Crossover
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Autore: Suikotsu    25/12/2008    3 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 51: L'ARRIVO A URU-BAEN
 
Dopo molti giorni i due generali avevano raggiunto la città di Decio.
“Uru-baen”- disse il ninja - “Una delle città più grandi e potenti dell’impero umano, dove dimora il nostro compare! E dove troveremo quei quattro… il loro aiuto sarà necessario!”
I due scesero dai cavalli e si portarono dietro gli animali.
“Hum…vedo che ogni tanto fermano qualcuno…”
“Dovremmo usare dei nomi falsi?”
“No. Decio sa della nostra visita. Le guardie ci faranno passare.”
Quando arrivarono all'enorme portone i soldati abbassarono le asce.
“Nome, cognome e motivo della visita!”
“Taira-no-Kagekiyo.”
“Munenori Mataemon Jagyu.”
“Ma che razza di nomi sono?”
“Poche storie. Noi siamo qui per incontrare Decio.”
“Ha ha! Non facciamo passare i primi che capitano… cosa c’è?”
Un soldato stava mostrando un foglio alla sentinella: la lista delle persone di riguardo da far passare. L’uomo la esaminò: i due non solo erano nella lista, erano anche sottolineati.
“Hem…scusate, prego passate pure!”
“Incompetente”- borbottò il samurai seccato.
Entrati nella città, portarono i cavalli a riposare e si guardarono attorno.
“Allora…io vado alla fortezza, mentre tu  cercherai i mercenari.”
"Cosa?! Non so nemmeno dove..."
Munenori era già sparito: si sentì solo la sua voce.
“Ma è ovvio, in un bordello.”
“Uff…sarà…spero solo di non trovare lui!”
Il ninja si era allontanato nella direzione opposta, ma era osservato.
“Ehi…guarda quel tipo!”- disse un uomo in ombra.
“È armato…ma è ben vestito…di sicuro avrà qualcosa nelle tasche.”
“Allora seguiamolo!”- intervenne il terzo.
I banditi lo seguirono, e quando si trovarono con lui in una strada deserta balzarono allo scoperto.
“Fermo!”
“He?”
“Dacci tutti i soldi altrimenti…”
Munenori si avventò su di loro e li stese in una frazione di secondo, facendo un occhio nero a ciascuno.
“Dice il saggio: mai rubare in casa di ladro! Ha ha!”
“M…ma… cosa… è… passato?”- gemette uno dei tre più morto che vivo.
Nel frattempo, Kagekiyo stava cercando informazioni in una locanda.
“Mi dispiace signore, ma non è passato nessuno come loro.”
“Nessuno? Non avete visto niente?
“Io no. Ma forse passeranno di qui. Intanto fermati un po'! Bevi qualcosa!” - disse mettendoli davanti un boccale di birra.
“Bah…un bicchierino potrei anche prenderlo…”- pensò il samurai.
“Ehi, carino”- lo chiamò una bella ragazza bruna alle sue spalle -“Perché non ti fermi un po’ qui?”
L’uomo trangugiò mezza birra tutto d’un fiato, poi si voltò verso la ragazza.
“Hai visto degli uomini insoliti da queste parti?”
“He?”
“Uno è un ragazzino che porta un’arma enorme, uno ha l’aria da santerellino, un altro è pelato e un altro si trucca e si veste da donna. Li avrai notati di sicuro, se sono passati nei paraggi.”
La ragazza, un po' smarrita, ci pensò un attimo. O almeno, fece finta.
“No, mi dispiace, ma magari potrebbe venirmi in mente, se aspettiamo un po’, magari potresti aiutare la mia memoria con qualche…spinta…”
Kagekiyo capì al volo: lui non era un tipo che corrompeva, ma che usava le maniere forti; tuttavia non poteva, non doveva attirare troppo l’attenzione.
“Allora…”
In quel momento una decina di uomini nerboruti dall’aria arcigna entrò nella locanda.
“Ancora loro…”- disse l’oste.
Il più grosso si sedette vicino a Kagekiyo.
“Haaaa! Una bella birra ci voleva!”- rise fregandogliela da sotto il naso e bevendola di gusto.
“Non ti dispiace, vero?”
Il samurai rispose con un’occhiata che avrebbe fatto venire i brividi al Dio del Fuoco.
“Ehi…ehi…”- balbettò inizialmente l’uomo, ma poi si riprese:
“Che c’è, hai voglia di litigare?”
“Non qui!”- intervenne l’oste.
“Taci! Ma se proprio ci tieni…discutiamone sul retro.”
Kagekiyo sospirò e si diresse all’uscita con loro.
“Dopo di te.”- disse il capo aprendogli la porta.
Il generale uscì, seguito dagli altri.
“Ohi ohi”- commentò l’oste -“La vedo male!”
Una volta usciti, i dieci circondarono l’avversario e tirarono fuori le spade.
“Addosso!”
“Non posso usare tutta la mia potenza per questi pagliacci. Dovrò trattenermi.”
Con un movimento fulmineo, Kagekiyo schivò le armi e sfrecciò in mezzo agli uomini.
Dopo qualche secondo i dieci caddero tutti a terra privi di sensi.
“Fiuuu. È la prima volta che combatto con uno straniero senza volerlo uccidere. Non credevo fosse così difficile…ora comunque…”
Afferrò il capo, l’unico lasciato sveglio di proposito e chiese informazioni sui mercenari.
“S…sì…alla locanda “La castagna d’oro…”
“Grazie.”- e lo sbatté per terra.
Una volta rialzatosi, si pulì l’abito e rientrò.
I presenti lo guardarono stupiti.
“Grazie della birra”- disse dando il denaro, per poi voltarsi verso la ragazza.
“Dove hai visto gli uomini di cui ti ho parlato prima?”
“He? Ha, sì: alla “castagna d’oro”." - rispose indicando la strada.
“Grazie. Arrivederci.”
L’uomo uscì e seguì il sentiero.
“Alt!”- lo fermarono gli stessi uomini che avevano tentato di derubare Munenori.
“Dacci tutti i soldi o…”
Kagekiyo li travolse con un pugno.
“Mi dispiace, ma oggi sono di fretta. La prossima volta ne riparleremo.”
“L…la…pross…ima…volta…andrà…megl…io.”
“Ha! Eccomi arrivato! Bankotsu e gli altri dovrebbero essere…”
Proprio in quel momento il suddetto mercenario uscì dalla locanda: aveva gli abiti in disordine, i capelli spettinati, l’erba-pipa in bocca ed un’aria visibilmente soddisfatta.
“Ma che hai…”
“He? Ho, ciao Kaggy! Come mai da queste parti?”
“Kaggy?”
”Kaggy!”
Il samurai rabbrividì: riconosceva quella voce.
Jakotsu uscì e lo abbracciò.
“Sei venuto fin qui per vedermi?”
“E levati!”
“Uffa! Ma perché sei così cattivo?”
“Giusto! Non dovresti trattare così il fratellino Jakotsu!”
“Ho, fratellone, tu sì che mi capisci!”
I due si abbracciarono.
“Jakotsu.”
“Bankotsu.”
“Jakotsu.”
“Bankotsu.”
Il generale tossì per attirare l’attenzione.
“Odio interrompervi, ma ho del lavoro per voi.”
“Davvero? Combattere contro qualcuno di forte?”
“Di carino?”
Gli altri due mercenari uscirono attirati dai discorsi.
“Qualcuno da fare a pezzi?”
“Qualcuno da bruciare o da far saltare in aria?”
“Beh…”- pensò Kagekiyo -“L’entusiasmo non gli manca…”
Nel frattempo, poco oltre l’ingresso della città, quattro guerrieri erano appena entrati.
“Tenkai ha detto che li avremmo trovati qui…”- disse Drizzt che, per non dare nell’occhio, grazie ad un incantesimo di Illius aveva assunto l’aspetto di un elfo alto, come Zhai.
“Questa città è molto grande…avremmo bisogno di informazioni…”
“Dateci tutto quello che avete…hu ho!”
I tre banditi, appena usciti allo scoperto avevano attaccato senza pensare, e vennero aggrediti da Zhai.
Illius esaminò le loro menti.
"Questi tre sono già stati picchiati più volte! E da qualcuno di molto forte!"
Rannek, insospettito, chiese all'amico:
"Puoi farmi vedere chi?"
"Certo."
Il mago appoggiò la mano sul volto dello spadaccino.
"Kagekiyo! E c'è anche il capo dei ninja!"
"Loro?! Qui?"
"Sembra di sì!"
“Magnifico! Probabilmente sono andati alla fortezza! Sbrighiamoci! Dobbiamo fermarli e salvare gli abitanti!!”
“Giusto! Ha, e grazie per le informazioni!” - ringraziò lo stregone lanciando tre monete ai banditi.
Quando il gruppo si allontanò, il capo alzò la mano:
“Da domani si cambia mestiere!”

 


Passiamo ai ringraziamenti:
XBankotsu: Sono contento che ti sia piaciuto, ho voluto far passare la descrizione da un personaggio all'altro, e, come hai potuto vedere, sono comparsi i mercenar! Contento?
XIllidan: Beh, per quei due ci ho fatto un pensierino, dimostreranno la loro forza!



Ringrazio Carter_Farrel (che poi sarebbe CaMbAbOy) per aver messo la storia tra i preferiti!(ma dai, lascia un commentino! Sigh sigh!

BUON NATALE A TUTTI!





I tre banditi vengono dalla serie animata di Sandokan, dove subiscono la stessa sorte e un personaggio cita lo stesso proverbio.
  
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