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Autore: Kylu    28/04/2015    2 recensioni
“Ci sono” esclama in quel momento Potter l’Idiota.
“Se non riesci a finire il giro o se ci metti secoli… dovrai baciarmi!”
Improvvisamente scoppio in quello che è un incrocio tra un attacco di tosse e una risata isterica. Alice mi batte affettuosamente sulla schiena mentre tutti gli altri scoppiano a ridere.
“Io COSA? Potter, ti sei completamente rincogli…”
“Paura, Evans?” mi interrompe lui.
Io mi riprendo, mi rimetto in equilibrio sulla scopa, gli lancio un’occhiataccia al cianuro degna della McGrannit.
“Ti piacerebbe…”
“Allora è fatta” sorride lui. “Se riesci a fare un giro del campo in volo puoi schiantarmi. Se non ci riesci, dovrai baciarmi”.
Una stupida scommessa.
Una stupida scommessa e inizia tutto.
Una stupida scommessa tra l'arrogante James Potter e l'orgogliosa Lily Evans.
E tra Mangiamorte pronti all'azione, misteri e paure, ma anche risate, avventure e appuntamenti, il gioco è fatto.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Potter non c’è.
Siamo tutti seduti sotto il solito albero in riva al fiume da una buona mezz’ora, e Potter non c’è.
Alice e Remus stanno chiacchierando dell’ultima riunione del club di Trasfigurazione. Che cosa da secchioni.
Mary giocherella nervosamente con un bottone della camicia, Emmeline è sdraiata a pancia in giù a leggere un libro.
Potter non c’è.
Ovviamente, noto la sua assenza solamente per la pace che da essa deriva.
Ovviamente.
“Remus, ci vuoi dire dove porco Salazar sono andati a ficcarsi gli altri?”
La pazienza di Mary è come la modestia di Potter: inesistente.
Io alzo gli occhi e fisso Remus, che arrossisce e si gratta il mento.
Lo capisco da qui: sta per raccontare una balla.
“Te l’ho detto. Sirius doveva finire una ricerca di Erbologia e James è andato a cercare Peter, che non si sa dove sia finito.”
Mary sbuffa.
Io inorridisco.
Possibile che non mi fossi nemmeno accorta di Sirius e Peter?
Ovvio, eri troppo concentrata su Potter!
    Figuriamoci! Io, concentrata su Potter. Piuttosto mi faccio tre turni di punizione con Gazza.
Si, si. Intanto non ti eri nemmeno accorta che il ragazzo di Mary non c’è. La verità è che da quando avete dormito insieme nella Stanza delle Necessità non te lo togli più di mente…
    Dormito insieme? Dormito insieme?! Ero praticamente in coma quando mi ci ha portata e mi sono messa a sclerare appena mi sono resa conto di essere in quel letto con lui!
Oh, fantastico. Ora mi metto pure a litigare nella mia stessa testa?
No, no. E’ solo che tra quello che è successo ieri e oggi la mia stupida parte emotiva ha recepito irrazionalmente un nuovo modo di vedere Potter.
Devo incontrarlo e ricordarmi che non è Potter, è Idiota Potter.
“Si, certo, Sirius che fa una ricerca. Lupin, se devi dire una cazzata, per lo meno raccontala bene” dice Mary con aria annoiata.
Ma quando Mary usa il cognome per chiamarti, sai di essere nei guai.
“Ragazze!” Emmeline rompe la tensione prima che Remus abbia il tempo di rispondere.
“Mi sono dimenticata di dirvelo… Prima è venuta a cercarmi la Stephen e mi ha chiesto se sabato sera ci andrebbe di partecipare ad una festicciola. Da quel che ho capito, una cosa da poco, giusto così, tra amici”.
La Stephen è una ragazza del sesto anno Grifondoro che ha avuto più ragazzi in un mese di quanti io e Alice insieme ne abbiamo avuti in tutta la vita.
Emmeline è sempre così piena di entusiasmo per questo genere di cose.
Io preferirei una full-immersion di cinque ore di Storia della Magia.
Decido di farglielo capire prima che si metta in testa strane idee.
“Emmy, l’ultima volta che la carissima Stephen ci ha invitato ad una “festicciola così, tra amici” nel suo dormitorio sono tornata in stanza alle quattro e mezza di mattina con Mary che vomitava l’anima e tu che piangevi a dirotto in piena sbornia” le ricordo.
“Oh, ma questa volta non è nel suo dormitorio. Sarebbe nella Stanza Necessità” risponde lei, ignorando deliberatamente il resto delle mie contestazioni.
La Stanza delle Necessità.
Un letto di legno chiaro sotto una finestra incantata, io che mi sveglio con le braccia di Potter che mi stringono…
Ma. Cosa. PER MERLINO. Sto. Pensando?!
Mi alzo di scatto.
“Vado a cercare Potter” dico.
Emmeline si interrompe a metà del suo blaterale sulla fantastica festa che ci prospetta.
Mary si tira su a sedere in un nanosecondo e mi fissa senza alcuna espressione, come solo lei sa fare.
Alice scoppia a ridere pensando ad uno scherzo.
Remus mi guarda come se avessi un Ricciocorno schiattoso al posto dei capelli.
“Ehm. Lils? Sei sicura di stare bene?” mi chiede Alice.
“Ovvio che sto bene. Vado a controllare se per caso qualcuno mi abbia preceduta nel piacevole compito di liberare Hogwarts da un individuo fastidioso” rispondo, raccogliendo tutta la dignità che riesco a recuperare.
Silenzio.
“…‘Individuo fastidioso’?” fa Emmeline, l’incertezza nella voce.
“Niente ipocrita celebroleso…” comincia Remus.
“…o spregevole essere problematico…” continua Alice.
“… o ameba sociopatica decerebrata?” conclude Mary.
Io arrossisco.
“Quelle sono espressioni descrittive ormai sottointese”.
Mi alzo e mi avvio verso il Castello.
 
 
 
Sirius ed io scivoliamo silenziosi per i corridoi, stretti sotto il Mantello dell’Invisibilità.
Io mi assicuro che il Mantello continui a coprirci completamente, mentre Sirius tiene tra le mani una pergamena spiegata, prototipo di un nostro fantastico progetto: la Mappa dei Malandrini.
“Dietro l’angolo” mormora Sirius, indicando un puntolino sulla mappa.
Il minuscolo cartiglio che accompagna il puntino in movimento indica il nome di Severus Piton.
Ci addossiamo alla parete mentre in fondo al corridoio compare una macchia nera di capelli unti e vestiti lisi.
Non ho idea di cosa Lily possa trovare in questo tipo.
Cammina curvo in avanti, il naso adunco piegato verso il pavimento. Provo un moto di disgusto per questo coso, ossuto e molliccio insieme.
Mary ha spesso riferito a me e Sirius degli accenni di Lily al fatto che se solo conoscessimo la storia di Sev, se sapessimo cosa ha dovuto e cosa deve tutt’ora passare, non lo chiameremmo “Mocciosus” e lo guarderemmo con rispetto e compassione.
Dubito fortemente.
Nemmeno la persona più filantropica di questo mondo potrebbe stimare quel coso se lo avesse guardato una volta di troppo… ovvero la prima.
...Filantropica?
Ridacchio tra me e me.
Dev’essere la cattiva influenza di Lunastorta che mi porta a parlare come una finocchietta secchioncella.
Ora Mocciosus è abbastanza vicino da far notare il tremito nelle sue mani unticce, il suo sguardo… spaventato?
Ma io ho ancora impresse nella memoria le sue parole dell’altra sera.
E le lacrime di Lily.
Non provo alcuna pena per lui.
Sono una brutta persona?
Lily direbbe di si. Ovvio.
Sirius ed io lasciamo che si allontani di una decina di passi, poi ci muoviamo, con la sincronia che solo i fratelli possono avere, e cominciamo a seguirlo.
 
 
Giro per il Castello da mezz’ora, e dell’Idiota Potter ancora nessuna traccia.
In ogni caso, camminare mi fa bene, e mi dà il tempo di riflettere.
Che settimana che mi si prospetta.
Da recuperare tre giorni di studio, con i MAGO che si avvicinano.
Quella stupida festa a cui – lo so già- verrò trascinata da Mary e Emmeline
Devo capire cosa sta succedendo a Mary, sempre più magra e pallida.
Bisogna cominciare ad organizzare la festa a sopresa di Alice e assicurarsi di invitare un certo Paciock di sua conoscenza.
E ho la scommessa in ballo con quel deficiente approfittatore di Potter.
Non faccio in tempo ad escogitare altri insulti che, lupus in fabula come sempre, sento la sua voce raggiungermi da un corridoio vicino.
Velocizzo il passo e giro un angolo, in tempo per vedere una scarpa scomparire nel nulla.
Oh, quel Mantello. Sarebbe un oggetto magico così fantastico, se non fosse in mani così puerili, ignoranti e teppiste.
Trattengo il respiro e riesco a captare nuovamente il sussurro di Potter.
Una risatina in risposta: Black dev’essere con lui.
Scuoto la testa, esasperata. Che hanno in mente quei due cretini questa volta?
Comincio a seguirli, contando sul fatto che il loro quoziente intellettivo medio pari a meno uno non consenta loro di accorgersi di me.
Mi rendo conto che ci stiamo dirigendo verso i sotterranei.
Staranno andando nelle cucine a scroccare cibo agli elfi, come al solito.
Sto già per tornare sui miei passi e lasciare quei due ai loro stupidi affari, quando sento un forte scoppio e rumori di colluttazione. Poi una voce – Potter.
Corro in direzione del rumore, e la scena che mi si presenta davanti mi lascia per un attimo sconvolta.
 
 
Sirius ha provato a fermarmi, ha provato a spiegarmi che dovevamo avere prove per accusare Mocciosus prima di attaccarlo in qualche modo.
Ma la maniera in cui mi stava davanti, pensare che quel sudicio verme era il migliore amico di Lily e ne ha tradito la fiducia…
Non ce l’ho fatta.
Un levicorpus, poi qualche altro colpo di bacchetta per fermare quello schifo di Serpeverde.
Mi scosto i capelli dalla fronte. Il gioco ormai è fatto.
Mi avvicino a lui.
“Ora tu mi spieghi cosa stai facendo qui. E mi dai un motivo per non picchiarti a sangue, o giuro che lo faccio, Mocciosus”.
I suoi occhi d’un nero slavato analizzano ogni angolo, in cerca di un modo per salvarsi il regale fondoschiena serpeverde.
Poi il suo sguardo si ferma dietro di me, e le sue pupille si dilatano.
Mi giro a mia volta.
Lily è in piedi a pochi metri da me, lo sconcerto sul viso.
Presto la sua espressione si trasforma in pura rabbia.
Percorre a passo spedito il poco spazio che ci divide, e il colpo arriva inaspettato.
Oh, sa mirare bene, la ragazza.
Mi tengo il viso, imprecando in cinque lingue diverse, e con la coda dell’occhio vedo Sirius che si toglie il Mantello di dosso e afferra Lily per le braccia.
“Per Merlino, quanto fai schifo! Liberalo ORA o io giuro, GIURO che sette anni di istruzione magica si tradurranno in Maledizioni senza Perdono, Potter!”
Il rimbombo nel corridoio rende le sue parole ancora più minacciose.
“Quando avrai finito di usarmi da Punchball, forse ti renderai conto che stavo solo seguendo Mocciosus per scoprire cosa…”
“Ah, questo si chiama seguire. SEGUIRE! Appendere la gente al soffitto e chissà cos’altro avresti fatto si chiama seguire, adesso! LIBERALO. ORA!”
“Non gli avrei fatto NIENTE, per Godric, calmati! Voglio solo scoprire cosa fa un piccolo, schifoso Mangiamorte come lui in giro per il cas-”
“CHIUDI QUELLA BOCCA POTTER! LASCIALO STARE!”
“Lily, ti sei già dimenticata cosa hai sentito giusto questa notte? E’ un MANGIAMORTE, Lily! Se per UNA VOLTA nella tua cazzo di vita mettessi da parte i tuoi pregiudizi nei miei confronti, potresti capire che FORSE per UNA VOLTA non stavo facendo cose da sborone arrogante, ma stavo cercando di fare qualcosa di buono!”
Lily smette di dimenarsi.
E
per la prima volta
mi guarda
davvero.
 
Sirius estrae la bacchetta e la punta verso Mocciosus, che scivola a terra con un gemito.
Si risistema i vestiti, poi improvvisamente estrae la bacchetta, e in un attimo me la ritrovo addosso.
“Sev” rantola Lily.
Si schiarisce la voce e riprova.
“Sev, non fare stronzate. Ti prego”.
Severus la guarda.
“Non prendo ordini da una sporca Mezzosangue che sbava dietro a Potter”.
Faccio in tempo a vedere una testa tonda e bionda che compare da dietro l’angolo.
Due occhietti che scrutano scioccati la scena dalla penombra.
Poi di nuovo niente.
La bacchetta di Mocciosus mi preme sotto il mento.
Una luce rossa, e tutto si fa buio.
 
 
 
 
 
ANGOLO SCRITTRICE
Non odiatemi, vi prego.
Nel caso – giustamente improbabile – in cui fosse rimasto qualcuno dopo… Quanto? Un secolo.
Beh, non mi resta che giurare, GIURARE, che questa volta mi impegnerò a dare un seguito a questa storia – come alle mie altre long in sospeso.
Passando al capitolo: è più lungo del solito, e le prossime volte manterrò questa lunghezza, ora che ho preso il via.
IMPORTANTE: Piton. Non bollatelo subito come “malvagio”, prendete in considerazione gli altri dettagli inseriti nel capitolo, per favore. Ci tengo a rendere decentemente la psicologia che, secondo me, sta dietro al suo fantastico personaggio.
Un grazie a chiunque sia arrivato a leggere fin qui.
Vi prego di lasciarmi scritto cosa ne pensate.
A presto, prometto.
Kylu
  
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