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Autore: Spring_Sun    09/04/2015    4 recensioni
E se Lena e Violetta fossero sorelle? Se Lena fosse quella socievole e Violetta quella chiusa? Se fossero figlie di Esmeralda, una donna lavoratrice che, dalla morte del marito, si è sacrificata per far avere un futuro alle figlie? E se suo fratello si innamorasse della professoressa delle figlie?
E se le ragazze incontrerebbero 2 "principi azzurri"?
Tratto dal primo capitolo:
Mentre stavo camminando, Lara&company mi passano accanto, spingendomi "per caso"a terra... mi stavo preparando mentalmente ad una rovinosa caduta ma all'improvviso sento due forti e caldi braccia circondarmi le spalle. Apro lentamente gli occhi,che avevo tenuto chiusi per tutto il tempo, e vedo...
Coppie: Leonetta, accenni Pangie, Lenax... non voglio accennarvi altro! Scopritelo voi!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lena, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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... un guanto in pelle nera sul davanzale della mia finestra. Mi avvicino lentamente col cuore in gola e lo afferro con mani tremanti.
Deglutisco a fatica, cercando d'ignorare la morsa che ha cominciato a stringermi lo stomaco.
Mi mordo con forza il labbro inferiore ed espiro tutta l'aria che mi si era accumulata nei polmoni, avendo evidentemente trattenuto il respiro fino ad ora inconsciamente. 
Me lo rigiro tra le mani ed, osservandolo attentamente, noto che mi è abbastanza familiare...
Spalanco gli occhi quando mi rendo conto di aver già visto qualcosa di simile indossato da... 


Mi siedo svogliatamente sulla scrivania della sua camera avvolgendomi distrattamente una ciocca bruna con un dito mentre lui si siede sul suo letto. 
È appena tornato da un'uscita con i suoi amici ed io sono appena arrivata. 
Noto che ha ancora la sua giacca di pelle. 
Il mio sguardo scivola non so perché sulle sue mani e mi si forma subito un sorrisetto furbo tanto quanto sorpreso nel vedere cosa si è messo.
《Sembrano i guanti di un serial killer...》gli faccio notare indicandoli col capo,  ridacchiando. Avendolo colto di sprovvista, mi godo la sua  espressione confusa ma al contempo divertita.
Con il suo solito sorrisetto menefreghista, mi si avvicina e avvolge le sue  braccia attorno alle mie spalle... 《Chi lo sa, forse potrei anche esserlo...》
Risi di cuore scuotendo la testa di fronte a quella battuta.
Quando in realtà battuta non era.

 

Spalanco gli occhi a quel ricordo. 
Ma questo non mi   basta, non è una prova sufficiente. 
Posizionando il guanto sul letto, cerco tremante una borsa dove nasconderlo. 
Mi maledico mentalmente per aver perso la mia abitudine di usarle.
Dopo ben cinque minuti di ricerca, trovo una borsa a tracolla rosa con una lunga catenina che usavo qualche anno fa.
Storgo il naso alla vista del colore ma poi mi convinco che sia meglio di niente. 
Afferro prontamente il guanto dal letto e con l'altra mano il cellulare, cercando un numero ben preciso nella rubbrica. Una volta trovato, mi mordo il labbro inferiore  superficialmente, avendo qualche tentennamento sulla mia convinzione iniziale nel chiederglielo.
Chiudo gli occhi sospirando pesantemente, autoconvincendomi.
Apro le palpebre e assumo un espressione sicura.
Clicco sull'icona della cornetta verde e mi posiziono il cellulare all'orecchio.
Dopo neanche due squilli, mi risponde con tono stralunato:《Violetta?》mi mordo  l'interno della guancia nell'udire la sua voce, ma mi riprendo subito dopo e, convinta, gli domando: 《Leon, possiamo vederci al solito posto?》 《Ehm... si, ma...》 《Non domandarmi niente, per favore...》 lo sento sospirare alla mia 'supplica'   per poi sussurrarmi un:"Okay". Sorrido felice:《Grazie! Puoi ora?》 《Certo. A tra poco》 tolgo il cellulare dall'orecchio e stacco la chiamata. Mi porto una mano al cuore cercando di calmare il battito del mio cuore, che a sua volta non ne vuole sapere di rallentare. 
Sbuffando, prendo il cappotto - che avevo lanciato sulla scrivania - e, dopo aver    scritto il solito bigliettino a mamma, mi avvio verso la spiaggia qui vicino.


§_§_§_§_§_§


Una volta arrivata, mi guardo intorno e lo trovo quasi subito. È poggiato vicino al muretto, guardando l'orizzonte con aria persa. 
È così bello...
 《Sei venuto》dico, con tono sorpreso dopo essermi ripresa e facendolo di conseguenza voltare nella mia direzione.   Si stacca svogliatamente dal muro e si porta le mani in tasca, non prima di essersene passata una tra i capelli - gesto che fa di consueto, da che ho notato -.  《Perché non avrei dovuto? Perché mi hai lasciato - senza un motivo - per telefono?》 Lo guardo con un espressione triste misto ad esasperazione ed inclino involontariamente il capo a destra ignorando la dolorosa sensazione che proviene dal mio cuore.《Leon...》volta lo sguardo verso il mare rendendo i suoi smeraldi ancora più belli.《Non dirmi niente... piuttosto, cosa vuoi?》 sussulto al tono della sua voce e gli sussurro involontariamente:   《N-non trattarmi così...》 《Ah, no?》 Si gira verso di me e sussulto nuovamente   nel vedere la sua espressione.
Delusa.
Furibonda.

E io non posso non dargli ragione.
《Mi dici come dovrei comportarmi!? Prima ci baciamo e dopo qualche ora mi lasci!》chiudo le palpebre, stringendole. 《L-lo so... ma non potevo fare altrimenti》《Anch'io non ho un buon passato ma non mi comporto come te!》 Le riapro e mando a farsi fottere la voce tremolante e le lacrime che minacciavano di scendere. 《Credi davvero che non lo sappia? Credi che non sappia che Diego ha a che fare qualcosa con te?》
《Confidati...》sbatto le palpebre ripetutivamente di fronte a quel tono divenuto improvvisamente dolce... ma soprattutto di fronte ad una tale richiesta... mi sta prendendo in giro!? 《Cos...》 《Comincio io?》 《N-no... se non te la senti, no...》 mi afferra le mani e mi rivolge un espressione così dolce che d'improvviso sento la gola diventarmi secca e il cuore riprendere a battere all'impazzita. 《Vieni...》e lo seguo senza replicare, andando verso il nostro scoglio.


§_§_§_§_§


Una volta esserci seduti, rivolgo lo sguardo imbarazzata alle punte delle mie converse. Lo sento prendere un respiro profondo e stringermi la mano -che non aveva mai lasciato, fino ad ora-. Mi faccio coraggio e, voltandomi verso di lui, gli dico:《Prima che inizi, devo chiederti una cosa...》mi  sciolgo delicatamente dalla sua presa ed apro la borsa, cacciandone fuori il guanto. 
Alla sua vista, vedo che Vargas spalanca gli occhi.
《Come...》 《L'ho trovato nella mia camera...》 gli rispondo, anticipandolo. 《E come ha fatto a finire nella tua camera?》distolgo lo sguardo da quelle due pozze smeraldine che sembrano capaci di leggermi dentro. 《Se non...》 《No...》 sorrido, sicura di me stessa come non mai. 
È il momento di raccontargli tutto.
Non posso più tenermelo dentro.
《Ti voglio raccontare tutto》 gli rivolgo il mio miglior sorriso, cosa che fa anche lui. 《Sapevo che un giorno o l'altro l'avresti fatto...》 mette una mano sulla mia guancia sinistra, sporgendosi per darmi un bacio a stampo  sulle labbra. 
A quel tocco, una scossa elettrica mi scorre lungo la schiena.
Sospirando per farmi coraggio, comincio:《Quando avevo quattordici anni conobbi quello che poi sarebbe stato il mio ragazzo: Diego Domiguez. Era il classico ragazzo stronzo e menefreghista,     quindi aveva un fascino tutto suo che attirava tutte. E con tutte, purtroppo, intendo anche me. Quando mi rivolse la parola per la prima volta, ricordo che balbettai facendo la figura della bambina...》 ridacchiai a quel pensiero. 《...ma lui mi trovò stranamente carina. Immagina il mio stato d'animo. Dopo esserci conosciuti, abbiamo cominciato a frequentarci. Inoltre, abbiamo passato giorni molto felici. Ma al contempo... il mio migliore amico, Maxi...》 abbasso gli occhi, incrinando pericolosamente la voce nel pronunciare il suo nome. Sento d'improvviso la sua mano afferrarmi dolcemente il mento, per poi farmi voltare nella sua direzione. 《Ehy, guardami negli occhi...》 lentamente, alzo lo sguardo e mi rispecchio in quelle iridi così cristalline.
Sembrano... tristi.
《Posso immaginare quello che Diego ha fatto al tuo amico...》 mi mordo il labbro inferiore ferocemente cercando di reprimere le lacrime che, avendo ignorato il mio volere, cominciano a rigarmi le guance. Vengo scossa dai singhiozzi nel ripensare a quella scena e mi rimprovero mentalmente per essermi mostrata così debole. 
Ma poco importa.
Due braccia calorose mi avvolgono lentamente in un abbraccio pieno di conforto e cosciente di quello che ho provato. 
Gli sarà successo sicuramente qualcosa di simile.
Ricambio timidamente la sua stretta, poggiando le mie mani chiuse a pugno sul suo petto mentre continuavo a piangere lacrime piene di dolore.
《Io ero suo amico...》sbarro gli occhi umidi nell'udire quelle   parole. Tirando lievemente su col naso, gli domando:《Che significa?》 Lo sento sospirare, mentre mi accarezza la schiena in maniera protettiva, creandomi brividi ogni qual volta la sua mano passa. 《Ero nel suo 'gruppo', purtroppo...》  incarno le sopracciglia e gli sussurro:《Ma...》 《Non ne faccio più parte da quando ha... ha sparato senza pietà a mia sorella quando si è messa in mezzo tra lui e Clement... davanti ai miei occhi》districo leggermente l'abbraccio nel sentire la sua voce triste e ferita, quel   che basta per afferrargli il viso e guardarlo negli occhi. 《Cosa?》 《Si... e non è stato facile abbandonarli... sono stato per un pò a Madrid, dovev...》 fanculo. Poggio le mie labbra sulle sue prima che finisca a parlare. Le nostre lingue cominciano una danza tutta loro mentre ci stendiamo, io sotto e lui sopra. Una leggera pressione mi fa capire che mi sta tenendo debolmente i polsi, posizionati ai lati della mia testa. 
Fanculo la mia fottuta paura.
Fanculo tutti.
Fanculo Diego e le sue minacce.
La vita è mia e ci faccio quello che voglio.
Quando entrambi sembriamo essere senza aria, si stacca per poi mordermi il labbro inferiore, facendomi uscire involontariamente un gemito. 
Sento il cuore battere a ritmi inumani. 
Ma non mi fa male, anzi. 
Lo sento leggerissimo.
E questo mi succede solo quando sto con Leon.
Posizionandomi un dolce e appassionato bacio sul collo, comincia a mordicchiare un punto ben preciso, facendomi ansimare. 
Di riflesso, porto le mie mani tra i suoi capelli, avvicinandolo ancora   di più a me.
Mi mordo il labbro inferiore: diavolo, questo ragazzo...
《Ah! Ah! Eccoti qui!》






Nota d'autore:
No, MA IO VI AMO!! SIETE TROPPO LINDE, HERMOSE Y TANTO TANTO ALTRO! TwT... ♥
La mia umile storia tra le più popolari? AAAAAAAAH, è il miglior regalo di Pasqua di sempre! E per farvi vedere la mia riconoscenza DEDICO A TUTTE VOI QUESTO CAPITOLO! *^* ♡
Allora, riassuntino del capitolone, lol! ^^... ♥
Vediamo inizialmente che Vilu ha trovato un guanto e crede che potrebbe essere di Diego... per avere la conferma decide di chiedere a Leon, dopo qualche titubanza. Arriva in spiaggia e, dopo un breve litigio, i due si confessano i propri passati. Infine, viene una scena Ajahahajajajajajjwwhiwwkwkskk!!! *-* ♥
Spero vi sia piaciuta! ^^ ♡
Ringrazio le mie pucciosissime amiche  cande_la mia vita, Bea_01, Crazy_YDA, roxy_sole e jortini_leonetta03  per aver recensito (le quali mi sopportano sempre!e.exD) e anche voi che avete inserito la storia tra le preferite! VE QUIERO, A TODOS!!!!! ♥♥♥

Alla prossima ♥♡♥

Baci dalla vostra♥♥

Spring_Sun

   
 
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