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Autore: Coronet    29/12/2008    2 recensioni
Questa fanfic inizia quasi al principio del manga, a partire, per l'esattezza, dal volume 12 (versione italiana). Qui Kagome, vedendo Kikyou e Inuyasha baciarsi, si lascia assalire dallo sconforto. Allora lei non conta veramente nulla per l'hanyou?... Da questo momento in poi la storia prenderà un corso diverso rispetto alla versione originaria delineata da Rumiko Takahashi.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Shippou
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Partenza

Capitolo 2: Partenza

 

 

Inuyasha procedette faticosamente attraverso la boscaglia, avviandosi verso l'unico posto in cui sapeva che Kagome si dirigeva sempre ogni qual volta era arrabbiata... il pozzo mangia-ossa. Tutte le volte che si arrabbiava o minacciava di tornare di nuovo nel suo tempo, lei andava sempre in quel luogo e - Inuyasha sogghignò in modo compiaciuto - veniva facilmente bloccata da lui.

Inuyasha si chiese che cosa avrebbe mai potuto dirle per darle delle spiegazioni. Lui non avrebbe mai voluto che Kagome si trovasse là (al momento del bacio. NdT). In realtà, Kagome non avrebbe proprio dovuto essere là.

Le cose sarebbero state più facili se Kikyou non fosse rinata in questo mondo. Ciò non stava a significare che lui non la rivolesse indietro ma, da quando era risuscitata da terra e ossa, lei non era più la stessa.

Beh, non era più la stessa Kikyou che lui conosceva prima...

Inuyasha rallentò il passo mentre si avvicinava al pozzo mangia-ossa. Poteva sentire l'odore di Kagome nell'aria del primo mattino.

"Dunque, è qui intorno." Pensò Inuyasha mentre si guardava in giro per vedere dove lei fosse.

Kagome sedeva da sola, le gambe piegate al petto, appoggiata contro un lato del legno marcio del pozzo. Il suo viso era rivolto al suolo, ma Inuyasha poteva sentire, persino stando appollaiato al di sopra degli alberi distanti alcune dozzine di metri, i suoi deboli singhiozzi e l'odore salato delle sue lacrime.

"Sta piangendo" Pensò Inuyasha shockato. "Di certo non può stare davvero così male..."

 

Kagome se ne stava seduta a terra, facendo scorrere un filo d'erba fra le dita, mentre piangeva. Era arrabbiata. Arrabbiata con Inuyasha perché amava Kikyou, arrabbiata con Kikyou perché amava Inuyasha, e, più di tutto, arrabbiata con sé stessa perché si era permessa di affezionarsi così tanto ad Inuyasha.

Kagome inspirò rumorosamente con il naso e strappò il filo a metà, lasciando che i pezzi ricadessero a terra, mescolandosi con tutti gli altri steli.

Avrebbe dovuto avere del buonsenso... Inuyasha non era della sua epoca e non poteva capirla fino in fondo. Là le cose erano così diverse, tanto che Inuyasha e i suoi amici di quel tempo lontano non ne avevano la minima idea. Inuyasha non riusciva a comprendere cosa fossero la scuola, gli esami d'ingresso per la scuola superiore, i compiti a casa, o persino qualcosa di semplice e comune per lei come un gelato. A causa di tutto ciò, sapeva Kagome, non si sarebbe mai inserita con la gente di quel luogo e sarebbe per sempre rimasta un'estranea.

"Apparteniamo veramente a due mondi separati" concluse.

Kagome pensò a cosa le mancasse del suo mondo. Per stare con Inuyasha e cercare i frammenti della Shikon no Tama, lei aveva lasciato la sua epoca, e con essa la sua famiglia, i suoi amici, la scuola. Certo, ritrovare i frammenti era molto importante, ma non poteva semplicemente abbandonare tutto ciò che già aveva nel suo tempo.

In realtà, non aveva mai preso la ricerca dei frammenti molto seriamente fino a quel momento. Si trattava quasi come di un gioco... Percepire il luogo in cui si trovava un frammento, viaggiare con Inuyasha, Shippou-chan, Miroku-san e trovarlo, prenderlo e portarlo con sé, e ripetere il processo all'infinito, finché tutti i frammenti non fossero stati raccolti e Inuyasha non avesse potuto esprimere il suo desiderio… o qualsiasi altra cosa si supponeva che accadesse.

Ad ogni modo, non era che lei fosse molto d'aiuto nel recuperare i frammenti. Senza di lei, Inuyasha avrebbe sicuramente potuto preoccuparsi di più della propria incolumità, quando andava a sottrarli agli youkai. Kagome, di per sé, non era necessaria nel processo di ricerca. Di solito, lei era solo d'impaccio al gruppo, o veniva ferita, o era usata contro di loro in quanto punto debole di Inuyasha.

Kagome sospirò, mentre si asciugava le lacrime dagli occhi.

Comunque, Kikyou poteva sempre aiutare Inuyasha a trovare i frammenti. Lei era sicura che Kikyou fosse ancora in vita. E Inuyasha avrebbe probabilmente preferito l'aiuto di Kikyou rispetto al suo.

Un fruscio tra gli alberi allarmò Kagome. Lottando per alzarsi, scrutò le cime dei rami vicini. Restò all'erta, sperando che non si trattasse di uno youkai, proprio in quel momento in cui era sola e non aveva alcuna possibilità di difendersi se attaccata. Respirando pesantemente, i suoi occhi scrutarono gli alberi e i cespugli della foresta attorno a lei, quando qualcosa catturò la sua attenzione.

"A CUCCIA!" urlò rabbiosamente Kagome e, come su suggerimento, un fulmine rosso e bianco cadde dalla cima degli alberi, disteso con il volto a terra, davanti ai suoi piedi.

"Urgh" gemette Inuyasha mentre lottava contro il potere del rosario attorno al suo collo, nel tentativo di rialzarsi. "Kag-!"

"Cosa stai facendo qui?!" chiese Kagome, per metà sorpresa che lui fosse lì e per metà arrabbiata per essere stata vista mentre piangeva.

Cercando di alzarsi, mentre il potere del rosario svaniva, Inuyasha urlò "Sono solo venuto a vedere dove diavolo fossi! Volevo essere sicuro che i frammenti fossero salvi!"

Kagome aggrottò le sopracciglia. "Bene, i frammenti sono proprio qui ed evidentemente tu mi hai trovata" affermò semplicemente, tirando fuori dalla tasca la bottiglietta e facendola ondeggiare davanti al volto di Inuyasha.

Gli occhi di Inuyasha non lasciarono mai quelli di lei. "Stava piangendo per te" ricordò a sé stesso. "Beh, dì qualcosa stupido!" si maledì silenziosamente.

"Perché stai piangendo?" chiese, il suo tono era piatto e senza molta emozione. Era il massimo che riusciva a sforzarsi di dire. "Sei ancora arrabbiata per ciò che hai visto?"

Kagome rimise i frammenti in tasca e sospirò. Decise di essere perfettamente onesta con lui. "Sì".

Inuyasha non seppe come reagire. Supponeva che lei avrebbe detto "No! Cosa te lo ha fatto pensare?" e avrebbe lasciato cadere l’argomento.

Inuyasha sospirò e distolse lo sguardo. "Ascolta, io sono... dispiaciuto per ciò che hai visto. Se avessi saputo che tu eri lì, non l'avrei mai fatto".

Ma lo hai fatto, stupido.

"È... È tutto ok. Capisco" disse piano Kagome, i suoi occhi erano abbassati. "Capisco come ti senti riguardo a Kikyou".

Inuyasha la sbirciò dall'angolo dell'occhio. C'era qualcosa di strano nel suo tono. "Cosa stai nascondendo, Kagome?" chiese.

"Nulla" giunse la sua semplice risposta. "Veramente nulla".

"Bene allora. Andiamo. Torniamo indietro dagli altri prima che inizino a preoccuparsi. Ti porterò io".

Kagome sospirò e chiuse gli occhi, mentre scandiva le seguenti parole. Parole delle quali sperava di non doversi mai pentire. "No. Non voglio ritornare indietro, Inuyasha".

Inuyasha si voltò verso di lei. "Eh? Di cosa stai parlando, donna?"

"Mi hai sentita." disse Kagome. "Non tornerò indietro".

"Che cosa stai dicendo? Certo che tornerai indietro se non vuoi restare qui fuori tutta la notte e venire attaccata da qualche bastardo demone affamato" replicò Inuyasha.

"Tu non capisci, Inuyasha." disse Kagome mettendosi una mano alla bocca mentre i suoi occhi iniziavano a riempirsi di nuovo di lacrime. "Io... voglio tornare nella mia epoca, adesso".

Inuyasha storse il naso. C'era qualcosa che non andava in lei. Aveva un odore diverso dal solito. Il suo odore in genere era felice, mentre questa volta sembrava sinceramente triste e lui non sapeva il perché.

Cosa voleva dire con 'Tornare alla sua epoca'? Voleva tornare e studiare per quegli 'esami' di cui parlava sempre? O forse doveva andare in quell'orribile edificio chiamato 'scuola'. Sicuramente sarebbe stata via per qualche giorno, forse un settimana al massimo, ma, allora, perché stava piangendo?

"Feh, ritornare nella tua epoca, eh? Per quanto tempo questa volta?" chiese Inuyasha mentre incrociava le braccia al petto.

Kagome scosse solo la testa, mentre le lacrime le scendevano lungo le gote. Stringendo il pugno davanti alla bocca iniziò a singhiozzare piano. "Tu non... capisci." bisbigliò tra deboli singhiozzi.

Inuyasha iniziò ad essere invaso dal panico, mentre all’apparenza tentava di rimanere calmo. Perché continuava in quel modo? Era a causa di ciò che aveva visto?! Dei, questa donna lo confondeva così tanto.

Facendo la sola cosa che sapeva fare, Inuyasha mise le proprie braccia sulle spalle di lei e si inginocchiò per guardarla negli occhi, che erano rivolti verso il basso. "Kagome, cosa non capisco?"

Trasalendo al tocco di Inuyasha, Kagome si scansò da lui. "Non voglio tornare indietro" gridò. "Non posso più stare qui, Inuyasha!" Le sue parole furono rotte dai singhiozzi, mentre gli voltava la schiena.

"Cos-?! Che follie stai dicendo?!" chiese Inuyasha. "Certo che tornerai indietro!"

"Perché...?" bisbigliò Kagome mentre si sforzava di tenere le lacrime sotto controllo. "Tu non hai più bisogno di me".

"Che vuoi dire?" chiese Inuyasha, alzando la voce. "Certo che sei necessaria qui! Tu sei la sola persona che può trovare facilmente i frammenti della Shikon!"

"No..." bisbigliò Kagome. "Tu hai Kikyou che può farlo. Non c'è più bisogno di me qui".

Inuyasha era spaventato. Certo, Kikyou poteva usare la sua vista per trovare i frammenti, ma questo cosa aveva a che fare con Kagome? Lei non stava seriamente pensando di lasciarlo per sempre, vero?

Kagome ascoltò il respiro di Inuyasha. Non stava replicando alla sua ultima affermazione perché anche lui sapeva che era vera. Lei non era più necessaria qui.

"Inuyasha, ho deciso una cosa" disse piano, dandogli di nuovo la schiena. Non poteva sopportare di vedere la sua reazione quando avrebbe pronunciato quelle parole. "Me ne andrò... e questa volta, non ritornerò. Ho delle cose di cui occuparmi nel mio tempo e non ce la faccio più a vivere queste due vite contemporaneamente". Kagome trasse un lungo respiro. "E ora che Kikyou è ritornata, può rimpiazzarmi nel compito di trovare il resto dei frammenti e poi tu potrai esprimere il tuo desiderio di diventare uno youkai completo quando li avrete trovati tutti. Così, come vedi, io non sono più necessaria qui" pronunciò quest'ultima parte il più veloce che poté.

Inuyasha rimase inchiodato al suolo. ‘È seria’. Allungò una mano verso la spalla di lei. "K-Kagome!"

"Per favore, non tentare di fermarmi" disse Kagome mentre respingeva la sua stretta. "Ho fatto la mia scelta. Mi dispiace".

Camminò lentamente verso la bocca del pozzo e vi guardò all'interno. Nell'oscurità della notte, il tunnel sembrava non avere fondo. Sospirando, mentre si asciugava le ultime lacrime, Kagome tolse la cravatta dalla sua uniforme scolastica e la piegò. "Volevo tornare indietro e dire personalmente addio a tutti, ma sapevo di non poter sopportare di vedere le facce degli altri quando gli avrei annunciato che non sarei più ritornata. Così avevo programmato di andarmene senza dire nulla, ma tu sei venuto. Qui." Camminando velocemente verso Inuyasha, gli porse il suo fazzoletto. "Per favore, dà questo a Shippou-chan. E prendi anche i frammenti".

Silenziosamente, Inuyasha prese il fazzoletto e la piccola bottiglietta che Kagome gli porgeva, e li fissò tra le sue mani. Kagome si voltò ed iniziò di nuovo a camminare lentamente verso il pozzo.

"Non andare".

Kagome si voltò verso Inuyasha che stava stringendo la cravatta in una mano e la bottiglietta nell'altra. I suoi occhi non volevano incontrare quelli di lei. "Per favore... non andare".

"Inuyasha... io devo andare. Non c'è posto per me qui" gridò Kagome, sentendo le lacrime che iniziavano a sgorgare di nuovo.

"Se te ne vai, io verrò e ti trascinerò indietro con la forza!" aumentò il tono di voce, stringendo ancora più forte la cravatta nelle proprie mani.

Kagome gli sorrise tristemente. Camminò verso di lui ancora una volta, gli mise le braccia attorno alla vita e lo abbracciò. "Mi dispiace" bisbigliò contro il suo petto. "Mi mancherai".

Spaventato, Inuyasha rimase fermo lì, guardando la cima della testa di Kagome. "Kagome..." bisbigliò.

Rompendo l'abbraccio, Kagome si voltò per camminare verso il pozzo per l'ultima volta. Mise una gamba al di là del bordo del pozzo. "Dì a Shippou-chan e a Miroku-san addio per me e dì loro che li amo entrambi". Fece una pausa come se stesse pensando a cosa dire dopo. Le sue successive parole furono semplici e quasi inudibili, tranne che per un paio di sensibili orecchie canine. "Tu mi mancherai maggiormente. Addio... Inuyasha".

Inuyasha trattenne il respiro e si lanciò in avanti il più velocemente che poté, ma, nel momento in cui raggiunse l’ingresso del pozzo, Kagome se n'era già andata.

"KAGOME!" Gridò cercandola nell'oscurità del pozzo, sebbene sapesse che non sarebbe più riapparsa.

Mentre ringhiava, era già entrato per metà nel pozzo, con la piena intenzione di seguirla, trascinarla indietro, e, se avesse dovuto, anche legarla o rinchiuderla, finché non avesse riacquisito la ragione, così da comprendere le assurdità che aveva detto e decidere di restare. Questo pensiero lo shoccò.

"Lei non vuole che la segua questa volta, non è vero?" dichiarò a sé stesso.

Il vento continuava a sferzare attorno a lui, mentre se ne restava fermo per un minuto buono, per metà nel pozzo e per metà fuori.

Ringhiando rabbiosamente, saltò fuori dal pozzo e si lanciò indietro, lungo la direzione dalla quale era venuto, stringendo la bottiglietta dei frammenti della Shikon in una mano e il fazzoletto nell'altra. Avrebbe trovato quell'idiota di un bonzo e quella monella di una kitsune che aveva minacciato di prenderlo a calci nel sedere e avrebbe chiesto loro cosa avrebbe dovuto fare, perché, pensò Inuyasha con un brivido, per la prima volta, non sapeva veramente come comportarsi, e ciò lo spaventava.

 

 

…Continua...

 

 

Nota della Traduttrice (2003): sniff, sniff, ogni volta che leggo questo capitolo quasi mi commuovo...

Visto come sono stata veloce a tradurre? Bene, a questo punto stiamo entrando nel vivo della storia. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

Vorrei tanto sapere cosa ne pensate... che dite, me lo lasciate un commentino? Per me e per l'autrice è molto importante conoscere la vostra opinione!

 

Alla prossima

(sperando che sia presto),

 

Elysa_chan

  
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