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Autore: HermioneHerondale99    07/04/2015    3 recensioni
Hermione si troverà a vivere in un "sogno" che le cambierà la vita e lei farà di tutto per raggiungere il suo scopo.
"io.. non capisco che mi succede" sussurrò lui prendendosi la testa tra le mani.
Hermione gli si inginocchiò accanto.
"io lo so.."
" e cos'è?"
"si chiama affetto, quello che senti" disse lei prendendogli la mano e stringendogliela fra le sue.
Spero vi piaccia :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Tom O. Riddle | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 1-Regali di compleanno

Hermione stava sognando, o almeno, credeva di stare sognando.
Non aveva ancora capito che quel “sogno” sarebbe stato solo l’inizio di un’avventura che le avrebbe  scombussolato la vita.
Hermione correva per i corridoi,  aveva sentito una voce gridare aiuto e era corsa subito verso quella voce che sembrava in pericolo.  All’udire di quel grido Hermione si sentì il cuore stretto in una morsa dolorosa, era una voce piena di dolore, come se fosse sul punto di mollare, di cedere, come se stesse lottando da ore, giorni, anni.
“Aiuto! Vi prego aiutatemi!” Hermione si girò di scatto, sentendo la voce provenire da dietro le sue spalle. Corse verso il bagno di Mirtilla Malcontenta, trovandolo allagato, come solito.
Entrò senza farsi problemi trovando Mirtilla vicino a una sagoma di un ragazzo steso a terra.
“penso sia morto” disse Mirtilla ridacchiando. Hermione sbiancò e si avvicinò con cautela.
Accanto al ragazzo c’era un libro, tutto zuppo d’acqua. Hermione lo prese e lo sfogliò per il nome del proprietario. Sul retro del libro c’era scritto: “T.O.Riddle”.
Alla vista di quelle parole, Hermione indietreggiò, spaventata, lasciando il libro cadere a terra.
“no.. non di nuovo..” sussurrò lei avvicinandosi al ragazzo steso a terra.
Il ragazzo era alto, con dei capelli scuri e lisci, ben pettinati nonostante l’acqua a terra a scompigliarglieli. Aveva la carnagione chiara, troppo chiara, era quasi pallido, aveva dei lineamenti austeri e ben definiti. Era molto bello.
Le cadde l’occhio sulla divisa, zuppa. Vide il simbolo dei Serpeverde spiccare sul petto. Hermione non si ricordava di averlo mai visto. “Forse” pensò tra se “è un nuovo studente, oppure non vuole farsi vedere”.
Gli scrollò le spalle delicatamente, in quel momento il ragazzo spalancò gli occhi verdi petrolio guardandola.
Hermione si svegliò di scatto, in preda al panico. Aveva appena sognato il signore oscuro prima che diventasse tale.
Si passò una mano tra i capelli. Perché aveva visto un giovane Tom Riddle svenuto nel bagno di Mirtilla?
Voldemort era stato sconfitto ormai da mesi..
Aveva paura non fosse così? Beh.. probabilmente, chi non ne aveva?
Hermione si alzò decidendo di fare una doccia per scacciare via i pensieri. Infatti fu così.
“Hermione! Ti stavamo cercando da mezz’ora.. dov’eri finita?” la piccola, ormai non tanto piccola, di casa Weasley si era precipitata incontro ad Hermione mentre stava scendendo le scale che collegavano la Sala Comune e la camera dei Prefetti in cui alloggiava la strega.
“Ginny! Sono stata fino ad adesso in camera”
“ma ho bussato varie volte..”
“si vede che ero sotto alla doccia, scusami”
“tranquilla, ora vieni con me” detto questo, la piccola Ginny si incamminò verso il ritratto per uscire e dirigersi verso il portone che da su un giardino.
“Ginny, si può sapere dove mi stai portando?” chiese Hermione bloccandosi e facendo fermare anche Hermione dietro di lei.
“perché ti sei fermata? siamo arrivati?” chiese impaziente la strega riccia alla sua amica dai capelli color del fuoco.
“chiudi gli occhi, Herm”
“perché?  Cosa non devo vedere, Gin?”
A quel punto la rossa sbuffò oscurandole la vista con una benda.
“Ti hanno mai detto che fai troppe domande?” disse Ginny prendendola per la mano e conducendola verso il centro del giardino.
Hermione ridacchiò lasciandosi trascinare dalla sua amica.
Ad un tratto Ginny lasciò la sua mano per poi posizionarsi dietro di lei e dirle “okay Herm, siamo arrivate. Ora ti tolgo la benda ma non aprire gli occhi finché non te lo dico”
La riccia ridacchio “va bene capo”
La Weasley le tolse la benda e si allontanò da lei. “ora puoi aprirli” disse. Ed hermione fece come le era stato detto.
Quando aprì gli occhi rimase senza parole, cosa che non le succedeva spesso, alla vista di quello che le avevano fatto i suoi amici.
Davanti a lei c’erano Harry e Ron che tenevano in mano una torta, Ginny affianco a loro che sorrideva, Neville e Luna dietro con uno striscione in mano con su scritto “Alla migliore strega di tutta Hogwarts, all’amica più sincera e più simpatica di tutta la scuola vogliamo dire semplicemente AUGURI! +18”
Hermione non poteva che essere più felice, se lo erano ricordati alla fine.
“Herm? Ci sei?” disse Ron guardandola.
“io.. si.. grazie ragazzi, è il più bel regalo che abbia mai ricevuto”
“Mione pensi sia solo questo?”
“avete fatto altro?” chiese Hermione stupita rivolgendosi al suo migliore amico dai capelli corvini.
“mancano ancora i nostri regali! Ora vieni qui, esprimi un desiderio e spegli le candeline”
La festeggiata si avvicinò ai suoi amici sorridendo e spegnendo le candeline. Subito dopo scartò i regali fatti dai suoi amici. Luna le regalò  uno strano cappello che avrebbe dovuto proteggerla da una rara specie di Gorgosprizzi, Neville le regalò un libro sulle erbe curative che si trovano nei dintorni di Hogwarts, Ginny le regalò un vestito color rosso fuoco per il ballo di Halloween. Era uno dei vestiti più belli che Hermione aveva mai visto. Aveva un profondo scollo sulla schiena che gliela scopriva, un corpetto a cuore con qualche pietra ricamata sopra, e una gonna morbida che scendeva sino ai piedi.
Ma il regalo migliore glielo fecero Ron ed Harry. Le regalarono un libro che cambiava a seconda dei gusti del lettore. Che ogni volta che lo finivi, ricominciava con una nuova storia. Però questo libro andava trattato con cura, perché sennò potevano succedere cose davvero sgradevoli.
Quella sera Hermione decise che avrebbe iniziato il libro regalatole da i due suoi migliori amici per scoprire come fosse.
Appena iniziò a leggere una luce bianca la avvolse, facendola addormentare immediatamente.
Hermione si ritrovò per terra, tra i corridoi di Hogwarts. Si mise subito in piedi, guardò dritto davanti a se e sentì una voce provenire dalle sue spalle.
“sei arrivata, finalmente”
Hermione non riuscì a girarsi, era paralizzata.
Quella voce. Quella dannatissima voce.
Riuscì a girarsi, e guardò in quelle due pozze color verde petrolio.
“saprai già chi sono. Ma comunque mi presento. Sono Tom, Tom Riddle”
   
 
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