Questa
raccolta di drabble non ha un seguito, l’ho scritta descrivendo, in prima
persone, le trasformazioni dei nostri amati Cullen. Manca quella di Carlisle,
lo so, ma non sono riuscita a trovare molte notizie sul suo conto.
Questi
racconti, ispirati alle reali trasformazioni, hanno elementi che sono scaturiti
dalla mia fantasia. Non intendo infrangere dunque nessun copyright. Siate
clementi e recensite. <3
Il cuore iniziò a battere sempre
più forte. Ebbi una convulsione, e il dottor Cullen fu subito da me, pronto a
tenermi. Tremavo, sudavo e avevo paura. Avevo paura di morire, di perdermi
qualcosa, avevo solo diciassette anni. Tremavo ancora, e sentivo Carlisle
pregare Dio di salvarmi. Anche mia madre era morta in questo modo, ed io non volevo!
Non capii cosa stesse succedendo.. Poi sentii un enorme bruciore, seguito da un
dolore insopportabile al collo. Tremai, e provai ad urlare, chiamai Carlisle..
e solo allora mi accorsi che era proprio lui, a causarmi tanto male.. mi girai,
e lo vidi distintamente, mentre mi mordeva. Il dolore cessò dopo qualche
minuto, e caddi in un sonno profondo. E dopo poco mi svegliai, vivo e morto.
Edward Anthony Masen Cullen.
“Addio.. semplicemente addio.” Pensai buttandomi giù,
da quella rupe maledetta. Mentre mi libravo nell’aria chiusi gli occhi, e
ripensai all’unico viso che non potevo dimenticare, quello del mio dottore.
Caddi e un dolore sordo mi attraversò il corpo. Non ricordo come mi abbiano
trovato. Mi parve un miracolo quando mi svegliai, e trovai Carlisle lì, davanti
a me. Lo osservai per un attimo e pensai che fosse davvero un angelo. Poco
dopo, mi guardai, e notai che sembravo un angelo anche io. Pallida come la
neve, avevo una gran fame. Non di cibo, alla sola idea mi venne da rigettare.
Avevo fame di qualcos’altro.. Il mio dottore mi porse un ciotola, piena di
liquido rossastro. Come un’assatanata bevvi tutto quel nettare, e solo allora
capii.. Due parole mi balenarono in mente “sangue” e subito dopo “vampiro”.
Esme Anne Platt Evenson
Cullen
Quattro persone mi
circondavano.. mi sentii morire, quando Royce, il mio fidanzato, entrò in me,
facendomi troppo male. Poi lo seguirono i suoi sette amici, che a loro volta mi
riempirono di calci e pugni. Mentre un omone mi violentava dicendomi brutte
parole, Royce beveva birra e rideva, dandomi calci. Dopo poco, stanchi e
completamente sbronzi mi lasciarono lì, in punto di morte. Non ricordo niente,
soltanto un forte dolore poco sopra la clavicola, e poi niente.. più nulla. Mi
svegliai, e mi ritrovai nuda, pallida e bellissima. Un uomo stava lì di fronte
a me, Carlisle, con la bocca sporca di sangue.
- Mi dispiace, Rosalie, ma
era l’unico modo. – Mi disse abbracciandomi, mi rifugiai tra le sue braccia e
piansi.
Rosalie Lillian Hale
- Prendilo! Prendilo! –
Sentii urlare alle mie spalle, il mio amico non sapeva star zitto. L’orso si
irritò, corse verso di me, incollerito e ruggì pericolosamente. Grant scappò
via, lasciandomi solo. L’orso si avventò su di me, e iniziò a dilaniarmi.
Sentivo i suoi denti affondare sulla mia pelle massiccia, ma lui non era l’unico
che mi avrebbe morso quel giorno. Ero in punto di morte, svenni. Poco dopo
sentii due esili braccia prendermi, e poi sentii solo tanto e tanto vento,
perdevo sangue, svenni di nuovo. Mi svegliai e mi ritrovai in una stanza cupa,
una donna bellissima mi accarezzava il viso.. e mi guardava con occhi
dolcissimi, non ebbi dubbi, era il mio angelo, ed io ero morto. Poi ci
raggiunse un uomo, stupendo e perfetto anche lui. E iniziò a parlare..
spiegandomi ogni cosa..
“Ma se Carlisle e il mio
angelo Rosalie sono vampiri, quanto brutto potrà essere?" Dissi, dopo
tutto, ero grato ai miei salvatori, ed ero eccitato, pensando a questa nuova
vita, quell’orso me l’avrebbe pagata.
Emmett McCarty Cullen
- Alice, senti tu non
capisci! James.. ti ucciderà! E non si fermerà per trasformarti.. solo io posso
aiutarti –
Sentendo quelle parole,
mi resi conto, che solo lui, il mio
amico vampiro, era l’unico capace di aiutarmi davvero. Aprì la cella, e mi porse
la mano, che afferrai prontamente. Mi diede un gelido bacio sulla guancia ed io
lo abbracciai gentilmente. – Sei sicura Alice? – Mi chiese, accarezzandomi il
viso amichevolmente. Io annuii e scostai i capelli, crucciai gli occhi e
attesi. Una fitta di incredibile dolore mi pervase, e una lacrima uscì
birichina dagli occhi sofferenti. Imprecai e urlai, mentre il mio amico, mi
lasciò. Svenni, e mi risvegliai poco dopo. Mi fissai allo specchio. Ero bellissima,
ammaliante. Ebbi una visione dopo qualche minuto, e corsi via, lasciando il mio
salvatore solo, preda del mio persecutore.
Mary
Alice Brandon Cullen
- Tesoro.. dai vieni qui. –
Mi ripeteva quella fanciulla dall’aspetto fatato. – Maria.. cosa fai.. sei
sposata. – Continuavo io a ricordarle. Lei giocava con i bottoni della mia
camicia.. – Mio marito non c’è più! – Mi disse ridendo malignamente e
afferrandomi per la camicia. Mi scostò violentemente i folti capelli dalla
spalla e si avvicinò, aprendo la bocca. In un attimo persi coscienza, non
ricordo cosa provai ad essere morso e succhiato da una dea. L’unica cosa che
ricordo ancora, è un letto rosso e dorato, lo stesso in cui mi svegliai. Aprii
gli occhi, e notai che in braccio a me c’era una giovane donna, affascinante e
stranamente violacea. – Tesoro mi
dispiace.. è passato un po’ dalla sua morte.. ma l’ho già assaggiata, è buona. –
Mi disse Maria, che comparve davanti a me, con un vestito splendido. Non capii
il motivo della mia attrazione verso il collo della ragazza, ma la morsi anche
io.. e contro ogni mio valore, mi cibai di lei. Poi la guardai shockato e Maria
mi baciò. “Un incubo” pensai.
Jasper
Whitlock Hale
Che ve ne pare? Il mio regalo
di Natale è gradito? Spero di si.. e vorrei tanto che commentiate al più
presto. Grazie infinite, un bacione e buone feste! ( Accetto qualsiasi tipo di
critica o correzione )
Stefyyyy!