Ed eccoci ancora qua…
miracolo, Lucia ha capito ki è Keichi!!!!!
XDDDDDDD ce ne hai messo di tempo eh??? XDDDDDD l’importante è ke ce l’hai fatta e nn vedo l’ora
di vedere il disegno ke farai di lui e natsumi ^_______^ (ahahahah anke io lo vedo cm un gran figo a
keichi XDDD). Bè
proseguiamo in questa pazzia (xkè sto casino di
intrecci non può chiamarsi in altri modi XDD) e mi raccomando recensite se
potete!! ^____^
Cap 25: Spiegazioni e scoperte
Tolti
i pattini, recuperai le mie cose dall’armadietto (per fortuna avevo io la chiave)
e, rimesse le scarpe corsi più veloce che potei fuori dall’Ice
Place. Nao fece lo stesso
continuando ad inseguirmi. Non volevo ascoltarlo, era palese che volesse
tornare con Minami… dopo averla incontrata al luna park, lei era venuta a cercarlo a casa e ora si ritrovavano
alla pista di pattinaggio. Più chiaro di così… il
solo pensare che ancora mancavano tre settimane alla fine del viaggio mi angosciava… sicuramente Nao
avrebbe tentato in ogni modo di contattarmi per ‘chiarire’ ma non c’era niente
da chiarire… anche Minami l’aveva detto: “L’hai
perso, è inutile…”. Ero rimasta sconvolta da quella scena… . A forza di pensarci, poi, mi venne in mente la
faccia contratta dalla rabbia di Taro… conosceva quel
ragazzo con le meches… lo aveva chiamato Keichi… ma che succedeva? Sembrava che l’intero mondo si
fosse radunato all’Ice Place!
Ma ora volevo solo andarmene da lì, il più lontano possibile…
avevo bisogno di Lucia ma non volevo rovinare il suo momento di solitudine con Shou, almeno a lei stava andando qualcosa per il verso giusto… non volevo assillarla o farla preoccupare…
. Mi guardai indietro: forse Nao mi aveva persa di vista… e ora dove potevo andare? All’hotel magari… ma non volevo farmi trovare subito…
avrei voluto restare per i fatti miei quanto mi serviva per prendere coscienza
della situazione… perciò anche l’appartamento di Nao era escluso… forse… sì, decisi di andare alla biblioteca dove Taro aveva
portato Lucia. Lei mi aveva detto dove si trovava e bene o male sapevo
arrivarci. Corsi a perdifiato, temendo che Nao
comparisse da qualche parte. Mi veniva da pensare a come non riuscivo a
staccarmi da lui e ora non volevo nemmeno vederlo… .
Finalmente giunsi alla biblioteca, che come mi aveva detto Lucia si chiamava
Star Library. Era il posto giusto: Taro non sapeva
che ci sapevo arrivare e Lucia sapeva che io non ci vado spesso perché se
voglio leggere libri li compro e basta. Perciò non sarebbero mai venuti a
cercarmi lì… . Entrata dentro, mi guardai intorno e
finsi di voler scegliere un libro, ma con poca convinzione. Dovevo avere
un’aria davvero da funerale, perché una ragazza mi si avvicinò posandomi una
mano sulla spalla.
“Ehi,
che hai? Non trovi il libro che cerchi?” mi chiese.
Mi
girai a guardarla. Aveva capelli bruni con qualche riflesso rossastro…
e gli occhi azzurrissimi… un angelo terreno, insomma.
Era molto carina e aveva l’espressione preoccupata mentre mi scrutava con
quelle pozze d’acqua che erano i suoi occhi. Mi guardava proprio preoccupata e
sfiorandomi piano con la mano sentii che avevo ricominciato a piangere senza accorgermene… stavo soffrendo così tanto? In fondo, con le
star non succedono sempre questo tipo di cose? Sentii solo cedermi le gambe e
caddi a terra in ginocchio, portandomi le mani al viso e piangendo a dirotto.
“Allora,
ti piace?” le chiese Shou.
“E’
stupendo! È davvero un bellissimo ristorante!” rispose entusiasta Lucia.
Shou le sorrise di rimando. Finalmente
avevano un appuntamento. Un appuntamento! Per Lucia era come una specie di
sogno ad occhi aperti mentre Shou invece si sentiva
come se camminasse sulle nuvole. Entrambi non pensavano ad altro che alla
persona che avevano di fronte. Il ristorante era ben illuminato, i tavoli
apparecchiati elegantemente e le sedie comode. In più c’era un pianista che
suonava musiche bellissime, rendendo l’atmosfera intima e piacevole. Lucia si
guardava intorno affascinata.
“Mi
dispiace solo di essere scomparsa a quel modo, accampando quella falsa scusa…” disse ripensando a come aveva lasciato gli altri
alla pista.
“Tranquilla
che avranno capito sicuramente, Saga sembra scemo ma su queste cose è un
esperto” rise Shou al pensiero del bassista.
“Hai
ragione… però se avessimo fatto diversamente forse
sarei riuscita anche a cambiarmi e a vestirmi un po’ più adeguata all’occasione”
aggiunse Lucia, alludendo ai suoi vestiti.
“Ma
sei stai benissimo! Non sarà l’abbigliamento per un ristorante ma… tu sei bella in ogni caso…”
rispose Shou.
Lucia
sorrise imbarazzata premendo le mani sulle ginocchia. Aveva tra le mani il
tovagliolo e lo stava strizzando e tormentando. Shou
notò il suo nervosismo.
“Lucia,
non tormentare il tovagliolo… non hai motivo di
essere così tesa ^____^ qualsiasi cosa fai, sei sempre tu” la rassicurò Shou con un sorriso.
Lucia
annuì e cercò di rilassarsi. Arrivò il cameriere che prese le loro ordinazioni
e la serata proseguì…
“Keichi…” Taro continuava a squadrare il ragazzo con odio
crescente.
“Voi
due vi conoscete?” chiese Minami a Keichi.
“Purtroppo
sì, Minami… è l’ex di Natsumi…”
rispose noncurante Keichi.
“Ah…”Minami prese a fissare Taro.
“Ehi,
spiegateci che sta succedendo qui!” esclamò Tora.
“Oh
niente di che, Tora. Ho solo avuto un incontro con Nao e Alessia ha fatto la scenata…
non vedo il perché dato che lei era in compagnia di Keichi”
rispose Minami con leggerezza.
“Ma
chi è lui?” domandò Saga.
“E’
il fidanzato della mia amica Natsumi, Keichi”
“E
chi diamine è Natsumi?” chiese ancora Saga.
“Sono
io…”
La
voce arrivò da dietro Keichi. La ragazza con i
capelli rosso fuoco si avvicinò al fidanzato e lo baciò.
“Taro… non l’avrei mai creduto… tu
che frequenti gente famosa?” disse con tono sarcastico Natsumi.
“Non
sono più affari tuoi le mie compagnie, no? Quindi perché non ti fai un giro, Natsumi? La lezione che avevo dato a Keichi
l’ultima volta non era ancora finita…” ribatté Taro
preparando un pugno.
Hiroto lo bloccò.
“Non
arrivare alle mani, amico, non ne vale la pena…”
“Fatemi
capire… lei” disse Saga indicando Natsumi
“è l’ex di Taro… e quest’altro qui” indicò Keichi “è il suo nuovo ragazzo… e
Minami è amica di lei…” tornò ad indicare Natsumi “ora quindi vorrei sapere: che diavolo c’entrano
loro due con Minami e Nao?” terminò.
“Non
puntarmi mai più il dito contro, chiaro?” s’inviperì Natsumi.
“Oh,
cavoli, stai andando proprio a fuoco… proprio come i
tuoi capelli” la prese in giro Saga per niente spaventato.
“Spiegateci
che cosa avete fatto!”
“Bè, mio caro Tora… il punto è che… io rivoglio Nao… e se farmi
aiutare sai miei amici era necessario allora ho chiesto loro di darmi una mano… Keichi e Natsumi, grazie ai loro impieghi, hanno trovato il modo
perfetto per farmi incontrare con Nao e depistare Alessia… praticamente ero a un passo dal convincere Nao a mollarla…” spiegò Minami.
“Che
cosa? Ma come hai potuto?” esclamò Hiroto.
“Se
è amica di Natsumi, allora può eccome…”
commentò Taro in risposta.
“Smettila,
Taro, tu non sai nulla di me” disse di rimando Natsumi.
“Ma
Alessia vi ha visti e così ha pensato subito male…”
terminò Tora capendo tutto.
“Esatto… ormai è questione di tempo prima che Nao la lasci… anche perché Keichi stava per baciarla… quindi
anche lei stava per tradire Nao e Nao
non si merita una ragazza del genere!” confermò Minami.
“Ma
se anche tu lo avevi tradito oltre a farlo soffrire per la tua insulsa
richiesta!” s’infuriò Saga.
“Inoltre
anche Keichi non è poi così fedele come vuole dare a
vedere” aggiunse Hiroto.
“Ma,
piccolo Hiroto, anche quella era una montatura! Keichi doveva indurre Alessia a baciarlo così il tradimento
sarebbe stato da entrambe le parti, meglio che da una sola, e tutto sarebbe
andato a mio favore” gli rispose Minami come fosse la cosa più logica del
mondo.
Calò
il silenzio tra i presenti. La musica impostata automaticamente da Natsumi nella sua postazione continuava a risuonare nella
pista e tutti quanti erano circondati dagli altri pattinatori che pattinavano
ignari e felici.
“Che
ragazza spregevole…” ruppe il silenzio Saga.
Minami
lo guardò sgranando gli occhi.
“Come
hai potuto fare questo a Nao e Alessia? Alessia si
merita in tutto e per tutto il nostro leader e Nao
non può essere continuamente in balia dei tuoi capricci nei suoi confronti!”
continuò il bassista.
Teneva
il viso basso e la schiena era scossa da quelli che parevano singhiozzi. Minami
sapeva che Saga e Nao avevano avuto una storia ma non
credeva che il bassista fosse ancora così affezionato a Nao,
al punto di piangere per lui. Taro non sapeva cosa fare: aveva finalmente l’occasione
di fare i conti con Keichi ma vedere Saga in quel
modo, dopo che il bassista lo aveva sempre fatto sentire a suo agio, lo
bloccava. Taro capì tutta la situazione. Era tutto un collegamento: Minami, ex
di Nao, era amica di Natsumi,
che era la propria ex e che l’aveva aiutata ad allontanare Alessia da Nao per creare il momento giusto per far avvicinare di
nuovo Minami al batterista… era un bel casino ma era
così. Taro non si sarebbe mai aspettato di incappare in Natsumi
e Keichi con tutta questa faccenda come sfondo.
“Saga,
io volevo solo il bene di Nao… con Alessia non potrà
andare avanti quindi perché perder tempo?” gli disse Minami cercando di farlo
smettere.
“Tu
non sai cosa provano l’uno per l’altra, non lo sai!...” le rispose quasi urlando
Saga.
Era
davvero fuori di sé. Tora e Hiroto
stavano in silenzio, capendo cosa provava l’amico e condividendo la sua
opinione.
“Sai
cosa dovresti fare, Minami?” disse ad un tratto Saga come se avesse preso una decisione
“Scomparire dalla vita di Nao per sempre e deciderti
una volta per tutte a lasciarlo in pace! E del resto, dovresti lasciare in pace
tutti gli Alice Nine! Siamo nati quando c’eri tu ma
questo non significa che devi esserci ancora, ora ci sono Lucia e Alessia,
punto e basta”
“Saga…” tentò di dire Minami.
“Fa’
silenzio…” la zittì Tora
con sguardo glaciale.
Taro
si rivolse a Natsumi e Keichi.
“Anche
voi due siete complici… ma non vi sentite due vermi? Siete
senza un briciolo di cuore…”
“Piantala,
Taro” ribatté sprezzante Natsumi.
Keichi non disse nulla, voltò solo il
viso da un’altra parte.
“Andiamocene,
ragazzi, cerchiamo Nao e Alessia…
saranno pur andati da qualche parte…” esclamò Hiroto prendendo per un braccio Saga.
Taro
si allontanò affiancato da Tora e gli Alice Nine rimasti uscirono dall’Ice Place, sotto i richiami inutili di Minami.
“Ti
senti meglio?” mi chiese la ragazza dai capelli con i riflessi mogano.
“S-sì…”
“Io
mi chiamo Mikaru, lavoro qui” mi disse.
Non
le dissi subito il mio nome.
“Mi
diresti che cosa è successo? Potrei aiutarti…” mi
propose gentile.
Io
mi asciugai le ultime lacrime con il fazzoletto che mi aveva prestato e la
guardai riconoscente.
“M-mi chiamo Alessia… e, ecco… ho visto il mio ragazzo…
baciarsi con un’altra” dissi.
Mikaru si portò le mani alla bocca
sconvolta.
“Che
cosa orribile!” esclamò.
“Già…”
“Ma
eri da sola oppure c’era qualcun altro con te?”
“N-no… c’era un altro ragazzo che si chiama Keichi, che conosco da poco, e poi altri miei amici… uno di loro, Taro si chiama, ha guardato malissimo Keichi, come se lo conoscesse e lo odiasse…”
Mikaru restò per un attimo impalata
sentendo il nome di Taro.
“Hai
detto che si chiama Taro, uno dei tuoi amici?”
“S-sì…” risposi senza capire.
“Per
caso è… una guida turistica?” mi chiese.
Non
era fiduciosa che fosse proprio quello che pensava lei, chissà quanti ragazzi
si chiamavano Taro a Tokyo…
“Sì,
fa da guida a me e ad una mia amica…” confermai.
“Lo
conosco! È venuto spesso qui…”
Trattenni
il fiato.
“T-tu sei… Mikaru?”
“Sì,
te l’ho detto” ora era lei a non capire.
“Lucia
mi ha parlato di te! È gelosa, pensa che tu voglia allontanare Taro da lei o
qualcosa del genere… sai, Taro è innamorato di lei ma
lei non sa scegliere tra lui e un altro… ma credo che
ci sia vicina alla scelta…” spiegai.
“Oh,
ecco… in effetti… Taro mi
piace molto… però non volevo che Lucia pensasse male
di me… è ovvio che non voglio allontanarlo dalle sue
amiche” disse un po’ intristita Mikaru.
“Non
preoccuparti, tanto presto io e lei dovremo tornare in Italia quindi non credo
che lo rivedremo… e non credo che rivedrò più nemmeno
il mio ragazzo e gli altri miei amici…” e altre
lacrime salirono ai miei occhi.
“Non
preoccuparti, Alessia, si sistemerà tutto… ora sai
cosa dovresti fare? Torna a casa o dove sei stabilita, fatti una doccia calda e
poi passeggia… non importa dove vai basta che cammini
in modo da svuotare la mente… io lo faccio spesso e
ti assicuro che aiuta a ragionare con più razionalità” mi consigliò Mikaru.
“O-ok…” acconsentii “Grazie di tutto, Mikaru…
rassicurerò Lucia su quel fatto e farò come mi hai suggerito…
però…” e qui esitai un secondo “se Taro o Lucia o dei
ragazzi incappucciati verranno a cercarmi, ti prego, non dirgli che mi hai vista… voglio stare da sola…
tornerò io da loro quando mi sentirò meglio… lo prometto…” la implorai.
Lei
mi scrutò per un po’ e poi annuì. Ci abbracciammo come fossimo state due
sorelle e poi io mi diressi all’uscita. Mi guardai intorno e poi presi la direzione
per la casa di Nao. Avrei fatto una doccia veloce lì,
recuperato qualche mia cosa e poi sarei uscita per vagare senza meta nella
città di Tokyo.
Ecco spiegato tutto. Lucia e Shou
sono gli unici a esserne fuori… ho pensato che per lucia sarebbe stato più bello poter farle passare dei bei
momenti con Shou dato che prima aveva paura di ferire
taro… lei crede ancora che taro sia innamorato di mikaru… e comunque sta ormai protendendo verso shou quindi i suoi sensi di colpa si sono dissipati… mentre invece io mi subisco questa follia
ç_____ç ma finirà tutto per il meglio, non preoccupatevi ^__________^ non ci
riesco a far finire male una storia XDXD quindi aspettate fino al prossimo cappy che spero di riuscire ad aggiungere entro la fine
dell’anno! Se questo non avviene allora… BUON 2009 A
TUTTI VOI!!!!!!!!!!!! Kisu kisu
by Luna The Moonlight