Rimase spiazzato , era uguale ad Hime . No, simile . Questa ragazza aveva lo sguardo più
Dolce e capelli molto lunghi e mossi e si vestiva come una piccola bambolina.
" scusa se ti ho spaventato. Potresti portare Rea dentro? La sua salute è cagionevole e non le fa bene addormentarsi qui fuori" disse lei. Raph aveva capito chi era , ma era meglio non fare domande stupide in quel momento. Rea si era addormentata profondamente , era davvero esausta. La prese delicatamente in braccio e seguì la ragazza.
Hime e Donnie erano ancora nel laboratorio . Hime stava studiando attentamente la schermatura . Donnie non diceva molto in realtà, uno ,non voleva disturbarla, due, le piaceva starla a guardare mentre rifletteva. In quei giorni stava vivendo una battaglia interiore . Hime le piaceva , era davvero carina , aveva un carattere molto forte e d era intelligentissima. Però allo stesso tempo aveva paura, paura di soffrire di nuovo .
"Sei silenzioso " disse all'improvviso Hime
"Non volevo disturbati "
" ti ringrazio. Però se vuoi puoi aiutarmi , due cervelli sono meglio di uno." disse lei sorridendo.
" va bene , però dovresti dirmi di cosa hai bisogno" Donnie non sapeva ancora niente del suo progetto.
" hai ragione" disse Hime sospirando .
" è una cosa troppo personale?"
" direi di si. "
" ah... Allora non importa , non voglio metterti a disagio "
" sei davvero una persona gentile. A volte mi chiedo cosa si provi ad esserlo" disse lei malinconica
" ma tu sei gentile. Bhe a modo tuo" concluse guardando lo sguardo scettico dei lei.
" ci sono vari tipi di gentilezza ,c'è quella più classica e diretta , c'è quella formale indotta dalla società e poi c'è quella nascosta. Persone che sono gentili ma che non vogliono mostrarlo in pubblico, e mascherano le loro azioni con scuse assurde , oppure hanno il coraggio di prendere decisioni discutibili per il bene comune"
" questa è davvero nuova" disse Hime sorridente
" bhe anche mio fratello Raph è fatto così, è burbero , collerico e a volte dice cose solo spinto dalla rabbia ma.... È molto gentile e premuroso con le persone che ama. "
" Raph sarebbe la guardia del corpo ?" disse Hime facendolo ridere " non riesco ad immaginarmelo "
" non lo hai mai visto coccolare Spike ,la sua tartaruga domestica"
" ah ah ah devo vederlo" Hime si sentiva già meglio, Donnie era capace di rilassarla. Aveva deciso che poteva fidarsi di lui.
" ho deciso che ti racconteró la mia storia " disse Hime . Donnie non disse niente ma si fece attento, aveva l'impressione che sarebbe stata una storia interessante.
" devi sapere che io non ho genitori e non ho un infanzia. La prima cosa che ricordo di quando ho aperto gli occhi è l'interno di un laboratorio attraverso uno strano di liquido"
Donnie era sconcertato , cosa voleva dire?
" io non sono molto diversa da te , in un certo senso. Anche io sono un prodotto da laboratorio, solo che tu sei stato mutato mentre io sono stata creata. " disse Hime con un sorriso amaro . Il fatto di non avere nulla prima della sua liberazione da quella vasca la intristiva. Lei non aveva mai avuto quei bei momenti che possono vivere i bambini , il gioco spensierato , le favole , le paure , niente.
Donnie continuò a non dire niente ma si vedeva che era sorpreso. Non avrebbe mai immaginato una cosa del genere. Era proprio vero che l'aspetto inganna.
" in quel laboratorio si stava cercando di duplicare il potere di Hitomi , volevano conquistare il mondo. Ma non era una cosa facile. Non so se ne resero conto ma io anche in quella vasca sentivo tutto , e osservato tutto. Vedevo decine di altri contenitori accanto a me , con altre me ma..... Una dopo l'altra venivano gettate via perché ....non si erano svegliate oppure non soddisfa vano i loro desideri. Io non davo segni di vita , ero troppo debole per aprire sempre gli occhi o per muovermi e avevo il terrore che sarebbe toccata la stessa fine a me." a quel pensiero un brivido freddo le percorse la schiena . Poi una mano delicata le accarezzò la schiena , alzò lo sguardo e incontrò due occhi castani che cercavano di tirarla su.
" aaaaah. Poi un giorno successe qualcosa ,un incedente credo . Ci fu un esplosione e una gran confusione , aprii gli occhi e di fronte a me c'era Hitomi. Era esausta , ferita ma ..mi stava guardando negli occhi" Non li avrebbe mai dimenticati. Quegli occhi le stavano chiedendo se voleva vivere . Non poteva rispondere ma forse i suoi occhi lo avevano fatto per lei. " Hitomi ruppe la mia vasca e mi portò via. E da allora siamo una famiglia" concluse Hime . Donnie le era ancora vicina e non aveva detto una parola. Forse non sapeva cosa dire. Non voleva ferirla od offenderla.
" adesso sai chi sono. Nemmeno io posso essere considerata un essere umano . E poi c'è una cosa affascinante in tutto questo... Siamo due copie ma siamo completamente diverse "
" non credo sia tanto strano sai? " finalmente Donnie parlò " è vero avete la stessa base ma sono le esperienze che incidono sulla crescita di una persona. Tu , anche quando eri in quella vasca percepivi il mondo intorno a te e quei ricordi e quelle esperienze sono solo tue. Forse la tua curiosità per la scienza è dovuta al fatto che nel tuo primo periodo di vita eri circondata da macchine e strani liquidi. Come vedi ....non ci vedo niente di strano. Posso considerati come una persona che semplicemente ha perso memoria dell'infanzia , e ti posso assicurare che non sei la sola. Quindi sei più che normale" concluse Donnie con un bel sorriso .Hime si sentiva un po'piu sollevata , in effetti non l'aveva mai vista in quell'ottica.
" ti ringrazio. Ma ora veniamo al nostro progetto. È vero che io non posseggo i poteri di Hitomi , o sarebbe meglio dire , non allo stesso livello. Ma una piccola percentuale . Uno di quei poteri è la risonanza , entrare in contatto con il subconscio delle persone. Purtroppo io e lei abbiamo un filo diretto che funziona al di fuori della nostra volontà"
" vuoi dire che leggete il pensiero l'una dell'altra?" chiese Donnie
" non solo , proviamo le stesse emozioni , anche quando non vorremmo. A volte è davvero fastidioso" disse Hime arrabbiata
" è difficile da capire" disse Donnie
" ti faccio un esempio. Se io adesso ti toccassi...." e dicendolo gli sfiorò il braccio accarezzandolo dolcemente in più si stava avvicinando pericolosamente .Donnie era in fiamme e aveva un principio di tachicardia .Aveva il cuore a mille, stava sudando in modo incredibile e stava anche facendo strani pensieri per uno come lui.
" tutto quello che stai provando o pensando lo vedrebbe anche qualcun altro" disse Hime
--santo cielo speriamo di no-- pensò Donnie e allora capì cosa voleva dire .
" in questo laboratorio non succede" cominciò a spiegare "qui dentro sono libera di pensare a quello che voglio , senza vergogna o farmi problemi. Però capisci che... Non posso stare qui in eterno"
" bhe no......ma...a me l'idea non dispiacerebbe" confessò
Hime rimase molto sorpresa , non pensava che potesse essere un tipo cosi diretto
" è la prima volta che trovo qualcuno cosi in sintonia con me, in questi giorni mi sono persino dimenticato di tutti i pensieri che avevo, mi sento bene" disse sorridendo , voleva essere il più sincero possibile, non voleva cercare di essere qualcuno che non era per fare bella figura
" mi fa piacere. Allora mi aiuterai?"
" non c'è nemmeno bisogno di dirlo. Anzi mi sono venute già un paio di idee " e ricominciarono a buttarsi sul lavoro.