Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Fonissa    25/04/2015    2 recensioni
*Dal primo capitolo*
Era si alza in piedi e fa cenno a Nico di avvicinarsi. Lui cammina fino a mettersi affianco a me. La Dea fa dei strani gesti con le mani e si vede un bagliore provenire dalla pancia di Nico.
“Ecco fatto.” Dice Era freddamente. Io e il figlio di Ade ci guardiamo. Siamo increduli, ma anche felici, anzi, più che felici, stra-felici.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando mi sveglio, Nico sta ancora dormendo con la testa appoggiata sul mio petto. Gli lascio un bacio tra i capelli, per poi accarezzargli la guancia lievemente. Lo sposto piano, attento a non svegliarlo, per poi alzarmi e andare a fare una doccia. Passando per il corridoio, noto che anche mia madre e Paul stanno ancora dormendo,
Mi chiudo nel bagno, mi spoglio, entro nella doccia e inizio a lavarmi.
Questa mattina non ho niente in programma, forse potrei approfittarne per chiarire con Annabeth… da quando ci siamo lasciati, pochi giorni prima la sconfitta di Gea, non abbiamo parlato per niente. Anche perché lei era molto arrabbiata, a ripensarci. Eravamo ancora sull’Argo II. Ci lasciammo nella mia cabina e lei corse via sconvolta, forse per evitare di dar vedere che piangeva. Penso che Hazel e Piper la consolarono, visto che mi lanciavano sguardi arrabbiati ogni volta che ci incontravamo. Ma alla fine, quando io e Nico abbiamo annunciato il nostro fidanzamento, feci pace con le due. Annabeth invece si arrabbiò ancor di più.
Sospiro, uscendo dalla doccia. Mia avvolgo un asciugamano intorno alla vita e ritorno in camera mia per vestirmi. Quando entro mi accorgo che Nico si è svegliato.
“Buongiorno –dico, baciandolo- dormito bene?”
Lui annuisce stropicciandosi gli occhi, ancora assonnato. Poi si alza e si trascina in bagno per farsi una doccia, prendendo i suoi vestiti e portandoseli con se. Io nel frattempo mi vesto e nel frattempo invio un messaggio ad Annabeth.
 
Da: Percy
A: Annabeth
Devo parlarti. Sei a casa?
 
Da:Annabeth
A: Percy
Si.
 
Sospiro, osservando quel messaggio così freddo e distaccato e stendendomi sul letto. Fortunatamente Annabeth, insieme a suo padre, alla sua matrigna e ai suoi fratellastri, si era trasferita non molto lontano da me circa tre mesi fa.
In quel momento Nico entra, vestito con pantaloni neri stracciati sul ginocchio e maglietta dello stesso colore.
“Che hai?” mi chiede, sedendosi vicino a me.
“Oggi vado a parlare con Annabeth” rispondo.
“Oh.. –dice, avvicinando il suo viso al mio- allora buona fortuna” e mi bacia. Io ricambio, sorridendo.
“Da quando sei così intraprendente?” dico scherzando.
Nico sbuffa, indicandosi la pancia, che per ora è solo un lieve rigonfiamento.
“Non vedo l’ora” dico, mettendomi a sedere e abbracciandolo.
“Anche io…ma Percy…”
“Cosa c’è?”
“Vedi di fare pace con Annabeth. Non credo che senza il suo aiuto saremmo in grado di sistemare la camera entro otto mesi”
 
Circa mezz’ora dopo sono davanti alla porta della casa di Annabeth. Con la mano che mi trema leggermente, suono il campanello. Dopo cinque minuti la porta si apre, e davanti a me appare la figlia di Atena, che inizia a squadrarmi non appena mi vede.
“Entra, non c’è nessuno” dice. La sua voce è tagliente e piena di rancore.
Entro nel salotto, mettendomi in piedi al centro in piedi mentre la ragazza si piazza davanti a me, incrociando le braccia al petto e guardandomi come se si aspettasse qualcosa.
“Annabeth…io…” inizio, non sapendo esattamente cosa dire.
“Hai anche il coraggio di parlare? Tu mi hai mentito. Dopo tutto quello che abbiamo passato, mi hai lasciato con la banalissima scusa del ‘non sei tu, sono io’. Certo che sei tu, sei tu l’idiota!” esclamò, calcando particolarmente l’ultima frase. Mi sento piccolo e incapace di replicare.
“Io…scusa. Non dovevo mentirti. Dovevo dirti come stavano le cose. Ma avevo paura di ferirti…”
“Oh certo, perché ora sto benissimo!” e una lacrime le bagna la guancia. Subito l’asciuga con il palmo della mano. Cerco di avvicinarmi, ma lei indietreggia.
“Annabeth, ti prego. Io non volevo questo. Io volevo che restassimo amici, come prima… ricordi?”
La figlia di Atena emette una breve risata, carica di odio.
“Peccato che non è quello che voglio io. Io non riesco a fidarmi di te come prima…” singhiozza, e un’altra lacrima scende.
“Percy, va via”
“Ma io..” tento di replicare. No, non può finire così, non deve finire così.
“Percy, ti prego…” e in quel momento mi accorgo che se non l’avessi lasciata sola, sarebbe esplosa, con conseguenze che solo gli dei sanno. Pian piano vado verso la porta, rivolgendole un’ultima occhiata prima di chiudermi la porta alle spalle. L’ultima immagine che vedo è Annabeth con gli occhi pieni di lacrime, le guance bagnate e le mani strette a pugno.
 
Per tutto il viaggio di ritorno piango, bagnandomi le maniche della giacca. Quando arrivo resto dieci minuti in macchina, cercando di rendermi presentabile attraverso lo specchietto. Quando i miei occhi non sono più rossi, o almeno non come prima, salgo su. Appena entro, trovo Nico steso sul divano con le mani sulla pancia e un secchio affianco a lui.
“Nico ha le nausee” mi spiega mia madre, che è seduta affianco a lui. Mi avvicino al figlio di Ade, inginocchiandomi di fronte al divano.
“Nico? Stai bene? Non dirmi che sei già KO per un po’ di vomito…” dico.
“Si Percy, in realtà sto benissimo e questo secchio vicino a me è qui solo per bellezza” risponde lui, alzando gli occhi al cielo.
“Anche quando abbiamo scoperto che eri incinto hai vomitato”
“Si. Bleah, ho un saporaccio in bocca…”
“Tranquillo, passeranno presto” interviene mia madre.
“Davvero? Quando?” chiede Nico, alzandosi leggermente.
“Beh, naturalmente non è uguale per tutti, ma verso il quarto mese la nausea dovrebbe finire o diminuire verso il quarto mese”
“Ma io sono solo al primo!” e detto questo, si accascia sul divano, portandosi un braccio in fronte.
Io ridacchio.
“Ci sono le nausee e la stanchezza. Ora mancano solo le voglio e l’aumento della temperatura e sarai una perfetta donna incinta, davvero”
Nico mi rivolge una delle sue peggiori occhiate.
“Percy, portami in camera…”
“Perché io?”
“Perché non riesco a muovermi” Sorrido, prendendo in braccio il più piccolo delicatamente, per poi portarlo in camera mia e metterlo sul letto facendo attenzione a non farlo male.
“Come è andata con Annabeth?” mi chiede, Io sospiro, iniziando a raccontargli tutto. Appena finii, mi accorsi di aver le lacrime agli occhi, di nuovo. Mi stesi vicino a Nico, che mi abbracciò.
“Vedrai che farete pace” mi disse.
“Si, lo spero”



*ANGOLO AUTRICE*
Ed eccoci a un nuovo capitolo! :D Allora, Percy ha cercato di parlare con Annabeth, ma non è andata proprio benissimo, mentre Nico, beh, è incinto XD
Visto che non so che altro dire, vi lascio :3
Sciao sciao
-Animalia
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Fonissa