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Autore: DANIEL_13    03/05/2015    0 recensioni
Dopo la morte di Sebastian tutto sembrava tornato alla " normalità" nel mondo dei nephilim, o almeno fino ad una notte di pioggia che ha portato la regina seelie nei dintorni di Londra. Una storia avvincente di amore e pregiudizi, incantesimi e legami di sangue che porteranno ad un' insolita riunione di famiglia, quella dei Morgernstern.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: Cross-over, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 3

Qualcuno bussò alla porta di Jason, più o meno verso le quattro del mattino, e quando andò ad aprire fu sorpreso di vedere Isabelle Lightwood.
Non che ci fosse qualcosa di strano visto che era a capo dell'istituto di new york, ma solitamente lei gli si teneva alla larga.
Troppi brutti ricordi legati a Sebastian, gli aveva spiegato Jocelyn.
La donna, ormai sulla trentina, aveva l'aria turbata.
<< mi serve un favore >> Gli disse diretta.
<< Bethany ha bevuto accidentalmente sengue di vampiro. Ha già bevuto acqua santa a sufficenza ma mi serve qualcuno che la sorvegli >>Aggiunse squadrandolo.
Jason annuì.
<< non farla uscire dalla sua stanza >>
<< certo signora Lightwood >>
<< se le succede qualcosa... >>
<< non si preoccupi >>
Isabelle restò un attimo a guardarlo, come se si aspettasse di veder succedere chissà cosa, e poi se ne andò di corsa.
La camera di Bethany, sua figlia, non era troppo lontana da quella di Jason, o almeno non quanto la madre avrebbe voluto che fosse.
Probabilmente si era creata una situazione d'emergenza per cui tutti gli altri erano fuori in missione ed era rimasto solo lui su cui fare affidamento.
Quando Jason entrò Bethany era seduta a terra, in tenuta da combattimento, con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
La camicia da combattimento slacciata sul petto umido, che non potè fare a meno di guardare.
<< Jason >> Lo chiamò lei, debolmente.
<< che è successo? >> Le chiese, mettendosi a sedere sul tappeto di fianco a lei.
<< mamma e papà sono andati con altri nephilim in missione e io li ho seguiti. >>
<< perchè hai fatto una cosa così stupida?! Non hai nemmeno terminato l'allenamento. Potevi morire. >>
<< per l'angelo, mi sembra di sentire i miei >> Sospirò mentre si voltava per guardarlo negli occhi << alla nostra età loro erano eroi, perchè non posso fare altrettanto? >>
<< perchè la gente muore, Beth! >> Era raro che Jason alzasse la voce, cercava sempre di rimanere sempre il più calmo possibile, voleva essere una persona pacifica. Il contrario di quello che suo padre era stato.
<< scusa... non dovevo dire certe cose >>
<< non compatirmi, non voglio la tua pietà >> Disse rivolgendole uno sguardo sprezzante << se conoscessi ora mio padre, o mio nonno, li ucciderei >>
<< lo sò >> Rispose Beth, toccandogli la spalla e rivolgendogli uno sguardo dolce. Era la prima volta che qualcuno, che non fosse della famiglia, lo trattava così. Certo conosceva Beth da anni visto che avevano la stessa età, ma sua madre l'aveva sempre tenuta lontana da lui e Miranda.
<< come stai? >> Le chiese Jason, dopo essersi reso conto di essere stato incredibilmente sgarbato viste le sue condizioni.
Bethany aveva il corpo madido di sudore, sul quale risaltavano ancora i marchi. Jason pensò, ancora una volta che avesse un bel corpo, ereditato tutto da Isabelle.
Aveva tutti i requisiti per essere una rubacuori, ma dentro aveva lo spirito nerd e un po' ribelle di Simon... e il coraggio dei nephilim.
Gli occhi castano scuro, profonde pozze di cioccolato fondente, e i capelli mossi leggermente più chiari.
<< non lo sò... prima avevo freddo, adesso invece stò morendo di caldo >> e così dicendo si slacciò ancora di più la camicia,
mettendo Jason in una posizione davvero scomoda. Tuttavia l'imbarazzo passò presto e i due, in qualche modo, si ritrovarono intrecciati sotto un groviglio di coperte.
Beth si era addormentata e Jason, dopo averla guardata dormire per un po', se n'era andato.
In parte perchè era rischioso restare lì ancora più a lungo e in parte perchè non voleva addormentarsi e rischiare di svegliarla in preda ai suoi incubi.
---
Qualche ora dopo lui e Mir stavano facendo pratica con le armi nella sala d'addestramento.
In tenuta era simile a Bethany, ma più alta di un palmo. Jason si chiese se si fosse pentita di quanto successo la notte prima, se provasse il suo stesso strano imbarazzo e senso di nausea.
<< Jax che hai? >> Lo interruppe la sua parabatai << sei disratto e hai uno sguardo strano >> Ovviamente non poteva nasconderle niente.
<< Mir... ho fatto una cosa ieri >> Annucciò a testa bassa, stringendo il manico del coltello che aveva in mano fino a farsi sbiancare le nocche. << non sò se ti piacerà >>
Miranda allora incrociò le braccia al petto tamburellando con la punta dei piedi in segno d'impazienza.
<< ieri, mentre tutti erano in missione, io dovevo sorvegliare Bethany che si stava disintossicando dal sangue di vampiro e... >>
<< e? >> Lo incalzò lei; Jason sapeva quanto la sorella odiasse aspettare, era uno dei tratti che condividevano.
<< io e Beth l'abbiamo fatto >>
<< fatto cosa? >> Chiese lei, ottenendo in risposta uno sguardo scocciato e molto eloquente.
<< non ci posso credere! >> Gridò lanciando inevvertitamente uno dei coltelli che aveva in mano, che andò a conficcarsi a un metro dal parabatai.
<< ma sei impazzito?! Sei fuori di testa! Ma come ti è venuto in mente?! >> Ora aveva il viso rosso dalla rabbia e girava in torndo per la stanza gesticolando animatamente.
<< vuoi farti ammazzare, vuoi disonorare ancora di più il nostro nome... e allora dillo! Dillo che tutto quello per cui fatichiamo è solo una buffonata per te! >>
<< Mir, non capisci, ha detto di amarmi >>
<< fantastico! Allora sì che sembra tutto meno spregevole, vallo a dire a Isabelle poi vediamo com'è felice! >> Urlò ironica << almeno ce l'avevi la protezione? >>
<< sì, però adesso abbassa la voce, non vorrei che quanlcuno sentisse >>
<< sentire cosa? >> Chiese una voce alle loro spalle, Alexander Lightwood, il loro allenatore.
---
Kai aprì la porta di casa e salutò sua cugina Beth dall'aria accigliata.
<< buongiorno cara, cosa ti porta nella mia umile dimora? >>
<< il fatto che gli zii non ci sono e tu sei l'unico con cui posso parlare >>
<< affettuosa come al solito >> Sorrise lui ironico, Beth era un fascio di nervi e si muoveva a scatti ed era palesemente in un pessimo stato: struccata, con le occhiaie in bella vista, spettinata e vestita come se avesse preso cose a caso dal suo armadio.
<< ora... che diavolo ti è successo? Mi hai fatto preoccupare al telefono >>
<< oh Kai! >> Fece portandosi le mani al viso e scoppiando a piangere << voglio morire! Ho fatto una cosa... che vergogna >>
<< adesso ti calmi, asciughi le lacrime e mi dici che è successo, non può essere così terribile andiamo, ti conosco da quando sei nata >>
Ma più che calmarla le sue parole fiduciose peggioravano la situazione, così si limitò solo ad abbracciarla e accarezzarla di tanto in tanto. Dopo un po' Beth iniziò a parlare della notte prima.
<< ... E così gli ho detto che mi piace e che lo amo >>
<< e lui che ha risposto? >>
<< non lo sò >>
<< come non lo sai?! >>
<< perchè ecco... ho cominciato a spogliarmi e lui.. per l'angelo, Non riuscivo a fermarmi! >>
Beth alzò lo sguardo << lo volevo così disperatamente >>
Il volto azzurro di Kai era sgomento << beth... vuoi dirmi che ti sei dichiarata e gli sei anche saltata addosso?! >>
<< sì, ricordo tutto fin troppo bene >>
<< beh ovvio, che domanda stupida la mia, l'acqua santa non ha mai fatto ubriacare nessuno >>
<< avevo solo paura che non avrei più avuto modo di restare sola con lui, era la prima volta che succedeva, non volevo perderlo... >>
In quel preciso istante la porta dell'appartamento si spalancò e Miranda entrò con fare imperioso, poi notò Bethany e le puntò il dito contro.
<< tu! >>
La ragazza, ancora stretta a Kai sul divano stile vittoriano, sussultò e si fece ancora più piccola.
<< piccola seduttrice, se succederà qualcosa a mio fratello sarà solo colpa tua e della tua... >>
Mir era rossa in volto per la rabbia, e gli occhi le brillavano di uno smeraldo ancora più intenso.
<< se gli succede qualcosa, se racconti quello che è successo ai tuoi, giuro sull'angelo che ti renderò la vita un inferno >>
<< calmati Miranda, non hai alcun diritto di entrare così in casa mia e spaventare i miei ospiti, non vedi che stà tremando? >>
Le parole dell'amico la fecero riflettere, dentro di lei sapeva forse di avere esagerato, ma non l'avrebbe mai ammesso; così la sua faccia divenne ancora più rossa, visto che alla rabbia si era unito anche l'imbarazzo.
<< beh allora potevi anche non dirmi dove Magnus tiene le chiavi di riserva >>
<< aspetta, tu vedi regolarmente una Morgernstern?! >> Fece Beth, ridestandosi dal suo stato di piagniucolona.
<< sì, ma non è come pensi >> Rispose Kai.
<< perchè vuoi farti anche tuo cugino, Beth? >>
   
 
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