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Autore: _Justadream_    07/05/2015    0 recensioni
"Riuscirai sempre a trovarmi nelle tue parole,è la che vivrò".Questo era ciò che mi aveva detto mia madre prima di lasciarmi in quel terribile giorno.Non avevo mai avuto,prima di allora,un vero e proprio pretesto per pensarci,gente che viene continuamente al mondo e gente che se ne va,in un flusso continuo che non si ferma mai.Ma non per lei.Lei non doveva far parte di quel flusso.Doveva restare qui con me,fin quando ce l'avrei fatta da sola,fin quando sarei stata capace di contare sulle mie forze.E invece no,la morte,ossessionata dagli esseri umani,me l'ha strappata via e trascinata con sé.Non voglio pensare che lei faccia parte di quel flusso o magari,come diceva Foscolo,faccia parte del "nulla eterno".No,non é possibile,lei era troppo unica per far parte di quel gruppo.Lei è con me,nelle mie parole,e sono sicura che un giorno ci rincontreremo di nuovo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ I Capitolo: Reality or Madness?


<< Eterno riposo dona loro,o signore e splenda ad essi la luce perpetua.Riposino in pace Amen >> sento ancora la voce del parroco riecheggiare nella mia mente,ricordo ancora quel giorno,il volto dei presenti segnato dal dolore,ricordo sopratutto mia nonna,piangeva disperata.Avrei tanto voluto unirmi a lei ma tutte le mie lacrime le avevo versate nei giorni precedenti;sento bussare alla porta ripetutamente e tutti quei ricordi svaniscono come per magia.<< Posso entrare? >> riconosco la voce di mio padre,faccio finta di non sentire.Continua a bussare.A quel punto rispondo fredda << no,ora sto facendo >> << qualsiasi cosa tu stia facendo sto per entrare, ti avverto >> dopo una manciata di secondi la porta si spalanca e mio padre fa la sua comparsa in camera,rimane attonito nell'osservarmi ferma sul letto,ad ascoltare la musica con le mie adorate cuffiette << che cosa vuoi? >> chiedo seccata << tua nonna vuole vederti >> << bhe io no,quindi ora per favore lasciami sola >> mi rimetto la cuffiette e faccio ripartire la musica,mio padre a grandi passi si avvicina al mio letto e con fare autoritario mi strappa una cuffietta dall'orecchio << andrete tu e tuo fratello perché io purtroppo devo lavorare >> << ho detto che NON VOGLIO ANDARCI >> ripeto alzando il tono << Rose White! tu andrai da tua nonna con o senza il tuo consenso,non ti vede >> esita << dal funerale di tua madre >> appena rammenta ciò,vedo attraversare nei suoi occhi un lampo di dolore,perché ricordare quel giorno significa gettare sale su una ferita inevitabilmente ancora aperta  << ho detto che N-O-N V-O-G-L-I-O A-N-D-A-R-C-I >> scandisco le parole,sono categorica,non voglio andarci << ti prego se non vuoi farlo per me fallo per tua madre,lei vorrebbe che tu ci andassi >> sento una fitta al cuore,come se qualcuno si stesse divertendo a giocare a freccette con lui o magari stesse facendo un rito wodoo,trafiggendolo centimetro per centimetro,rivedo il suo volto ben impresso nella mia mente e attraverso i ricordi posso sentire ancora la sua voce. << Manca tanto anche a me >> afferma triste mio padre << se ti dico che andrò da nonna te ne vai una volta per tutte? >> << si >> mi abbraccia e il mio corpo si irrigidisce al contatto.
                                                                                                                                *
Mio fratello suona ripetutamente il campanello,mia nonna non ci sente molto bene,dopo la decima ,o forse un pò di più,lei spalanca la porta.Ci osserva.Un sorriso sincero e genuino si forma sulle sue labbra e di getto ci abbraccia entrambi;poi si concentra su di me,mi afferra le guance con le sue mani,ormai consumate dal tempo,proprio come quando ero bambina << sei così bella Rose,assomigli tanto a tua madre >> mi gelo sul posto,perché non capiscono che parlare di lei mi fa male? << io proporrei di entrare e di cambiare argomento >> sia benedetto mio fratello,lui si che mi capisce al volo.Entrando in casa veniamo investiti da un odore gradevole,se il mio infallibile fiuto funziona ancora direi proprio che si tratta di un dolce,ma non di un dolce qualunque << Rose,tesoro sto preparando il tuo dolce preferito >> mia nonna conferma i miei sospetti << e il mio dolce preferito non lo prepari mai!? >> mio fratello fa il finto offeso,anche se è più grande di me in questo momento sembra come se la sorella maggiore fossi io << io non ho fame >> dico sbrigativa << oh Rose,amore di nonna,devi mangiare sennò come fai a crescere? >> << perché vi create tutti questi problemi,la parte di Rose me la mangio volentieri io >> << Giona! invece di aiutarmi a convincerla tu pensi solo al mangiare >> << nonna conosco bene Rose e so che quando dice che non vuole mangiare nessuno la riesce a convincere del contrario >> << nessuno tranne tua madre >> mi gelo di nuovo solo a sentirla nominare,mia nonna ha ragione solo lei riusciva a convincermi a mangiare << devo andare in bagno >>.Mi dirigo spedita verso il bagno.Mentre attraverso il corridoio,una fioca luce,proveniente da una porta semi aperta attira la mia attenzione.Apro lentamente la porta.Accendo la luce.Riconosco subito la camera di mia madre,mia nonna l'ha riordinata.Osservo le pareti.Vedo le foto di mia madre. Da piccola e soprattutto noto una foto.Raffigura me,mamma,Giona e papà,abbracciati e sorridenti .Sfioro la cornice con le dita.Ricordo ancora quando ci siamo fatti quella foto.Quella mattina mia madre ci aveva fatti svegliare presto senza nessun preavviso,ci aveva letteralmente "trascinati" in macchina,dato che Giona è amante della montagna ci ha portati li,mia madre era una forza della natura,il solo riaffiorare di quei ricordi mi rattrista,mi manca così tanto << Rose >> sento la voce di mio fratello e i passi farsi sempre più vicini,mi giro quando capisco che mi ha trovata << perché sei venuta qui? >> << quel giorno in montagna aveva detto che non ci avrebbe mai lasciato soli,lo aveva promesso Giona >> scoppio a piangere,un pianto liberatorio << ehi tranquilla,ci sono qui io,lei non ci ha abbandonato Rose,purtroppo non possiamo averla vicina fisicamente,però lei ci osserva da li sù >> indica il cielo << lo so che è dura ma dobbiamo accettarlo,sono sicuro che lei vorrebbe che noi andassimo avanti con la nostra vita >> << come si fa? >> chiedo disperata << dimmelo perché io non riesco ancora ad accettare che lei non esista più >> dico tra un singhiozzo e l'altro << usciamo da qui Rose, ci sono troppi oggetti che ti ricordano lei >> mi prende per mano e mi conduce fuori dalla camera.Torniamo insieme da mia nonna che ci aspetta in cucina << è successo qualcosa? >> << no nonna non preoccuparti >> Giona risponde per entrambi << volete una fetta di torta? >> << io anche due >> gli faccio cenno con la mano di sbrigarsi,lui mi capisce al volo,mi guarda male capendo che dovrà rinunciare al dolce << Giona non mi sento bene >> << vuoi tornare a casa? >> mi regge il gioco << si sarebbe meglio >> << nonna ci dispiace dobbiamo andare tua nipote non si sente bene >> << ma non vi siete fermati nemmeno per un caffè >> << la prossima volta rimarremo di più promesso >> stiamo uscendo quando mia nonna chiama Giona << Tieni questa è la tua fetta di dolce >> << lo sai che ti adoro nonna >> afferma contendo come un bambino il giorno di natale.
                                                                                                                                   * 
Rientrati a casa mio padre ci travolge di domande << già di ritorno?ci siete andati da vostra nonna vero? >> Giona cancella tutti i suoi dubbi raccontandogli tutto quello che era successo,omettendo naturalmente il mio sfogo,mio padre si sarebbe solamente preoccupato inutilmente,e anche se non ce lo dice mai,so che inizia a crollare sotto il peso di questa situazione.Decido di rintanarmi in camera mia almeno li sono sola.Il telefono suona.Non voglio rispondere quindi faccio finta di niente.Suona di nuovo.Seccata decido di rispondere,credo di sapere chi sia << che vuoi ? >> rispondo stufa << così si risponde alla tua unica amica? >> << Mary mi hai chiamato per qualche motivo in particolare? sto facendo >> << immagino che cosa stai facendo,stai in camera tua sola ad ascoltare la musica >> << vedo che mi conosci molto bene,quindi conoscendomi molto bene sai anche che per me fare ciò è importantissimo per la mia sopravvivenza,vuoi per caso farmi morire? >> chiedo stupita << mamma mia che melodrammatica >> << non mi sfottere,allora c'è un motivo per avermi interrotto? >> << come stai? >> mi chiede disinibita,la sua schiettezza mi fa tentennare << bene... >> << a me non puoi mentire Rose ormai ti conosco >> decido di aprirmi con lei,mi fido  << sono andata a casa di mia nonna e sono entrata casualmente in camera di mia madre >> << e come ti sei sentita? >> << male,malissimo ho sbagliato ad entraci,non sono ancora pronta per affrontare la sua morte,tutti gli oggetti mi ricordano di lei,il suo sorriso,i suoi capelli castani e i suoi occhi azzurri >> << tua madre vive in te Rose,tu le assomigli e non solo esteticamente ma anche caratterialmente >> << tutti me lo dicono ma io non mi sento alla sua altezza ,mi sento solo una sua brutta copia >> << tua madre era fantastica ma tu non sei da meno,condividete lo stesso sogno quello di aiutare gli altri e tu sarai un medico fantastico proprio come lo è stato lei >> << le tue parole mi sono di conforto Mary,davvero,ora devo lasciarti >> << mi raccomando non fare le tue solite cazzate ti prego Rose >> << non preoccuparti non succederà niente >>.
                                                                                                                                    *
Arrivata alla sera stanca mi sono infilata sotto le coperte e mi sono addormentata quasi subito. << Mamma ti prego non lasciarmi sola >> urlo appena mi sveglio;un incubo come ogni sera,ma questa volta è diverso,sento un peso sul cuore,come se qualcuno ci avesse attaccato un macigno troppo pesante,è notte fonda.Respiro affannosamente.Sento freddo,ho la pelle d'oca nonostante prima sentissi caldo.Tremo come una foglia,eppure non sò il motivo.La paura e l'angoscia prendono il possesso del mio corpo.Urlo.Urlo come se non ci fosse un domani,con tutto il fiato che ho in gola,il motivo? non lo so nemmeno io.Mi sento male.Distruggo tutto ciò che mi circonda.Sento le gambe pesanti.Cado a terra inerme.Chiudo gli occhi,non prima di aver visto Giona e mio padre soccorrermi.
Apro gli occhi.Sento la testa pulsare.Mi guardo attorno.Sono in un ospedale? non ricordo niente,sò solo che mi sento stanca.<< Rose finalmente ti sei svegliata >> mio padre si avvicina al mio letto << papà cosa è successo? >> << i medici dicono che hai avuto una crisi,dovuta ad un' emozione forte >>. Ricordi frammentati della sera precedente tornano pian piano a ossessionarmi << mi gira la testa >> << non preoccuparti è normale,devi solo riposarti >>.La porta si spalanca ed entra Mary,i capelli biondi gli ricadono sulle spalle << ti avevo raccomandato di non fare cazzate e tu che fai ? metti a soqquadro tutta la tua stanza e vai all'ospedale !? >> << sei venuta qui per farmi la morale? >> << no stupida sono venuta qui per sapere come stai,ieri sera tuo fratello mi ha chiamata appena ti hanno portato all'ospedale >> << sei sicura che non sei venuta solo perché ti ha chiamato mio fratello? >> chiedo scherzando,Mary ha da sempre un debole per mio fratello << ma che dici, sono venuta per te ovvio,però devo ammettere che tuo fratello come sempre non è niente male! >> dice arrossendo leggermente strappandomi un sorriso,solo lei riesce a farlo << vuoi riposarti? >> mi chiede gentilmente << forse è meglio almeno mi passa questo mal di testa >>.
<< Come si sente Rose? >> mi chiede gentilmente un' infermiera del reparto << meglio >> << tuo padre ti aspetta nell'ufficio del medico >> raccimolo le mie cose e velocemente raggiungo l'ufficio del dottore.Appena entro vedo mio padre e Giona seduti sulle sedie,una sedia centrale vuota li divide,capisco che quello è il mio posto,mi avvicino come se dovessi andare in battaglia << Rose come ti senti ? >> domanda il dottore << bene grazie >> << volevo riunirvi per parlare con voi,tutto qui >> << dottore è qualcosa di grave? >> mio padre si agita sulla sedia << non si preoccupi signor White,non è una cosa grave >> << parli dottore la prego >> mio padre non molla,praticamente non gli da nemmeno il tempo di finire la frase << signor White si tranquillizzi,allora stavo dicendo,insieme al mio team abbiamo supposto che sua figlia abbia avuto una crisi,pensiamo che questo sia un episodio isolato,ma per non correre il rischio che si ripeta vorremo consigliarle di portare sua figlia da una psicologa >> una che? stanno scherzando,io non andrò da nessuna parte tanto meno da una strizza cervelli << se questo serve mi metterò subito in contatto con la migliore psicologa >>.
                                                                                                                                        *
<< IO NON VADO DA NESSUNA PARTE >> sono tornata a casa da circa dieci minuti e già sto urlando contro mio padre << hai sentito cosa ha detto il medico? hai bisogno di una psicologa >> mi raggiunge in cucina << secondo me state esagerando tutti,mi sono sentita solo un pò male >> mi riempio il bicchiere con dell'acqua << tu andrai dalla psicologa,ho già preso un appuntamento per oggi pomeriggio >> risponde categorico.Raggiungo la mia camera,la porta è chiusa,la apro e la mia bella camera si è trasformata in un disastro completo,come se un uragano fosse entrato e avesse distrutto tutto << non pensavo che una ragazza piccola come te potesse contenere così tanta forza >> mio fratello mi prende in giro << davvero sono stata io? non ricordo bene tutto, ma non ricordo di aver distrutto la mia stanza >> << mi sono davvero spaventato piccoletta,ti ho vista a terra inerme e ho rivissuto per un secondo la scena della mamma >>. Mamma.Mi ricordo ancora il giorno in cui io e Giona l'abbiamo trovata a terra.Non rispondeva.Quando l'ho toccata ricordo di averla sentita fredda.Abbraccio Giona << l'ho sognata >> << hai sognato la mamma quando ti sei sentita male? >> << si la sogno tutte le notti da quando è morta e quindi non ho dato peso a quando mi sono svegliata di soprassalto per l'incubo >> << vuoi raccontarmi il sogno? >> << a dire la verità non me lo ricordo,ricordo solo che urlavo di non lasciarmi >> << questo lo so,ho sentito le urla dalla mia camera >> << urlavo tanto ? >> << abbastanza >> << mi dispiace di averti fatto spaventare non volevo >> << questo lo so,promettimi che andrai dalla psicologa >> << io non penso sia una buona idea >> mi prende il viso tra le mani << fallo per me per favore >>."Dr.ss Vanessa Scarlett"  leggo sopra la targhetta. << Come stai Rose? >> mia madre è morta da poco; ho avuto una crisi solo perché l'ho sognata come crede che stia?  è così che vorrei  rispondere alla psicologa ma mi limito a rispondere con un semplice << bene >>.La signora Scarlett,si comporta come se non ho detto niente;sposta una pila di cartelle dalla sua scrivania e chiede a mio padre il mio fascicolo.Mi sento sotto esame.Fa un sorso dalla sua tazza di caffè fumante.<< Non trovate che oggi sia una giornata stupenda? >> domanda la signora Scarlett aprendo la cartellina << mese nuovo,un nuovo programma a cui lavorare >>.Senza aspettare la risposta,prosegue << vi piacciono i fiori,li ho scelti appositamente per incontrarvi >>. Con un movimento sincronizzato io e mio padre ci giriamo verso le calle bianche,sicuramente non sono in miei fiori preferiti,però alla fine non sono male. La signora Scarlett mi ricorda un labrador troppo cresciuto e con un atteggiamento troppo amichevole. << ci può lasciare sole? >> domanda a mio padre,che su richiesta esce dalla porta.<< Finalmente sole >> mi sorride affabile,<< mi dispiace molto per la vostra perdita >> tocco freneticamente la collana che porto al collo.È di mia madre;aveva detto che me l'avrebbe donata al mio diciottesimo compleanno,come' era oramai di tradizione in famiglia  << la collana è davvero molto bella >>. Mi gelo sul posto. Smetto di tormentare la collana.<< Come va,Rose? >> mi chiede poi.Una favola,magnificamente,mai stata peggio. << Bene. >>. << Davvero? >> si picchietta il mento con il dito. << perché credevo che ricordare tua madre potesse risvegliare delle emozioni dolorose >>.Mi scruta mentre fisso il vuoto.Tecnicamente non mi ha fatto una domanda quindi non sono obbligata a rispondere.<< Rose, ti piacerebbe parlare di tua madre durante la seduta di oggi? >> mi domanda la mia nuova psicologa. << No >>. Quella probabilmente è la risposta più onesta che le ho dato in tutta la seduta.<< D'accordo >> rispose lei << lo conserveremo per un successivo incontro. >>. Un successivo incontro?.Ancora non è finito il primo e già parla di un successivo incontro? << Parlami un pò di te Rose >>.Che cosa dovrei raccontargli?.Non ho argomenti.Non le rispondo.Mi perdo a fissare il vuoto.<< Nel tuo fascicolo ho letto che frequenti il quarto anno alle superiori,che scuola frequenti? >> << liceo scientifico >> << che cosa vorresti fare da grande? >>.Esito un pò.Sarei tentata di non dirgli la verità.Casualmente non mi viene in mente nessuna bugia. << Medico >> dico sbrigativa << vuoi seguire le orme di tua madre? >>.Ecco un'altra fitta. << vorrei >>.Lo desidero più di ogni cosa al mondo. << capisco che per te questa situazione è nuova,penserai che sono una rompiscatole,bhe ti avviso che dovrai sopportarmi per molto tempo >>.Bene. << all'incirca? >> chiedo timidamente << direi per tutto l'anno >>.Ho firmato la mia condanna a morte.
                                                                                                                                      *
<< PAPA STAI SCHERZANDO? DOVRÒ ANDARE PER UN ANNO INTERO DA QUELLA PAZZA >> urlo prima di sbattere il portone di casa. << è per il tuo bene Rose,perché non riesci a capirlo? >> << SAI COME POTRESTI FARMI STARE MEGLIO? COSTRUENDO UNA MACCHINA DEL TEMPO PER FARMI TORNARE A QUANDO MAMMA ERA ANCORA QUI CON NOI >>.Salgo le scale velocemente.Sbatto la porta dalla mia camera.Delle tegole del letto sono rotte,ma comunque mi ci sdraio sopra.Stare sul letto mi tranquillizza.Fisso il soffitto.Non mi ero mai accorta di quella crepa.Bussano alla porta. << NON CI SONO PER NESSUNO >> urlo per farmi sentire.Giona entra in camera con un vassoio.Si avvicina al mio letto e me lo porge. << Ti ho portato la cena piccoletta >> mi scompiglia i capelli con la mano destra << non sono più piccola >> dico risoluta aggiustandomi i capelli << tra poco compirò diciottanni >> << lo so ma comunque rimarrai sempre la mia piccoletta >> << mi fai spazio? >>.Indica il letto.Mi sposto di lato permettendogli di sedersi.<< Allora com'è andata dalla psicologa? >> domanda curioso  << è stato un incubo >> dò un morso al panino << vedo che sei affamata >> << si quella pazza ha esaurito tutte le mie energie >> << è davvero così tanto malvagia? >> domanda stupito.Non è poi così malvagia.Pensavo peggio.<< va bene dai è meglio se ti lascio dormire,domani abbiamo scuola >>.<< Dormi con me >> chiedo.Suona più come una supplica. << se non puoi sconfiggere i tuoi incubi da sola lo faremo insieme >> mi abbraccia e dopo poco grazie alle sue carezze Morfeo mi prende tra le sue braccia.

 

  
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