Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko
Segui la storia  |       
Autore: BrokenSmileSmoke    30/04/2015    2 recensioni
Sequel de "L'Amore È Una Lotta".
Dopo l'incidente, Yumi ed Ulrich hanno voglia di tornare ad una vita normale, cercando di dimenticare tutto quello che è successo fino a quel momento.
Ma è solo l'inizio dei loro problemi: il ritorno di una delle maggiori cause delle paure e dei traumi di Yumi mette a dura prova il loro rapporto, assieme ai fantasmi del passato di Ulrich.
"«Cosa significa?»
«Tranquilla, Yumi. Noi staremo sempre insieme, perché il nostro Amore non è destinato a finire.»
"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'Amore è una lotta '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo BASE L'amore è per sempre
L'Amore È Per Sempre
Capitolo 3
Nothing Better.
Un tuono fece svegliare la ragazza che, istintivamente, guardò alla sua destra in cerca di Ulrich, per assicurarsi che fosse vivo e vegeto. L'incubo che aveva fatto non le era per niente piaciuto.
Con sua sorpresa il ragazzo non era accanto a lei, ma poggiato sul bordo alla fine del materasso c'era una testa con due occhi neri che la fissavano.
«Devil.. Ulrich dov'è?» domandò al cane, il quale alzò la testa e guaì.
Pochi secondi dopo la porta della camera da letto si aprì ed entrò Ulrich con un vassoio nelle mani.
Yumi lo guardò incredula.
«Ulrich, non puoi fare sforzi..»
Ma il ragazzo non le diede ascolto.
«Per me non è stato uno sforzo» le disse poggiando il vassoio sul letto «è un piacere portare la colazione a letto alla donna della mia vita.» per poi dare un bacio alla ragazza.
Yumi era ancora scombussolata, non era abituata a ricevere tutte quelle attenzioni.
Poi, con calma, iniziò a mangiare.
«Tu hai già fatto colazione?» domandò al ragazzo, il quale scosse la testa.
La mora sorrise.
«Uomo della mia vita, ti va di fare colazione insieme?» Yumi rifletté sulle parole che aveva appena detto, era successo tutto così in fretta.
Si conoscevano sì e no da tre mesi, in cui ne erano successe di tutti i colori, eppure quella mattina sembrava che si conoscessero da una vita. Come se fossero due perfetti fidanzati che stavano insieme da anni.
«Ma certo.»

«Hai mangiato pochissimo.» affermò Ulrich, notando che la ragazza aveva mangiato solo mezzo croissant e bevuto un misero caffè, fatto male per giunta.
La ragazza fece un sorriso timido «Mangio sempre così.» poi le tornò in mente che era giovedì mattina, e doveva andare all'accademia.
«Ma che ore sono?» domandò seriamente.
Ulrich afferrò il cellulare della ragazza da sopra il comodino.
«Sono le 8 e mezza» disse tranquillo.
La ragazza si alzò in fretta e furia dal letto, mentre il moro la guardava ridendo.
«Cosa c'è da ridere? Sto facendo tardi, e in caso te lo fossi dimenticato devo andare all'accademia.» rispose agitata Yumi.
«Ma tesoro, piove a dirotto, ed in più ti avevano chiamata al cellulare, e per non svegliarti ho risposto io, per avvertirti che oggi non si sarebbero tenute le lezioni a causa del temporale» rispose il ragazzo facendo spallucce.
Si sentì un altro tuono, e la mora si domandò come avesse fatto a non accorgersi della pioggia che batteva incessantemente alla finestra.
«Beh, allora non ci sono problemi, tranne che..»
«.. Che?»
Yumi lo guardò preoccupata «Ulrich, sai meglio di me che non sono ammesse le relazioni fra studenti dell'accademia, e se..»
«Andrà tutto bene.» la rassicurò il ragazzo «Pomeriggio devi andare al lavoro?»
La mora annuì.
«Allora ti accompagneremo io e Devil.»
«Non sapevo di avere un fidanzato bodyguard» rispose sorridendo Yumi poggiando il vassoio sul comodino.
«Solo perché sono temporaneamente invalido non vuol dire che io non possa fare tutto quello che fanno tutti gli altri ragazzi, compreso stalkerare la propria fidanzata.»
«Di solito è il contrario» disse Yumi per poi baciare il ragazzo.

Come promesso da Ulrich, il ragazzo l'accompagnò assieme a Devil fino all'entrata del Rainbow Coffee, per poi salutarla con un bacio e con un "Ci vediamo stasera", cercando di tenere a bada il cagnolone che nel frattempo annusava e scodinzolava a tutti i clienti che stavano per entrare nel locale.
Yumi andò dietro al bancone, salutando gli altri dipendenti e per prendere il blocchetto delle ordinazioni.
«Ehi Yumi» la chiamò un collega.
«Sì, Nate?»
«Puoi iniziare da quel tavolo lì» le disse indicandole un tavolo al quale c'era un misterioso ragazzo, con la testa coperta da un cappuccio.
Era questo il bello del Rainbow Coffee. Era sempre pieno, e la maggior parte della gente era stramba.
La ragazza si avvicinò al tavolino.
«Benvenuto al Rainbow Coffee, vuole ordinare?»
Il ragazzo alzò la testa, togliendosi il cappuccio della felpa e guardandola negli occhi.
Occhi azzurri, capelli neri.
La mora ebbe come un sussulto al cuore.
«Gradirei un Mojito, se non le spiace.» disse normalmente il ragazzo.
Yumi glielo preparò in fretta e glielo servì, tanto per farlo andar via il più presto possibile.
«È ottimo.» disse il tipo degustando il drink «Devo ammettere che in questo bar è tutto perfetto» si guardava intorno, ammirando «specie le dipendenti..» disse guardandola e sorridendole.
«Joe, basta.» disse secca Yumi.
«È così che trattate i clienti? Che delusione..»
Il proprietario del bar si avvicinò ai due.
«Ci sono problemi?»
«Beh, non sapevo che ai clienti si da direttamente del "Tu".»
Il capo guardò male la ragazza, sibilandole un "Come finisci il turno ti voglio nel mio ufficio, sei licenziata" e andandosene.
«Come finisci di lavorare ti aspetto fuori, ok?» disse Joe con una faccia da ragazzo innocente.
Alla ragazza stava salendo il panico, ma per sua fortuna le vibrò il cellulare.
Era nel turno, e non poteva usare il cellulare, se non in casi urgenti.
È un caso urgente, si disse.
«Sbaglio o non si possono usare i cellulari durante il turno?»
Yumi, prendendo il cellulare dalla divisa di lavoro, guardò male Joe per poi allontanarsi e chiamare un collega al posto suo.

«Ulrich, dimmi.» disse rispondendo al telefono.
«Tesoro, a che ora torni stasera?»
«Intorno alle 23, o più tardi.»
«Ti aspetto.»
«Ulrich, c'è una cosa che dovrei dirti..», silenzio.
Troppo tardi, ormai il moro aveva già chiuso la chiamata.
Sentì dei passi dietro di lei, si girò di scatto.
«Ci sono dei problemi, bimba
Era Joe.
Erano in una stanza, e non c'era nessuno a parte loro due.

«Tranquilla, voglio solo stare un po' da solo con te.» le disse cercando di convincerla ad andare con lui.

Era di nuovo lui, di nuovo in una stanza, di nuovo soli.
L'incubo ricominciava.

«Yumi!»
Joe si girò verso la parte di dove era provenuta la voce, e la ragazza fece un sospiro di sollievo.
Uscì di lì, dirigendosi nuovamente al posto di lavoro, per poi riprendere il blocchetto con una penna ed andare ai tavoli per prendere le ordinazioni.

A fine serata tutti i camerieri, compresa lei, erano stanchi.
Era stata una serata faticosa, e la seguente lo sarebbe stata ancora di più.
Yumi continuava a destreggiarsi fra i tavoli, seguendo le ordinazioni e ripulendo poi quando i clienti andavano via, cercando di non farsi intimidire dallo sguardo incessante che Joe teneva su di lei.
Diede velocemente un'occhiata all'orologio appeso sopra la caffetteria, mancavano solo pochi minuti alla mezzanotte.
Si sentì ancora osservata, e quando si voltò si ritrovò Joe a pochi centimetri da lei.
«Fra poco finisci, non è vero?» le disse in un tono caldo e calmo.
«Yumi, puoi venire un attimo nel mio ufficio? Vorrei parlarti.»
La ragazza ignorò del tutto Joe, annuendo al proprietario del locale e andando preoccupata nel suo ufficio.

«Voglio essere chiaro con lei, signorina Ishiyama» la mora annuì «Sono molto soddisfatto di lei e di come si occupa del suo lavoro, nonostante lei sia qui da pochi mesi»
«La ringrazio, è molto gentile.» ringraziò Yumi.
«Ho anche saputo che con questo stipendio lei deve mantenersi l'università, la Kadic Academy.. Ho sentito parlare bene di questa scuola. Non mi dilungo troppo. Ho deciso di aumentarti lo stipendio»
La ragazza rimase senza parole.
La sua situazione economica non era messa bene, e quel piccolo aumento poteva farle davvero la differenza.
«Beh, io non.. Non so come ringraziarla» balbettò Yumi.
«Di nulla, ci vediamo domani.» la salutò il direttore, alzandosi e accompagnandola fuori dall'ufficio.
Al bancone del bar c'era ancora Joe e la ragazza ricontrollò l'orologio. Erano passati cinque minuti dalla mezzanotte.
Nel bar erano rimasti solo Joe e pochi clienti, ma di Ulrich non c'era traccia.
La ragazza cercò di non farsi prendere dal panico.
Ulrich, dove sei?, continuava a domandarsi.
Decise di mettersi il cappotto uscire nonostante sapeva che Joe l'avrebbe seguita, ma non poteva restare nel Rainbow Coffee a vita.

Appena uscita vide che Ulrich stava percorrendo il prato curato del locale e non poté non tirare un sospiro di sollievo.
«Scusa se ho fatto un po' tardi, ma sai, Devil mi ha intrattenuto.» le disse il ragazzo abbracciandola.
«Andiamo a casa?» domandò la mora.
Attraversarono la strada che avrebbe dovuti riportare nell'appartamento, dove c'era Devil ad aspettarli.
Nel frattempo, c'era Joe ad osservargli dalla soglia del Rainbow Coffee.

Il tempo di girare la chiave nella serratura, e da fuori l'appartamento si sentiva già il cane abbaiare.
Non appena attraversato il piccolo corridoio le narici di Yumi furono invase da un odore di cibo.
Inspirò.
«Ti ho preparato la cena» disse il ragazzo capendo che la mora aveva sentito l'odore «ecco perché ho fatto un po' tardi, la scusa di Devil non era vera.» ammise.
Yumi per tutta risposta lo attirò a se', baciandolo.
«Dai, siediti a tavola sennò si raffredda»

«Sai, il proprietario del Rainbow Coffee mi ha dato un aumento.» disse Yumi mentre sparecchiavano.
«Ma.. È fantastico. Stavo pensando di trovarmi anche io un lavoro part-time, dato che mio padre mi ha tolto tutto. A proposito, domattina dopo la visita, dobbiamo passare da Sissi. Devo riprendermi la macchina»
La ragazza sorrise a quel "Dobbiamo".
Sì, forse erano ufficialmente una coppia, e forse da quel momento sarebbe andato tutto bene.
«Ti Amo, Yumi.» le disse il ragazzo baciandola.
Sì. Sarebbe andato tutto bene.
Lui la rendeva felice, e lei non avrebbe potuto chiedere di meglio.
***

Visto che questo capitolo ha un buon fine ci terrei a precisare una cosa: NULLA DURA PER SEMPRE!
Quindi sì, ci saranno altri problemi che Yumi ed Ulrich dovranno affrontare.
La loro relazione sembra essere buona, ma fra non molto il nostro Ulrich dovrà tornare all'accademia.
Se sto lasciando poco spazio a Yumi ed Ulrich in questa storia, è perché voglio dar più spazio agli altri personaggi che nella prima hanno avuto minore importanza (Aelita, Odd, Sissi,..) ma non lascio nulla al caso.
Al prossimo capitolo!
Un abbraccio,
Broken Smile Smoke.
Ps: fra non molto pubblicherò "L'Amore È Una Lotta" su Wattpad, ma per ora mi limito a lasciare il link del profilo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko / Vai alla pagina dell'autore: BrokenSmileSmoke