Ho levato la spada,
questa mia spada,
da tempo in mio
possesso,
infine l’ora è
giunta,
al cielo io la
innalzo.
THE ROSE AND THE SWORDS
Capitolo 12
Le tenebre erano calate, l’atmosfera
che si era venuta a creare era delle più spettrali, non una stella nel cielo completamente coperto da
nubi nere cariche di pioggia.
Il significato della notte era
diverso per loro anche se tutti e tre erano situati a breve distanza l’uno
dall’altro.
Per Itachi era giunto il momento di
agire, l’oscurità gli avrebbe fornito la possibilità di liberare la persona per
cui aveva intrapreso quel viaggio...
Per Akane la notte portava con se
smarrimento e paura, ogni attimo che trascorreva rappresentava un passo in più
verso il suo triste destino...
Per Sasuke la notte era il momento in
cui dava libero sfogo ai ricordi che si accalcavano nella sua mente ma in modo
particolare, quella notte era sicuro che si sarebbe trovato faccia a faccia col
suo passato...
“Muoviamoci Lee, dobbiamo avvicinarci
adesso” Itachi si spostava silenziosamente strisciando sul terreno accidentato
per scivolare lungo la parete di roccia che gli avrebbe permesso di raggiungere
il gruppetto che stava seguendo.
Rock Lee lo seguiva avendo cura di
non commettere errori di alcuna sorta. Discesero lentamente lo strapiombo fino
a giungere nella valle. Il fuoco acceso da Kiba illuminava bene la zona
circostante la loro posizione quindi occorreva ancora più attenzione.
“Idiota!”
“Hai detto qualcosa Sasuke?”
“Tsk”
“Mah, chi ti capisce a te...”
“Mi domandavo quanto puoi essere
idiota Kiba, non posso lasciarti da solo un istante che fai qualcosa di stupido
e ti distrai...”
“Che significa?”
Sasuke scosse la testa e si allontanò
dal compagno andando a sedersi vicino ad Akane, semi addormentata.
“Eri tanto ansiosa di rivedere Itachi
e ora che sta arrivando dormi?”
“Che vuoi dire?”
“Beh aspetta e lo vedrai”
“Non possiamo attaccarli
direttamente, senza dubbio Sasuke si è accorto della nostra presenza”
“Allora che facciamo?”
“Dobbiamo creare un diversivo”
Lee avanzò cautamente verso
l’accampamento andandosi a nascondere tra i rami degli alberi più alti.
“Bene Sasuke...”, una voce profonda
proveniva dai cespugli di fronte a loro.
Pochi istanti e la figura di Itachi
si manifestò davanti a loro.
“I...Itachi, sapevo che saresti venuto”
Sasuke si sollevò lentamente,
abbandonò la ciotola che aveva tra le mani lasciandola cadere al suo fianco e
andò a posizionarsi vicino ad Akane.
“Non mi sorprende che tu sia arrivato
fin qui fratello, in fondo abbiamo lo stesso sangue”
“Quindi questo è il famoso Itachi,
colui del quale dovremmo temere la furia? A me sembra un uomo come tutti gli
altri”
Kiba tentò di avvicinarsi al maggiore
degli Uchiha mentre estraeva con lentezza la sua arma.
“Io mi fermerei se fossi in te”
“Ma dai Sasuke, lo voglio affrontare”
Itachi lanciò uno sguardo di fuoco mentre Kiba
continuava ad avanzare...
“Sei tu il primo a voler morire
stasera?”
“Tsk”
Sasuke avanzò di colpo andando a
frapporsi tra Kiba e il fratello
“Se c’è qualcuno qui che morirà,
quello sei tu, aspettavo da tempo questo momento”
Rock Lee intanto cercava di
avvicinarsi ad Akane rimasta ferma in piedi accanto al fuoco, poco prima di
poterla afferrare però la giovane si scansò andando a raggiungere Itachi e
Sasuke.
“Tornatene immediatamente dov’eri”
“Non osare parlarle in quel modo
Sasuke”
“Kiba, prendila subito”
Il giovane fece per afferrarla ma la
ragazza venne strattonata via da una sagoma comparsa improvvisamente dietro le
sue spalle.
In fretta venne trascinata via da
Rock Lee. Sasuke fece immediatamente per seguirlo ma fu bloccato dalla lama che
Itachi gli aveva puntato contro.
“Muoviti idiota, seguili !”
Kiba corse dietro ai due giovani e
Sasuke volse lentamente lo sguardo verso suo fratello.
“Itachi...Che sei venuto a fare fino
a qui?”
“Lo sai perfettamente”
“Credi che se gli riporti la figlia
il daymio ti ricompenserà? E in che modo? Dandoti forse onore e gloria? E poi
che cosa ci farai? A che servono la gloria e l’onore se poi si muore di fame?”
“Lo sai Sasuke, lo sai bene, sai in
cosa credo e in che modo agisco e comunque non sono affari che ti riguardano”
“Sei uno stolto Itachi, guarda che
lei non prova nessun interesse nei tuoi confronti”
“Non hai idea di quello che dici
Sasuke, che cosa puoi saperne tu di questo?”
“Ne so molto di più di quanto pensi...” sorrise
“E’ inutile che tenti di
provocarmi...non ti credo, perché dovrei farlo?”
“Perché sono tuo fratello!” disse mentre
estraeva la lama della sua spada incrociandola a quella di Itachi.
“Correte Akane, dobbiamo raggiungere il fiume, li ci raggiungerà Itachi”
“Allora tu sei insieme a Itachi...”
“Si, mi dispiace di essere stato
brusco ma era l’unica soluzione mia signora”
“Non importa...ti ringrazio”
“Sei disattento Itachi”
“Ti sbagli di grosso fratellino!”
Lo scontro si svolse su tutto il
campo, nonostante il fuoco si stesse oramai per spegnere e la notte impedisse
la visione nitida delle mosse dell’avversario, ai due fratelli non importava,
si conoscevano talmente bene e si erano così a lungo allenati insieme che
avrebbero potuto battersi anche nelle tenebre più nere...
Tuttavia, l’esperienza di Itachi era
maggiore e l’impeto di Sasuke mescolato alla sua voglia di rivincita non lo
facevano agire con lucidità, così fu il maggiore ad avere la meglio, con un
balzo di reni si spostò sul lato dell’avversario e andò a colpirlo alla testa
con l’impugnatura della katana.
“Te l’avevo detto fratellino... Sei
uno sciocco, ma io ho ancora la speranza che un giorno forse tutto potrà
tornare ad essere come un tempo...”
“Uccidimi Itachi, perché non succederà...”
“Io ci credo Sasuke, perché sei mio
fratello...A presto...”
Lo colpì di nuovo fino a fargli
perdere i sensi e immediatamente si lanciò all’inseguimento degli altri
sperando che Lee non si fosse fatto sorprendere da Kiba.
“Fine della corsa”
L’Inuzuka si era calato da uno dei
rami degli alberi posti davanti a loro, a bloccare la strada.
“Credevate davvero di sfuggirmi? Io
so seguire le tracce meglio di chiunque altro...”
“Vorrà dire che dovremmo batterci!”
“Con molto piacere, non vedevo l’ora
di riscaldare un po’ la mia lama”
“No, per favore Kiba...lasciaci
andare”
“Ah, credi davvero che le tue
suppliche possano avere effetto su di me? Povera illusa!”
“Forse non avranno effetto le sue
suppliche ma di sicuro la mia spada è pronta ad affrontare la tua arroganza”
“Itachi...”
“Sta pure tranquilla adesso ci sono
io qui con te”
“Ancora per poco...dov’è Sasuke?”
“Sasuke è dove merita di essere, ma
non temere, non è morto... Perché non lo raggiungi e ti risparmi l’umiliazione
di una sconfitta? Tu non sei mio fratello, non avrei pietà di te”
Le gocce di sudore formatesi sulla
fronte dell’Inuzuka scesero lentamente lungo le sue guance...
“E va bene, per questa volta vi
lascerò andare...” disse mentre correva via rapido come il vento del nord.
“Che codardo!”
“Meglio così Lee... Meglio così”