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Autore: Celty23    19/04/2015    4 recensioni
Salve a tutti! Questa storia è uno dei finali della mia prima long "Vacanze movimentate", quindi chi l'ha letta capisce tutto, ma anche gli altri non dovrebbero avere problemi!
Lucy e Natsu si devono sposare, e le amiche della bionda le organizzano l'addio al nubilato. Contemporaneamente anche i ragazzi stanno organizzando l'addio al celibato per Natsu! Cosa succederà in queste due occasioni? Poi il matrimonio sarà normale?
Principalmente Nalu! Con qualche accenno alla Gale, Gruvia, Gerza e Lumi!
Non sono brava nelle introduzioni >.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto da una vacanza'
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Era ormai fine febbraio ed erano passati quasi due mesi dalla festa di capodanno in montagna. Lucy non era più riuscita a vedersi con Juvia, Erza e Levy fino a quel giorno in cui dovevano preparare le cose per il matrimonio: vestito, fiori, pranzo, ecc...
Al momento la bionda le stava aspettando in un bar, che era a pochi minuti di distanza dal catering matrimoniale che le aveva suggerito Erza.
"Ha detto che una sua vecchia amica ha iniziato a lavorarci ed è molto brava... Speriamo che non siano strani come Erza..."
«Lu-chan! Scusami per il ritardo!»
«Levy-chan! Non preoccuparti, sei la prima arrivata. Ma cosa è successo? Stavo iniziando a preoccuparmi.»
«Tutta colpa di Gajeel... Da qualche tempo ho iniziato ad aiutarlo con la sua officina, solo che si é messo in testa di insegna...»
«Aspetta! Aspetta!... Sua? Non lavorava per qualcuno?... »
«Non te l'avevo ancora detto? Gajeel ha aperto la sua officina circa un mese fa, si era stufato di lavorare per il suo vecchio datore di lavoro così si è convinto ad aprire un'attività tutta sua. Solo che essendo ancora agli inizi ha bisogno di una mano... Senza comprendere che queste mani saranno quelle di un chirurgo! Se si feriscono mentre lo aiuto giuro che non la passerà liscia!»

Mentre ascoltava Levy, Lucy sorrise a pensare che la sua amica avesse trovato una persona così speciale ma così differente da lei, e tutto questo, compreso il suo matrimonio, era dovuto a una fantastica vacanza dell'estate scorsa.A interrompere la turchina fu l'arrivo di Erza e Juvia, che rincorreva col fiatone la rossa.
«Lucy-san! Scusa il ritardo, ma Juvia era persa nei suoi pensieri di Gray-sama e non ha sentito Erza-san che bussava...»
«Appunto, sono stata fuori come una scema per una decina di minuti... E pensare che ero già in ritardo di mio...»
«Ragazze non preoccupatevi, il matrimonio mica è domani. C'è ancora tempo, sarà fra poco più di un mese!»
«LUCY!»
Erza si era fiondata sull'amica, permettendo a Juvia di riprendere fiato, per scuoterla a più non posso parlando senza una pausa.
«E' il tuo matrimonio! Dovresti essere la più felice entusiasta emozionata preoccupata che arrivi quel giorno! Io non sto più nella pelle per te! Ho già tutto in mente: i fiori il vestito i posti a tavola la TORTA...»
Dopo che le tre ragazze fecero calmare Erza dal suo delirio del matrimonio si misero a chiacchierare tranquillamente del più e del meno, fino ad arrivare alle 10, l'ora in cui avevano l'appuntamento con l'organizzatrice, così si incamminarono verso l'agenzia chiamata Fairy Tail.

Quando entrarono ad accoglierle trovarono una ragazza alta dai capelli lunghi bianchi. Indossava un vestito rosso attillato, che metteva in mostra le sue curve, con dei merletti bianchi sulla gonna, mentre una giacchettina di pelle rossa le copriva le spalle e nascondeva le spalline del vestito.
«Erza! Come stai? Non ti fai sentire per un anno e ora mi chiami per organizzare un matrimonio?! Mi devi spiegare un po' di cose cara!»
«Mira! Mi conosci, non puoi pretendere troppo da me! E comunque il matrimonio non è per me, ma per questa mia amica. Lucy! Levy! Juvia! Vi presento Mirajane Strauss, una mia vecchia amica d'infanzia.»
Le ragazze si salutarono e presentarono, scoprendo che Levy e Lucy erano state in classe con Lissana Strauss, la sorella di Mirajane e una vecchia amica di Natsu.
«Non ci credo! Ti sposi con Natsu? Ma come? NONO! Adesso mi spieghi come ha fatto quell'idiota a trovarsi una ragazza così bella e intelligente come te!»
Lucy arrossì per i complimenti appena ricevuti.
«Beh... Ecco, la storia è un po' lunga... Ma principalmente è merito di Levy-chan e della vacanza a casa di Erza...»
Le ragazze decisero di andare a vedere i negozi per il vestito della sposa e delle damigelle, mentre Lucy raccontava l'intera storia, fino ad arrivare alla proposta di matrimonio dove Levy, Juvia ed Erza la interruppero.
«Lu-chan, ora che ci penso non ci hai mai raccontato come Natsu ti ha fatto la fatidica proposta!»
«E' vero Lucy-san! Racconta racconta!»
«Lucy... Se non te l'ha chiesto nel modo che ti meriti... Vado a farlo a fette!»
«Non preoccupatevi... Non era proprio un modo normale per chiederlo... Ma si sa... E' Natsu!»
Così Lucy si mise a raccontare, facendo dimenticare a tutte il motivo per cui erano lì, e con il vestito da sposa addosso si sedette.

INIZIO FLASHBACK

«Lu! Muoviti a svegliarti o arriverai tardi in università!»
Erano le sei del mattino e Natsu stava cercando di svegliare la sua ragazza, Lucy,  inutilmente. Per arrivare in università ci impiegava circa tre quarti d'ora in treno, il problema era che ci impiegava un'ora buona a prepararsi, quindi anche se la lezione iniziava alle 8 doveva svegliarsi a orari indecenti.
«LU! SVEGLIA!... Non prendertela con me se poi arrivi in ritardo! Vero Happy?»
Un piccolo gattino blu e con la pancia bianca, uscì da sotto il letto sbadigliando, per poi miagolare verso il suo padrone come se gli stesse dando ragione.
La ragazza a sentire il miagolare del gatto iniziò a rigirarsi nel letto, ma non diede segni di svegliarsi.
«Se non ti svegli nelle buone maniere... Dovrò usare quelle cattive!»
Natsu si buttò addosso a Lucy e si mise a farle il solletico, inizialmente non successe niente, ma dopo pochi istanti la ragazza iniziò a ridere svegliandosi. Nonostante Natsu riuscì nel suo intento non smise di farle il solletico, finendo per essere preso a pugni e a calci, conosciuti anche come Lucy-Kick-
«NATSU! Perchè mi fai il solletico? E perchè mi hai svegliato?!»
«Ma Luuuu... Mi hai sempre detto tu di svegliarti quando dovevi andare in università... E ormai sono le sei e mezza...»
«Perchè non mi hai svegliato prima!? Sono in ritardissimo!»
Lucy gettò le coperte sul povero ragazzo, ancora per terra agonizzante, e si diresse correndo in bagno per prepararsi tra vestiti, trucco e capelli.
«Uffi... Happy... Lucy è cattiva!... Beh almeno non si è accorta di nulla!»
Natsu uscì con un sorriso a trentadue denti dalla stanza per andare a preparare la colazione, che aveva imparato a fare da quando viveva con la bionda.
Mangiarono in fretta, soprattutto Lucy, che appena finì fece per fiondarsi fuori dalla porta, ma venne fermata da Natsu che le diede un bacio per salutarla, facendola arrossire.

Lucy prese il treno appena in tempo e, come faceva ogni giorno, tirò fuori dalla borsa il suo MP3, ma per sbaglio tirò fuori anche un bigliettino rosso ripiegato su se stesso.
"E questo da dove arriva?"
Aprì il foglietto e lesse quello che c'era scritto:

Cara Lucy,
Come immaginavo ti sei dimenticata che oggi è sabato e non hai lezione
Non arrabbiarti con me, segui solo le istruzioni che trovi nei biglietti.
Il treno che hai preso non fa fermate.
Appena arrivi vai all'indirizzo qui sotto e mostra questo biglietto.
A dopo!

"Quell'idiota... Quando torno a casa mi sente!"
Però, nonostante le varie torture che stava pensando per Natsu, quando il treno si fermò andò all'indirizzo indicatole e si ritrovò in un negozio di vestiti, all'entrata esitò per un momento, ma poi si decise ad entrò.
Nonostante visto dall'esterno il negozio sembrasse piccolo, all'interno era molto spazioso, i vestiti erano appesi ovunque e in fondo alla stanza c'erano tre camerini.
«Scusi?»
«Salve! Deve ritirare un vestito?»
«In realtà non lo so... Mi hanno detto di venire qui e mostrare questo biglietto... Ma non so cosa devo fare davvero...»
«Oh cara! Allora sei arrivata! Ti stavamo aspettando, vieni! Vieni!»
«Ma veramente...»
Lucy non riuscì a ribattere che la commessa la trascinò in fondo al negozio e la chiuse in un camerino, pochi secondi dopo le passò un vestito dicendo di provarselo.
"Uffa... Vorrei capire cosa sta succedendo... Stupido Natsu!..."
«Si è cambiata?»
«Ancora un momento!»
"Uffa quanta fretta! Almeno mi spiegassero qualcosa..."
Finalmente Lucy uscì, mostrando come stava col vestito alla commessa, che appena la vide iniziò a farle un milione di complimenti.
«Sei un amore! Sembri quasi una principessa! Quanto mi piacerebbe avere ancora la tua età e il tuo corpo... Ahhh come è brutto invecchiare.»
Lucy era stata presa talmente tanto dai suoi pensieri da non aver prestato attenzione nè alla commessa nè al vestito.
Era una donna sui quarant'anni, i capelli erano per la maggior parte marroni tranne per qualche ciocca argentata. Non era molto più alta di lei e, nonostante i quasi vent'anni di differenza, aveva ancora un bel fisico, gambe slanciate, una vita stretta ma non troppo e il seno non era piccolo, ma nemmeno grande come quello  di Lucy.
«Ehm... Grazie mille...»
Solo a quel punto si girò per vedersi allo specchio, e vedere per la prima volta il vestito.
Era rosso, ma non un rosso sangue, nemmeno un rosso shock, era il rosso di una fiamma di un fuoco caldo. C'era solo una spallina, quella sinistra, che era di una sfumatura un filo più chiara rispetto al vestito, ma non stonava anzi, sembrava quasi fosse fatto apposta per abbinarsi al colore dei suoi capelli. Sul petto e sulla vita era aderente mentre la gonna scendeva più larga fino al ginocchio, quest'ultima era ricoperta di più balze, in modo tale che quando si muovevano facevano sembrare il vestito davvero una fiamma viva.
«Ma... E' bellissimo! Sembra quasi fatto apposta per me! E anche le misure... Sono perfette! Non ho mai trovato un vestito che non mi schiacciasse il petto!»
«Eheh! Ma è fatto apposta per te! Il tuo ragazzo ci ha portato le misure e un disegno del vestito che voleva, anche l'idea che sembrasse una fiamma è sua! Però le balze sono state una mia idea, belle vero?»
«Sono bellissime! Quello stupido Natsu! Poteva dirmelo invece di creare tutta questa storia col bigliettino! Uff...»
«Brava! Stavo per dimenticarmene... Allora dove l'avrò messo?...»
La commessa si mise a cercare qualcosa dietro il bancone, dopo poco scomparve dietro del tutto, ma si sentiva ancora il suo borbottio, finché dopo poco non risbucò con in mano un fogliettino rosso.
«Eccolo! Mi ha detto di darti questo quando saresti passata»
«Un altro?...»

Ciao Lucy!
Vedo che alla fine non sei tornata a casa per uccidermi!
Il vestito ti piace? Ti sta bene? Spero proprio di sì!
Purtroppo non potrò vedertelo addosso fino a stasera...
Segui l'indirizzo scritto qua sotto e fai la stessa cosa che hai fatto prima!
Ci vediamo dopo!

"Quell'idiota... Per quanto vuole farmi girare?! Ma giuro che lo ammazzo quando lo vedo..."

Lucy seguì i biglietti per quasi tutta la giornata, passando da un negozio di scarpe a un parrucchiere, era anche arrivata sul punto di tornare a casa e mandare a fanculo Natsu e i suoi stupidi bigliettini, ma non lo fece e verso le tre del pomeriggio trovò l'ultimo bigliettino.

Sei arrivata alla fine Lu! Contenta?
Adesso puoi tornare a casa, ma appena arrivi mettiti il vestito e il resto,
lì troverai l'ultimo bigliettino e potrai finalmente uccidermi...
A tra poco!

"Era ora! Non ne potevo più di girare come una scema per tutto il tempo!"
Lucy prese il primo treno diretto a casa sua senza nemmeno aspettare cinque minuti. Era incazzata nera, avrebbe voluto passare la giornata in tutt'altro modo, e invece era stata costretta a correre dietro quegli stupidi bigliettini.
Dopo un'ora era finalmente a casa, ma quando entrò non ci trovò dentro nessuno se non Happy, che la salutò miagolando come suo solito.
«Ciao anche a te Happy... Si può sapere dove è quell'idiota del tuo padrone?»
Il gattino blu la guardò come se la stesse capendo, ma poi se ne andò senza degnarla di una risposta.
"Pure il gatto mi snobba..."
Ormai distrutta andò in camera, dove trovò il bigliettino malefico ad aspettarla, ma decise di non guardarlo subito, prima voleva farsi un bel bagno caldo per togliersi di dosso lo stress.
Finalmente dopo mezz'ora uscì da bagno, portandosi con se una nuvola di vapore profumata di rosa, si mise tutto quello che aveva dovuto recuperare quella giornata e infine andò a vedere il biglietto, ma trovò Happy che ci dormiva sopra.
«Stupido gatto! Alzati! Devo vedere cosa vuole che faccia quello stupido del mio ragazzo»
Tolse bruscamente il povero gatto blu, che se ne andò indignato, e si mise a leggere il biglietto.

Cara Lu,
Immagino tu non abbia capito come mai ti ho fatto fare tutti quei giri,
Non preoccuparti, tra poco lo scoprirai!
Devi solo catturare Happy e prendere l'oggetto che ha sulla coda!
Buona fortuna.

«Devo catturare Happy... Certo... Cosa vuoi che ci sia di difficile... Solo che quel gatto mi odia! E che è fuggito giusto un momento fa!»
Dopo mezz'ora di lotta e inseguimento con Happy riuscì finalmente ad acchiapparlo, erano le cinque del pomeriggio ed era completamente distrutta, vide che infilato nella coda del gatto c'era un piccolo anello con un brillante sopra.
«Ma che?...»
«Lu vuoi sposarmi?»
Natsu comparve dal nulla e fece sobbalzare Lucy dallo spavento.
«Natsu... Non dirmi che tutto il casino che mi hai fatto fare oggi... Era per chiedermi di sposarti...»
«Beh... Sì... Non vuoi?»
«Scemo! Sei solo uno stupido scemo! Certo che voglio!»

FINE FLASHBACK

«Ed ecco come è successo... Ragazze?»
Lucy aveva appena finito di raccontare e vide che le altre ragazze stavano tenendo i vestiti, che avrebbero dovuto provare, come se fossero dei fazzoletti, e avevano gli occhi pieni di lacrime.
«Ragazze?... State bene?...»
«LU-CHAN! E' una storia bellissima! Io... Non so come descriverla...»
«Juvia la pensa come Levy-san! Natsu-san è stato così dolce! Così... Così Gray-sama!»
«Devo ammettere... Che quell'idiota mi ha proprio sorpreso... Ha commosso addirittura me... Se Gerard mi facesse una cosa del genere non potrei resistere...»
«Ragazze dobbiamo riprenderci! In fondo è il matrimonio di Lucy! Dobbiamo smettere di piangere e andare avanti con il programma! Se no rischio di non fare il mio lavoro di consulente matrimoniale!... Ma come ha fatto quell'idiota ad avere una così bella idea?!»
Lucy le guardò e sorrise, aveva delle amiche davvero speciali, a preoccuparsi così tanto per lei e poi scoppiare a piangere per il modo in cui Natsu le aveva fatto la proposta. Sentiva che anche Mirajane, anche se la conosceva da poco più di un'ora, era una persona fantastica.

Nel frattempo anche i ragazzi si erano incontrati in un pub, ma senza la presenza di Natsu, in quanto dovevano organizzare il suo addio al celibato.
Nonostante facesse ancora freddo Gray indossava solo dei jeans e una camicia con le maniche corte bianca, e stava bevendo un wisky con ghiaccio, molto ghiaccio.
Gerard si stava dondolando sulla sedia, aveva addosso dei vestiti comodi, un paio di pantaloni blu scuro che gli stavano larghi, probabilmente di una taglia in più, e una maglietta nera dalle maniche lunghe. Di fianco aveva uno zainetto dello stesso colore, davanti a se invece c'era un boccale di birra ormai vuoto. Sembrava molto irritato.
«Dove diavolo è andato a finire Gajil?... E' in ritardo di mezz'ora ormai...»
«Non prendertela Gerard... Probabilmente sarà stato trattenuto da Levy... Da quello che so anche le ragazze avevano un'appuntamento...»
Gray bevve un sorso del suo drink, per poi mettersi a giocare col bicchiere ancora semipieno.
«Non so come fai ad essere calmo... Se non lo conoscessi sarei preoccupato che gli sia successo qualcosa... Ma essendo lui mi fa incazzare che ci faccia aspettare!»
Proprio in quel momento la porta del locale si spalancò e un ragazzo alto dai lunghi capelli neri entrò con prepotenza.
Indossava del pantaloni militari e una maglietta aderente senza maniche nera, sotto un braccio aveva un casco da moto dello stesso colore e un teschio bianco disegnato sopra, sotto l'altro aveva la giacca di pelle che probabilmente aveva indossato fino a pochi momenti prima.
Si lasciò cadere sullo sgabello di fianco a Gray e davanti a Gerard per poi sbuffare rumorosamente.
«Finalmente sei arrivato! Quanto volevi farci aspettare?... E' da mezz'ora che siamo qui seduti ad aspettare TE!»
«E nel frattempo si è anche bevuto tre boccali di birra, per fortuna che dovevi essere il ragazzo responsabile tra i tre, eh Gerard?»
«Sta zitto Gray! Insomma vuoi spiegarci come mai sei arrivato così tardi Gajil?»
Gajil sbuffò ancora.
«Sono in ritardo perché dovevo finire di sistemare un motore di una Jaguar di un amico... Quando stavo per partire Levy mi ha ricordato che dovevo portarla al suo incontro... Che era dall'altra parte di dove dovevo andare io!... Ho fatto tre corse... Prima a lavoro... Poi a portare Levy... E infine a venire qui! Quindi non voglio nessuna lamentela o predica!»
Gray lo guardò un po' scioccato, come se fosse stupito che Gajil gli stesse dando un'ordine, ma non gli interessava più di tanto il motivo per cui era in ritardo, ad essere sincero non sapeva nemmeno perché era lì con loro. Gerard invece non sembrava così accondisciendente, infatti stava per ribattere dicendogli qualcosa, ma venne fermato da Gajil che si mise a urlare.
«Hey! Laxus! Portami il solito!»
Il ragazzo che aveva servito in precedenza gli altri due alzò lo sguardo mostrando la cicatrice a forma di fulmine sull'occhio destro. Guardò Gajil minacciosamente, quasi volesse prenderlo a pugni, ma dopo pochi istanti gli fece cenno con la testa e smise di pulire il boccale che aveva in mano per preparare ciò che gli era stato chiesto.
«Allora... Sorvolando sul fatto che sono in ritardo... Come mai siamo qui?»
«Me lo stavo chiendendo anche io... Mi era sembrata sospetta la tua chiamata Gerard... Ma ho preferito non chiedere per paura che dessi di matto...»
«Siete davvero degli imbecilli... Tra non molto ci sarà il matrimonio di Natsu e Lucy... Ed essendo suoi amici dovremmo organizzargli l'addio al celibato... No?...»
I due ragazzi guardarono l'azzurro inespressivi, non ci avevano minimamente pensato, sapevano che non mancava molto al matrimonio, ma non avevano collegato.
«Hai ragione... Non ci avevo pensato...»
«Non mi stupisce ghiacciolo da strapazzo, è già tanto che tu sappia pensare ghihi.»
«Cosa vorresti insinuare ferraglia?! E ci scommetterei la mano che anche tu te ne eri scordato!»
«E questo cosa vuol dire? Io almeno non vado in giro seminudo! E allacciati quella camicia!»
«Porca!...»
A interrompere i due litiganti, per fortuna, arrivò Laxus con l'ordine di Gajil, un panino al salame grosso quanto il suo pugno, quindi davvero grande, e un boccale di birra con la schiuma che quasi traboccava fuori.
«Ragazzi... Non voglio rogne nel mio bar... Quindi se avete così tante energie basta dirlo che ci vediamo sul retro per farvi calmare un po'...»
«Ghihi non preoccuparti Laxus! Mi conosci, lo sai che non lo farei mai!»
«Appunto perché ti conosco che mi preoccupo di più...»
Il ragazzo se ne andò silenzioso come era arrivato, solo all'ora i due ragazzi si accorsero che non aveva i capelli scuri come sembravano da lontano ma erano un biondo acceso, e che l'oggetto strano che gli avevano visto intorno a collo erano un paio di cuffie dorate con un fulmine su ognuna di esse.
«Allora? Hai qualche idea?... Mgmghg... Pevvè io mmn ho neffruna ideamm...»
«Gajil non mangiare e parlare insieme... Non si capisce niente se no... Comunque vi ho chiamati perché pensavo voi aveste qualche idea, in fondo lo conoscete meglio di me, soprattutto tu Gray.»
«E' vero, lo conosco dalle medie... Ma più che sapere cosa fare so cosa non fare...»
«Cosa intrendi dire ghiacciolo?»
Gajil aveva già finito il panino e ora si stava bevendo, quasi trangugiando, la birra, ma stavolta decise di seguire il consiglio di Gerard e parlare dopo aver ingoiato il cibo.
«Beh... Natsu non mi sembra molto il tipo da strip club o da ubriacarsi e far baldoria per tutta la notte...»
«In effetti no... Non penso gli interessino... Forse berrebbe se ci fosse una gara...»
«Ecco!»
Gajil e Gray guardarono Gerard con un'espressione mista fra il perplesso e lo scioccato, non capivano cosa gli fosse preso per alzarsi di scatto urlando e facendo cadadere la sedia con un tonfo.
«Si può sapere che ti è preso?»
«Il ghiacciolo ha ragione! Non spaventarci così!»
«Ragazzi scusatemi, ma pensate a quello che avete appena detto! Cosa adora Natsu?»
«Lucy?...»
«Ah-ah... Divertente Gray...Sinceramente! Natsu adora le battaglie, ma adora ancora di più quando ci sono delle gare!»
«Il tatuato ha ragione! Potremmo organizzare una serie di sfide che deve fare contro di noi!»
«E alla fine mettere un premio! Oppure delle scommesse. Ottima idea Gerard.»
«Grazie Gray... E Gajil non chiamarmi tatuato... Però non credo che si possa organizzare in un posto qualsiasi...»
«Mmmh... Forse ho trovato! Hey Laxus! Vieni un attimo!»
Il biondo si avvicinò sempre con la sua aria cupa e minacciosa, portandosi dietro il boccale che stava pulendo.
«Cosa vuoi?»
«Tuo nonno ha ancora qull'isola che è vostra da generazioni? Come si chiamava?...»
«Intendi l'isola Tenrou? Sì è ancora nostra... Perché?»
«Dobbiamo organizzare un addio al celibato per un nostro amico, ma ci servirebbe un posto in cui possiamo organizzare in tranquillità e in caso senza preoccuparci di eventuali danni.»
«Ho sentito sì... Per Natsu Dragneel se ho sentito bene vero?»
«Lo conosci?»
Gajil si stupì, non pensava che il suo vecchio amico conoscesse quell'idiota di Natsu, non se lo immaginava a fare a botte con Laxus, anche perché sarebbe finito al tappeto dopo pochi istanti. Laxus nel frattempo aveva preso una sedia mettendo lo schienale davanti a se, sedendosi poi di fianco a Gajil.
«Sì, eravamo vicini di casa quando eravamo piccoli... Non avrei mai detto che quell'idiota potesse trovare una ragazza, fuguriamoci sposarsi!»
«In effetti ha sorpreso un po' tutti penso... Comunque potresti prestarcela per la festa?»
«Certo, se volete conosco qualche persona che sarebbe felice di rivederlo. Tanto l'isola è grande, e anche loro sono delle teste calde...»
«Perfetto allora! Visto ragazzi?! Sarò anche arrivato in ritardo ma ho già sistemato tutto!»
«Sìsì, sei stato fantastico Gajil... Ora dobbiamo solo decidere che sfide e gare fare...»
«E se ci dividiamo i compiti? Gajil e Laxus sentono gli altri amici di Natsu e preparano il posto, tu Gerard, essendo il più intelligente, organizzerai le gare con anche i rispettivi premi.»
«Vorrai dire l'unico che ha lo sbatti di farlo...»
«L'ho detto che sei intelligente! Io invece organizzo il buffet e soprattutto gli alcolici!»
«Ghiacciolo se hai bisogno di una mano mia sorella Cana e il suo ragazzo sono dei gran ubriaconi...»
Si misero tutti e tre a discutere su come convincere Natsu a raggiungere l'isola senza farlo insospettire, mentre Laxus se ne andò dopo poco per continuare a gestire il bar e servire i clienti.

Il tempo passò e sia le ragazze che i ragazzi continuarono ad organizzare i vari eventi, quando la data del matrimonio fu scelta, per il 23 marzo, anche le ragazze iniziarono a preparare l'addio al nubilato per Lucy. Una settimana prima del fatidico giorno le ragazze si ritrovarono per rifinire gli ultimi dettagli, in quanto quella sera ci sarebbe stata la festa per la bionda.
«Allora, abbiamo tutto ragazze?»
«Sì Levy!»
Juvia, Erza e Mira risposero in coro, era la quinta volta che Levy chiedeva se avevano tutto per la serata e non ne potevano più, ma sopportavano sapendo che voleva davvero che a Lucy piacesse quello che avevano organizzato.
«Erza?»
«Prenotato il locale e ho fatto vedere una foto di Lucy a tutti così che sappiano chi è la festeggiata.»
«Perfetto! Mira?»
«Vestito consegnato alla festeggiata e non lo aprirà fino a stasera, preso anche medicine contro la sbornia e in caso anche qualche contraccettivo!»
«Ma non te li avevo chiesti... Anche perché siamo tutte fidanzate...»
«Beh non si sa mai! Magari incontrate proprio il vostro ragazzo!»
«Sorvoliamo... Juvia?»
«Juvia ha prenotato gli alcolici e il gelato preferito di Lucy-san... Ma non fa troppo freddo per il gelato?...»
«Vedrai che poi avrà caldo! Perfetto allora, c'è altro da dire?»
«Io una cosa!»
«Parla pure Erza!»
Alla rossa sembrava di essere a scuola, doveva alzare la mano e chiedere il permesso per parlare.
«Per i ragazzi il locale mi ha detto che ci pensano loro, ne conoscono alcuni bravi e che costano poco.»
«Nessun problema allora!»
Era pomeriggio, più o meno le sei, e le ragazze sarebbero dovute andare a prendere Lucy verso le nove, l'avevano avvisata di mangiare qualcosa ma nulla di troppo pesante. Stettero ancora per più di un'ora al bar a sistemare le ultime cose, poi andarono a casa dell'albina per prepararsi.
Juvia era la meno incline a mettersi dei vestiti troppo poco coprenti, così dovettero trovare un compromesso. Non potevano certo andare in discoteca, in una con lo spogliarello per di più, vestite da suore. Alla fine la convinsero ad indossare una minigonna con balze blu scuro, per coprire le gambe e le cosce le misero delle calze semi-trasparenti nere, in modo tale da creare un effetto vedo non vedo. Ebbero difficoltà a trovare qualcosa per la parte superiore che le andasse bene, ma alla fine dopo aver tirato fuori tutti i vestiti di Mirajane trovarono un corpetto nero con le spalline e una giacchettina di pelle nera come copri spalle.
Erza non ci impiegò molto a cambiarsi, probabilmente sapeva già cosa indossare e senza troppa pudicità. Una camicia rossa scura con le spalline poco più larghe del reggiseno e con una scollatura da mozzare il fiato, sotto una minigonna nera simile a quelle delle Maid, non indossava calze, ma gli stivali con tacchi a spillo le arrivavano sotto il ginocchio.
«Ti vanno ancora quei vestiti Erza?»
«Sono perfetti! Grazie per avermeli tenuti per tutto questo tempo Mira.»
«Non preoccuparti, immaginavo che a un tuo futuro ragazzo non sarebbero piaciuti!»
«In realtà non ne ho idea... Glieli ho nascosti... Ma... Mi stringe un po' al petto ora che ci penso... Così dovrebbe andare meglio.»
La rossa sbottonò di uno la camicia, mostrando il reggiseno di pizzo rosso scuro.
«Erza-san... Juvia non immaginava che fossi così...»
«Hai sorpreso anche me Erza... Anche se ti ho conosciuto solo questa estate...»
«C'è stato un periodo in cui andavo spesso in discoteca e locali del genere insieme a Mirajane, poi siamo cresciute e abbiamo smesso, anche perché iniziava a diventare noioso... Ma una volta ogni tanto si può fare. Vero Mira?»
Mentre Erza parlava l'albina si era cambiata, indossava dei pantaloni attillati di pelle e una giacca sempre di pelle nera slacciata fino all'ombelico, era fatta in modo tale che si vedesse che non indossava il reggiseno ma senza far vedere altro.
«In realtà io ci vado ancora, il mio ragazzo lavora come barman in un bar normale di giorno, ma alcune sere fa il barman in discoteche e posti del genere...»
«Mirajane-san ha un ragazzo? Juvia è curiosa, come è il ragazzo-san di Mira-san?»
«Anche io lo voglio sapere! E devi dirci come vi siete conosciuti!»
«Prima di raccontarvelo Levy prova questi! E dimmi se ti vanno bene.»
Levy prese al volo i vestiti che l'amica le aveva lanciato e li guardò perplessa, poteva capire che non avesse magliette con la sua taglia di seno, ma perché le aveva passato solo una maglietta da uomo?
«Mira?... Cosa dovrei farci?...»
«Non avendo trovato nulla ho pensato di inventarcelo, metterai una maglietta nera di Laxus, poi ci mettiamo degli accessori!»
«Ehm... ok?...»
Levy andò a cambiarsi mentre Mira iniziava a raccontare come aveva conosciuto Laxus, il suo ragazzo. Era da tempo che non andava più in discoteca, dopo che Erza era partita non se la sentiva di andarci da sola, ma una sera si fece coraggio e andò. Era completamente diverso da come se lo ricordava, la musica, le luci, persino i balli le sembravano diversi, ma non ci diede molto peso, infatti iniziò a bere qualche drink e a ballare come aveva sempre fatto, solo che senza accorgersene aveva bevuto troppo oppure non reggeva più l'alcol come prima, sta di fatto che era ubriaca dopo poco. Dei ragazzi le si avvicinarono e cercarono di offrirle un drink dopo che ci avevano messo dentro qualcosa, anche se era brilla se ne era accorta, così rifiutò, ma loro continuarono a insistere, finché il barman, Laxus appunto, non li aveva buttati fuori dal locale salvandola.
«In sintesi è così che l'ho conosciuto... Non è proprio l'incontro più romantico ma quando lo guardavo prendere a pugni quei ragazzi mi sembrava il principe azzurro!»
«Beh Mira sono contenta per te! E cerca di stare attenta! Mi hai sempre fatto preoccupare...»
«Beh Erza anche tu mi facevi preoccupare... Ti bastava un bicchiere per diventare sbronza!»
Le due ragazze risero nel ricordare i momenti trascorsi insieme, ma si fermarono quando videro Levy arrivare con la maglietta enorme addosso.
Le arrivava a metà coscia come se fosse un vestito, aveva una scollatura a V e le maniche coprivano solo le spalle.
«Perfetto! Ora una cintura qui!... Poi una collana... Mmmm... Erza mi passeresti quel braccialetto?»
Mira ed Erza si misero a vestire e truccare Levy come se fosse la loro bambolina, mentre Juvia cercava inutilmente di coprirsi di più il seno. Per le otto e mezza erano già tutte pronte e in macchina per andare a recuperare Lucy, che secondo i piani le stava aspettando già vestita per la serata.
«Ok dopo quella casa gira a destra...»
Levy stava dando le indicazioni a Mirajane per raggiungere la casa dell'amica, in quanto non si fidavano a far guidare Erza, avrebbe potuto investire qualcuno.
«Perfetto siamo arrivate!»
Mira accostò e suonò il clacson due volte per far sapere alla festeggiata del loro arrivo, dopo qualche secondo videro la porta aprirsi di qualche millimetro, e poi una figura nera e bionda schizzare fuori e infilarsi in macchina sbattendo la portiera.
«Ma siete impazzite a farmi andare in giro così!?!»
Le quattro ragazze la guardarono, aveva una maglietta molto attillata dorata, dei pantaloncini di pelle neri con delle bretelle che le ricadevano sul ginocchio dello stesso colore. La bionda poi guardò loro e diventò ancora più rossa.
«Ma dove volete portarmi?! Pensavo avreste fatto pizza e film!»
«Ma Lu-chan! E' il tuo nubilato è giusto che facciamo qualcosa di un po' più...»
«Levy ha ragione! Abbiamo convinto anche Juvia a vestirsi così non puoi rifiutarti tu Lu! E non preoccuparti che dopo un paio di bicchierini ti sentirai meglio!»
«Mira mi fai quasi paura... Sembri un demone... Però va bene! Bisogna farlo almeno una volta nella vita! E quando se non al nubilato?»
«E' così che si parla ragazza!»
Le ragazze partirono tutte pronte a divertirsi e a passare una notte a ballare e a bere, ma non sapevano che Natsu le stava seguendo.


Angolo Autrice
Ce l'ho fatta finalmente! Ho sistemato il capitolo, quindi ora lo dovreste aver letto con un formato molto piu' decente... Mi scuso ancora per le (addirittura) 150 circa persone che l'avevano letto tutto appiccicato e schifoso :( Gommene!
Allora per chi non mi conosce sono Celty23! E' un piacere conoscervi, questa e' la mia terza ''long'' anche se e' di due capitoli :D
Il prossimo capitolo lo pubblichero' appena torno dall'Inghilterra (domenica o lunedi') quindi non aspetterete molto!
Ora vi saluto :3 baci!

   
 
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