Scuola di Magia e stregoneria di Hogwarts- 18 Agosto 2013
Minerva
Mcgranitt camminava per i corridoi della scuola nel tentativo di
trovare il preside, senza gli studenti doveva ammettere che quel
luogo era innaturalmente calmo, solo per due mesi all' anno potevano
permettersi tale tranquillità, il mantello che ondeggiava per via
del passo sostenuto era l' unico tipo di rumore presente nei
corridoi, assieme al ciarlare sommesso dei quadri, sì, la scuola
senza gli studenti non era la stessa cosa, trovò il preside assorto
nei suoi pensieri difronte a una delle vetrate che davano sulla
foresta proibita, che sapesse di già?
“Albus...la Città di New
Orleans è ora sotto il controllo di Dhalia, credi che la ragazza
stia bene?”
“Oh io non mi preoccuperei, Rabastan Lestrange
sapeva a chi la stava affidando quando l' ha portata lì qualche anno
fa, Sophie è una strega affidabile, non c'è da preoccuparsi”
“Ma
ha davvero intenzione di lasciarla lì con quella, con Dhalia?”
Il
preside si girò di scatto verso la donna, aveva la faccia
visibilmente sconvolta, come se anche solo ipotizzare qualcosa del
genere fosse fuori dal mondo
“Cielo Minerva, per chi mi hai
preso, no no, ho intenzione di portare Sophie qua, sono sicura che
porterà anche la ragazza con sé... e non solo”
Porse alla
professoressa quattro pergamene, pergamene che la donna conosceva fin
troppo bene, erano iscrizioni scolastiche
“Monique
O' Connel, Davina O' Connel, Cassandra O' Connel e Adhara O' Connel, è
uno schrzo? Albus non possono venire qui come nate babbane, non in
quest momento, se si imbattessero in mangiamorte, e sai che in questo
momento la cosa non è esattamente fuori da ogni probabilità, verrebbero
uccise”
“Io non ne sarei troppo sicuro, è vero sono giovani,
ma hanno partecipato a una cerimonia del raccolto, sono morte
Minerva, hanno affrontato difficoltà che i loro coetanei immaginano
e basta, se la caveranno anche con un cognome che non è il
loro”
“Sono ragazzine”
“E stanno venendo qua per
nascondersi, con Sophie abbiamo deciso che questo era il modo
migliore per passare inosservate”
“E per quanto riguarda la
Deveraux?”
“Tornerà qui con il suo vecchio nome, credo che
non sarà difficile procurarsi un impiego al ministero”
“Cosa?
Albus per quanto ne sappiamo potrebbe essere in combutta con
Lestrange, potrebbe decidere aiutarlo ad arrivare a Harry,
consegnandolo a Lei-Sa-Chi”
“Non essere sciocca Minerva, certo
questo rapporto di amore e odio tra la cara Sophie e Rabastan non mi
rende entusiasta, ma chissà che non si riveli una cosa che va a
nostro favore”
“A
nostro favore? Albus come fa ad andare a nostro favore?”
“Lui
l' ha tenuta lontano da Voldemort, sapendo che questo avrebbe
significato un avvicinamento tra lei i vampiri e i licantropi di New
Orleans, il che mi fa pensare che non sia malvagio come vuole far
credere, anzi potrebbe essere quasi buono”
“Ammettiamo pure
che lui non sia un totale mostro, non sconfiggeremo il nostro nemico
togliendogli un mangiamorte”
“Se la piccola Adhara ha avuto
questo effetto su di lui chissà che non lo possa avere anche su
qualche altro tra le schiere di Voldemort”
“Lei non avrà mica
intenzione di rivelare la sua esistenza? Albus se quella pazza di
Bellatrix scoprisse di lei potrebbe persino decidere di ucciderla, ci
ha provato l' anno scorso con Sirius e Ninfadora, perchè Adhara
dovrebbe essere un' eccezione?”
“Perchè voleva bene a
Regulus, ecco perchè, dubito che farebbe del male alla figlia,
comunque non temere per ora lei sarà semplicemente la signorina
O'Connel, non è il momento di far sapere al mondo che esiste,
nemmeno a Sirius”
Minerva era sicura che il preside fosse fin
troppo calmo e ottimista, il che le faceva pensare che avesse un
piano ben studiato da tempo, che stesse cercando da sempre di far
tornare l' erede dei Black in Inghilterra? Ma di nuovo poi, come
faceva a sapere di lei? tutta la società magica era certa che lei
non esistesse, che fosse stata Aisling a rivelarglielo prima di
morire otto anni prima?
Quella storia non le era per nulla chiara, sapeva solo una cosa, quella ragazza doveva essere tenuta al sicuo.
New Jersey- USA 22 Agosto 2013
Adhara Elphinstone cercava di tenere il passo di una arrabbiata quanto preoccupata Sophie Deveraux, accanto a lei le amiche osservavano lastrega con una non celata curiosità, dove le stava portando?
“Sophie sarebbe
davvero bello se tu ci dicessi quali sono i nostri piani”
“Il
nostro piano care fanciulle, consiste nel nasconderci in Inghilterra
finchè non avremo trovato un modo per uccidere Dhalia,
definitivamente”
“E come mai viaggiamo in Aereo e non con una
passaporta?”
“Finchè stiamo qui, meno magia usiami e più a
lungo vivremo, per quanto ne sappiamo Dhalia potrebbe averci già
trovate”
“Credevo fossimo
schermate”
“Certo che lo siamo, se l' incantesimo di Freya è
efficace nessuno dovrebbe trovarci, ma non si è mai troppo
prevdenti”
“Che mi dici dei parenti della nostra cara Adhara?
Loro non ci daranno la caccia?”
Monique aveva ragione e Adhara lo
sapeva, il suo padrino aveva cercato in ogni modo di tenerla lontana
dall' inghilterra dopo la morte di sua madre, e di certo non sarebbe
stato contento di sapere che era proprio lì che la stava portando
“Credo che siano
troppo impegnati nella conquista del paese per concentrarsi su di
noi, poi non ti hanno trovata per sedici anni non capisco perchè
dovrebbero farlo adesso”
“Perchè siamo terribilmente
sfortunate”
La battuta di Davina scatenò l' ilarità generale,
aveva ragione, terribilmennte ragione, ma se la sarebbero cavata come
al solito, avrebbero trovato un modo per uccidere quella dannata
strega, furono raggiunte da una Camille che per aver appena
abbandonato la città in cui aveva vissuto per tutta la vita e e aver
assistito ad omicidi ed esplosioni provocati da creature mitologiche
e streghe psicopatiche aveva un' aria fin troppo raggiante
“Cami che
succede?”
“Era Rebekah, ha preso il suolo norvegese e le
reliquie, ci manca il sangue di Freya e avremo tutti gli
ingredienti”
“Cosa vuole fare?”
“Lei, Cassie e Hope ci
raggiungeranno direttamente a Londra, finalmente qualcosa di
buono”
L' attenzione della bionda fu attirata però da uno
strano uccello, un gufo che se ne stava appollaiato sopra una delle
macchine parcheggiate vicino alla loro, e sembrava proprio che le
stesse fissando
“So' che diavolo
vuole quel piccione? Credi che sia qui per conto di Dhalia?”
Sophie
guardò il volatile, ma più che da lui la sua attenzione fu attirata
da quello che aveva nelle zampe
“...Scusatemi”
Sophie quei gufi li
conosceva bene, oh eccome se li conosceva, tolse la lettera dalla
zampa dell' animale il qule volò via non appena fu sicura che il
foglio di carta fosse nelle mani della persona giusta, e il contenuto
la socnvolse non poco? Come faceva Lui a sapere che stava
tornando in Inghilterra?
“Zia So' chi ti scrive?”
“è il
preside della mia vecchia scuola...chiede di incontrarlo nonappena
arriviamo a Londra”
“Hai intenzione
di accettare?”
“Si, penso che si possa contare su di lui in
quanto a discrezione, non preoccupatevi nessun altro saprà della
vostra identità..credo sia il caso di andare prima di perdere l'
aereo”
Nessuna delle presenti era ocnvinta dalle parole di
Sophie, ma decisero di fidarsi, le quattro si avviarono assieme
lasciandosi dietro il loro paese, consce del fatto che non ci
sarebbero tornate presto.
Prima che potesse raggiungere le altre però Cami fu distratta dal suono del suo telefono, si aspettava di trovare l' ennesimo messaggio in cui Rebekah le aggiornava della sua salute e di quella di Hope, ma si sbagliava, di tutte le persone che in quel momento le avrebbero potuto scrivere quella era davverol' ultima che si sarebbe aspettata
Dobbiamo vederci
Sam Winchester
“Cami che
succede? Era Renekah?”
“No no, controllavo solo l' ora
...andiamo Dvaina, non vorrai perdere l' aereo”
Non era il
momento ancora di parlare dei due fratelli con le ragazze, avevano
altro a cui pensare, sopratutto a Dvaina così legata ai vampiri, ora
odveva raggiungere l' Europa, avrebbe pensato a cosa rispondere a
Sammy più tardi.
Londra- Inghilterra 23 Agosto 2013
Sirius Black non riusciva a crederci, era libero e riabilitato, non avrebbe mai osato sperarci eppure ora poteva camminare per le strade senza doversi necessariamente mutare in cane, e la cosa lo faceva sentire terribilmente bene, tanto bene da fargli completamente ignorare la persona, anzi le persone che camminavano accanto a lui
“Sir...Sir mi
ascoltavi?”
“cosa lunastorta?”
“Ho detto hai intenzione
di riprenderti il tuo posto di Auror come tutti si aspettano? Sai ora
che sei libero non puoi mica restare disoccupato”
“Remus ha
ragione, te lo meriti quel posto dopo tutto quello che ti hanno fatto
passare”
Quella strana
alleanza che si era creata tra il suo figlioccio e il suo amico non
lo rassicurava per nulla, perchè erano così determinati a sbatterlo
in un ufficio del ministerp?”
“Sai visto che Harry tornerà ad
Hogwarts tra qualche giorno pensavamo ti servisse un' occupazione,
anche semplicemente per passare il tempo”
“Non ho
intenzione di chiudermi in un ufficio”
“Secondo te con quella
sociopatica di tua cugina a piede libero gli Auror se ne rimarranno
chiusi in ufficio?”
“Sentite, prometto che andrò al ministero come mi è stato proposto, ascolterò ciò che hanno da dirmi, tra cui le loro scuse visto che mi hanno tenuto chiuso in una prigione per tredici anni, ma voi non mi convincerete ad accettare quel lavoro chiaro?”
L' ex galeotto si
allontanò dai due complottisti abbastanza di fretta, non capivano
che voleva almeno per qualche giorno godersi la sua ritrovata
libertà? Credevano fosse davvero così disperato da non volere che
stesse senza fare nulla?
“Vedrai che cederà”
“Lo faremo
cedere noi”
“Gauardate che sono a due metri di distanza da
voi...vi sento”
Ma prima che i due potessero ribattere il suo
sguardo fu catturato dal titolo della prima pagina della Gazzetta del
Profeta, la quale aveva come soggetto New Orleans, che cosa poteva
mai essere successo in quella dannata città da rubare la prima
pagina a Lord Voldemort?
“Per favore una
copia”
Remus si avvicinò all' amico incurisito
“Che succede
Sir?”
“Voglio vedere che cosa succede in quella dannata
città”
“Vedrai che sarà solo l'ennesima trovata del
ministero per cercare di tenere sotto controllo le fughe di noti-”
Ma
le parole gli morirono in bocca non appena lesse il titolo della
pagina: “Dhalia Mikaelson prende il controllo delle nove
congreghe della città: il consiglio cittadino cade,streghe alleate
dei Mikaelson costrette alla fuga”
“Credi che le Deveraux
stiano bene?”
“Certo che sì, hanno sempre odiato i vampiri
sono sicuro che ne avranno approfittato per riprendersi il
quartiere”
“Scusate posso sapere di che parlate? Chi sono le
Deveraux e cosa succede in quella città”
“Erano delle
compagne di scuola Harry, anche se non nostre, Jane Anne era coetanea
di Bellatrix e rivale mortale di Rodolphus Lestrange, mentre Sophie
era un anno più piccola di noi, è stata smistata lo stesso anno di
Regulus, ha lasciato l' Inghilterra subito dopo aver finito la
scuola”
“Era vostra amica?”
“Ad intervalli alterni, era
amica di tua madre, anche se erano in case ed anni diversi, noi
interagivamo con lei le rare vole in cui decideva di scontrarsi con
Lestrange, chissà che fine ha fatto”
Sirius non poteva fare altro che rattristarsi, Sophie e Jane Anne erano state sue compagne di scuola, certo in case e anni diversi, ma si sentì in colpa nel trovarsi così imreparato in quella che poteva essere la loro corrente situazione, non sapeva manco se fossero vive, dopo la morte di Aisling sembrava quasi che avessero tagliato ogni contatto con l' Inghilterra e non riusciva ancora a capacitarsene
Hogwarts-Regno Unito Gennaio 1988
Sirius Black, era grato, enormemente grato della fine della vacanze natalizie, non riusciva ancora a credere di essere finalmente tornato a scuola, era al terzo anno e avrebbe dovuto tornare a casa solo per altri quattro natali, meno forse, era grato di poter stare finalmente lontano da quei folli dei suoi genitori, mentre si avviava fuori dalla scuola intravide poco più avanti il resto dei malandrini che gli smebravano un po' troppo eccitati per i suoi gusti
“Guarda chi è
tornato dall' inferno! Il caro Felpato, dimmi che ti sono
mancato?”
“Nom credo di esserne sicuro...Comunque come avete
passato le vacanze?”
“Il solito,
organizzare scherzi, dare noia a gazza e reprimere l' istinto omicida
che ci assale ogni volta che Ramoso se ne esce con qualche assurda
trovata per esasperare ancora di più la povera Evans”
“Non
dire sciocchezze codaliscia, lei mi ama solo che ancora non lo
sa”
“Si beh cerca di fargleilo scoprire prima che decida di
rifugiarsi ad Azkaban...ben lontano dal suo amore”
Sirius e
Peter ancora un po' soffocarono tra le risate incontrollate provocate
dalla battuta di Remus, sì, tutto quello era decisamente mancato al
giovane Black, poi si ricordò della predente eccitazione degli amici
e la curiosità ebbe la meglio su di lui
“Comunque...come mai eravate così emozionati?”
“C'è un duello
che sta per cominciare”
“Davvero tra chi?”
“Deveraux
junior e Lestrange Junior”
Quello era davvero un ottimo modo per
riniziare la scuola, vedere Lestrange umiliato, il più delle volte
dalla piccola tassorosso era una cosa della quale non si stancava
mai, Sophie Deveraux era solo al secondo anni, ma conosceva più
incantesimi e fatture di di molti studenti più grandi, il talento
come strega e l' incredibile numero di ore che passava in punizione
erano una fantastica combinazione che la rendevano una strega davvero
singolare.
“Beh che dite andiamo ad assistere? La piccola Sophie non delude mai”.
Aisling Elphinstone
e Regulus Black guardavano esasperati quello che sarebbe stato l'
ennesimo duello alias “punizione gratuita” tra quelli che erano
ormai i loro rispettivi migliori amici, la giovane scozzese guardava
i due maghi posizionati uno di fronte all' altro con aria
preoccupata, più per i punti che sarebbero stati tolti a Corvoneri
per il semplice fatto che stava assistendo a quella grande idiozia
che per l' incolumità di Sophie che, lo sapeva benissimo, se ne
sarebbe uscita al massimo con un braccio rotto, era quanto di peggio
le aveva fatto i quei loro scontri occasionali, scontro che fece
perdere a Serpeverde 100 punti, ma i due non demordevano
“Credi
che dovremo fare qualcosa Regulus?”
“Qualcosa tipo
scommettere?”
“Andiamo sono seria! Non sei neanche preoccupato
per i punti che perderete?”
“Sinceramente no, Serpeverde come
casa è ormai abituata alla rivalità tra i due, se la prenderanno
con Rab a me non interessa”
“Che succede se Sophie lo manda di
nuovo in infermeria?”
“Beh allora sarebbe un problema di
tassorosso, rilassati Aisling, la finiranno come al solito”
I due si sedettero sull' erba uno accanto all' altro, gli scontri degli amici avevano trasformato loro due in martiri e, anche se mai lo avrebbero ammesso ad alta voce, amici, Regulus non lo diceva ad alta voce ma lui quelle due ragazze le ripsettava molto, Aisling pareva essere l' unica ragazza in tutta la scuola a non aver ancora divinizzato suo fratello maggiore, anche se era sicuro che la cosa sarebbe finita con l' età, sono terribili quando crescono, un anno o due e sbaverà anche lei dietro dietro a quel cane di Sirius, figurati se non sarà così, mentre Sophie con la sua amicizia/rivalità/inimicizia con Rabastan era fonte di grande divertimento, nonché protagonista di molti dei suoi ricordi più felici in quella scuola.
“Allora Lestrenge
sei pronto?
“Mai stato più preparato in vita mia Deveraux, ti
farò pentire di essertene andata dalla tua topaia americana”
i
due presero posizione e si prepararono per lo scontro, mentre gli
amici poco distanti pregavano solo che nessuno dei professori stesse
passando da quelle parti
“Petrificus
to-” “Levicorpus”
Nel giro di poco Rabastan Lestrange
volteggiava sopra le acque del lago nero
“Guarda guarda
Lestrange, sembra proprio che tu abbia l' acqua alla gola, o alla
punta dei capelli, come preferisci”
“Mettimi giù dannata
Deveraux”
“Sicuro che tu voglia essere messo giù?”
“Sai benissimo
cosa intendo, schifosa americana”
“Oh Rabastan, non mi sembra
che tu sia nelle condizioni di nsultarmi, forza, arrenditi e ti
riporto a terra”
“MAI”
I due erano troppo impegniati a battibeccare tra loro per potersi accorgere della figura che si avvicinava lentamente alle spalle di Sophie, e quando Aisling se ne accorse era davvero troppo tardi
“DEVERAUX”
Due
braccia possenti, o almeno rispetto alla corporatura minuta della
tassorosso la sollevarono da terra faecndole perdere la
concentrazione, pochi secondi dopo e Lestrange si ritrovò dentro l'
acqua gelida del lago
“Black che
diavolo fai? Non lo capivi che era un duello?”
“Perdonami
qualcuno lo diveva pur rendere divertente... com'è l' acqua
Lestrange?”
“SCHIFOSO TRADITORE DEL TUO SANGUE, COME HAI
POTUTO”
“Deduco da ciò che non deve essere un granchè, voi
signorine non dovreste passare tutto questo tempo con i serpeverde
comunque, qualcuno potrebbe pensare che stiate facendo amicizia”
“E
se anche fosse?”
Sia Sirius che Sophie si voltarono verso
Regulus che aveva tranquillamente deciso di prendere la parola
“Cosa
succederebbe se diventassero nostre amiche? Aprirebbero forse gli
occhi su quanto tu e i tuoi amici siate feccia?”
“Ritiralo
Regulus”
“O cosa, scriverai a mia madre per dirle quanto male
mi comporto con te?”
Sirius cercò di tirare fuori la bacchetta
e lo stesso fece suo fratello, ma prima che uno dei due potesse fare
un qualunque tipo di mossa furono richiamati da una voce grifondoro
familiare a tutti
“Sir che cavolo
fai? Giuro che se tolgono punti alla casa perchè tu possa tormentare
tuo fratello diventerò il tuo incubo”
“Evans, mio
meraviglioso giglio infuocato-”
“Potter stai zitto o ti
spedisco a fare compagnia a Lestrange... a proposito perchè è in
acqua?”
“Lunga storia Lily”
“Avete bisogno di qualcosa
Aisling? Dovreste tornare tutti alle vostre case prima che faccia
buio, non vorrei vi mettessero in punizione”
“Grazie mille,
stavamo proprio per rientrare”
“Bene, non mi ringraziare, tra
rosse ci si aiuta”
Appena Lily si fu allontanata Regulus andò a
tirare Rbastan fuori dall' acqua...le aveva prese come previsto pure
quella volta
“Dannato Black,
me la pagherà”
“Certo Rab, certo, almeno quasta volta non mi
sei costato dei punti”
Sophie si sentiva in colpa, certo era
stata una scena divertente ma non aveva davvero intenzione di
lanciarlo in acqua
“Rabastan mi
dispiace io-”
“Tranquilla, questa volta non è colpa tua
Sophie lo so”
Lei ed Aisling osservarono i due serpeverde
allontanarsi alla volta della scuola, e quando stavano per fare lo
stesso la piccola rossa corvonero fu fermata dal maggiore dei Black
“Io starei
lontano da mio fratello se fossi in te”
Aisling si rese conto
che tutto il tono canzonatorio di prima era scomparso per lasciare
spazio a un Sirius tremendamente serio per essere solo uno studente
del terzo anno
“Non preoccuparti per me Sirius, sono un' esperta di persone, credimi per essere un Inglese tuo fratello non è male, e poi-” lo disse questa volta rivolta anche verso Sophie “Io e lui siamo martiri assieme, non posso di certo non interagire con lui, tutto il tempo che ci passo per via di Sophie me li ha fatto trovare perfino simpatico, ora noi due andiamo prima che qualche professore possa ricondurre a noi il bagno di Rabastan”
Le due ragazze se ne tornarono dentro la sucola lasciandosi dietro quattro più che confusi grifondoro
“Credi che stiano
diventando amici?”
“Non lo so Ramoso, ma spero di no per
quelle ragazzine, mi stanno simpatiche”
“Una cosa è certa a
tuo fratello quella Aisling piace”
“Chiedo scusa Lunastorta
cosa?”
“Ma sì dai, hai visto come si è infuriato quando
abbiamo ipotizzato una qualche amicizia”
“Tu vedi cose che non
esistono”
“Può darsi ...ma tu dovresti aprire gli occhi”
I
quattro se ne tornarono dentro la scuola, Sirius ne era sicuro, un'
amicizia tra suo fratello e quelle ragazzine sarebbe stata una cosa
troppo assurda anche solo per essere pensata, figuriamoci se una
scozzese nell' animo come Aisling avrebbe del tempo da perdere con
uno come Regulus, assolutamente fuori dal mondo.
Zona Aerea Inglese 23 Agosto 2013
Adhara guardava fuori dal finestrino le luci di Londra, in tutti i viaggi che sua madre le aveva fatto fare era stata sempre molto attenta ad evitare l' Inghilterra, e questo la inquietava parecchio, nel due anni che aveva vissuto con Rabastan non aveva mai chiesto granchè della famiglia paterna ma era sicura che se sua madre aveva deciso di tenerla lontana doveva avere dei validi motivi, il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da Davina la quale aveva preso posto accanto all' amica
“Posso stare qui?
Monique sta dormendo e mi manda in faccia tutti i capelli, non riesco
a sopportarla”
“Resta quanto vuoi Dee”
“Come ti senti
Adhara?”
“Per cosa?”
“Lo sai per cosa”
Adhara si
scostò una ciocca di ricci dalla faccia tornando a rivolgersi all'
amica, come faceva a sapere sempre tutto?
“Non lo so Dee, mamma
mi ha schermato tutta la vita per non farmi trovare, e adesso io sto
rendendo quello sforzo vano”
“Sai che non è colpa nostra se
Dhalia ha conquistato la città vero? Non potevamo mica restare là,
saremo morte, di nuovo”
“Lo so, ma non posso fare a meno di
sentirmi inquieta”
“E il tuo padrino?”
“Sophie dice che
è evaso di prigione... vorrei rivederlo ma di certo non posso andare
a cercarlo”
“E se fosse lui a cercare te?”
“Meglio di
no, resteremo lì solo finchè non avremo un piano, Dhalia non ci può
trovare ma gli altri sono ancora laggiù, prima torniamo meglio è,
dopo posso prendere in considerazione l' idea di riprendere i
contatti con lui... Tu invece come stai?”
“Bene...ho solo
abbandonato la mia città con il mio padre adottivo e i miei amici
dentro, alla mercè di una perfida, immortale e invincibile strega,
che probabilmente li starà torturando, e ho nascosto le ceneri del
mio ragazzo morto nei miei bagagli, sperando di trovare il modo di
riportarlo in vita, va tutto meravigliosamente”
La riccia posò
la testa sulla spalla dell' amica, erano entrambe in pessime
condizioni, e lo stesso valeva per le altre, Cami non si era ancora
ripresa del tutto dalla morte di Padre Kieran e dal fatto di essere
stata quasi uccisa da Finn Mikaelson, Monique era perfettamente
consapevole che non avrebbe mai vendicato la madre morta per mano di
Marcel, e tutto per non farsi odiare da Dvaina, e Cassandra dopo
essersi liberata dalla possessione di Esther stava ancora facendo i
conti con il suo quasi omicidio da parte di Freya, dopo essere stata
rinchiusa in un manicomio per streghe dalla sua stessa congrega
“Non ce la siamo
passata troppo bene vero?”
“Per nulla, ma ce la faremo, come
sempre...Adhara come credi che ce la caveremo ad essere delle streghe
nate babbane?”
“Non lo so, ma tenere i nostri cognomi sarebbe
stato troppo pericoloso”
“Non vedo l' ora che Bekah torni con
Hope e Cassie, la loro lontananza mi rende ansiosa”
“Tranquilla
Dee, staranno benone, tutte, vedrai tra poco potremo stare di nuovo
tutte assieme”
“Lo spero vivamente”
“Guarda stiamo
atterrando, sei pronta Davina O'Connel?”
“Certo che sì Adhara
O'Connel...sai credo che ce la caveremo proprio bene, o lo spero”
Le
due streghe osservarono le luci della città di Londra farsi sempre
più vicine, quello per loro era l' inizio di una nuova vita, ma
sarebbero riuscite ad uscirne vincitrici, come sempre, nessuna di
loro prendeva in considerazione l' idea di non ritornare a New
Orleans, avrebbero trovato un modo per uccidere quella dannata strega
di Dhalia e sarebbero tornate a casa.