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Autore: jellyfish    22/12/2008    1 recensioni
Islanda è una ragazza molto particolare, ha una strana capacità che la rende libera e selvaggia; ma se un giorno qualcuno di poco gentile dovesse scoprire quel segreto? Allora inizia la fuga, la scoperta dell’amore e dell’amicizia, in un mondo magico, facendo lo slalom tra inseguitori, incantesimi e tradimenti…spero di avervi incuriositi!!^_^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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XXIV

XXIV

Islanda stava facendo uno strano sogno. Sognava di essere ancora a casa sua, ancora prima che quella strana avventura fosse iniziata; con la sua famiglia, il mercato della sua città e le sue corse al lago. Quando non era costretta a scappare da demoni e da mercanti che la volevano vendere come animale raro; quando poteva ancora vivere spensierata e felice. Nel sogno si rivide quando era stata sulle rive del laghetto ad ammirare la sua nuova cintura di pregiata stoffa blu. Era stata così contenta di essersela potuta permettere, ma se non fosse stato per quella stoffa nulla sarebbe mai successo a sconvolgere la sua tranquilla vita di paese. Si era lasciata prendere dall’euforia del momento, aveva abbassato la guardia e ne aveva pagato le amare conseguenze; certo aveva conosciuto Jìrkan e Zaphir, ma adesso per colpa sua lui era morto. Marse la riportò gentilmente indietro dal mondo dei suoi dolci e malinconici sogni.

-È ora di andare. Dai tirati su.

Marse svegliò anche Jìrkan. Anche se con poca voglia si ritrovarono tutti svegli e in piedi, pronti a ripartire insomma. Marse, proprio come prevedeva, era tutto dolorante a causa della lotta con Islanda della notte precedente. Erano diretti a casa di Islanda, a Elven. La ragazza si chiedeva perché Marse li continuava a seguire, ma ancora di più si domandava cosa avrebbe fatto Jìrkan quando lei sarebbe arrivata a casa. Cosa poteva fare? Dove poteva andare? Forse sarebbe tornato a Orant a lavorare di nuovo come marinaio sulle navi commerciali. Si misero in marcia a un buon passo, dovevano invertire di nuovo la loro rotta. Con Irkantha si stavano recando a Orant e quindi procedevano verso Benn, mentre ora per andare verso Elven dovevano proseguire per Drena, quindi dovevano passare per la terza volta per la collina della Torre. Marse era contento di dover cambiare del tutto strada; da una parte, infatti, non voleva che Islanda vedesse il corpo del mago, ma dall’altra nemmeno lui voleva vedere quello della sorella. Gli bastavano già i rimorsi per come era andata a finire tutta la faccenda.

Chissà cosa ne sarà dei loro corpi, saranno facile preda per le bestie, ma non possiamo andare a seppellirli. Dobbiamo andarcene prima possibile.

Gli venne però in mente un’altra cosa. Non potevano tornare a Elven.

-Non possiamo tornare a Elven. Dobbiamo fermarci da un’altra parte e non proseguire.

-Ma perché? Io voglio tornare a casa mia!

Islanda era turbata anche da quell’ultima novità. Tutto era successo fondamentalmente perché Jìrkan e Zaphir la volevano riportare a casa e ora anche quello le veniva negato.

-Non abbiamo pensato a un problema: Sicuth. Non ci avevo pensato, potrebbe venire a cercarti. Non penso che lo farà; appena saprà della morte di Irkantha se ne andrà per la sua strada, ma potrebbe sempre venirti a cercare.

-Hai ragione.

Nella voce di Islanda c’era tutta la sua rassegnazione. Non poteva nemmeno rivedere la sua famiglia. Dove sarebbe andata? Adesso era nella stessa situazione di Jìrkan. Ma una nuova idea venne proprio da lui.

-Mi è venuta in mente una cosa che potrebbe risolvere la situazione. Se andassimo a Elven, giusto per tornare dalla tua famiglia e far sapere loro che sei viva e che stai bene, e poi tornassimo a Benn? Potresti iscriverti in una delle scuole di combattimento che ti piacevano tanto. La tua famiglia non so se capirebbe però…

-È un’idea! Marse cosa ne dici?

-Sì, si potrebbe fare, ma dobbiamo essere molto veloci. Tutto deve succedere prima che Sicuth scopra della fine della sua compagna. Questo vuol dire che non potrai fermarti a casa tua per più di una notte.

-Va bene. Meglio di niente. Tu e Jìrkan invece cosa farete?

Per un attimo nessuno dei due rispose. Poi Marse prese la parola.

-Non lo so ancora. So solo che devo assicurarmi che voi due non ci rimettiate la pelle, l’ho promesso a Zaphir prima di attuare il suo piano di fuga. Voglio mantenere la mia promessa e poi me ne andrò per la mia strada, ma non so ancora cosa farò.

-Io invece una mezza idea ce l’avrei. Non mi va di tornare a Orant a lavorare come marinaio. Mi piacerebbe studiare per diventare un mago. Credo che la città migliore per farlo sia Felid, coglierei così l’occasione per fare un’altra cosa molto importante.

-Cosa?

-Ti ricordi di Niet?

-No.

-La sorellina di Zaphir. Lei non sa ancora niente del fratello, è ancora lì a casa che lo aspetta, pensando che tornerà. Voglio raccontarle tutta la storia perché sappia cosa sia successo a suo fratello e poi resterò lì con lei a studiare.

-Mi sembra una buona idea…

Islanda in realtà non era molto convinta, anzi non ne era per niente contenta. Forse dentro di sé aveva sperato che almeno Jìrkan sarebbe restato con lei a Benn, magari nella sua stessa scuola. Ma le sue speranze erano state appena spazzate via. Per giunta la voce del ragazzo era stata più fredda e distaccata del solito, cosa che faceva stare peggio Islanda.

-Cosa c’è?

Stessa voce fredda e distaccata di prima.

-Niente… è che pensavo che saresti restato anche tu a Benn.

La voce di Islanda era invece molto bassa, come se non volesse farsi sentire da nessuno a parte lo stesso Jìrkan.

-No, non penso proprio. I combattimenti non fanno proprio per me, vorrei invece imparare a usare la magia, che mi sembra abbastanza utile in parecchi casi.

-Hai ragione.

-Bene, visto che abbiamo tutti deciso cosa fare… possiamo aumentare il passo perché abbiamo rallentato mentre parlavamo.

Ripresero a camminare più spediti. Il viaggio sembrava allungarsi ancora di parecchio. Dovevano recarsi prima a Drena per andare verso Elven ad avvertire la famiglia di Islanda, poi dovevano ripassare dalla città per andare verso Benn, dove sarebbe terminato il viaggio per la ragazza, mentre Jìrkan sarebbe andato a Felid dalla ormai orfana Niet. Marse ancora non sapeva dove si sarebbe fermato. Sicuramente sarebbe arrivato fino a Benn per accompagnare Islanda e poi fino a Felid per scortare anche Jìrkan e poi forse sarebbe sparito chissà dove.

 

 

Eh Yum direi che è morto davvero!! Poi vedrai che graziosa fine che fa il suo corpo… anticipo sempre troppo!! ^.^ ma riuscirò a finire questa storia per Natale?!?! Booooohbye!! Buone feste anche a te!!!!

  
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