Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: TsubamePhoenix    28/04/2015    3 recensioni
Una ragazza spaurita, che non ricorda nulla del suo passato, prende in mano la sua vita e cerca di ricominciare. Ma la notte nel suo cuore si annidano le ombre di un qualcosa più grande di lei, che tanto teme. Riuscirà a sopravvivere a se stessa?
Un ragazzo, spensierato e felice. Un ragazzo che nasconde un enorme segreto dietro un sorriso dai mille significati. Un amore non corrisposto, l'ingresso di un tunnel e la luce. Una luce che lo porterà in salvo. Una luce a cui affiderà la chiave del suo cuore. Riuscirà a non precipitare nel vuoto del suo dolore ?
Due ragazzi, le cui vite si incrociano per caso. Le cui vite si annodano, per non sciogliersi più. Due ragazzi dal passato segnato. Due ragazzi che, insieme, cercheranno di lottare, ma la quiete dopo la tempesta esisterà anche per loro ?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


We fight and sacrifice everynight, so we ain't gon stumble and fall never.
 
 



Fred si voltò a guardare l'ora. 02:18. Il sonno non lo cullava tra le sue calde braccia. Il suo alloggio era piccolo e la stanza degli ospiti era attaccata alla sua. Stanza che ora ospitava una spaurita ragazza dai lunghi capelli ricci. Misteriosa, affascinante. Bella come il sole.
 
Fred riusciva a sentire il suo respiro regolare. Una melodia ritmica che avrebbe dovuto  conciliargli il sonno, ma che lo faceva star sveglio ancora di più.
 
02:23. No, non avrebbe retto ancora un secondo. Doveva alzarsi. Doveva far qualcosa che lo tenesse occupato. O i ricordi sarebbero tornati a tormentarlo.
 
Si alzò e si vestì frettolosamente.
 
Prese le chiavi dal ripiano nell'ingresso e corse fuori da casa sua, chiudendosi piano la porta alle spalle, per non svegliare la sua ospite.
Corse giù dalle scale del palazzo ed uscì in strada. Sapeva dove andare. Ormai era quasi un'abitudine per lui. Quando aveva troppa paura di rivivere quei momenti del suo passato usciva di notte, raggiungeva il boschetto a pochi metri dietro il suo palazzo e si perdeva tra gli alberi. Trovava il suo e iniziava a prendere a pugni il tronco ruvido e duro, fino a distruggersi le nocche dei pugni.
 
E anche questa volta raggiunse il suo pino. Lo fissò con odio, come si fissa un nemico prima di uno scontro.
 
Strinse forte i pugni e iniziò a colpire forte la corteccia. Un pugno, e poi un altro, e un altro ancora. Reprimeva i gemiti di dolore e continuava a colpire. Le abrasioni sulle sue nocche divennero tagli, e i tagli scorticature sempre più profonde.
 
Le sue mani erano ormai rosse, coperte dal suo stesso sangue che colava dalle ferite appena aperte. Fred si fermò. Decidendo che per quella notte poteva bastare.
 
Le sue mani già piene di cicatrici, provocate dalle sue avventure notturne nel boschetto, erano sporche e appiccicose. Si ripulì dal sangue sfregandole contro la maglietta e tornò a casa. Soddisfatto.
 
Entrò in cucina e aprì l'acqua del rubinetto. Scorreva veloce e fredda. Fred ci passò le mani sotto, chiudendo forte gli occhi per il bruciore insistente.
 
Poi prese due panni e ci avvolse le mani dentro. Tornò a dormire. Certo che questa volta sarebbe riuscito a prendere sonno.
 
Hermione non si era accorta di nulla. Dormiva ancora, tranquilla.
 
Chissà cosa starà sognando, la ragazza. Si interrogò silenziosamente il rosso, prima di chiudere gli occhi.

 
George! George, dove sei? 
Urlo. Mi guardo intorno cercando il mio gemello ma non vedo nulla. Solo vuoto. Solo nero vuoto pieno di tristezza e follia. 
Mi sento perso. Il panico mi coglie impreparato e corro verso il nulla di fronte a me. Urlo ancora.
George! 
Il mio gemello mi appare di fronte. Ha gli occhi completamente vuoti... tutto il suo corpo è graffiato e sporco di sangue. La maglietta a brandelli. 
Mi avvicino. Il mio cuore si ferma. Gli sfioro una guancia. E il suo volto muta al mio tocco. Ora sto sfiorando la guancia di Hermione. Urlo ancora di più. Fredde lacrime di ghiaccio scivolano dalle cavità vuote che dovrebbero essere i suoi occhi. Poi un esplosione di luce bianca e dolore. Troppo dolore. Vuoto e dolore ...  

 
Fred si sveglia di colpo. Un incubo. Solo un incubo.
 
Si rigira su se stesso respirando affannosamente. Gli era già capitato di sognare il cadavere di suo fratello. Ma sognare quello di Hermione lo aveva destabilizzato. E le lacrime che cadevano dalle sue orbite vuote lo avevano distrutto.
 
Si alzò a fatica e liberò le mani dai panni in cui le aveva avvolte prima di addormentarsi. Le ferite erano ancora aperte e bruciavano, ma meno della notte appena passata. Strinse i denti e le sfiorò accertandosi che i tagli avevano smesso di sanguinare e non avrebbero ricominciato.
 
Un dolore necessario.
 
Presto nuove bianchissime cicatrici avrebbero ornato i suoi pugni. Chiuse gli occhi. Si tranquillizzò. Decise di andare a preparare la colazione.
 
Si guardò allo specchio prima di uscire dalla camera. Guardò il riflesso dei suoi occhi chiari e si ripromise che non si sarebbe mai dovuto innamorare di Hermione.
 
Avrebbe avuto troppa paura di perderla. Aveva già perso suo fratello. Non poteva permettersi di perdere anche lei. Quella ragazza aveva qualcosa di speciale, e lui doveva preoccuparsi di preservarlo.
 
 

§
 
 
 
Hermione si stropicciò gli occhi. La luce di un nuovo giorno filtrava dalla finestra e le inondava il volto.
 
Si guardò intorno. Ancora non si era abituata a vivere con Fred. Dalla cucina proveniva un dolce odore di torta al cioccolato.




 
Dalla cucina proveniva un dolce odore di torta al cioccolato. Invitante. Molto. Hermione si alzò dal letto e guardò il suo riflesso nello specchio a parete di fronte a lei. Era magra. Molto. E bassa. 
 
I capelli arruffati le arrivavano a pochi centimetri sopra le spalle e il pigiama di Minnie rosa le cadeva largo sul corpo minuto. 
 
Guardò il calendario appeso sopra la sua piccola scrivania e una gioia immensa si fece strada in lei. 
 
"E' il mio compleanno! " urlò entusiasta come solo una bambina può essere. "Mamma! Papà! È il mio compleanno! È il mio compleanno! Sono già grande!" corse giù dalle scale e sbucò in cucina, col fiatone. 
 
Il papà e la mamma la stavano già aspettando seduti al grosso tavolo di ciliegio, con una grossa torta al cioccolato posata proprio davanti a loro. La piccola Hermione spalancò gli occhi e battè forte le mani, contenta come non mai. Soffiò sulle candeline mentre suo papà e sua mamma si abbracciavano commossi. 
 
Poi il papà le venne vicino e la prese in braccio. "La mia bambina è diventata grande! Forza piccola, fammi vedere tutta la forza dei tuoi otto anni!" 
E la rimise a terra invitandola ad una sfida a braccio di ferro, che, ovviamente, vinse la bambina. 



 
Hermione nascose il volto tra le coperte e pianse. Non si era ancora abituata a quei flash improvvisi che la sua mente le regalava, rivelandole squarci del suo passato più o meno felici.
 
Avevo un padre, che mi voleva bene. A otto anni avevo ancora un padre. E lui e la mamma si amavano. Ma perchè nel ricordo di ieri la mamma sembrava così triste ?!  E chi è che le mancava ?!
 
La riccia sperava che una volta che i ricordi avessero iniziato a venire a galla, tutto sarebbe stato più chiaro. E invece ad ogni flash era sempre più confusa.
 
E ancora non si spiegava i cento mila dollari, e le ferite sulla schiena. Le quali ormai erano diventate lunghe e spesse cicatrici bianche.  
 
Si alzò e, dopo essersi lavata velocemente i denti in bagno, si diresse in cucina, dove Fred la stava aspettando con una tazza di caffelatte in mano e un paio di fette di torta al cioccolato appoggiate sul tavolo.

 
 
 
Angolo dell'autrice: 
Ciao ragazze e ragazzi mie e miei! 
Come va?? Spero tutto bene! 
 
È Martedì ed eccoci con un nuovissimo capitolo della nostra storia, non sarei riuscita ad aspettare un minuto di più per aggiornare! Sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate! Ormai le vicende iniziano a farsi interessanti e alcuni aspetti del passato di entrambi iniziano a venire alla luce. 
 
Come ormai avrete capito, Fred ha perso il gemello e spesso sogna il suo cadavere. Ma perchè sogna proprio il cadavere di George e, oltretutto, in quelle condizioni? E che significato avrà avuto la trasformazione di George in Hermione? Se avete qualche ipotesi sarei davvero davvero davvero curiosa di leggerle in un commento al capitolo!
 
Il titolo è un verso di Price Tag, di Jessie J Featuring B.o.B. 
È riferito al momento in cui Fred la notte deve lottare contro i suoi mostri, i suoi demoni, il suo passato, la morte del gemello. Ma non riesce ad accettare il dolore e ha paura, allora corre nel boschetto di pini dietro casa e si sfregia le mani contro la corteccia di un albero. Crede che il dolore fisico possa annullare quello emotivo. Una perversa forma di autolesionismo. Ha paura di innamorarsi, di fare passi falsi, di cadere e perdere tutto ciò che ama, come ha perso George. Ha il terrore di tutto questo. La notte si chiude in sè stesso e non vuole accettare il suo passato. 
 
La riccia riuscirà ad aiutarlo, o sarà un viaggio dentro sè stesso che Fred compirà da solo? 
 
A presto gioie belle! 
 
Un bacio enorme! 
Vostra sempre, 
C. 
 
Ps. Non finirò mai di ringraziarvi per le recensioni! Grazie ai lettori silenziosi e a tutti quelli che Seguono, Preferiscono o Ricordano la mia storia! 
Vi voglio benissimo! 
 
Pps. Vi sarete stupiti della brevità di questo capitolo, be... corto ma intenso! No? ;D
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: TsubamePhoenix