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Autore: DeathKilljoy    07/04/2015    1 recensioni
Lei è una quindicenne napoletana e con una vita normale, una migliore amica, una band preferita e un sogno.
Ma se questo sogno le se materializzasse avanti agli occhi in modo completamente inaspettato?
Genere: Dark, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Restiamo a parlare nel soggiorno/cucina per ore, finchè un po' tutti non iniziamo a sbadigliare.

Ore 3:35.

''Ragazzi allora, io e Maria dormiremo nel letto dei miei genitori, tu e tu -indico Zayn e Niall- dormirete in camera mia'' si, lì c'erano due letti, ho insistito io

per averne un altro, per Maria. ''Poi.. voi Louis e Liam dormite nella stanza degli ospiti, invece tu Harry sul letto matrimoniale gonfiabile.'' sorrido a quest ultimo. ''Mi

avevi detto che il letto gonfiabile l'avevi dato a tua zia!'' protesta Maria mettendo le mani sui fianchi. ''Certo, tu non fai altro che saltarci sopra, avresti

finito per distruggerlo!'' le dico ridendo, seguita da tutti e cinque i ragazzi.

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''Buonanotte a tutti ragazzi, ci vediamo domani mattina'' sussurro prima di andare a dormire, Maria già dormiva.

Ore 5:40.

Mi sveglio. Non riesco a dormire. Troppe cose in poche ore, solo ora sto realizzando. Insomma, ho 5/5 della mia band preferita sparsi per casa, cosa ho fatto di così

speciale per meritarmelo?

Mi alzo, a piedi nudi per evitare rumori bruschi vado in cucina, apro il cancello d'entrata e vado fuori la loggia a sedermi sulla scala della piscina, mi slego i

capelli e guardando il mio riflesso nell'acqua causato dalla luce della luna che tra poco sarebbe scomparsa, sfilo una sigaretta dal pacchetto.

Una piccola fiamma mi riscalda l'indice, mi volto a sinistra e i miei occhi incontrano i suoi. Malik.

''Prego.'' accendo la sigaretta, prendendone un tiro.

Gli sorrido, arrossendo. ''Che ci fai sveglio a quest'ora?'' ''Potrei chiederti lo stesso!'' esclama a bassa voce passandosi una mano tra i capelli, quella mossa mi fa
un brutto effetto, infatti decido di alzare il viso e fissare la luna. ''Non riesco a dormire, sono troppo eccitata al pensiero della mia band preferita a casa

mia. Con il mio favorito nel mio letto.'' noto con la coda dell'occhio un suo sorriso, così emetto una piccola risata guardandolo.

''Ah e così sono il tuo preferito? Mamma mia, che onore!'' finge di inchinarsi a me, così gli porgo la mano come una principessa e lui, da principe, ci lascia un bacio.

Questo gesto mi fa rabbrividire. ''E questo preferito vorrebbe un po' della mia Lucky Strike a menta?'' i suoi occhi sembrano illuminarsi, come quelli di un bimbo

alla vista del suo ovetto Kinder. Ci guardiamo, passandoci senza accorgercene la sigaretta, facendo un tiro a ciascuno. Quello sguardo mi fa sentire una bambina, in

imbarazzo. L'ultimo tiro sembra spettare a lui. ''Facciamo così: l'ultimo tiro lo faccio io, tu chiudi gli occhi e preparati ad aspirare.'' Resto a bocca aperta, non

capendo le sue intenzioni. ''Che hai in mente?'' ''Sssh, tu fa come ti dico.'' eseguo i suoi 'comandi' e sospiro, chiudendo gli occhi. Sento un respiro dolce sul naso,

che scende poi sulle labbra. Un sussurro. ''Schiudi le labbra..'' come in trans, faccio ciò che mi dice, sentendo il fumo entrare e scendere poi in gola. Apro di colpo

gli occhi, trovandomelo a due centimetri dalla faccia. Trattengo quel fumo con prepotenza, quasi come a non volerlo far uscire per motivi ovvi. Sento la sua risata,

che mi trascina facendomi fare lo stesso.

Caccio il fumo dal naso. Sono nervosa, così inizio a torturarmi l'anellino al naso, gesto abituale per me.

Si siede a terra di fronte a me. Ci guardiamo, mi circondo le ginocchia con la braccia appoggiandoci il viso.

''Tu sai tutto di me, ma io di te so solo il nome. Parlami di te. Della storia della tua vita.  Sorridiamo entrambi, io accenno ad una risata, finendo con un sospiro.

''Mh.. vediamo. Io mi chiamo Roberta, ma il mio nome non mi piace, così tutti mi chiamano Rob. Ho 15 anni, compiuti il 9 gennaio. Frequento il secondo anno di liceo

linguistico, ma l'anno prossimo cambierò, frequenterò l'artistico. Come puoi notare dai miei capelli.. dai miei piercing e da me in generale, mi piacciono le cose

particolari. -mi scruta attentamente, sembra davvero interessato- una delle mie più grandi passioni è la body modification. Tatuaggi, piercing, scarificazioni..

mi affascinano. Quando ero alle medie delle ragazzine mi prendevano in giro per come mi vestivo, per come parlavo, per tutto.. spesso mi picchiavano, così tornavo

a casa sempre in lacrime, piena di sangue: viso, braccia, ginocchia.. una volta la più grande di loro, sia di età che di statura, mi spezzò il braccio. Ho ancora

difficoltà a muoverlo. Poi.. -gli indico l'enorme cicatrice che ho sul ginocchio destro e quella che ho in fronte sull'occhio sinistro, poco profonda e chiara,

lui guarda posandoci la mano e carezzandomelo- questa risale a tre anni fa,

ero in terza media e il loro grupp-'' ''Basta, ti stanno venendo gli occhi lucidi, non voglio più sapere se ti fa male. Vieni qui.'' si alza aprendo le braccia, nelle

quali mi fiondo senza farmelo ripetere una seconda volta, non piango, ormai sono cose del passato, però ci sto male. Sospiro al calore delle sue braccia, piacevole anche

con 25° di temperatura. Chiudo gli occhi godendomi quel momento, avrei voluto fosse durato per sempre. ''Che ne dici se vieni un po' a letto insieme a me e ci

distraiamo con il cellulare, mh?'' mi guarda cercando la mia approvazione, che arriva subito con un gesto della testa. Entriamo dentro chiudendo il cancello, ci

infiliamo sotto le coperte e con un paio di cuffie che ci dividiamo iniziamo a vedere dei video su youtube che ci fanno morire dal ridere. Dopo 15 minuti lo guardo,

si è addormentato con il cellulare in mano. Glielo sfilo delicatamente poggiandolo sul comodino e ridendo lievemente, andrò a dormire nel mio letto. Metto una gamba

giù dal letto ma mi sento tirare una mano, lo guardo ma ha gli occhi chiusi. Insisto ad andar via ma lui fa lo stesso per farmi restare. Mi arrendo e sbuffando

scherzosamente mi stendo nuovamente accanto al moro, che continua a tenermi la mano.

E ci addormentiamo mano nella mano, che stesse davvero dormendo quando mi ha tirato la mano?

 

 


ECCO IL TERZO CAPITOLOOOOOO, non riesco a smettere di scrivere. Spero di avervi incuriosita, ci tengo

che voi vi immergiate nel ruolo di Rob per vivere almeno mentalmente questo piccolo sogno. <3
  
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