e di non muoversi; si tolse la maglia, si spruzzò dell'acqua sul corpo e uscì dal bagno con maglia e un asciugamano in mano dopo aver chiuso il rubinetto.

“Questa è la mia stanza. Mi sembra un po' troppo affollata.” disse Jace sedendosi sul letto dando le spalle alla porta.

“Immagino che tu non sappia dove sia mia sorella.” rispose Jonathan.

“Immagini bene, perchè io non so nulla. E ora uscite per favore.” disse Jace.

Hodge, Valentine e Jonathan uscirono dalla stanza lasciando i tre ragazzi da soli.

Si assicurarono che se ne fossero andati prima di far uscire Clary dal bagno.

“Dovrei andare da lui. ” disse Clary a bassa voce.

“Se vai da lui ti ucciderà. Vuole la coppa e non si fermerà finchè non sarà in suo possesso.” rispose Alec.

“E che cosa dovrei fare? Restare nascosta per sempre? Proprio un’idea geniale.” disse Clary.

Clary era convinta che Valentine non avrebbe tenuto fede ai patti se fosse entrato in possesso della coppa.

Decise che doveva escogitare qualcosa per liberarsi di lui una volta per tutte.

Quella sera Jace la trovò seduta sul letto con la carta della coppa mortale in mano.

“Ti ho portato la cena.” disse Jace posando il vassoio sul comodino.

“Adesso sono prigioniera qui dentro? Fantastico. Comunque non ho fame.” rispose Clary.

“Clary, non sei prigioniera. Ma hai bisogno di mangiare.” disse Jace.

“Non mi importa del cibo. Non mi importa di nulla ormai.” rispose Clary.

Rimise la carta nella tasca della giacca e uscì dalla stanza prima che Jace potesse fermarla.

Uscì dall'Istituto e iniziò a camminare.

Ad un certo punto, si trovò Jonathan davanti.

“Sapevo che eri nascosta da qualche parte sorellina. Dacci la coppa e rivedrai tua madre.” disse Jonathan.

Mentre lui parlava, apparve Valentine insieme ad un cacciatore che portava in braccio Jocelyne.

“Che cosa mi assicura che non userai la coppa per distruggerci tutti? Sei un mostro.” rispose Clary rivolta a Valentine.

“Ancora non ti fidi di me Clarissa? Sto solo cercando di proteggerci. Con la coppa possiamo creare altri cacciatori.” disse Valentine.

“Quasi nessuno sopravvive dopo aver bevuto.” rispose Clary.

Si portò una mano dietro la schiena ed estrasse lentamente lo stilo.

“Possiamo ribaltare questa situazione. Ma per farlo mi serve la coppa. Dammela e unisciti a noi. La famiglia di nuovo insieme.” disse Valentine.

“Te lo ripeto per l'ultima volta: io non faccio parte della tua famiglia. Non sai nulla di me.” rispose Clary.

Con lo stilo tracciò una runa a mezz'aria e s'aprì un portale; poi prese la carta, estrasse la coppa e infilò la mano nel portale.

“Non lo farai. Senza la coppa siamo persi.” disse Valentine.

“Volete la coppa? Venite a prendervela.” rispose Clary.

Così dicendo, lasciò andare la coppa; Valentine e Jonathan si buttarono nel portale che Clary s'affrettò a chiudere.

Solo in quel momento si accorse della presenza di Jace, Alec e Isabelle.

Tutti e quattro insieme affrontarono il cacciatore e si sbarazzarono di lui.

“Questo l'abbiamo sistemato, ma la coppa è persa nel portale insieme a Valentine. E' stato tutto vano.” disse Isabelle.

“Io non direi. La coppa è al sicuro. Credo che non sentiremo più parlare di Valentine e Jonathan per un bel po'.” rispose Clary mostrando la carta con la coppa mortale.

“Era proprio necessario farci venire un infarto? Comunque sei stata fantastica.” disse Jace.

Portarono Jocelyn a casa di Magnus, dove finalmente Ragnor potè spezzare l'incantesimo.

Non appena vide Clary, Jocelyn abbracciò la figlia.

“Che cosa è successo?” domandò Jocelyn.

“E' una lunga storia. C'è tempo per raccontarla. Ma non ce l'avrei mai fatta senza i miei amici.” rispose Clary.

Jocelyn andò a casa di Luke, e parlarono per tutta la notte.

I quattro cacciatori tornarono all'Istituto e si divertirono insieme.

Ad un certo punto Jace prese Clary per mano e la condusse all'entrata della serra.

“Finalmente è finita.” disse Jace.

“Per ora. Valentine e Jonathan troveranno di sicuro un modo per liberarsi dalla loro prigione. Non possiamo mai abbassare la guardia.” rispose Clary.

“Sei la solita guastafeste. Ora godiamoci questo momento. C'è una cosa che voglio fare da un po' di tempo, ma non ne ho mai avuto l'occasione.” disse Jace.

Si passò una ciocca dei capelli rossi di Clary tra le dita prima di avvicinare il suo viso a quello di lei e baciarla.

Clary gli mise le braccia intorno al collo e si strinse a lui.

“E' questo che volevi fare?” domandò Clary.

“Sì. Ma ancora non mi basta.” rispose Jace con le mani sui fianchi della ragazza.

Si baciarono di nuovo, ma più passionalmente.

Dopo un po', tornarono a divertirsi con i loro amici e da quella sera dormirono insieme.

La coppa mortale era al sicuro, Clary era riuscita a salvare sua madre, che aveva accettato la sua relazione con Jace.

Clary viveva la sua favola con Jace, e si allenavano insieme a Alec e Isabelle.

Erano più che amici: erano una famiglia, e nessuno sarebbe stato in grado di separarli.

Alla fine Simon perdonò Clary e tornarono a essere amici.

Se in futuro ci fosse stato un demone da combattere, gli shadowhunters sarebbero stati pronti ad affrontarlo.

THE END

ANGOLO DELL'AUTRICE: Scusate per l'enorme ritardo, ma non avevo più ispirazione. E' stato abbastanza difficile trovare il modo giusto per concludere questa storia. Spero che vi sia piaciuta e a presto. Lois Lane 89.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Lois Lane 89